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Saltiamo a bordo di Vespa Elettrica!

Lei è l’indiscussa ed incontestabile regina tra gli scooter, e non solo per la sua longevità: Vespa è entrata nell’iconografia collettiva di più di una generazione, ha segnato un’epoca e tracciato nuove strade e tendenze, è stata presa come punto di riferimento e modello da imitare e al quale guardare come esempio di progettualità.

Proposta attraverso i decenni in tutte le possibili declinazioni, solo una mancava all’appello ma quel vuoto è stato ora colmato dalla Vespa Elettrica, un’innovazione la cui rilevanza è davvero epocale. A Pontedera si erano resi conto da tempo dell’urgenza di una simile svolta, ed hanno lavorato in maniera costante per raggiungerla senza mai tradire il passato, anzi usandolo come affidabilissima base di partenza.
Zero rumore, zero emissioni, vibrazioni inesistenti, la Vespa Elettrica ha tutto (tranne un aspetto, che analizzeremo in seguito) per essere un crack sul mercato della mobilità a due ruote ed essere desideratissima da tutti, un po’ come accadde negli anni ’50 con la Vespa 50 indirizzata ai giovanissimi o successivamente con l’esplosione del fenomeno Vespa Primavera 125.

Caratteristiche della Vespa Elettrica 2019

 

Tutto sulla Vespa Elettrica è stato studiato per non far minimamente rimpiangere la versione a motore termico: lo spunto è pari a quello di uno scooter di cilindrata 100, agilità e fluidità di manovra si esaltano nel traffico urbano che viene affrontato con la massima disinvoltura. Ci spingiamo ancora più in là se sosteniamo che la vera sostanziale differenza è quella di muoversi in silenzio e senza minimamente contribuire all’inquinamento, con la possibilità e la libertà di circolare sempre, ovunque e comunque.
Il lavoro è stato ottimo, a conti fatti, perché il peso del veicolo resta invariato rispetto ad una Vespa tradizionale, con interventi che hanno bilanciato al meglio il posizionamento della batteria agli ioni di litio senza che questa sottraesse spazio al vano sottosella.

Per l’accensione basta premere un pulsante, e forse qualche nostalgico sarà istintivamente portato, almeno per le prime volte, a tirare anche la leva del freno… ma non è più necessario!
A quel punto, va selezionata la modalità di guida Power oppure Eco, ed il suo motore da 3,5 kW vi porterà in giro dove volete per 100 km, con tempi di ricarica completa dichiarati di circa 4 ore anche su presa domestica da 220 v.
Molto indovinata inoltre, come spunto di design, la scelta di far sbucare dallo spazio prima occupato dal bocchettone per la benzina il cavo lungo 2 metri per la ricarica.

Chi può guidare Vespa Elettrica… e chi no

 

Vespa Elettrica ha la stessa omologazione di un cinquantino, e può essere guidata a partire dai 14 anni di età, anche se… accennavamo ad un “ma”.
Il suo prezzo non è quel che si direbbe popolare, visto che da listino Vespa Elettrica costa 6.390 €.

L’innovazione stavolta è un po’ meno abbordabile, non proprio alla portata di tutti, anche se ci sentiamo convinti che una mirata strategia di marketing riuscirà ad abbattere anche questa diffidenza. Del resto, la mobilità elettrica rappresenta a tutti gli effetti il futuro, ed ignorarne prospettive e potenzialità non è più concesso!

 

La storia del fenomeno Ape, un cult da 70 anni

Nel 1948, con una imprevedibile intuizione che avrebbe segnato la storia dei trasporti, i geniali Enrico Piaggio e Corradino D’Ascanio misero in commercio l’Ape della Piaggio.

Non immaginavano di certo che questo veicolo concepito per essere un inno al minimalismo ed alla praticità di trasporto, nato sostanzialmente per essere un triciclo da lavoro a motore, sarebbe diventato un cult venduto in più di 2 milioni di pezzi in tutto il mondo e che ancora oggi fa segnare circa 5.000 immatricolazioni all’anno.
Il più diffuso è di certo il modello chiamato “Apetta“, piccolo, agile e maneggevole e che col suo raggio di sterzata di 6 metri in pratica gira su sé stesso, ma in grado di trasportare carichi fino a 1.5 metri cubi.

L’incredibile appeal di questo minuscolo triciclo a motore, lungo solo 2,6 metri e con motore 2 tempi da appena 2,5 cavalli che lo rende fruibile anche da quattordicenni muniti di patentino ne ha fatto un mezzo estremamente popolare, non solo un’alternativa alle due ruote per i ragazzini ma anche uno strumento di lavoro per operai e tante altre categorie professionali, tuttavia nella lunga vita di Ape non sono mancate evoluzioni e varianti che l’hanno reso ancora più cult.
Basti pensare alla versione Ape Calessino, la più raffinata ed esclusiva, realizzata in tempi moderni anche in un’avveniristico allestimento elettrico, oppure all’Ape Cross, espressamente rivolto ai giovani con tanto di roll-bar colorato per dargli un look da auto da rally.

