Archive for dicembre 2016

Nuova Peugeot 301, pratica e globale…ma per ora niente Europa!

Da alcuni anni Peugeot ha canonizzato in maniera più rigida la nomenclatura dei suoi modelli: doppio zero al centro per quelli più di “rottura” come SUV, crossover e monovolume; singolo zero con 8 finale per le serie regolari, quelle inserite nei segmenti tradizionali quali A, B e C (si vedano 108, 208 e 308).
E l’1 finale, invece, a chi è riservato? Molto semplice, a quei modelli distribuiti nei paesi in via di sviluppo, quelli dove il Leone francese punta a creare nuove ed ampie aperture di mercato con veicoli che meglio ricalchino esigenze di automobilisti quali i cinesi, i brasiliani, ed altri ancora che si distinguono parecchio nei gusti e nelle priorità da quelli europei.

Sono trascorsi 4 anni dal debutto di Peugeot 301, e questa berlina di segmento B riservata solo ad alcuni selezionati mercati internazionali si è concessa in questo finire del 2016 il primo, importante restyling, con un design rinnovato che l’ha allineata, specie nel frontale, a tutti gli altri modelli della casa del Leone.
È stato il suo successo, con circa 360mila unità vendute dal lancio, a spingere la casa di Sochaux a migliorarla non solo nelle finiture e nel design ma anche nelle prestazioni e nelle dotazioni, al punto da poterla quasi considerare una seconda generazione per le accresciute doti di eleganza, robustezza e tecnologia.

Un’impostazione di eleganza generale è ancora più marcata nell’abitacolo, dove sulla plancia fanno bella mostra di sé tutti gli ultimi ritrovati tecnologici quali il display digitale che include funzioni di navigatore e MirrorLink, e persino la retrocamera.
Per la gamma dei motori il passaggio alla normativa Euro6 è completo, con un complessivo aggiornamento in cui spiccano il 3 cilindri PureTech 1.2 ed il VTi 1.6 tra i benzina, quest’ultimo anche con il cambio automatico EAT6, ed il diesel 1.6 HDi.
Grande spazio naturalmente anche per la sicurezza, con il concorso di ABS, ESP, sensori sia per il parcheggio che per la pressione pneumatici, e Cruise COntrol.

Il profilo di Nuova Peugeot 301 evoluzione 2016 migliora così sensibilmente, arricchendosi con aggiornamenti che ne fanno per i fortunati paesi dove sarà distribuita una proposta di particolare interesse. Chissà che, sull’onda del suo successo, Peugeot non cambi idea decidendo in futuro di proporla anche in Europa… del resto, se si eccettua l’ammiraglia 508, una vera berlina 3 volumi manca proprio nella gamma!

Meccanica: i lubrificanti per cuscinetti, caratteristiche ed usi più frequenti

Se conoscete un po’ la meccanica, saprete sicuramente quanto sono importanti i cuscinetti e la loro capacità di scorrimento a qualunque tipo di temperatura di esercizio.
Questi sono posizionati in molte parti di un’automobile e di un aereo, mezzi che devono funzionare sempre alla perfezione. Il lubrificante usato per questi deve avere delle caratteristiche tali da tenerli sempre puliti, per non rischiare in alcun modo che si possano ossidare e per questo, deve essere in grado di creare un film protettivo duraturo nel tempo. In più deve ridurre al minimo il momento torcente.

La Tecnolubeseal è un’azienda che propone lubrificanti per cuscinetti che ha a disposizione nei suoi magazzini. Mettiamo a confronto i vari tipi esistenti in commercio ed il tipo di utilizzo che se ne può fare. L’Uniflor è l’unico lubrificante per cuscinetti che arriva a temperature di esercizio pari a circa 250 gradi Celsius, gli altri restano tutti al di sotto.
Il BC 180 HY lavora a medie temperature e non con carichi elevati. Il valore minimo del range di temperatura è pari a -35 gradi Celsius.
FG Grease 1005 è a tutti gli effetti un grasso che ha una viscosità alta ed è sintetico. È ideale nei luoghi che sono umidi perché crea un film protettivo perfetto, senza che all’interno restino bolle d’acqua che mettono a rischio la sua stabilità.
Il Sinthy HTL può lavorare senza problemi a temperature elevate e non c’è pericolo che restino dei residui all’interno dei cuscinetti trattati. Tutto con questo particolare fluido lubrificante funzionerà alla perfezione senza scadenze.
Il Rheolube 374 ha un basso valore del momento torcente e presenta delle caratteristiche ottime in termini di lubrificazione. Il 365 F invece, rispetto a quest’ultimo, rende migliore lo scorrimento dei cuscinetti ed in termini di carico, riesce a resistere meglio a valori più elevati.

