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Il restyling 2017 di Renault Captur è molto ambizioso

I dati di vendita sul mercato italiano parlano molto chiaro e sono la principale cartina al tornasole per i marchi generalisti quando devono studiare le migliori strategie.
In un segmento rilevante come quello dei B-SUV si scopre che nel 2016 la più venduta è stata la “nostra” Fiat 500X. Subito dopo il primo marchio straniero è Renault, con la sua Captur che ha saputo sedurre oltre 90mila italiani con le sue linee aggraziate ma molto originali, generate da un intenso processo di rinnovamento che attraversa l’intera gamma del marchio francese.

Renault Captur restyling 2017

A 4 anni dal suo debutto, in questa seconda metà del 2017 arriva il restyling di Renault Captur, una revisione del suo progetto che coinvolge poco l’estetica, con ritocchi minimi al frontale riconoscibile ora per una nuova griglia ed una nuova firma luminosa.
Le sue linee sono già abbastanza apprezzate da essere state solo “ingentilite”, per farla assomigliare ancora di più alla strettissima parente Renault Kadjar.

Gli sforzi principali si sono concentrati sulle sensazioni di spaziosità ed accoglienza dell’abitacolo, nel quale Renault ha ridisegnato la plancia oltre a proporre nuove elaborazioni dell’abitabilità, con sedili più avvolgenti e sellerie di lusso.
L’audacità di questo nuovo abitacolo è poi resa ancor più incisiva dal sistema R Link Evolution, l’interfaccia con lo smartphone che in più permette di gestire l’assistenza al parcheggio con nuovi sensori per l’angolo cieco ma addirittura, su richiesta, con l’Easy Park Assist grazie al quale Captur fa da sola le manovre.

Il target di mercato sembra essere spiccatamente urbano, con simili caratteristiche, ma abbiamo scoperto che sulla nuova versione 2017 di Renault Captur debutta finalmente il tetto panoramico, una chicca rivolta principalmente a chi sfrutta l’auto per lunghe traversate.

Renault Captur personalizzazioni e motori

Inoltre, in casa Renault hanno puntato con decisione sul desiderio di trasformare sempre di più l’auto in un’estensione del proprio ego ed in uno specchio di sé.
Per questo la grinta della Nuova Captur è basata anche su un fortissimo impulso alle personalizzazioni, con nuovi colori per la carrozzeria inediti e ben 6 pacchetti differenti per gli interni, che se associati alle diverse modanature laterali ed ai diversi stemmi per il centro dei cerchioni portano a ben 30 potenziali combinazioni!

Anche la strategia sulla scelta dei propulsori punta ad accaparrarsi consensi un po’ ovunque, perché in primo luogo è disponibile un TCE benzina da 90 cv e cilindrata 900 omologato per neopatentati; si sale poi a 120 cv con l’altro motore a benzina TCE, sul quale si può anche montare a scelta il cambio automatico EDC.
Il diesel dCi è invece disponibile solo in cilindrata 1.5 ma in doppia versione, da 90 e 110 cv.

In casa Renault ammettono apertamente di voler attirare anche una clientela proveniente da segmenti e categorie superiori con un progetto molto audace e dalle ambizioni notevoli, il cui listino parte da 16.00 € ma può sforare i 23mila € negli allestimenti più ricchi ed accessoriati.

 

La Serie 1 di BMW ha salutato così la trazione posteriore

Gli amanti dell’Old-Style BMW – per intenderci, quelli che con orgoglio e spirito di distinzione viaggiano a trazione posteriore – vengono ancora una volta accontentati dall’ultimo restyling della Serie 1, ma si tratta per l’appunto di un ultimo canto del cigno.

Al pari della Serie 2, quella che ha raggiunto le Concessionarie sul finire del 2015 è stata l’ultima a rispettare questa storica tradizione, ed ha già inaugurato una rottura con il passato perché monta il motore diesel 3 cilindri che abbiamo già visto spingere la Mini.
Con i suoi 116 cavalli, ed in abbinamento con il cambio automatico Steptronic, permette davvero di divertirsi al volante, e senza nemmeno sforare il tetto dei 30mila euro anche con l’allestimento Sport ad assetto ribassato, che fa gustare ogni cambio di direzione anche grazie al suo assetto rigido il giusto.

Per questa ultima Serie 1 prima della rivoluzione programmata per il 2018, BMW ha contenuto i ritocchi estetici al minimo indispensabile, limitandoli alla fanaleria e mantenendo l’inconfondibile look con cofano lungo: è già trapelato che nella versione della svolta “anteriore” il marchio bavarese non lesinerà invece gli interventi del suo laboratorio design!

