Tag Archive for Kia

Nuova Kia Rio ha enormi e giustificate ambizioni

La crescita di immagine del marchio Kia specie in Europa, grazie ad alcuni riusciti SUV e crossover, ha spinto la coreana ad allargare il tiro facendosi forte della maggiore credibilità acquisita, proponendo la nuova Rio come una compatta che inserisce a pieno titolo il marchio tra i generalisti.

Nuova Kia Rio ha le migliori carte per competere con le rivali del segmento B, e lo può adesso fare abbandonando una aggressiva politica di prezzi e proponendosi con uno stile rinnovato, ben consapevole di poter ora contare su un pari livello di competitività e di considerazione.
La nuova carrozzeria mescola gli stili, perché si mantiene fedele al desiderio di voler essere auto “globale”: non per nulla è il modello più venduto a livello mondiale. L’estetica è quindi più ricercata di quanto sarebbe legittimo attendersi da una Segmento B, proprio con l’obiettivo di attirare l’attenzione ed imporsi sui mercati; gli interni, e la loro relativa abitabilità, sono un altro punto di forza della Nuova Kia Rio, che vedremo in concessionaria nei primissimi mesi del 2017 solo 4 anni dopo la generazione attualmente in commercio, un altro segnale questo della grande fiducia nei propri mezzi acquisita in fatto di reputazione.

Per i motori, il diesel previsto è unico, da 1.4, ma nelle varianti 70 e 90 cv, mentre i benzina saranno i già noti 1.2 ed 1.4 aspirati cui si aggiungerà il nuovo turbo 3 cilindri 1.0.
Gli equipaggiamenti di bordo saranno inoltre quelli che ci si attende di trovare su un’auto di classe superiore: spazio quindi a Cruise Control, riconoscimento dei pedoni con frenata di emergenza, e tanto infotainment con un’elettronica che permetterà di integrare tanto gli Apple quanto gli Android.

Un cambio di marcia di cui Kia già si dichiara molto orgogliosa con la sua bella sfida lanciata alle concorrenti giocando la carta del modello chiave dell’intera gamma!

Nuova Kia Sportage è quasi una Premium!

C’è un SUV, all’interno di questa ormai affollatissima fetta di mercato, che generazione dopo generazione sin dal 1993 – anno del suo debutto – ha saputo come pochi altri rinnovarsi e soprattutto migliorarsi, non solo nell’estetica ma anche nei contenuti: la quarta generazione di Kia Sportage non è da meno, per la sua capacità di stupire! Il suo frontale è stato del tutto rivoluzionato, ora molto più aggressivo e grintoso, ma è tutta la linea complessiva a risultare imponente e muscolosa per un SUV che adesso ha un carattere molto forte e lo ostenta in maniera spavalda.

Le sue dimensioni sono aumentate di quel poco che basta per rendere gli spazi interni degni di nota per accoglienza e comfort: un’abitabilità mai sperimentata prima su Sportage, coadiuvata anche dall’estrema silenziosità, per viaggi di tutto riposo! È il vero plus di questo SUV il comfort, reso eccellente anche da sospensioni in grado di assorbire benissimo le asperità pur mantenendo un sobrio piacere di guida: non ci si deve certo aspettare che si comporti come un fuoristrada, ma le 4 ruote motrici lavorano assolutamente alla grande.
È cresciuta anche la qualità delle dotazioni, e adesso Sportage oltre a trasmettere quasi una sensazione “tedesca” riesce anche a confermarla proponendosi come validissima alternativa ad una Premium.

La versione di Sportage che abbiamo provato , quella in allestimento GT-Line 4WD, è l’unica ad essere spinta dal nuovo motore benzina 1.6 T-GDI, un turbo da 177 cavalli che forse non è virtuoso nei consumi ma che regala grosse soddisfazioni per il suo equilibrio tra potenza ed elasticità, sa mantenersi molto silenzioso ed assicura divertimento con il cambio 7 rapporti a doppia frizione che è preferibile azionare con le palette al volante.
L’altro motore benzina della gamma, sempre 1.6 ma da 132 cavalli, ha le due ruote motrici, mentre per i diesel scopriamo sempre a 2WD l’1.7 da 155 cavalli; le 4 ruote motrici sono presenti sui diesel 2.0, rispettivamente 136 e 185 cavalli.

