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Opel Insignia GSi: aggressiva ma rassicurante

La sigla GSi rappresenta per Opel un aspetto storico e generazionale, spesso accostato ai suoi modelli per renderli più accattivanti e concorrenziali nelle sfide lanciate ai modelli di altre case.

Oggi questa sigla viene apposta, con tutte le migliorie che essa porta con sé, anche all’ammiraglia di casa, la Opel Insignia. Questo upgrade coinvolge sia la Grand Sport (ossia la versione berlina) che la Sports Tourer (la Station Wagon) ed arricchisce di preziosismi stilistici e sportivi una vettura che ha già nelle sue corde un eccellente background.

Opel Insignia GSi fa sfoggio di un comportamento stradale sorprendente e di una maneggevolezza al top, frutto di un telaio rivisto che prende il nome di Flexride e del concorso di tantissima tecnologia: sospensioni a controllo elettronico, due frizioni sul differenziale posteriore, trazione integrale assicurano un comportamento equilibrato e un inserimento in curva fluido e naturale.
Il merito va ascritto anche alle lunghe sessioni di test e sviluppo portate avanti sullo storico circuito del Nürburgring al fine di tarare al meglio le caratteristiche di una GT che si presta benissimo ad un uso familiare, grazie al cambio automatico ad 8 rapporti e ad un assetto generale ribassato che ne facilita la gestione complessiva.

Il suo look, sia all’esterno che nell’abitacolo, è molto deciso ma mai eccessivo: i sedili sportivi sono un vero tocco di classe, lo sguardo è reso inimitabile e con il giusto tocco di cattiveria dai fari IntelliLux LED Matrix con 32 elementi LED, eppure la sua capacità di carico – la versione SW arriva a 1.665 litri! – è proprio quella di una grande familiare.

I motori disponibili per la Opel Insignia GSi sono due, si può scegliere il benzina 2.0 da 260 cavalli oppure il turbodiesel sempre 2.0 da 210 cavalli che si fa riconoscere anche per il suo sound coinvolgente e molto intrigante.
Un’ammiraglia che cerca di diventare “cattiva” ma lo fa con moderazione e buon gusto per garantire emozioni ma anche sicurezza: questa novità di Opel ha le carte in regola per sedurre un pubblico molto ampio!

 

Tutte le emozioni della nuova Opel Grandland X

È stato un anno molto speciale il 2017 per il marchio Opel, non esitiamo a definirlo anno chiave e di svolta. A testimoniarlo stanno non solo le ben 7 novità sfornate dal marchio tedesco di Rüsselsheim in questi 12 mesi, ma soprattutto la conclusione della lunga trattativa che l’ha portato ad entrare a far parte del gruppo PSA, uno dei più in salute sull’intero mercato europeo.

Questa sorta di “matrimonio” che abbatte storiche barriere tra Francia e Germania permette ad Opel di sfruttare alcune tecnologie rivoluzionarie già viste a bordo di auto firmate Peugeot e Citroën, così come un certo tipo di componenti, e non potremo di certo fare a meno di notare da ora in poi alcune affinità tra i veicoli proposti.
Il primo esempio viene dall’ultima novità Opel, la Grandland X, che appare da subito imparentata con il Nuovo SUV Peugeot 3008 ma con ovvi punti di separazione a differenziare i due veicoli.
Facciamo un minimo di fatica ad inquadrarla in maniera definita, perché Opel la presenta come un SUV ma in realtà la Grandland X ha più look e caratteristiche da crossover puro, anche perché non dispone della trazione integrale.
Il dispositivo alternativo in casa Peugeot lo chiamano Grip COntrol, dalle parti di Opel invece ha preso il nome di IntelliGrip, il risultato è molto simile: un controllo elettronico della trazione adattivo, che cambia i parametri in autonomia in base al terreno che si sta affrontando.