Se voleste informazioni riguardo alle forme in cui questi lubrificanti vengono venduti da questa azienda e di che prezzi si parla, dovrete rivolgervi direttamente al personale addetto, visto che sono disponibili on line solo i cataloghi con le caratteristiche principali di ognuno. Inoltre, rivolgendovi a loro, potrete anche sapere quanta disponibilità c’è in magazzino nel momento in cui vorrete fare l’ordine. Dai prodotti esposti e dalle proprietà che questi hanno, si capisce immediatamente che la Tecnolubeseal è la migliore sul mercato ed i suoi lubrificanti non temono confronti in ogni settore industriale.

Ultimamente, ha proposto ai suoi clienti anche i lubrificanti sinterizzati che possono lavorare in range di temperatura ancora più ampi.

Nuova Renault Scenic si reinventa in stile crossover!

Chi segue con interesse e passione l’evoluzione dei gusti e delle tendenze in fatto di design e “formati” delle auto sa molto bene che è stata Renault, circa 20 anni fa, ad inventarsi il segmento delle monovolume con la Scenic, la cui prima generazione è stata un vero apripista per tanti altri marchi non solo generalisti che l’hanno poi imitata.

Appena quattro anni fa, il Segmento C vedeva proprio i veicoli monovolume in grande spolvero, e circa 1 vettura su 4 vendute era di questo tipo. Oggi questa percentuale è visibilmente calata in favore di nuove tendenze, su tutte il crossover, ed allora in casa Renault hanno impresso una vigorosa sterzata con la nuova generazione della Scenic: resta una monovolume familiare, ma ora lo stile e la linea sono pienamente allineati con un crossover, ed è quindi diventata un’auto per la famiglia che cerca praticità, come dimostrano il completo restyling degli spazi interni ed una importante capacità di carico, su un veicolo che in 4,40 metri offre grande spaziosità.
Il capo designer Laurens Van Den Acker che dal 2009 sta ridisegnando con successo lo stile di tutte le Renault ha voluto, per accrescere la grinta di Scenic, che i cerchi da 20 pollici fossero di serie su tutta la gamma, anche sulla Grand Scenic, la variante “vitaminizzata” da 7 posti e lunga 23 cm in più.

Ed a bordo non manca assolutamente nulla, sia per l’infotainment (l’ormai immancabile touchscreen è da 8,7″) sia per la sicurezza, come l’avviso per cambio corsia e la frenata automatica di emergenza.

La Nuova Scenic puà essere equipaggiata con 6 motori diesel o 2 benzina, mentre è prevista per il 2017 una speciale motorizzazione ibrida, con un motorino elettrico aggiuntivo in grado di far percepire maggiore spunto ed una guida più reattiva, ma anche di far risparmiare sui consumi.

Il modello che ha cambiato lo scenario delle familiari dimostra così anche la capacità di reinventarsi!

Pneumatici: normative e consigli pratici

In fatto di pneumatici, esistono precise normative cui tutti gli automobilisti e motociclisti sono chiamati a ossequiare. Con la crescita del mercato della vendita gomme online, assistiamo all’aumento di guidatori che, in totale autonomia, gestiscono il set di gomme del proprio veicolo, dimostrandosi capaci di saper fare scelte consapevoli e orientate al risparmio ma, d’altra parte, spesso meno in grado di rispettare in maniera meticolosa le prescrizioni previste dalla legge.

