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Nuova Audi Q8, SUV ammiraglia in veste coupè

L’ascesa dei SUV è continua ed inarrestabile, non solo nel reparto di quelli dai prezzi più “accessibili” ma anche nella parte alta della gamma di tutti i marchi più importanti.
Non deve quindi stupire lo sforzo compiuto da Audi proprio per ampliare la propria offerta riservata ai clienti capaci di esborsi dagli 80mila euro in su: in un ampio ventaglio di opzioni ora scopriamo che all’ammiraglia Audi A8 e al SUV Audi Q7 si è aggiunto il SUV Audi Q8.

In una sorta di incrocio tra un veicolo a carrozzeria alta ed una coupè 4 porte, la Q8 rappresenta un punto di svolta stilistica per il marchio tedesco perché ha una propria fisionomia ben precisa ed identificabile: è chiaro l’abbandono di uno styling che faceva apparire tutte le ultime nate in casa Audi come delle “variazioni sul tema”, ossia dei veicoli diversi nelle dimensioni ma portatori degli stessi contenuti estetici.
La musica è visibilmente cambiata a partire dal frontale, con una cornice a contrasto per un effetto quasi 3D, ma anche per le linee complessive su fiancate e coda che ora appaiono più scolpite e “muscolose” con in più un effetto ottico sorprendente creato dal padiglione spiovente che fa apparire la Q8 più raccolta.

Non ci si deve far ingannare perché parliamo comunque di un mastodonte a 4 ruote, che con il ricorso ad alluminio ed altre leghe speciali è stato limato nel peso ma che supera ugualmente la stazza di 2 tonellate.
Spinta da un inevitabile turbodiesel 3.0 da 286 cavalli, Audi Q8 non riesce a brillare del tutto in fatto di ripresa ma mantiene un assetto molto solido e un comportamento stradale agilissimo anche in presenza di percorsi più tortuosi; in più, le sospensioni pneumatiche (che possono anche essere regolate se ci si avventura in fuoristrada estremi) assicurano a tutti i passeggeri un assorbimento ad hoc delle asperità, nonostante i cerchioni monstre da ben 22 pollici.

Proprio le ruote di Audi Q8 costituiscono uno dei segreti di tanta agilità e maneggevolezza: oltre ad essere tutte sterzanti, lavorano con trazione integrale permanente a tutto vantaggio della facilità di guida.

È in vendita a partire da questo mese solo con il citato diesel, ma già dal 2019 saranno resi disponibili le versioni benzina 3.0 da 340 cavalli ed un turbodiesel che permetterà di evitare il superbollo perché “ridimensionato” a 236 cavalli, mentre per tutte le motorizzazioni sarà integrato un sistema mild-hybrid a 48 volt.
Niente miracoli in termini di spinta aggiuntiva, ma un efficiente recupero di energia in frenata che permette qualche risparmio sui consumi, anche se a questi livelli di certo non si tratta del maggior cruccio di chi può permettersi la cifra necessaria per portarla a casa.

A proposito di casa, perdonateci l’accostamento… nonostante il tetto spiovente, la Q8 riesce ad offrire a tutti, anche a chi è seduto sul divano posteriore, un comfort impareggiabile con spazio a sufficienza per tutti!

 

Da un SUV all’altro: Jaguar presenta la E-Pace

Non più tardi di un anno fa vi raccontavamo dell’ingresso in grande stile del marchio Jaguar nel rutilante mondo dei SUV con il primo modello in questo segmento, la Jaguar F-Pace, una vettura di misure oversize che però riusciva a condensare in sé tutte le prerogative del marchio.


Forte del suo successo, e per differenziare ancora di più una gamma che non può permettersi “carenze” nel settore di maggiore fermento sul mercato, Jaguar si propone adesso che con la sua sorellina minore, la E-Pace, un raddoppio tra i SUV che riduce la lunghezza di circa 30 cm ma che si presenta sempre con una filosofia rigorosamente Premium, quanto a prestazioni e dotazioni.

L’aspetto evidenzia un carattere forte e deciso: ampio frontale, copriruota e fianchi scolpiti, un lato posteriore incisivo nel design, e poi tutte le prerogative che un SUV deve possedere come gli oltre 20 cm di altezza da terra e la capacità di guado di circa 50 cm, il che le permette di districarsi senza problemi anche su sterrati più impegnativi.
Eccellente la posizione di guida che consente di apprezzare tutta la stabilità di un veicolo che sa mantenersi ben piazzato sull’asfalto anche a regimi molto elevati.