Nuova Peugeot 508, Station Wagon da ammirare

In casa Peugeot hanno fatto delle considerazioni importanti, studiando le attitudini di acquisto del pubblico italiano: nei suoi 3 anni di vita, la Peugeot 508 in versione berlina è passata quasi completamente inosservata, essendosi rivolte tutte o quasi le attenzioni della clientela alla familiare Station Wagon.

Quando è arrivato il momento di rifare il look all’ammiraglia, si è quindi scelto di lasciare “in garage” la berlina e di puntare tutto sul restyling della sola 508 SW, affiancata dalla sorellona stradista 508 RXH ed anche dalla nuova versione 508 GT Line, pensata per chi ha velleità più sportive.

Questo perché quando si tratta di ammiraglie, solo i cosiddetti marchi Premium hanno abbastanza appeal da saper vendere anche le versioni a 3 volumi: meglio quindi concentrarsi sulla cosiddetta giardinetta, anche perché grazie ad essa è possibile attirare le intenzioni di acquisto delle grandi aziende che hanno necessità di allestire flotte.
Nuova 508 SW ha un nuovissimo frontale, del tutto ridisegnato con una calandra più verticale, fari rivisti nel design ed un cofano anch’esso ritoccato.
Gli interni poi si presentano con una plancia più essenziale, che adesso include finalmente anche il touch screen.

Grande attenzione è come prevedibile stata rivolta alla gamma dei motori, tra i quali spicca per rendimento il turbodiesel 2.0, al quale si affianca il più parco 1.6.
Tuttavia, Peugeot punta fortissimo, anche per 508 SW, sulla nuova tecnologia BlueHDi, motore che è abbinato al rivoluzionario cambio EAT6: l’accoppiata garantisce una eccellente comodità anche su lunghe percorrenze, con un comfort di guida che rende questa familiare una validissima alternativa alle ben più care Premium.

Il carisma di Nuova Toyota Yaris

Quando sul finire degli anni ’90 Toyota invase l’Europa con la Yaris, la soprannominò “il piccolo genio” ed in effetti fu una vettura geniale e di rottura degli schemi che ha scavalcato il millennio con un successo crescente anche per i suoi restyling.

A crescere sono state anche le misure, al punto che oggi la “generazione 3.5” di Yaris è lunga quasi 4 metri ed è quindi ben distante dal poter essere definita semplice city car, ma ha acquisito numerosi pregi in fatto di comfort di bordo e personalità.
La comodità dell’ultima versione fa pensare quasi ad una berlina, per sfidare al meglio le concorrenti, e questo restyling è molto più di un semplice make-up perché oltre 1.000 componenti sono state interamente ridisegnate.

Spicca senza dubbio il frontale con la firma ad “X“, che abbiamo imparato ad apprezzare sulla nuova Toyota Aygo: si tratta di una conferma di un family feeling molto intrigante e grintoso, che rende immediatamente riconoscibile la Yaris.
A proposito, a bordo c”è anche un po’ di Italia e la cosa non ci dispiace affatto: il suo design è infatti stato firmato da Elvio D’Aprile.

Quanto ai propulsori, la Nuova Yaris ne propone 4, tra cui la nuova versione rivista e corretta del 3 cilindri che è stato reso meno rumoroso con una riduzione delle emissioni ed anche più economico, specie se abbinato allo Stop&Start.

Non sarà più “piccola”, ma Yaris resta sempre una vettura geniale!

La generazione Smart si rinnova e migliora

Fin dal suo lancio la Smart ForTwo ha totalmente rivoluzionato la mobilità urbana: merito delle dimensioni che non si erano mai viste prima, che hanno permesso tra le altre cose il sorgere di un’abitudine scorretta quanto intrigante nel traffico cittadino come il parcheggio di traverso; e merito anche del diametro di sterzata, per quella che si è rivelata un vero nuovo concetto di auto.
Queste caratteristiche l’hanno trasformata in una icona postmoderna, al pari della sorella maggiore a 4 posti ForFour, giunta sul mercato pochi anni dopo. Oggi questi due veicoli vengono interamente rinnovati, assumendo un carattere ancora più seducente.