Gomme invernali, estive e 4 stagioni

Esistono tre diverse categorie di gomme: invernali, estive e 4 stagioni. Inutile specificare le differenze di utilizzo delle tre tipologie, va però chiarito quello che prevede la legge in proposito. A seconda della località in cui si vive, enti e gestori promulgano specifiche ordinanze che obbligano all’uso di gomme invernali o delle catene da neve. Tali disposizioni sono varate e gestite a livello comunale o regionale e sono riportate sul sito ufficiale del proprio comune di residenza.

Ogni guidatore deve dunque provvedere a informarsi e ad allinearsi con quanto predisposto. Gli obblighi sono sanciti a livello amministrativo in relazione a determinati intervalli di tempo e rappresentano un vincolo cui nessun guidatore può sottrarsi, pena sanzione amministrativa, sia esso un residente o un visitatore del luogo presso cui è in atto l’obbligo. Allo stesso modo, vige l’obbligo di sostituire le gomme invernali una volta concluso il periodo indicato. Ai guidatori è concesso un periodo di tolleranza nel corso del quale possono provvedere al cambio senza incappare in sanzioni.

In relazione alle gomme estive, invece, non vige alcun obbligo specifico. Si tratta di una soluzione sviluppata per assicurare migliori performance di guida, stabilità e durata nei mesi più caldi dell’anno. Gli pneumatici 4 stagioni rappresentano l’alternativa più pratica, ideale soprattutto per chi si sposta con frequenza.

Indice di carico e indice di velocità

Indice di carico e indice di velocità

Per legge, le gomme auto e moto devono rispettare l’indice di carico indicato sul libretto di circolazione. L’indice di carico può essere anche superiore ma non inferiore a quello indicato e la non osservanza di tale disposizione espone al rischio di pene pecuniarie. Riguardo all’indice di velocità, invece, esso può essere inferiore a quello indicato solo in relazione alle gomme invernali, purché la categoria sia non inferiore a Q, ovvero 160 km/h.

Mercedes Classe E Station Wagon: classe superiore ed intelligente

Nel competitivo settore delle familiari, una delle proposte più eleganti e meglio proporzionate in commercio è senza dubbio la Mercedes Classe E in versione Wagon, che nel 2016 è giunta alla sua sesta generazione cambiando abito e fisionomia, ma soprattutto proponendosi, a 50 anni di distanza dalla prima familiare firmata Mercedes, come
la più tecnologica nella lunga e blasonata storia del marchio.

Responsabile di tanta giustificata pretenziosità è la guida parzialmente automatizzata, che fa procedere questa wagon come su nastri di velluto riconoscendo tutti gli input esterni della strada senza il minimo sussulto.
La sua dotazione tecnica, come vedremo, è rivoluzionaria, ed impreziosisce ancor più una Station Wagon intelligente ma dalle forme affascinanti ed al tempo stesso sportive, tutte componenti di una Driving Performante accattivante ed elettrizzante. Con una presenza scenica che è un unicum nel panorama delle pari livello, Mercedes Classe E SW ha un’innata eleganza frutto di una linea che abbraccia l’intera vettura, ma gli interni non sono da meno perché tutte le soluzioni sono studiate per essere versatili ed intelligenti ma anche per fornire un’ineguagliabile sensazione di spaziosità, perché la loro architettura accentua la prospettiva orizzontale in un’atmosfera lussuosa composta da legni pregiati e pelle raffinata.

Questi spazi di bordo, il cui comfort è indiscutibilmente elevato non solo per gli interni ampi ed i materiali di alta qualità ma anche per un isolamento acustico che insonorizza l’abitacolo in maniera impeccabile, sono impreziositi da un virtual cockpit avanzatissimo, al totale servizio degli occupanti.
Sul grande schermo (lungo quanto 3 iPad!) si gestisce tutto l’infotainment, mentre la funzione “concierge” ci proietta in un futuro da fantascienza. Si schiaccia un pulsante, e si chiede a voce ad un operatore di prenotare un hotel o un ristorante nelle vicinanze, per fare solo un paio di esempi. L’operatore esegue, ed invia le coordinate direttamente al navigatore!

