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Da un SUV all’altro: Jaguar presenta la E-Pace

Non più tardi di un anno fa vi raccontavamo dell’ingresso in grande stile del marchio Jaguar nel rutilante mondo dei SUV con il primo modello in questo segmento, la Jaguar F-Pace, una vettura di misure oversize che però riusciva a condensare in sé tutte le prerogative del marchio.


Forte del suo successo, e per differenziare ancora di più una gamma che non può permettersi “carenze” nel settore di maggiore fermento sul mercato, Jaguar si propone adesso che con la sua sorellina minore, la E-Pace, un raddoppio tra i SUV che riduce la lunghezza di circa 30 cm ma che si presenta sempre con una filosofia rigorosamente Premium, quanto a prestazioni e dotazioni.

L’aspetto evidenzia un carattere forte e deciso: ampio frontale, copriruota e fianchi scolpiti, un lato posteriore incisivo nel design, e poi tutte le prerogative che un SUV deve possedere come gli oltre 20 cm di altezza da terra e la capacità di guado di circa 50 cm, il che le permette di districarsi senza problemi anche su sterrati più impegnativi.
Eccellente la posizione di guida che consente di apprezzare tutta la stabilità di un veicolo che sa mantenersi ben piazzato sull’asfalto anche a regimi molto elevati.

Gestione elettronica e sicurezza sulla E-Pace

Jaguar E-Pace beneficia infatti di una sofisticata gestione elettronica della coppia motore e di uno sterzo che, pur molto piccolo da impugnare, è sorprendentemente reattivo e pronto, e trasmette sempre sensazioni di totale controllo in ciascuna configurazione di guida.
Queste infatti agiscono sulle risposte di sterzo, motore, ESP e cambio automatico per adattarle alle condizioni che si stanno affrontando, regalando una guida sempre al top della precisione.

Parlando di un veicolo così spiccatamente Premium è impossibile non soffermarsi sulla qualità degli interni, dove le tradizionali linee pulite del marchio sono state rispettate in un abitacolo dalle finiture curatissime e dai materiali di prima scelta come le pelli della selleria.
È enorme ma ben incastonato nella plancia lo schermo che gestisce l’infotainment di bordo, ben 12,3″, ma la vera nota inedita rispetto alla abitudini Jaguar è rappresentata dalla leva che gestisce il cambio automatico, di stampo più tradizionale se ricordate che in genere Jaguar preferisce la rotokey a scomparsa.

La gamma motori di Jaguar E-Pace

Per i motori ovviamente non ci si possono aspettare tendenze al ribasso: tutti con cilindrata 2.0 e a 4 cilindri, Jaguar ha previsto 3 versioni diesel con potenze fino a 240 cavalli e due a benzina, tra cui la più esuberante da ben 300 cavalli; tutti provengono dalla già affermata famiglia di propulsori Ingenium.

Al volante di Jaguar E-Pace, per alcune sue doti realmente inaspettate, c’è solo da divertirsi per stabilità e potenza sempre sotto controllo!

 

Jaguar XF Sportbrake, una wagon british style

In casa Jaguar conoscono perfettamente il concetto dell’eleganza in ogni sua declinazione, si può dire che lo posseggono e lo padroneggiano come uno status costitutivo del marchio. E se pensate che trapiantare su una Jaguar dal muso classico un portellone posteriore per trasformarla in una station wagon adatta alle esigenze di capienza di una clientela giovane sia causa ostativa a qualsiasi velleità di bel design, siate pronti a ricredervi di fronte alla Jaguar XF Sportbrake!

La sua coda è infatti arrotondata e filante e non deturpa minimamente le linee sinuose ed i fianchi levigati di un veicolo che si avvicina ai 5 metri di lunghezza e che nel complesso delle sue forme è una delle familiari dal look più originale e ricercato presenti sul mercato attuale, nata per piacere con le sue geometrie eleganti ma anche per tutte le sue doti tecniche che vogliamo qui analizzare.