Gestione elettronica e sicurezza sulla E-Pace

Jaguar E-Pace beneficia infatti di una sofisticata gestione elettronica della coppia motore e di uno sterzo che, pur molto piccolo da impugnare, è sorprendentemente reattivo e pronto, e trasmette sempre sensazioni di totale controllo in ciascuna configurazione di guida.
Queste infatti agiscono sulle risposte di sterzo, motore, ESP e cambio automatico per adattarle alle condizioni che si stanno affrontando, regalando una guida sempre al top della precisione.

Parlando di un veicolo così spiccatamente Premium è impossibile non soffermarsi sulla qualità degli interni, dove le tradizionali linee pulite del marchio sono state rispettate in un abitacolo dalle finiture curatissime e dai materiali di prima scelta come le pelli della selleria.
È enorme ma ben incastonato nella plancia lo schermo che gestisce l’infotainment di bordo, ben 12,3″, ma la vera nota inedita rispetto alla abitudini Jaguar è rappresentata dalla leva che gestisce il cambio automatico, di stampo più tradizionale se ricordate che in genere Jaguar preferisce la rotokey a scomparsa.

La gamma motori di Jaguar E-Pace

Per i motori ovviamente non ci si possono aspettare tendenze al ribasso: tutti con cilindrata 2.0 e a 4 cilindri, Jaguar ha previsto 3 versioni diesel con potenze fino a 240 cavalli e due a benzina, tra cui la più esuberante da ben 300 cavalli; tutti provengono dalla già affermata famiglia di propulsori Ingenium.

Al volante di Jaguar E-Pace, per alcune sue doti realmente inaspettate, c’è solo da divertirsi per stabilità e potenza sempre sotto controllo!

 

La doppia indole dell’inedita Hyundai Kona

Solleviamo oggi i veli su un veicolo che non è né il solito SUV né l’ennesimo crossover, o almeno: non si presenta con le solite caratteristiche convenzionali, “perfettine” ed estremamente formali che siamo abituati a vedere. È insomma una novità che per una volta riesce a sorprendere, abbandonando un certo tipo di canoni già visti e rivisti.

La nuova Hyundai Kona è infatti davvero una vettura capace di rompere gli schemi e di uscire dal coro in maniera decisa, perché si presenta con una doppia indole: guardarla da fuori e poi sedersi nell’abitacolo sono due esperienze che comunicano infatti sensazioni del tutto diverse, ed ora vi spieghiamo perché!

La sua carrozzeria disegnata in California si fa forte di linee molto decise ed aggressive, e quasi come se fosse una concorrente di una gara di body building la silhouette di Kona si sforza di mostrare i muscoli.
Li ostenta in maniera sfacciata, con un’impostazione generale da vera fuoristrada ed un’aria da “dura” che non si crea problemi nemmeno a finire nel fango e che fa sfoggio di tutte le sue protezioni in plastica come la migliore dimostrazione visiva della possibilità di inserire la trazione integrale e lanciarsi su qualsiasi sterrato.

A fare da netto contralto a tanto stile off-road ci pensa un abitacolo elegantissimo e confortevole come quello di una berlina per tutti i passeggeri. Buche ed asperità del terreno quasi non vengono percepite, i rumori sono altrettanto attutiti anche ad alte velocità, tutto è orientato alla soddisfazione di elevati standard di qualità con tanto spazio disponibile per tutti ed un comparto infotainment di ultima generazione sulle versioni più accessoriate, ma anche quelle base includono tutto l’indispensabile.

Per quanto riguarda i motori, la Kona è disponibile per ora solo con 2 propulsori a benzina, entrambi turbo: 1.0 da 120 cv ed il più brillante 1.6 da 177 cv, pensato per chi vuole più divertimento ed anche una guida semplificata dal cambio a doppia frizione.
Sono in cantiere, ed arriveranno nel corso del 2018, i motori turbodiesel 1.6 da 115 o da 136 cavalli, e Hyundai ha studiato la speciale formula Kona Extend, per chi proprio non sa fare a meno del gasolio ma vuole subito saggiare le caratteristiche generali del nuovo modello.
Nel giro di un anno dalla stipula del contratto sarà possibile cambiare la Kona e prenderne una nuova, spinta dal motore diesel. Una strategia di certo molto furba per accaparrarsi subito i clienti attratti dalle novità del tutto inedite fin qui presentate, per dar loro la possibilità di passare in un secondo momento alla versione desiderata!