Come il SUV 3008, questa nuova Opel si presenta massiccia nelle forme eppure molto ben slanciata, e ciò si riflette nelle dimensioni dell’abitacolo davvero sovradimensionato e molto comodo anche per 5 passeggeri con in più un bagagliaio da oltre 500 litri.
In marcia soddisfa le preferenze più disparate, chi ama viaggi tranquilli si lascerà cullare dall’eccellente molleggio e dalla silenziosità, mentre chi preferisce un’andatura più scattante sarà accontentato da motori molto vivaci e da una tenuta di strada al top.

Sorprendenti la fluidità e la verve del motore benzina 1.2 Turbo, ma per chi preferisce il gasolio la scelta più indicata è l’equilibrato turbodiesel 1.6 da 120 cavalli con eccellenti consumi, proprio ciò che serve a chi ha in mente percorrenze consistenti.
Una gradevolissima nota di merito va all’allestimento Advance, quello più basico, che già include un equipaggiamento molto più che soddisfacente con tecnologie all’avanguardia e il massimo piacere di una guida dinamica.
Chi proprio volesse esagerare, potrà orientarsi sui successivi allestimenti Innovation e Ultimate, che regalano ancora più emozioni e gadget sia per l’infotainment di bordo che per la guida assistita.

 

Opel Crossland X è il SUV erede di Meriva

Poteva un nome come Opel mantenersi al di fuori di una fetta di mercato consistente ed in continua crescita come quella rappresentata dai clienti dei SUV/Crossover? Naturalmente no, e con Mokka aveva già sferrato un suo forte segnale di presenza, ma è in questo 2017 che ha visto il passaggio del marchio tedesco nell’orbita del Gruppo PSA che c’è stata la svolta, grazie all’avvio della collaborazione e quindi allo sfruttamento delle piattaforme e dei progetti transalpini.

Opel è diventato un marchio generalista ma di qualità a tutti gli effetti, e per stare al passo con le evoluzioni ha definitivamente pensionato un modello datato nello stile e nel pubblico di riferimento come la Meriva.

 

Il suo posto viene preso da Opel Crossland X, un SUV più imponente ma al tempo stesso più sportivo di Mokka ed il cui progetto è realmente ambizioso, come rivelano gli importanti contenuti tecnologici di bordo, che in base all’allestimento e già da quello intermedio propongono interfaccia smartphone per controllare l’auto da remoto, schermo da 7″ e addirittura hotspot 4G.

È di certo il dinamismo la prerogativa che più rende Crossland X appetibile, con una linea slanciata su cui spiccano alcune intuizioni interessanti ed un’abitabilità enfatizzata, pur se la lunghezza è di soli 421 cm.
Molto apprezzabili ed equilibrate le prestazioni della gamma di motori in special modo per il diesel, i 4 cilindri 1.6 da 99 o 120 cavalli. Con i 3 cilindri benzina c’è di sicuro più da divertirsi, perché esprimono gradevole silenziosità in tutte le 3 versioni, da 81, 110 e 130 cavalli.
Proprio l’ultima è la più vivace ed in grado di regalare le emozioni più intense, con una punta massima di 206 km/h!

C’è un aspetto di Crossland X che ci ha incuriosito, la sua altezza da terra, che con la misura minima di 16,5 cm è più elevata rispetto a tutte le comuni berline, eppure viene mantenuta la tipica posizione rialzata da SUV che facilita la sua guida nel traffico.

Concludiamo con una rapida analisi della plancia, che si sviluppa in orizzontale in uno stile molto pulito e per nulla eccentrico. Sul cruscotto ed attorno ad esso ogni cosa è al suo posto, Opel non ha voluto inserirsi nella gara, diventata quasi una “mania”, delle plance minimal realizzate per sottrazione degli elementi, e tutti i comandi secondari hanno il proprio preciso pulsante al fine di preservare la fruibilità.

 

Nuova Opel Mokka ora ha più grinta

Ha un look adesso molto più muscoloso e “maschio” la nuova Opel Mokka, giunta al restyling di metà carriera e rinnovata da tanti ritocchi estetici che l’hanno resa più grintosa.
Stabilire una continuità nel frontale tra il paraurti e la carrozzeria, quanto a tinta, è ad esempio uno dei trucchi che la fanno apparire molto più curata ma anche sportiva.