Oggi Ape non viene accantonato ed anzi Piaggio ne ha appena presentato la variante più aggiornata ed al passo coi tempi e l’attuale mobilità: il nuovo Ape 50 Euro 4, infatti, è il più piccolo veicolo commerciale al mondo ed è spinto da un motore 2 tempi che lo mette in regola con le normative più stringenti. Il suo equipaggiamento è più moderno di quanto si possa pensare, studiato per contenere gli ingombri esterni ma essere ugualmente maneggevole, e anche se siamo in un’epoca di sbalorditive auto che quasi si guidano da sole, Ape riesce a non risultare anacronistico, anzi. Soddisfa molti dei bisogni metropolitani e lo fa con estrema sobrietà, ma portandosi dietro un innegabile carico di storia, rilanciandosi ancora come inconfondibile tuttofare dalle potenzialità tutte da scoprire.

Accanto ad esso, durante il raduno EuroApe 2018 appena conclusosi nella cornice di Salsomaggiore Terme, Piaggio ha festeggiato i 70 anni di Ape insieme a collezionisti ed appassionati di tutto il mondo presentando anche la speciale edizione di Ape Calessino Settantesimo, un piccolo gioiellino in tiratura limitata di soli 70 esemplari numerati che celebra una storia già mitica ma in chiave glamour, alla pari di quanto già inscenato nel 2016 per i 70 anni di Vespa. Questa versione celebrativa sposa perfettamente il moderno trend neo-vintage, coniugando la tradizione italiana e il suo fascino intramontabile con tocchi di modernità e dettagli significativi.

 

La Vespa Elettrica in arrivo a ottobre

I detrattori della mobilità elettrica iniziano sempre qualsiasi argomentazione con la più gettonata delle critiche: “questi veicoli hanno senso solo in città“. Per quanto abbia una sua logica, questa obiezione può facilmente essere smontata, dati alla mano, dalla concentrazione percentuale della popolazione nei grandi centri urbani, e da quanto tali metropoli contribuiscano a bruciare energia e produrre PIL.
Certo, anche la mobilità extraurbana genera problemi di vivibilità, eppure è proprio nel traffico urbano che marchi top e marchi più generalisti hanno individuato il primo problema da affrontare verso una mobilità che sia più sostenibile e che guardi al futuro.

Evitare il collasso sociale è una missione alla quale ora prende parte anche il Gruppo Piaggio: tra i tanti veicoli elettrici che ormai affollano il mercato, dalle auto agli autobus fino alle biciclette, a partire dal mese di ottobre si aggiungerà anche l’attesissima versione elettrica di Vespa, presentata come il modello più silenzioso della storia e progettata in modo da soddisfare al 100% tutte le esigenze dell’uso cittadino.

Caratteristiche della Vespa Elettrica

Per la prima volta su un suo scooter, Piaggio adotta innovative soluzioni di interconnettività tra veicolo e persone, con la presenza di sensori in grado di distinguere la prossimità di altri veicoli o di pedoni e che quindi aiuteranno il conducente ad anticipare tutti i potenziali rischi connessi al traffico.
Per circolare nella giungla urbana è più che sufficiente un’autonomia come quella della Vespa Elettrica, pari a 100 km, con prestazioni che sono addirittura superiori a quelle di un classico cinquantino. Si tenga poi presente che la ricarica completa avviene in sole 4 ore e collegandosi ad una comunissima presa di corrente… come se si stesse caricando lo smartphone!
Consumi ridotti, ricarica veloce, e poi una eccellente interfaccia con qualsiasi smartphone ed estrema facilità di guida sono i grandi punti di forza di questo scooter elettrico, ai quali aggiungiamo la comodissima retromarcia che facilita le manovre e la possibilità di scegliere tra due modalità di guida, Eco e Power.
Lo spazio lasciato libero dal tradizionale motore termico, proprio sotto il vano portacasco che quindi non ha subito modifiche, è stato occupato proprio dal motore elettrico per mantenere invariati il bilanciamento dello scooter e lo stile di guida.

Quanto costa la Vespa Elettrica?


Quello lanciato da Vespa è un messaggio moderno, pulito, un bel contributo alla mobilità nelle città che in queste forme forse solo Piaggio poteva permettersi. Del resto si parla di uno scooter, per il quale viene meno quella componente legata al coinvolgimento emotivo che il sound aggressivo del motore di una motocicletta può offrire.
Il prezzo al quale viene presentata la Vespa Elettrica nelle Concessionarie è di 6.000 €, ma per rendersi conto della portata anche economica di un simile evento, vi basti sapere che subito dopo il suo annuncio la Piaggio ha guadagnato un +2,62 in borsa.

 

Vespa 125 Primavera si fa chic con Yves Saint Laurent

Solo un mito riconosciuto a livello mondiale come Vespa, probabilmente lo scooter più amato e guidato in tutto il pianeta, può permettersi il lusso di una edizione limitata e prodotta solo su esplicita richiesta.