 

Tutte le emozioni della nuova Opel Grandland X

È stato un anno molto speciale il 2017 per il marchio Opel, non esitiamo a definirlo anno chiave e di svolta. A testimoniarlo stanno non solo le ben 7 novità sfornate dal marchio tedesco di Rüsselsheim in questi 12 mesi, ma soprattutto la conclusione della lunga trattativa che l’ha portato ad entrare a far parte del gruppo PSA, uno dei più in salute sull’intero mercato europeo.

Questa sorta di “matrimonio” che abbatte storiche barriere tra Francia e Germania permette ad Opel di sfruttare alcune tecnologie rivoluzionarie già viste a bordo di auto firmate Peugeot e Citroën, così come un certo tipo di componenti, e non potremo di certo fare a meno di notare da ora in poi alcune affinità tra i veicoli proposti.
Il primo esempio viene dall’ultima novità Opel, la Grandland X, che appare da subito imparentata con il Nuovo SUV Peugeot 3008 ma con ovvi punti di separazione a differenziare i due veicoli.
Facciamo un minimo di fatica ad inquadrarla in maniera definita, perché Opel la presenta come un SUV ma in realtà la Grandland X ha più look e caratteristiche da crossover puro, anche perché non dispone della trazione integrale.
Il dispositivo alternativo in casa Peugeot lo chiamano Grip COntrol, dalle parti di Opel invece ha preso il nome di IntelliGrip, il risultato è molto simile: un controllo elettronico della trazione adattivo, che cambia i parametri in autonomia in base al terreno che si sta affrontando.

Come il SUV 3008, questa nuova Opel si presenta massiccia nelle forme eppure molto ben slanciata, e ciò si riflette nelle dimensioni dell’abitacolo davvero sovradimensionato e molto comodo anche per 5 passeggeri con in più un bagagliaio da oltre 500 litri.
In marcia soddisfa le preferenze più disparate, chi ama viaggi tranquilli si lascerà cullare dall’eccellente molleggio e dalla silenziosità, mentre chi preferisce un’andatura più scattante sarà accontentato da motori molto vivaci e da una tenuta di strada al top.

Sorprendenti la fluidità e la verve del motore benzina 1.2 Turbo, ma per chi preferisce il gasolio la scelta più indicata è l’equilibrato turbodiesel 1.6 da 120 cavalli con eccellenti consumi, proprio ciò che serve a chi ha in mente percorrenze consistenti.
Una gradevolissima nota di merito va all’allestimento Advance, quello più basico, che già include un equipaggiamento molto più che soddisfacente con tecnologie all’avanguardia e il massimo piacere di una guida dinamica.
Chi proprio volesse esagerare, potrà orientarsi sui successivi allestimenti Innovation e Ultimate, che regalano ancora più emozioni e gadget sia per l’infotainment di bordo che per la guida assistita.

 

La nuova Audi Q5 ed il suo fascino tecnologico

La gamma Q di Audi si è rinnovata nel corso di questo 2017 con la seconda generazione del SUV Audi Q5, un restyling che era particolarmente atteso per gli elevati standard di riferimento che prometteva.
Si è presentata in puro spirito Audi, ed i successi commerciali della sua prima generazione con numeri di vendite elevatissimi nella categoria di appartenenza, si promettono esaltanti anche per la Nuova Q5.

 

La forte personalità di Nuova Audi Q5

Sin dal frontale la vettura esprime personalità forte, decisa ed incisiva, perché le linee della griglia e dei gruppi ottici sono sviluppate interamente in orizzontale per comunicare sensazioni di larghezza e maestosa presenza su strada.
Sulle fiancate linee scolpite, muscolose e con ondulazioni accentuate, oltre ai massicci passaruota, incidono ancor di più la sua figura nella mente nonostante si mantenga sempre sobria e di aspetto snello; tali linee culminano in un posteriore anch’esso sviluppato in orizzontale e sul quale i montanti sono integrati nel portellone, una sorta di segno di riconoscimento per tutti i modelli Q.