I ritocchi hanno coinvolto anche gli interni, che sono stati ridisegnati per offrire più dinamismo e coinvolgimento. La plancia è del tutto inedita e si sviluppa per linee orizzontali, così da comunicare sensazioni di spaziosità.

Le risposte su strada di questo SUV sono molto interessanti specie in fatto di stabilità, nonostante il baricentro sia alto ciò non viene percepito quando si è al volante: un piccolo neo sta forse nelle sospensioni, che rispondono in maniera troppo secca sullo sconnesso specie se l’allestimento scelto ha cerchioni più grandi, ma si sa: è un’auto che è pensata per la guida urbana, dove si destreggia bene con i suoi 4,28 metri di lunghezza.

Il motore più interessante di tutta la gamma è probabilmente il turbo 1.4 a doppia alimentazione, benzina e GPL, che spinge a dovere anche su tratti extraurbani, ma si rivela piacevolmente parco nei consumi.

Siamo certi che ricalcherà le simpatie riscosse dalla prima versione anche se stavolta in fondo al nome è stata aggiunta una X: bisogna farci l’abitudine, tutte le Opel con aspirazioni da fuoristrada d’ora in poi la utilizzeranno.
Nuova Opel Mokka saprà giocare benissimo il ruolo di prima o seconda macchina della famiglia!

 

La doppia personalità di Opel Corsa

 

La quinta generazione di Opel Corsa ha subito una sorta di “sdoppiamento della personalità”, perché diversamente da quanto accaduto con le precedenti versioni la tre e la cinque porte hanno comportamenti del tutto dissimili, e la scelta tra di esse si rivela determinante non solo per lo stile della carrozzeria o per la comodità.

L’aspetto tra le due versioni cambia radicalmente, e già questo basterebbe a rendere la scelta non banale: la tre porte è molto più inclinata nel posteriore, con un carattere più sportivo, mentre con due porte in più la nuova Corsa diventa quasi una familiare dall’indole paciosa. Al volante, poi, ci si rende conto subito che la Corsa 3 porte ha un assetto più rigido, pur mantenendo le stesse prestazioni, ed è studiata per esercitare maggiore appeal sui single o per chi al massimo ha deciso di vivere in coppia.

Se si desidera una versione davvero “cool”, ci si deve orientare su quella spinta dal brillantissimo 3 cilindri 1.0: i suoi 115 cavalli, ottimamente assistiti dal cambio manuale a 6 marce, viaggiano in maniera elastica e molto fluida anche grazie all’iniezione diretta. Volendo invece contenere la spesa, ci si può orientare su un più “classico” benzina 1.2 da 4 cilindri.

Ciò che conta è sapere però che la Corsa è, da ben 5 generazioni, una vera protagonista delle strade cittadine, uno dei pilastri della gamma Opel insieme all’Astra, e sappiamo che continuerà ad esserlo anche in questo stile fortemente rivisto.

Opel Karl piace per stile e comfort

Cosa si sono messi in testa alla Opel, di inserire l’intero albero genealogico nella nomenclatura della gamma? La domanda sembra lecita, perché alla futuristica Opel Adam ha da qualche tempo fatto seguito la Opel Karl: la prima prendeva il nome dal fondatore, mentre la seconda da uno dei suoi 5 figli, ed è da alcune settimane disponibile dopo aver rimpiazzato l’Agila.

Si tratta di una strategia ben precisa che, pur proponendo modelli altamente tecnologici e dal design realmente poco convenzionale, vuol mantenere per loro una dimensione familiare per dimostrare che sono davvero rivolte a tutti.

Opel Karl è una versatile utilitaria che di spartano non ha nulla: le sue dotazioni tecnologiche non hanno nulla da invidiare a modelli dalla stazza (e dal costo!) ben maggiore, perché includono ad esempio Hill Assist, ovvero l’assistenza per partenze in salita, ed anche i sensori che indicano se si sta mantenendo la carreggiata. Non poteva poi mancare il Cruise Control, oltre ad una spiccata attitudine all’infotainment di bordo, ma due vere chicche sono lo sterzo che si “ammorbidisce” in caso di manovre troppo impegnative, ed il dispositivo che permette di riscaldare i sedili in caso di freddo intenso.
A quanto pare anche in casa Opel hanno compreso che le utilitarie non sono più, per il pubblico, sinonimo di “rinuncia”, ma anzi per piacere devono avere a bordo equipaggiamenti adeguati al desiderio di comfort.