Va detto subito che il motore principe della sua gamma, almeno dalle nostre parti, sarà senza alcun dubbio il 4 cilindri diesel da 180 cv della famiglia Ingenium, capace di prestazioni scattanti specie nella sua versione AWD con il cambio automatico e ad 8 rapporti e la trazione integrale.
La guida con le ruote aggrappate alla strada è fluida e piacevole, senza mai risentire di bruschi scossoni, e diverte anche su strade più avventurose e non solo sulle lunghe traversate scorrevoli.
Il tutto anche grazie ad uno sterzo servoassistito elettronicamente di estrema morbidezza e ad un telaio alleggerito in maniera consistente con il largo uso di alluminio.

L’assetto della Jaguar XF Sportbrake è assolutamente perfetto con le sospensioni autolivellanti di serie, rese indispensabili dalla necessità di ben comportarsi anche a pieno carico, ma ne beneficia tutta la complessiva dinamica dell’auto.


Come prevedibile la capienza della XF Sportbrake è oversize, con il suo ampio bagagliaio che può raggiungere fino a 1700 litri abbattendo gli schienali. Il tutto è integrato in questa berlinona dal passo costante e molto silenzioso, che anche a bordo offre un comfort di tutto rispetto che fa il paio con linea e design puliti ed accattivanti, ovvero la perfetta sintesi dello stile Jaguar anche per una clientela giovane e sportiva.

 

La bellezza ha il nome di Jaguar F-Pace

Quello dei SUV è un segmento richiestissimo sul mercato, ed inondato di proposte da parte di tutti i marchi, generalisti e non, che cavalcano l’onda dell’entusiasmo con ovvi fini di accrescere il fatturato ed accaparrarsi fette di utenza.

Se però a schierarsi per la prima volta nel settore è un marchio celebre per il fascino, la classe e la lunga tradizione fatta di storici ed eleganti modelli entrati nel mito come Jaguar, è innegabile che le carte in tavola vengano del tutto sparigliate!
Il marchio inglese è riuscito a trasferire, per merito del suo guru del design Jan Callum, la sobria leggerezza di tutti i suoi modelli anche su un “macchinone” con enormi ruote da 22 pollici, ottenendo un veicolo dal carattere forte e che non viene meno agli stilemi sportivi ma li reinterpreta e li adatta in modo personalissimo.
Questo primo SUV Jaguar resta legato, per i suoi canoni, a tutte le storiche vetture che l’hanno preceduto, senza tradirne però la storia. Gli interni sono di primissimo livello, con tanto confortevole spazio da godersi in un’esperienza di guida e di viaggio fluida e silenziosa, perché l’ambiente è costellato di ritrovati tecnologici tra i quali probabilmente la plancia con touch screen da 10,2 pollici è il più banale!

Scopriamo così un sistema multimediale all’avanguardia, il sedile pilota regolabile e profilato per sostenere nella guida, e uno splendido head-up display sul quale ricevere le informazioni senza distogliere gli occhi dalla strada.
Già, la guida, la vera essenza di una Jaguar se si accantona per un attimo il fascino delle linee. Rigidissima e stabile grazie anche alla trazione integrale gestita elettronicamente, Jaguar F-Pace è però leggerissima se si considera la sua stazza, per cui è anche una vettura maneggevole.

I motori offrono un bel ventaglio di alternative, dal più “sobrio” turbodiesel da 179 cavalli fin ad un benzina 6 cilindri 3.0, quello dalle prestazioni migliori e probabilmente più in linea con le aspettative di chi, scegliendo una Jaguar, ha già le idee ben chiare in fatto di comfort e sapore delle performance!

 

L’audace Jaguar XF, bella fuori e dentro

Ci addentriamo oggi nella… tana del giaguaro, per accendere i riflettori su uno dei modelli più affascinanti dell’intera gamma Jaguar. Parliamo naturalmente di XF, una berlina vero concentrato di dinamica e di design, le cui forme sportive e muscolose non smettono di entusiasmarci da qualsiasi angolatura le osserviamo.