Il suo aspetto si rivela così spiccatamente sportivo, è cresciuta in tutte o quasi le sue misure rispetto all’antenata e viene presentata con una gamma molto versatile di allestimenti, ben 5 diversi tra loro, a seconda che si voglia privilegiare i dettagli di design più raffinato oppure l’indole sportiva.

Efficienza ed assistenza alla guida

Nuova Audi Q5 non è però soltanto bella: la tecnologia a bordo gioca un ruolo fondamentale, e non solo per gli aspetti legati all’infotainment ed alla connettività.
L’assistenza alla guida beneficia di sistemi all’avanguardia, la trazione è integrale con tecnologia Audi Ultra che, in combinazione con le sospensioni pneumatiche adattive, assicura le migliori performance di guida anche su strade più sconnesse ed in qualsiasi condizione.

C’è poi una gamma di motori appositamente studiati per offrire la miglior potenza a consumi ridotti, con un’efficienza globale difficilmente riscontrabile in altri motori diesel!
Sono 4 le versioni TDI proposte, fino ad un massimo di 190 cavalli, ma per chi lo preferisce c’è anche un benzina TFSI.

Arricchire Audi Q5 è possibile anche scegliendo particolari optional quali i gruppi ottici interamente LED o anche con la tecnologia Matrix, ed in più si può scegliere di avere a bordo l’Audi Virtual Cockpit, un sistema di comando con head-up display ed un ampio monitor da 12,3″ dai colori brillanti.

Non fatichiamo a comprendere chi l’abbia già inserita tra i propri oggetti del desiderio, le aspettative sono state mantenute ed Audi Q5 siamo certi continuerà ad essere tra le più vendute nel suo segmento!

 

Opel Crossland X è il SUV erede di Meriva

Poteva un nome come Opel mantenersi al di fuori di una fetta di mercato consistente ed in continua crescita come quella rappresentata dai clienti dei SUV/Crossover? Naturalmente no, e con Mokka aveva già sferrato un suo forte segnale di presenza, ma è in questo 2017 che ha visto il passaggio del marchio tedesco nell’orbita del Gruppo PSA che c’è stata la svolta, grazie all’avvio della collaborazione e quindi allo sfruttamento delle piattaforme e dei progetti transalpini.

Opel è diventato un marchio generalista ma di qualità a tutti gli effetti, e per stare al passo con le evoluzioni ha definitivamente pensionato un modello datato nello stile e nel pubblico di riferimento come la Meriva.

 

Il suo posto viene preso da Opel Crossland X, un SUV più imponente ma al tempo stesso più sportivo di Mokka ed il cui progetto è realmente ambizioso, come rivelano gli importanti contenuti tecnologici di bordo, che in base all’allestimento e già da quello intermedio propongono interfaccia smartphone per controllare l’auto da remoto, schermo da 7″ e addirittura hotspot 4G.

È di certo il dinamismo la prerogativa che più rende Crossland X appetibile, con una linea slanciata su cui spiccano alcune intuizioni interessanti ed un’abitabilità enfatizzata, pur se la lunghezza è di soli 421 cm.
Molto apprezzabili ed equilibrate le prestazioni della gamma di motori in special modo per il diesel, i 4 cilindri 1.6 da 99 o 120 cavalli. Con i 3 cilindri benzina c’è di sicuro più da divertirsi, perché esprimono gradevole silenziosità in tutte le 3 versioni, da 81, 110 e 130 cavalli.
Proprio l’ultima è la più vivace ed in grado di regalare le emozioni più intense, con una punta massima di 206 km/h!

C’è un aspetto di Crossland X che ci ha incuriosito, la sua altezza da terra, che con la misura minima di 16,5 cm è più elevata rispetto a tutte le comuni berline, eppure viene mantenuta la tipica posizione rialzata da SUV che facilita la sua guida nel traffico.

Concludiamo con una rapida analisi della plancia, che si sviluppa in orizzontale in uno stile molto pulito e per nulla eccentrico. Sul cruscotto ed attorno ad esso ogni cosa è al suo posto, Opel non ha voluto inserirsi nella gara, diventata quasi una “mania”, delle plance minimal realizzate per sottrazione degli elementi, e tutti i comandi secondari hanno il proprio preciso pulsante al fine di preservare la fruibilità.