È a tutti gli effetti una Premium, anche per le dotazioni che rendono il viaggio un’esperienza rilassante, come le sospensioni pneumatiche e la generale bassa rigidità anche nella sua versione più potente, il cui motore è gestito con efficacia dal Ride Control.
Fluida, vigorosa e con una spinta equilibrata, specie con il turbodiesel V6 3.0, Mercedes Classe E Wagon è la Premium che già viaggia nel futuro, ma che sembra quasi
reclamare le storiche tradizioni di Stoccarda perché sul suo cofano non stonerebbe affatto l’iconica stella sporgente in verticale, quale segno distintivo di una classe superiore.

Abarth firma 124 Spider, un mito parallelo

L’immenso fascino di Fiat 124 Spider ci spinge a parlarne ancora: del resto, vi avevamo promesso un approfondimento dedicato tutto alla sua versione ultra performante e potenziata dopo essere stata sottoposta alle attenzioni dello Scorpione Abarth!

Il suo aspetto, con la livrea bicolore, è ispirato senza mezzi termini alla precedente versione di 124 Abarth, quella da rally degli anni ’70, per rendere ancora più marcato l’omaggio che sia Fiat sia Abarth hanno voluto tributare a questo storico modello.

È una roadster sportiva da due posti nata con il preciso intento di far divertire, anche perché sa beneficiare al meglio della già perfetta distribuzione dei pesi della 124 Spider in versione “base”: i poco più di 1000 kg ottenuti grazie all’intervento tecnico di Abarth vengono spinti alla grande dal motore Turbo MultiAir 1.4, che guadagna “solo” 30 cavalli portandosi a 170 ma che trae beneficio per il suo sprint da record soprattutto da tutti gli altri accorgimenti Abarth come il differenziale a slittamento limitato, le sospensioni, l’impianto frenante, lo scarico sportivo Record Monza con valvola Dual Mode.
Sono tutte chicche da intenditori che vanno a comporre una configurazione finale eccellente. È previsto anche il cambio automatico sequenziale, ma la nostra sensazione è che con il manuale a 6 marce si interpreti al meglio lo spirito Racing!

A bordo troviamo Cruise Control, sedili in pelle e tutto, ma proprio tutto per l’infotainment, mentre esteriormente riconosciamo la piccola Spider non solo per il classico logo Abarth, ma per il paraurti anteriore reso più aggressivo.
La prontezza di risposta di questo veicolo è stupefacente, il sound del motore è entusiasmante, il listino tutto sommato è nella norma perché serve come minimo staccare un assegno da 40mila euro.

Non ci sorprende scoprire che l’omaggio ed il ritorno ai bei tempi è completato dalla versione Rally, che oltre 40 anni dopo tornerà a presentare il nome 124 Abarth nelle competizioni ufficiali.
Il suo motore è naturalmente una versione supervitaminica, cresce fino a 300 cavalli con un turbo 1.8 bialbero ad iniezione diretta.

L’impressione è quella di una vettura che cavalca l’onda gloriosa della sua antenata con la giusta deferenza ma altrettanto frizzante spirito giovanile, e che ha tutte le carte in regola per fare la differenza nel suo settore di riferimento!

La “Cura Vignale” trasforma ogni Ford in una Premium

È la volta dei SUV Kuga ed Edge!

 

Ford Edge e Ford Kuga sono i due SUV che stanno facendo le fortune del marchio dell’ovale blu: a riprova del loro travolgente successo, arriva una nuova linea che non
può certo essere un restyling, data la giovinezza dei due modelli, ma è un semplice “maquillage” di arricchimento che per entrambi i modelli testimonia il desiderio di
esclusività e di una estrema attenzione ad un pubblico votato all’alto di gamma.

Vignale, la storica carrozzeria italiana, ha cessato le sua attività del 1974 ma il suo marchio è rimasto di proprietà Ford, che lo ha sfruttato associandolo proprio agli allestimenti di lusso ed alle versioni più esclusive della gamma, come è stato per Mondeo o per Focus.
In pratica Ford ha creato una sorta di gamma Premium parallela, accompagnandola con questo nome che evoca un passato glorioso.
Il biennio 2015-2016 è stato in tal senso estremamente fecondo perché ha visto il debutto della Ford S-Max Vignale e della già citata Mondeo, e adesso la “cura Vignale” si è estesa come detto ai SUV Kuga e al recentissimo Ford Edge.
Lo stile è personalissimo, con una dotazione tecnologica senza confronti, assecondando un evidente desiderio di alto di gamma da parte del pubblico come testimoniano i numeri di vendita degli allestimenti Titanium, il top tra quelli “ordinari” Ford.