Partiamo dalla più piccola, la quale si presenta con misure invariate (2.69 x 1.66 metri) ma con nuovi allestimenti molto più colorati e divertenti, e soprattutto con un muso totalmente nuovo che permette anche più spazio a bordo.
La rivisitazione non tarderà a fare proseliti, del resto il lancio è previsto a novembre anche per la ForFour, che stravolge ancora di più il concetto di partenza e adesso si presenta molto di più come una vera Smart, ma con due posti in più. Appena 3.49 metri di lunghezza e la stessa larghezza della “sorellina”, oltre al diametro di sterzata di 8.65 metri, rendono questa nuova versione altrettanto performante nelle congestionate strade metropolitane.

Per quanto riguarda le motorizzazioni, si parte con un aspirato 1.0 da 71 cavalli ed un Turbo 900 da 90, entrambi a 3 cilindri, ai quali in seguito di aggiungerà una versione con meno cavalli in linea con le normative per i neopatentati; debutta inoltre il cambio manuale a 5 rapporti, che va ad affiancare quello automatico Twinamic.
Gli allestimenti in listino saranno 5, ma già partendo da quello più “spartano”, lo Youngster, si troverà un’eccellente varietà di equipaggiamenti: il tutto a partire da 12mila euro circa, con appena 650 euro di differenza tra ForTwo e ForFour a parità di condizioni.
Si sentiva realmente il bisogno di una rinfrescata su questo fronte, specialmente in Italia dove la generazione Smart ha attecchito praticamente da subito.

Audi A8, un concentrato di alta tecnologia

Su NonSoloAutomobili non trovi soltanto vetture “per tutti”, ossia da prezzi e costi di gestione contenuti e rivolti a tutta la famiglia; ci piace anche sognare grazie ai modelli più lussuosi, i cosiddetti Premium di marchi come BMW o Mercedes.
Come resistere al fascino della più prestigiosa delle Audi, quella Nuova A8 che in versione full optional arriva anche a sfondare il tetto dei 100mila euro?

Si tratta di un restyling estetico molto leggero, fatto apposta per mantenere inalterato il family felling che accomuna tutte le vetture della casa di Ingolstadt: gli interventi più marcati riguardano la tecnologia di bordo, come ad esempio l’interfaccia uomo-macchina MMI Touch.
Quest’ultima consiste in un sistema di navigazione che riconosce le strade ed il loro andamento adattando di conseguenza l’illuminazione, che è interamente regolabile con il sistema di fari Matrix Led: 25 LED per ciascun gruppo ottico che possono essere gestiti anche singolarmente per impostare il miglior comfort visivo.
Senza poi dimenticare il Night Vision Assistant, meccanismo che riconosce in situazioni di guida notturna anche imprevisti ostacoli come animali sulla carreggiata.

A bordo di Audi A8 sembra davvero di lanciarsi nel futuro, ma non ce la sentiamo di mettere in secondo piano la sua splendida linea e le proporzioni tendenti allo sportivo, e nemmeno la motorizzazione più interessante dal punto di vista tecnico, la 4.0 TFSI a benzina.
Cos’ha di così speciale? La possibilità di disattivare a piacimento 4 degli 8 cilindri, a seconda delle condizioni di guida desiderate, il tutto tramite il sistema “Audi Cylinder on Demand“.
Di certo chi può permettersi un’auto come la A8 non sta particolarmente a badare ai consumi, che ne traggono ovvio vantaggio: il sistema è senz’altro positivo anche nei confronti dell’ambiente!

Linea Arancione, una “scusa” per provare la Nuova Mini!

Un concetto di nuova mobilità urbana basato sul piacere di vivere la città e di spostarsi sia per le esigenze di vita che per godersi il tempo libero: il progetto Linea Arancione lanciato da Mini significa soprattutto questo, un miglioramento degli spostamenti. Dopo un periodo di due settimane in cui gli utenti hanno potuto votare in rete il percorso cittadino ideale a Milano e Roma, eleggendo le fermate desiderate, in questo fine settimana del 5 e 6 aprile sarà possibile sperimentare questi due percorsi partendo da una qualsiasi delle fermate.

Ovviamente lo spostamento avverrà a bordo di una Nuova Mini, il vero “traino” di tutta l’iniziativa! Innegabile che si tratti soprattutto di un progetto promozionale: le 10 fermate totali (5 a Roma e 5 a Milano) della Linea Arancione affiancheranno per questi due giorni il trasporto pubblico tradizionale ed offriranno l’opportunità di provare la nuova Mini Cooper S, un restyling del quale presto ci occuperemo su NonSoloAutomobili!

