Archive for maggio 2018

Nuova Kia Ceed, una sfida ambiziosa

Costruirsi una nuova ed apprezzata immagine sull’intero mercato europeo è stato per Kia un grande successo che sa quasi di rivoluzione.
Il brand infatti si portava dietro la nomea poco gradevole di azienda quasi scadente nella produzione, poco performante, ma soprattutto per nulla seducente nelle linee. È stato sufficiente intervenire sul comparto materiali, migliorandoli sensibilmente, e nel laboratorio di design per estrarre dal cilindro forme più aggressive, atletiche e ben proporzionate, come nel caso della terza generazione della Kia Ceed che debutterà in Italia nel mese di ottobre per sfidare alcuni mostri sacri dello stesso segmento come Peugeot 308 o Volkswagen Golf.

Le sue linee sono state studiate per essere filanti, per riprodurre quello che ormai è un “family feeling“, con la mascherina a naso di tigre già vista su altri modelli della gamma e per accogliere meglio tutti gli occupanti: di qui i 2 cm in più di larghezza e l’abbassamento di un altro paio di cm che la fanno apparire più schiacciata al suolo.
Il suo design è di matrice spiccatamente europea, e la decisione di togliere l’apostrofo dal nome (che passa da Cee’d a Ceed, dichiarato acronimo di Community of Europe with European Design) ne è la più evidente sottolineatura.

Il tutto fino ad ora è stato premiato dal mercato, cifre alla mano, e questa terza generazione ha numerose carte da giocarsi per essere ancora più competitiva, a partire dagli interni resi ancora più moderni e con un equilibrio perfetto tra ergonomia e stile e tocchi molto sofisticati come l’ampio tablet sulla plancia.

Le novità tecniche della prossima Kia Ceed

La nuova Kia Ceed inoltre vede il debutto di un sistema di guida semiautonomo, attivo fino ai 130 km/h e capace di gestire sorpassi o cambi di corsia e che si affianca ai dispositivi di sicurezza all’avanguardia come l’allerta per l’uscita dalla corsia, il calo di attenzione per stanchezza, il controllo di ostacoli improvvisi o della visuale nell’angolo cieco.

Per tecnica e motorizzazioni sono stati fatti altri grandi balzi in avanti: oltre ad uno sterzo più reattivo ed a sospensioni indipendenti, questa evoluzione della Ceed verrà da subito proposta con motori più potenti rispetto alla precedente gamma, e sia con cambio manuale che automatico.

Le ambizioni Kia non si fermano però qui, perché è già stato annunciato che la stessa piattaforma (condivisa con la “cugina” Hyundai i30) sarà la base per una shooting brake di lusso ma anche per un immancabile SUV.
Forse il già lusinghiero 3% di mercato raggiunto da Kia in Europa dovrà essere rivisto al rialzo, il che non ci stupirebbe per nulla!

 

Lamborghini Urus inaugura una nuova era da record

Lamborghini è marchio che resta italiano nel DNA costitutivo, nello spirito e nella passione, sebbene da 20 anni per potersi garantire piani industriali sufficientemente solidi ed adeguati alle ambizioni sia entrato nell’orbita del gruppo Volkswagen con l’acquisizione da parte di Audi.
Tecnica e prestazioni hanno così continuato a rappresentare alcuni tra i punti di forza di questa azienda con sede a Sant’Agata Bolognese, in uno stabilimento che è un fiore all’occhiello dell’industria tricolore che dà lavoro a oltre 1.400 dipendenti.

La presentazione della nuova Lamborghini Urus ha inaugurato una nuova era nella quale sarà difficile considerare tutto uguale a prima, perché l’ingresso del marchio del Toro nell’universo SUV cambia le regole conosciute e trasforma l’immagine di una delle supercar più conosciute del pianeta.
Non ci sono rivali attualmente credibili per la Lamborghini Urus, un bolide allestito con un eccellente equilibrio tra le linee esterne, che sembrano ereditate da una coupé, e le sue dimensioni imponenti ed oversize.
Urus è infatti un “bestione” che supera i 5 metri di lunghezza e pesa oltre 2 tonnellate, e per farlo muovere in maniera convincente è servito munirlo di un motore che fosse all’altezza, un V8 da 4 litri e 650 cavalli capace di accelerare da o a 100 in 3,6 secondi per una velocità di punta di 305 km/h.

 
A tanto sfoggio di classe, design e potenza fa da irrimediabile corollario un corredo tecnologico di prim’ordine che lo rende guidabile al massimo, nonostante il formato e la stazza, con modalità di guida personalizzate per qualsiasi tipo di percorso (sono addirittura 6) e la trazione integrale, oltre alla possibilità di adattare l’altezza da terra. Controllo ed agilità ma anche sicurezza ed elevatissime prestazioni esalteranno chiunque si siederà al volante di Urus, un veicolo che prende il suo nome dalla sbalorditiva razza di tori uri, nota per la loro stazza fuori standard e per il temperamento aggressivo; nell’abitacolo quasi si dubita di essere a bordo di una Lamborghini, tanto è lo spazio persino per distendere le gambe, impresa che su modelli più sportivi quali la Huracan o la Aventador è difficoltosa.
Anche al cruscotto si conferma la proprietà dell’imponenza ma con tutta la tecnologia a portata di mano e sotto controllo, per degli interni lussuosi a dir poco. Ed all’accensione del motore ci si accorge all’istante di essere a bordo di una Lambo

Il prezzo di listino della Urus parte da 206mila euro, una cifra che non ha affatto scoraggiato il mercato, anzi: il suo riscontro in termini di pre-ordini fa molto ben sperare in ottica futura. Se nel 2017 infatti Lamborghini ha prodotto e venduto circa 3.800 unità complessive, la sola Urus (che per l’occasione è stata presentata al pubblico internazionale sull’autodromo di Vallelunga, a ribadire l’italianità del suo progetto) ha già ricevuto 3.300 contratti, un numero grazie al quale entro il 2019 si punta a raddoppiare la produzione.
Il primo Sport Utility Vehicle di casa Lamborghini si annuncia già, quindi, come una vettura da record sotto innumerevoli punti di vista, e riteniamo di non sbagliare se sosteniamo che con questo lussuoso modello le supercar entrano in una nuova era.