Fod Edge Vignale

 

Ford Kuga Vignale

 

La classe di questi due modelli è indiscutibile, e si manifesta con dettagli e rifiniture sulla carrozzeria e con un abitacolo che è un trionfo di pelle pieno fiore. Come detto, la tecnologia è grande protagonista a bordo di entrambe le vetture, con un sistema di connettività a comandi vocali SYNC3, ma è realmente sbalorditiva la funzione ANC (Active Noise Control), uno speciale sistema che migliora il comfort a bordo perché è in grado di “neutralizzare” i rumori esterni incluso quello del motore annullandoli con frequenze opposte, per rendere l’abitacolo silenziosissimo.

Una ulteriore riconferma di come il settore delle auto di lusso sia il meno intaccato dalla recessione, perché continua a generare richieste che nel caso di Ford beneficiano anche di una rete di vendita dedicata!

Vespa Settantesimo, glamour e celebrativa

La lussuosissima Vespa Settantesimo, l’allestimento al top della gamma che Piaggio ha aggiunto ai suoi modelli per celebrare i 70 anni di Vespa, si è rivelata subito
un oggetto di culto per i “maniaci” dello Scooter più famoso del mondo (persone alle quali non dovete mai far sentire la parola scooter, in quanto considerano qualsiasi loro amata Vespa molto di più!)

PX
, GTS, Primavera sono i modelli che sono stati vestiti con un esclusivo schema cromatico basato su due nuove tinte che richiamano tradizione e storia: Azzurro70 e Grigio70, accoppiate a speciali verniciature per i cerchi, rifiniti con tonalità extra dark.
Non sono ovviamente solo i colori a rendere unica questa versione, perché sappiamo bene che la chiave del successo di Vespa sta proprio nella sua capacità di
reinterpretare senza replicare. Solo così si spiega il suo essere un esempio, di design e di eleganza!

I dettagli della “settantesimo” includono una sella in colore Testa di Moro ed una personalizzazione del tutto inedita del logo, in una speciale versione presente sulle
fiancate, sul controscudo e sulla stessa sella, dove è rifinito a contrasto.
In più, la borsa bauletto sul portapacchi posteriore cromato, che riprende il colore della
sella ed aggiunge un tocco di “Urban chic“.
Una dotazione completa che rende questa serie lussuosa ed estremamente glamour, come si conviene per un anniversario così importante. Un marchio sulla cresta dell’onda da 70 anni ha tutto il diritto di concedersi un minimo di autoreferenzialità… è stato ed è protagonista di musei (Vespa fa parte della collezione permanente del MoMa di new York, per dirne una), ha ispirato i più blasonati fotografi, ha accompagnato nei raid e viaggi più impensabili chi
si è affidato alla sua versatilità.

La Vespa 150 GS, il mitico Vespone, esposta al MoMa

Infine, è oggi grande protagonista anche con un speciale merchandising ad essa dedicato, che comprende abbigliamento, borse ed accessori moda firmati con l’inconfondibile logo.
I festeggiamenti, in questo 2016 che volge al termine, sono stati più che giustificati, ma Piaggio ci ha regalato nel corso dell’anno anche altre sorprese… continuate a seguirci per conoscerle!

Fiat 124 Spider, una leggenda nata nel 1966


Aver parlato di Fiat 124 Spider in un nostro recente articolo non ha soddisfatto abbastanza il nostro entusiasmo per il ritorno del suo mito, e così proprio come Fiat nel 50° anniversario anche noi nel nostro piccolo vogliamo celebrare la sua antenata, ancor oggi un’icona per tutti gli appassionati ed i collezionisti!