Questa city car di Opel sembra quasi essere pensata su misura per un mercato come quello italiano, nel quale storicamente le piccole hanno un ruolo di primo piano. Le sue dimensioni compatte, appena 3,68 metri di lunghezza, la rendono molto appetibile specie in abbinamento con il peso ridotto, inferiore alla tonnellata, il che la rende molto agile e maneggevole. A ciò si aggiunge un motore 1.0 da 3 cilindri che sorprende per lo scatto, grazie ai 75 cavalli erogati, ma fa davvero sorridere in fatto di consumi e di emissioni: si tratta dell’unico motore proposto, anche se è stata già annunciata la versione GPL, divenuta ormai prassi specie per le piccole.

Opel Karl ci piace davvero molto, anche per l’eleganza della sua linea, la cura dei dettagli ed il buon comfort generale, non solo di guida ma anche di bordo!

Opel Cascada, briosa ma elegante

Quello delle auto scoperte è un segmento in parte elitario, ma sul quale tutti i principali marchi fanno affidamento sia per una questione di immagine complessiva della casa stessa, ma anche per dare grinta alla gamma ed ottenere riscontri di vendite che in ogni caso non mancano mai, specialmente se il “prodotto finale” è ben riuscito.

È il caso della Opel Cascada, un veicolo dal vestito moderatamente aggressivo, con alta linea di cintura lungo la carrozzeria ed una splendida capote in tessuto che quasi dispiace far sparire. Questa, disponibile in 3 diverse colorazioni (nero, rosso e marrone) si può reclinare anche in marcia fino a 50 km/h, e quando è sopra la testa isola molto bene da freddo e rumori esterni grazie alla struttura a tre strati.

Molto slanciata nella sua linea, Opel Cascada è studiata per divertire ed entusiasmare: i motori disponibili sono il classico e collaudato 2.0 turbodiesel e la novità di casa Opel, il turbo benzina 1.6 con più spunto e che di conseguenza consuma un po’ di più; aggiungiamo il più “economico1.4 benzina, l’unico che mantiene il prezzo complessivo sotto i 30mila euro.
Il comfort a bordo è eccellente per due persone, come si conviene ad una cabrio di fascia alta, mentre i due posti sul sedile posteriore sono un po’ sacrificati.

La sfida in un settore molto vivace e competitivo è così lanciata, sappiamo bene come l’avvicinarsi della primavera spinga in tanti verso soluzioni così sbarazzine!

Nuova Opel Zafira Tourer a metano, la monovolume più ecologica del 2014!

La nuova versione a metano della Opel Zafira Tourer (vedi Auto a Metano) è sempre più apprezzata dagli automobilisti europei, italiani in testa, che la scelgono per le spiccate doti di versatilità e capacità di carico e per i bassi costi di esercizio. Il nuovo modello è anche stato recentemente premiato dalla rivista specializzata Auto Test come la monovolume più ecologica sul mercato nel 2014; in particolare la valutazione della stampa si riferisce al funzionamento della vettura (consumi, emissioni di CO2, normative antinquinamento, rumorosità di marcia) e prende in esame anche le fasi di produzione.

La monovolume a 7 posti di Opel, spinta dal propulsore 1.6 Turbo ecoM che eroga ben 150 CV, garantisce consumi davvero contenuti per la categoria di appartenenza (4,7 chilogrammi di metano ogni 100 chilometri percorsi nel ciclo misto) e non fa rinunciare a un solo centimetro cubo di capacità di carico e alla versatilità dell’ampio abitacolo, compresa la comoda soluzione della terza fila di sedili a scomparsa.