 

Un’esperienza di guida indimenticabile con Maserati Levante

 

Se perfino un marchio tendenzialmente un po’ snob e comunque votato ad una sobria eleganza riservata spesso ad una nicchia di fruitori della sportività lussuosa come Maserati si è lanciato nel segmento dei SUV, qualcosa nel mercato dell’auto è davvero cambiato rispetto a qualche anno fa!
Levante è il primo SUV firmato dalla casa del Tridente, e non tradisce la tradizione perché pur con uno stile del tutto innovativo riesce a coniugare linee da coupé all’ampia spaziosità degli interni.

Snello come una sportiva nonostante l’imponenza, Levante ha il pregio di differenziarsi dagli altri SUV grazie ad un’ispirazione che viene direttamente dalle grandi Maserati sportive del passato, con linee scolpite frutto di una superba progettazione sotto le quali in realtà si indovina una efficienza aerodinamica con ben pochi rivali, a cui fanno da contorno la trazione integrale intelligente “Q4″ ed un sofisticato sistema di sospensioni ed ammortizzatori che adattano la guida ai desideri ed ai bisogni.

Già, la guida: nonostante un aspetto che colpisce i sensi e degli interni che sono diventati nuovo punto di riferimento nella categoria quanto a comfort, è il piacere che scaturisce dall’impugnare il suo volante ciò che più fa battere il cuore.
Sorprende nella maneggevolezza grazie al basso baricentro ed alla perfetta calibrazione dei pesi, eppure eroga una energia ed una potenza prodigiose con tutti i motori della gamma, dal benzina V6 Twin Turbo al Turbodiesel anch’esso V6.

Non esistono i compromessi per Maserati Levante, tutto è portato all’apice estremo, anche l’abitacolo lussuoso ed impreziosito da dettagli firmati Ermenegildo Zegna in pregiato pellame e fibre di seta con cuciture artigianali a contrasto, a simboleggiare il tripudio dell’eccellenza.

Possiamo dirlo senza timore di essere smentiti, in un segmento ormai così sovraffollato come quello dei SUV l’esclusività di Levante è un capolavoro di tecnica, alta ingegneria, agilità e soprattutto originalità che non può deludere nessuno, perché rappresenta tutta l’eccellenza del design italiano.

 

Nuova Opel Mokka ora ha più grinta

Ha un look adesso molto più muscoloso e “maschio” la nuova Opel Mokka, giunta al restyling di metà carriera e rinnovata da tanti ritocchi estetici che l’hanno resa più grintosa.
Stabilire una continuità nel frontale tra il paraurti e la carrozzeria, quanto a tinta, è ad esempio uno dei trucchi che la fanno apparire molto più curata ma anche sportiva.

I ritocchi hanno coinvolto anche gli interni, che sono stati ridisegnati per offrire più dinamismo e coinvolgimento. La plancia è del tutto inedita e si sviluppa per linee orizzontali, così da comunicare sensazioni di spaziosità.

Le risposte su strada di questo SUV sono molto interessanti specie in fatto di stabilità, nonostante il baricentro sia alto ciò non viene percepito quando si è al volante: un piccolo neo sta forse nelle sospensioni, che rispondono in maniera troppo secca sullo sconnesso specie se l’allestimento scelto ha cerchioni più grandi, ma si sa: è un’auto che è pensata per la guida urbana, dove si destreggia bene con i suoi 4,28 metri di lunghezza.

Il motore più interessante di tutta la gamma è probabilmente il turbo 1.4 a doppia alimentazione, benzina e GPL, che spinge a dovere anche su tratti extraurbani, ma si rivela piacevolmente parco nei consumi.

Siamo certi che ricalcherà le simpatie riscosse dalla prima versione anche se stavolta in fondo al nome è stata aggiunta una X: bisogna farci l’abitudine, tutte le Opel con aspirazioni da fuoristrada d’ora in poi la utilizzeranno.
Nuova Opel Mokka saprà giocare benissimo il ruolo di prima o seconda macchina della famiglia!

 

Audi Q2, SUV compatto che apre una nuova era

Un linguaggio formale molto teso per una carrozzeria che, al primo impatto, si fa fatica ad inquadrare: il marchio dei quattro cerchi di Ingolstadt è riuscito ad inventarsi qualcosa di molto difficile da inquadrare con la sua nuova Q2, al punto da averla promossa con l’hashtag #untaggable.