Nel 1966 rappresentò l’evoluzione sportiva della berlina di gamma media Fiat, appunto la 124, e venne scritturato Pininfarina per creare le sue forme apprezzatissime anche oltreoceano al punto da non essere mai state riprogettate in tutti i 19 anni nei quali è stata in produzione.
Puro stile italiano che sbalordiva anche per la sua capote impermeabile e semplice da abbassare direttamente dal posto di guida: pensate che a partire dal 1975 Fiat decise di produrla per il solo mercato a stelle e strisce, almeno fino al 1982 quando accadde qualcosa di insolito, perché il suo “papà”, Pininfarina, volle produrne una propria versione in parallelo destinata ad entrambi i mercati al di là e al di qua dell’oceano.

In definitiva, al termine della sua carriera nel 1985 erano state prodotte circa 200mila unità di 124 Spider in tutte le sue varianti, ed ancora oggi circa 8000 risultano regolarmente immatricolate in USA!

È una autentica leggenda a 4 ruote, come avrete intuito, una sportiva di tutto rispetto diventata simbolo del Made in Italy e del boom degli anni ’60, l’unica seria rivale dell’altra grande spider sportiva di quei tempi, anch’essa italiana, ovvero l’Alfa Romeo Duetto.
C’è da aggiungere che 124 non si è sottratta, nella sua carriera d’annata, alla “cura” dello Scorpione Abarth, una declinazione esplosiva in grado di superare i 190 km/h, valori pazzeschi per l’epoca.
E l’omaggio contemporaneo non poteva che essere completato, con la versione 2016, dalla sua erede firmata ancora Abarth: una speciale versione ultraperformante, che riprende l’iconica carrozzeria bicolore ed alla quale dedicheremo uno spazio tutto suo per rimarcare ancora tutto il fascino di Fiat 124 Spider!

La Nuova Ford Ka+ adesso è più matura

Allargare il pubblico degli acquirenti sul mercato dell’automobile, nel tentativo di offrire veicoli che sappiano conquistare una clientela quanto più possibile trasversale, è una delle strategie di marketing e di sviluppo dei progetti che quasi tutti i principali marchi generalisti stanno perseguendo.
La concorrenza si è fatta sempre più serrata e non è possibile quindi restare inattivi, ma diventa vitale trovare nuovi sbocchi ed allargarli il più possibile!

La più “carina”, piccola e simpatica delle proposte di casa Ford, la Ka, ha sempre posseduto un DNA che ne faceva scelta di elezione per un pubblico prettamente femminile. Forme inconsuete e sbarazzine, misure più che contenute, un passepartout ideale per la jungla urbana dalla linea tutta curve: così ricordiamo la Ford Ka sin dal suo debutto nel lontano 1996, un’impostazione che venne parzialmente mantenuta anche con la seconda serie datata 2008 e che sfruttava la stessa piattaforma dell’appena arrivata Nuova Fiat 500, per cui si presentava ancora con quella linea quasi “ovoidale” e divertente.

Arrivata nel 2016 alla terza generazione, questa utilitaria dal discreto successo si è fatta decisamente più elegante e seria, e ha subito una autentica metamorfosi enfatizzata dall’upgrade del nome, che è diventato Ford Ka+.
La piccola di casa del marchio dell’ovale blu è cresciuta, si è fatta più matura, ha anche guadagnato circa 30 cm in lunghezza e nell’impostazione generale è diventata un’auto più consapevole del suo ruolo che punta a soddisfare necessità più articolate, destreggiandosi con un discreto comfort e una buona disinvoltura anche alle andature autostradali con una certa precisione, ma mantenendo la sua indole agile e pratica nelle strade urbane.

Se rapportato alle dimensioni complessive, l’abitacolo è accogliente, ed il bagagliaio ha finalmente dimensioni degne di tale nome, pur senza strafare. Dopo alcuni test, la versatilità della Nuova Ka+ a quanto sembra è maggiore nella versione con motore benzina 1.2 da 86 cavalli, e l’allestimento Ultimate offre il migliore rapporto tra prezzo e dotazioni includendo anche stereo con presa USB e connessione Bluetooth oltre al climatizzatore.
Adesso si può considerare la Ka+ un’auto per tutta la famiglia e non più per single o coppie, e può sedurre tutti senza distinzioni di genere o di età con questa sua allure più versatile e matura.