Stanti queste caratteristiche, il prezzo di partenza della gamma di 21mila euro permette, come dicevamo, di poter fare una certa concorrenza alle Premium, magari rosicchiando loro qualcosa come percentuali di vendite!

La nuova Kia Soul sa conquistare

Quasi tutti i principali marchi hanno compreso oramai che la vera sfida da vincere in un mercato in forte contrazione si deve affrontare sul piano del design: bisogna rompere gli schemi e proporre soluzioni forti, in grado di catturare l’attenzione.

Lo ha fatto Kia con la seconda generazione di Soul, un’auto che spiazza e divide: o piace per la sua vistosa impronta stilistica squadrata, oppure lascia perplessi. Di sicuro non passa inosservata, ed il pubblico italiano ha già mostrato di apprezzarla facendone una valida concorrente delle pari segmento come la Nissan Juke o la Fiat 500L.
Di spazio a bordo ce n’è un bel po’, ed in 4 si sta belli comodi, del resto è pur sempre un mini SUV. Ricorda l’antenata ma in realtà è nata da una totale riprogettazione, proprio allo scopo di incuriosire ed invogliare un target di riferimento più ampio.

La plancia è riccamente accessoriata con tanto di display MyTablet da 8 pollici, ma nonostante l’affollamento di strumenti la si può definire sia intuitiva che funzionale.
Le motorizzazioni lasciano poca scelta: o si punta sul turbodiesel 1.6, oppure si opta per il benzina, anch’esso 1.6. Disponibile la versione con cambio automatico a 6 marce, ma dati alla mano sembra consumare un po’ in più.

Questa nuova Kia Soul si fa guidare facilmente, quasi come se fosse una berlina, per cui giustifica in pieno l’attenzione che le è stata riservata anche premiando il successivo inserimento in gamma del motore Eco GPL.

Kia Niro, provocazione ben accolta

La tecnologia con tutte le sue meraviglie si sta impossessando sempre di più del mondo dell’automobile, ed i Saloni Internazionali sono vetrine più che perfette per tutti i marchi che vogliono mettere in mostra i propri progressi e gli ultimi ritrovati che vengono montati a bordo.
Molto spesso simili saloni sono anche sfruttati per svelare avveniristiche concept car che sfoggiano marchingegni e diavolerie sorprendenti ancora non diventati di serie, ma che sono prossimi a farlo: si tratta di anticipazioni che contribuiscono ad accrescere prestigio ed autorevolezza e fungono anche da sfida verso le concorrenti.

L’ultimo Salone di Francoforte è stato per il marchio Kia un cristallino esempio di simili procedure di anticipazione, perché un esclusivo palchetto allestito nel suo stand ha ospitato la concept car Kia Niro, veicolo molto provocatorio nelle linee che presto andrà ad arricchire la gamma ufficiale, con nome ufficiale non ancora confermato.
È un crossover, un tipico SUV compatto di quelli che si stanno moltiplicando tra tutti i principali listini, ma questo ha qualcosa di speciale nelle linee così grintose ed in alcune scelte stilistiche che hanno suscitato l’ammirazione persino di un “mostro sacro” del design auto come Giugiaro.

Si parte dalle portiere, che offrono un’apertura ad ali di gabbiano quanto mai insolita ed indubbiamente scenografica eppure ben armonizzata con i 4,18 metri di lunghezza della vettura. La sua forte caratterizzazione prosegue nella coda “imponente” con doppio terminale di scarico, ma al di là di particolarità stilistiche come queste o i gruppi ottici cubici del frontale, la Kia Niro stupisce per la propulsione ibrida, che fa spingere le ruote anteriori da un diesel mentre il retrotreno è mosso da un ibrido-elettrico che restituisce ben 45 cavalli quando si desidera un “boost” aggiuntivo, dopo aver recuperato ed immagazzinato l’energia dissipata nelle frenate, il che ovviamente garantisce anche la trazione integrale.
Particolare il cambio, un 7 marce dual-clutch che come il motore termico 1.6 T-GDi è collegato alle sole ruote anteriori.