La Nuova Classe A guarda al futuro

Mercedes ha sottoposto una delle vetture di maggiore successo, la Classe A, ad un vigoroso restyling estetico con cui ne ha rivisto sia il frontale che il posteriore, per allinearla a dei dettami stilistici comuni ad altri veicoli del marchio ma anche alle attuali tendenze generali.
Di conseguenza, scopriamo una maggiore inclinazione del suo frontale a cui fanno seguito le gradevoli linee curve del tettuccio arcuato, fino a raggiungere il portellone che ne smussa la figura: una autovettura senza dubbio molto affascinante, anche per il nuovo design frontale in senso stretto riguardante sia la griglia che la fanaleria.

All’interno troviamo allestimenti di serie per il massimo comfort, con climatizzatore e computer di bordo attrezzato con eccellenti sistemi sia multimediali che di navigazione, oltre al comando vocale Voicetronic.
La Nuova Classe A rompe senza dubbio con il passato della vecchia versione, proponendosi con un look molto più grintoso che mette da parte l’aura da monovolume per rivelarsi più dinamica.
Troviamo 6 diverse motorizzazioni, tre a benzina e tre diesel, fino ad una potenza massima di 211 cavalli: affascinano molto le versioni BlueEfficiency per le loro caratteristiche rispettose dell’ambiente ed in grado di ridurre sensibilmente i consumi.

Fin dal suo lancio in prevendita nel mese di giugno scorso questa hatchback ha ricevuto grandi consensi, con numeri che hanno superato le aspettative e costretto il marchio a rinforzare la linea di produzione.
Si tratta probabilmente anche dell’effetto dei suoi sistemi di sicurezza all’avanguardia, tra i quali spicca il radar Collision Prevention Assist, che la casa ha voluto inserire di serie senza farli gravare sui listini per dare un segnale forte in fatto di attenzione verso la sicurezza.
C’è poi modo per far lievitare il prezzo se si sceglie di coccolarsi con gli allestimenti più lussuosi, che culminano nel Premium.

Nuovo stile per Toyota Land Cruiser

Per svelare il totale aggiornamento della sua Land Cruiser, la grande off-road di casa Toyota, il marchio giapponese ha scelto proprio il Salone di Francoforte recentemente concluso, forse la più importante vetrina europea in fatto di automotive.

Il telaio a longheroni è stato mantenuto ma rivisto, per un’estetica più accattivante a partire dal frontale sul quale ora i gruppi ottici stazionano più in alto; nuove linee anche per i paraurti, e numerose nuove colorazioni che arricchiscono la scelta.
All’interno poi scopriamo l’ormai immancabile schermo da 7 pollici con sistema di navigazione integrato, oltre alle nuove finiture.

A seconda delle versioni, a passo corto o a passo lungo, sono poi disponibili rispettivamente le motorizzazioni 3.0 diesel (190 cavalli) o 4.0 benzina da 6 cilindri, con 4 diversi allestimenti che già a partire dal secondo offrono consistenti dotazioni di serie.

La nuova Forester fa la snob con equilibrio

 

La sobrietà è sempre stata una delle prerogative delle vetture Subaru, come ad esempio per la Forester che vide la luce nel 1997 (all’epoca era una Station Wagon) ed ha poi accresciuto nel tempo le dimensioni fino a diventare un SUV capace di sfidare anche i soliti tedeschi.

La robusta trazione integrale è l’elemento che ha fatto le fortune di Forester, rendendola particolarmente appetibile anche a chi si inerpica per abitudine su sconnesse strade di montagna. Ora il suo restyling conferma un’indole per nulla esibizionista per una vettura che bada al sodo ed ha migliorato tutto il migliorabile specialmente nell’abitabilità degli interni, i quali sono stati efficacacemente insonorizzati ed ospitano in tutta comodità 3 persone sul divanetto posteriore.
La conclamata sobrietà si conferma anche nei ritocchi estetici esterni, che sono raffinati e contribuiscono a rendere filante nella linea un veicolo che in realtà si è ingrossato: la ricercatezza della fanaleria a LED, ad esempio, non passa inosservata.

Quanto alle propulsioni, Forester monta un tradizionale 2.0 turbodiesel perfetto per chi ama calibrare i consumi, ma in gamma c’è anche un turbo benzina più prestazionale grazie a 240 cavalli ed uno scioltissimo cambio automatico.
La vera chicca è però l’inedita motorizzazione bi-fuel benzina & GPL.
Un SUV comodo ed elegante, con accorgimenti tecnologici – come i sensori di parcheggio con telecamera, ed i sensori che accendono i fari quando cala il buio – che la rendono una sport utility davvero versatile.