Il suo successo di pubblico è confermato dal più alto numero di riconoscimenti mai tributato ad una Jaguar, e la sua linea che concentra sostanza e stile appartiene ad un veicolo estremamente migliorato rispetto alla precedente versione.
La sua efficienza è stata incrementata grazie ad un attento lavoro sui pesi, che le ha permesso di “dimagrire” di quasi 200 kg, mentre il passo allungato le dona un nuovo dinamismo ma anche un’abitabilità degli interni ancora più confortevole.
Proprio l’abitacolo è stato sottoposto ad un profondo restyling che in primo luogo ha reso totalmente digitale la strumentazione di bordo, e che rende l’esperienza di viaggio comodissima per 4 passeggeri adulti.

In più, il comfort è reso di primissimo livello anche grazie alle speciali sospensioni, a doppia forcella per le anteriori ed Integral Link sull’asse posteriore, che contribuiscono in più all’estrema maneggevolezza di questo gioiello nonostante i quasi 5 metri di lunghezza.

Estremamente connessa con tecnologia all’avanguardia, la ricchezza dei suoi raffinati dettagli rende la guida ed il viaggio un’esperienza sensoriale unica ed al tempo stesso sicura, con dotazioni avanzatissime tra cui l’head-up display ed i sistemi di assistenza alla guida come la videocamera anche per frenata di emergenza oltre che per il parcheggio, la verifica della stanchezza di chi è al volante, l’avviso di superamento carreggiata e persino il riconoscimento dei segnali che “costringe” a rispettare il codice stradale.

Tra i motori, la scelta consigliata per il miglior rapporto tra prestazioni e consumi sembra proprio essere il 2.0 diesel, un nuovo propulsore in alluminio fluido e silenzioso.
Jaguar XF è una scelta audace e decisa per chi non sa rinunciare al piacere della guida… ma anche alla propria personale gratificazione!

 

La driving experience firmata Jaguar è un’arte!

 

Siamo sicuri che, anche se non lo hai mai chiesto, spesso ti sei ritrovato iscritto a newsletter di cui non avevi mai sentito parlare. È tutto un giochetto di consensi in fase di registrazione ai siti più disparati, ed è quasi sempre semplice interromperne l’invio se non sei interessato.

Qualche volta però, come nel caso che è capitato alla nostra redazione, si riceve un messaggio interessante. Leggere Jaguar come mittente già ci aveva fatto drizzare le antenne, poi l’oggetto “The Art of Performance Tour” ci ha definitivamente incuriositi.
Abbiamo cliccato e scoperto un fantastico mondo, un’iniziativa del marchio britannico che ha portato in giro per tutta l’Italia l’intera sua gamma: Jaguar XE, XF, XJF-PACE ed F-TYPE sono state le protagoniste di un evento itinerante che è stato molto più di un semplice test drive, perché ha permesso di salire a bordo di una Jaguar e scoprirne le prestazioni in compagnia di esperti driver, per spingere al massimo ed al limite con esaltanti sfide.

La Driving Experience Jaguar è qualcosa di assolutamente unico, e chi l’ha provata sa bene di cosa stiamo parlando; il marchio ha espressamente voluto avvicinarsi ad un pubblico più ampio facendola provare in prima persona, su strada o su pista, a bordo dell’intera flotta Jaguar ed in una serie di eventi in due tranche prima e dopo l’estate.
Il momento culminante sarà la presenza del Jaguar Art of Performance Tour al Motor Show di Bologna, tra il 3 e l’11 dicembre 2016!

Jaguar F-Type, coupè da sogno

Gli appassionati di fumetti italiani collegano, con un’associazione di idee quasi istantanea, la storica Jaguar E al personaggio di Diabolik, che sfreccia a bordo di un modello nero come la notte e come il suo costume.

Oggi il marchio inglese si presenta sul mercato con l’erede di quella mitica vettura, la Jaguar F-Type, una due posti se possibile ancora più aggressiva. Senza troppi giri di parole, siamo di fronte ad una coupè di gran lusso, molto massiccia nelle sue forme e che offre gran divertimento al volante, specialmente nell’assetto dynamic.

Il motore 3.0 fa decisamente il suo dovere, ce ne accorgiamo anche dall’inconfondibile ruggito, frutto dei 6 cilindri e dei 380 cavalli (parliamo della versione S).
C’è anche la possibilità di farla consumare in maniera più parca, con il cambio in modalità eco-drive al quale va comunque accompagnato un piede più leggero.