Per finire, gli interni: strumenti digitali “supervision” permettono di configurare le opzioni principali che si desidera vedere, mentre tutte le altre informazioni sono a disposizione sul grande touch screen posizionato al centro della plancia il quale inoltre permette di visualizzare le immagini registrate dalle telecamere di bordo, posizionate ovunque riusciate ad immaginare.
Il pubblico europeo sembra proprio aver dato, con il suo gradimento, la spallata definitiva alla trasformazione di questo audace prototipo in veicolo di serie: non resta che attendere le prossime mosse del marchio coreano!

Kia Carens, spaziosa versatilità

Quello che era considerato un piccolo marchio, buono solo per chi voleva risparmiare senza badare troppo a lussi o prestigio, ha saputo far cambiare idea a tanti: Kia Motors ha sfoderato nel tempo modelli e successivi abbellimenti che hanno dovuto far ricredere l’opinione pubblica facendola entrare in diretta concorrenza con rivali più blasonate.
Uno di questi modelli da “ascesa” è stata senza dubbio la Kia Carens, che è riuscita a ritagliarsi un ruolo apprezzato tra le monovolume per la sua versatilità, caratteristica che è stata addirittura migliorata nella nuova versione 2013.

L’allestimento Class, un vero e proprio pulmino da 7 posti in appena 4 metri e mezzo, si trasforma con poche semplici mosse in un capiente furgoncino con pianale piatto: un veicolo del tutto poliedrico, pensato per famiglie che amano andarsene in giro e per chi ha spesso esigenza di trasporti ingombranti.
In Kia Carens tutto vuole comunicare morbidezza, non solo la linea esteriore ma anche le comode ed avvolgenti sedute anteriori e la sua guida, impreziosita da numerosi ritrovati tecnologici tra cui la telecamera posteriore che guida durante manovre e parcheggi: un gadget al quale in tanti, dopo essersi sempre industriati per entrare negli spazi più ristretti, sembra non vogliano più rinunciare.

Conoscendo le abitudini di guida e di acquisto degli italiani, sembra scontato che il motore di punta sarà il turbodiesel 1.7, disponibile in due diverse potenze, 115 o 136 cavalli, senza eccessive differenze tra i consumi ma con una brillantezza in più che si fa sentire.

Kia Sorento si è rifatta il trucco

Da tempo Kia non è più una specie di cenerentola al ballo dei grandi marchi, ma si è conquistata un posto d’onore anche tra i veicoli di grossa cilindrata. C’è stato uno spartiacque nella storia dell’azienda coreana, rappresentato dal debutto nel 2002 della Kia Sorento, che da allora è diventata vero fiore all’occhiello della sua gamma: un SUV in grado di vendere quasi un milione di unità, grazie alla sua eccellente versatilità.

Da poche settimane Kia espone nelle sue concessionarie una versione rivista della Sorento, che beneficia di modifiche riguardanti in realtà più il lato tecnico che quello estetico e sono quindi poco visibili ma si avvertono una volta alla guida.
Il telaio è stato snellito e reso più rigido, il che ha reso Kia Sorento una vettura più confortevole e silenziosa, e tra gli optional sono stati previsti i sedili per la terza fila, il tettuccio panoramico ed i sensori di parcheggio con telecamera, mentre sono stati mantenuti costanti i 7 anni di garanzia, uno dei veri punti di forza di Kia.

Le principali modifiche all’aspetto riguardano invece il frontale, del tutto ridisegnato sul quale sono sate aggiunte le luci diurne a LED.
Le motorizzazioni disponibili sono 2.0 e 2.2, entrambe turbodiesel, con la seconda che prevede solo il 4×4 ruote motrici.
Va detto che alla vettura, volutamente lanciata con il nome “errato” per avvicinarlo alla effettiva pronuncia in inglese di Sorrento, questo piccolo trucchetto ha portato realmente fortuna!