Non siamo di fronte a un nuovo segmento ma poco ci manca, perché la Nuova Audi Q2 è un modello urbano che sfugge alle etichette, ha caratteristiche da SUV ma anche da coupé sportiva, ben si presta allo stress del traffico cittadino per la sua funzionalità eppure offre comfort ed affidabilità per il tempo libero, rivelandosi partner di eccellenza anche per lunghi tragitti.

Esteticamente il merito va attribuito ad un design vigoroso e quasi estremo, con un frontale molto alto che le conferisce una visione d’insieme imponente. A bordo poi si scopre, oltre ad un accesso estremamente comodo, una visibilità al top per la sua categoria e una spiccata impronta sportiva degli interni, specie per la posizione di guida.
Ci sono dei comandi del tutto intuitivi da usare, ergonomici e che permettono di gestire tutte le funzioni con una semplice manopola e naturalmente con un ampio monitor MMI, ben accessibile sulla plancia, luminoso e in grado anche di offrire un’esperienza di navigazione eccellente.

Audi Q2, sicurezza e consumi al top

La sicurezza al volante è uno dei tasselli più importanti che fanno della Audi Q2 splendido esemplare di tecnologia: l’assistenza alla guida è costante, con un sistema di riconoscimento istantaneo di ostacoli o pericoli (il radar Audi Pre Sense Front) con annessa frenata di emergenza.

Audi ha però speso grandi energie anche nella realizzazione di una gamma di motori dinamici ed efficienti, con consumi da primato per il suo segmento. Questo risultato è stato ottenuto anche riducendo la massa a vuoto ed alleggerendo quindi la vettura con degli acciai dalla lavorazione molto avanzata.
Il motore benzina 3 colindri 1.0 TFSI è una novità assoluta per Audi, anche in abbinamento col cambio automatico S-Tronic. Proprio questa variante è, sulla versione diesel 1.6 TDI, la discriminante che consente di raggiungere livelli di emissioni e consumi sbalorditivi, perché ottimizza l’erogazione del carburante gestendola in maniera elettronica.

La bellezza ha il nome di Jaguar F-Pace

Quello dei SUV è un segmento richiestissimo sul mercato, ed inondato di proposte da parte di tutti i marchi, generalisti e non, che cavalcano l’onda dell’entusiasmo con ovvi fini di accrescere il fatturato ed accaparrarsi fette di utenza.

Se però a schierarsi per la prima volta nel settore è un marchio celebre per il fascino, la classe e la lunga tradizione fatta di storici ed eleganti modelli entrati nel mito come Jaguar, è innegabile che le carte in tavola vengano del tutto sparigliate!
Il marchio inglese è riuscito a trasferire, per merito del suo guru del design Jan Callum, la sobria leggerezza di tutti i suoi modelli anche su un “macchinone” con enormi ruote da 22 pollici, ottenendo un veicolo dal carattere forte e che non viene meno agli stilemi sportivi ma li reinterpreta e li adatta in modo personalissimo.
Questo primo SUV Jaguar resta legato, per i suoi canoni, a tutte le storiche vetture che l’hanno preceduto, senza tradirne però la storia. Gli interni sono di primissimo livello, con tanto confortevole spazio da godersi in un’esperienza di guida e di viaggio fluida e silenziosa, perché l’ambiente è costellato di ritrovati tecnologici tra i quali probabilmente la plancia con touch screen da 10,2 pollici è il più banale!

Scopriamo così un sistema multimediale all’avanguardia, il sedile pilota regolabile e profilato per sostenere nella guida, e uno splendido head-up display sul quale ricevere le informazioni senza distogliere gli occhi dalla strada.
Già, la guida, la vera essenza di una Jaguar se si accantona per un attimo il fascino delle linee. Rigidissima e stabile grazie anche alla trazione integrale gestita elettronicamente, Jaguar F-Pace è però leggerissima se si considera la sua stazza, per cui è anche una vettura maneggevole.

I motori offrono un bel ventaglio di alternative, dal più “sobrio” turbodiesel da 179 cavalli fin ad un benzina 6 cilindri 3.0, quello dalle prestazioni migliori e probabilmente più in linea con le aspettative di chi, scegliendo una Jaguar, ha già le idee ben chiare in fatto di comfort e sapore delle performance!