E a bordo? Le aspettative non possono certo essere tradite, ed i soli due posti offrono un comfort estremo con i sedili avvolgenti ed a regolazione elettrica, ed una lussuosa plancia con rivestimento in pelle ed un design molto contemporaneo.

Jaguar F-Type è la classica dream car forse non alla portata di tutti, ma il suo segmento ha comunque visto nel corso del 2014 un impennata di circa il 70% di nuove immatricolazioni rispetto all’anno precedente, per cui c’è da pensare che anche in Italia ne vedremo girare qualcuna per le strade!

Una corsa tra le montagne più spettacolari al mondo

Dopo aver parlato della storica rievocazione della Mille Miglia, stavolta spostiamo la nostra attenzione su un’altrettanto evocativa corsa di regolarità che aggiunge il fascino e le difficoltà della guida in altura, la Coppa d’oro delle Dolomiti, rilanciata proprio da quell’Alessandro Casali già coinvolto nel comitato che ha restituito prestigio alla stessa Mille Miglia.

La corsa originaria, disputatasi tra il ’47 ed il ’56, ha visto tra i vincitori piloti del calibro di Taruffi e Villoresi, e può vantare ancora oggi un percorso, mantenuto invariato, la cui scenografia è unica al mondo.
Lo stesso Nuvolari, che l’ha corsa a bordo di una Maserati ASG Serie 1, considerava la Coppa d’oro alla stregua di una Mille Miglia di montagna, per la difficoltà del suo tracciato dove si alternavano picchi di altitudine, in cui il motore andava in debito d’ossigeno perdendo potenza, a discese spericolate.
I 303 chilometri si snodano attraverso le Dolomiti tra il Trentino ed il Veneto, la gran parte a quote superiori ai 1000 metri, e l’edizione corsa lo scorso agosto era riservata esclusivamente a vetture costruite tra il 1919 ed il 1961, tra le quali pezzi storici come la Ferrari 166 MM, La Fiat Morettini 508 S o la Jaguar XK 1200 TS.
Per il 2013 è stata inoltre prevista una speciale graduatoria a parte per le auto di particolare rilievo storico prodotte tra il 1962 ed il 1965.

Casali per questo percorso che da Cortina ha valicato alcuni passi leggendari come il Passo Sella per tornare poi nella stessa località ha voluto renderla ancora più glamour, coinvolgendo molti più marchi e personalità straniere.
La vittoria è andata all’equipaggio al volante di una Lancia Aprilia, altro scintillante gioiello d’epoca.

Il Giaguaro diversifica la gamma


Da quando alcuni anni fa il marchio inglese Jaguar è stato acquisito da Tata Motors, la tendenza già molto discussa ad un rinnovamento della gamma basato su principi e obiettivi di mercato radicalmente diversi da quelli storici e propri del marchio ha subito una spinta ulteriore.

L’obiettivo degli indiani è sfidare i colossi tedeschi nel settore delle grandi familiari di lusso, e tale sfida passa necessariamente attraverso Jaguar XF Sportbrake.
È una station wagon di quasi 5 metri che non tradisce minimamente un aspetto appesantito con la sua linea filante ed il tetto arcuato che le conferisce grande eleganza.
Gli interni poi rispecchiano queste caratteristiche molto chic, presentandosi come un ampio salotto e potendo accogliere carichi anche particolarmente ingombranti con l’abbattimento dei sedili posteriori.
In Italia XF Sportbrake arriva con 3 motorizzazioni a gasolio, delle quali quella da 4 cilindri sarà probabilmente la più apprezzata con i suoi 200 cavalli che la tengono al riparo dal superbollo, mentre il cambio è un automatico da 8 rapporti.

Conviene abituarsi a questa nuova indole Jaguar, anche perchè il suo fascino resta sempre invariato anche con una gamma diversificata più declinata verso le famiglie, e staremo a vedere se potrà competere seriamente, in base ai riscontri di mercato, con Audi, BMW e Mercedes.