Il tutto è stato possibile grazie alla scelta da parte dei tecnici Opel di installare i quattro serbatoi di metano, realizzati in fibra di carbonio, sotto al pianale della vettura, in parte occupando lo spazio lasciato libero del serbatoio di benzina che si è ridotto ad appena 14 litri, sfruttabili nei casi di emergenza quando non sia possibile provvedere immediatamente al rifornimento di gas. L’autonomia a metano è di circa 530 km.

La nuova Opel Zafira Tourer a Metano è commercializzata in Italia in due allestimenti: Elective e  Cosmo; entrambi contraddistinti da una buona dotazione di serie e proposti rispettivamente a partire da 27.790 e 29.490 euro.

Per maggiori informazioni su tutti i nuovi modelli Opel potete visitare il sito www.trendmotori.com.

Opel Mokka, ennesimo crossover urbano

Arginare il periodo di crisi per il mercato dell’auto è una sfida che i marchi stanno affrontando con tante strategie, dai tagli ai listini fino al downsizing, ma uno dei temi fondamentali sui quali si stanno focalizzando è l’intercettazione della moda. Se il pubblico è stufo delle macchine “anonime” e vuole il crossover, bisogna darglielo, e chi non lo ha ancora fatto lo ha in cantiere tra i prossimi lanci.
Così, dopo avervi parlato di Chevrolet Trax e di Peugeot 2008, è la volta della seriosa tedesca Opel, che se si eccettua la sbarazzina Adam era dai tempi della gloriosa Tigra che non proponeva una vettura dall’immagine fresca e dalla personalità giovanile.

Opel Mokka è la più classica delle piccole crossover: l’aspetto imponente inganna, perché non supera i 4,30 metri di lunghezza e la linea è filante con il parabrezza che prosegue l’accentuata inclinazione del muso.
Come le altre piccole crossover di pari categoria, anche la Opel Mokka sembra beneficiare di un certo livello di “carta bianca” lasciato ai designer che ne hanno scolpito le linee, proprio per raggiungere una elevata riconoscibilità fatta di un carattere tutto personale; sa poi adattarsi alla perfezione agli spostamenti urbani, ma grazie al comfort ed alla posizione di guida rialzata si rivela ideale anche per i lunghi viaggi.

L’affidabilità che contraddistingue Opel si veste così di un’aura di freschezza, e gli italiani che l’hanno già apprezzata si sono orientati per la maggior parte sul motore 1.7 diesel da 130 cavalli, uno dei 3 in gamma: quello che meglio si abbina alla complessiva brillantezza di stile.
Non è certo un’auto low-cost, perchè in versione di lusso full-optional il suo prezzo può anche sforare i 30mila euro, ma se non si hanno troppi “vizi” la si porta a casa con “appena” 23mila.

I crossover trainano il mercato

La persistente crisi del mercato dell’automobile sembra avere una “zona franca” in netta controtendenza, quella dei SUV: se però si analizzano più nel dettaglio i dati, ci si accorge che è la sottocategoria dei piccoli SUV a trainare le vendite, quella a cui appartengono i cosiddetti crossover da città che sintetizzano tre diversi modi di intendere l’auto.

Spesso infatti sono derivati da una berlina compatta, e ne richiamano quindi l’agilità e la lunghezza contenuta; a questo aggiungono modularità degli interni e grande abitabilità, con una ridistribuzione degli spazi; per finire, sfoggiano lo stile personalissimo del SUV, seppure in “miniatura”.
Qualche esempio viene dai primi modelli che hanno inaugurato la categoria, la Qashqai e la Juke di Nissan; sono poi seguite più di recente la Opel Mokka, la Chevrolet Trax (di cui abbiamo già parlato) e la Peugeot 2008, che riprende molte caratteristiche – incluse le motorizzazioni – dalla 208.
Non va dimenticato inoltre il debutto nel settore di un marchio come Renault, con la sua Captur, mentre è in arrivo nel 2014 anche la Ford Ecosport.

Un simile boom rende evidente che tutti i marchi generalisti presto o tardi hanno dedicato o dedicheranno risorse a progetti di questo tipo, per tenersi a galla in attesa di una vera ripresa.