Proprio come se fosse un capo di alta sartoria, la Vespa Primavera 125 ha subito un restyling che l’ha trasformata in modello da collezione firmato Saint Laurent by Anthony Vaccarello, esposto nello storico store Colette in rue Saint Honoré 213 fino al 20 dicembre. Saint Laurent, nota anche con l’acronimo YSL, è casa di moda che dal 2016 ha in Anthony Vaccarello il suo nuovo direttore creativo che ha insistito molto sulla visibilità anche social e su una nuova ricerca di raffinatezza: questa Vespa Primavera 125 è un restyling che esprime in pieno questi propositi con la sua livrea nero opaco decorata da dettagli in acciaio e nero lucido.

Lo stile YSL è più che evidente proprio in questa cura dei dettagli: le leve del freno, il maniglione, lo schienale e il portapacchi sono tutti in tinta e quasi “tono su tono” sulla scocca in colore matt, al pari del silenziatore dello scarico.
Tutto lo stile YSL emerge, infine, dalla sella artigianale interamente realizzata a mano.

Ad una livrea così elegante e con tanto di “cravattino” sul frontale si accompagna un motore all’altezza, modernissimo e di ultima generazione come il 125 cc i-Get a 3 valvole già omologato Euro 4, il più avanzato dal punto di vista tecnologico con ottime prestazioni che vanno di pari passo con consumi realmente striminziti. Non ha carenze nemmeno dal punto di vista della tecnologia e della sicurezza, con la frenata ABS di serie ed il comodissimo slot USB per la ricarica del cellulare sul cruscotto.

Questa Vespa 125 Primavera del tutto inedita fonde in un oggetto da collezione tutte le conoscenze di un brand storico del Made in Italy come Piaggio con l’inconfondibile eleganza della maison francese, ma per averla bisognerà affrettarsi: gli ordini infatti saranno raccolti solo durante il periodo di esposizione.

 

Vespa rivoluziona sul serio con i nuovi motori i-Get!

Le celebrazioni per i 70 anni di Vespa Piaggio non si sono limitate alla speciale gamma Settantesimo che vi abbiamo già ampiamente descritto in un articolo ad inizio dicembre: Piaggio ha infatti aggiornato nel corso del fatidico 2016 anche il suo allestimento Primavera con una novità che, dal punto di vista estetico, non ha modificato una virgola perché tutti i dettagli e le finiture sono rimasti quelli che già ben conosciamo.

Il cambio radicale di questa ultima generazione di Vespa Primavera sta nella sua sostanza e non nella forma, ed è una vera rivoluzione. È stata equipaggiata infatti, sia in cubature 125 che 150 cmc, con il nuovissimo motore i-Get, con raffreddamento ad aria, distribuzione a 3 valvole ed iniezione elettronica.
È il nuovissimo monocilindrico di Pontedera, un propulsore interamente riprogettato fin nell’impianto di scarico, già omologato Euro4 e dalla sonorità cupa del tutto inedita. Un motore molto ben fatto, dal sorprendente scatto bruciante e molto regolare a qualsiasi regime, ma che soprattutto sa sbalordire in termini di consumi perché da test anche prolungati ed accurati non è mai sceso sotto i 30 km con 1 litro!

Il serbatoio da 8 litri, se gestito oculatamente, assicura pertanto percorrenze di oltre 300 km, e non è né troppo “tranquillo” né offre sensazioni di ripartenze troppo brusche: si colloca in un giusto mezzo, e si fa ampiamente rispettare anche da rivali con cilindrate ben più generose.

La sua accattivante linea senza tempo che continua a conquistare regala sensazioni di guida inedite e mai sperimentate prima a bordo di Vespa, con in più una sensibile ed apprezzata miglioria dell’impianto frenante. Il disco anteriore ha l’ABS di serie, la frenata si rivela efficace e duttile anche se lascia sentire un suono un po’ “strano”, ma è una vera inezia in confronto all’accresciuta sicurezza ed è improponibile considerarlo un difetto.
Un mezzo maneggevole, un vero animale da traffico urbano ed un eccellente prodotto sotto ogni aspetto, anche quello di una funzionalità resa stupefacente dall’ampio vano sottosella o dal vano restroscudo con presa USB, concessione ormai irrinunciabile nella mobilità del terzo millennio.

Non possiamo però fare a meno di segnalare che l’avanguardia tecnologica del motore i-Get, che su Vespa Primavera genera una potenza di 12,9 cavalli, va ad equipaggiare anche l’altro modello di punta di casa Piaggio, quella Vespa Sprint che diventa anch’essa più ricca nell’allestimento. I colori hanno come sempre una palette sgargiante: se per Primavera sono previsti Rosso, Nero, Blu o Bianco, con la possibilità di selle a contrasto, la Sprint viene proposta in 5 tonalità. Si aggiunge infatti il giallo, ma nel suo caso la sella prevista è solo una.

Prezzi all’altezza delle aspettative per uno scooter che vale tutto il suo listino: si parte da 4.270 €, un prezzo del tutto in linea con le caratteristiche di sicurezza, prestazioni, materiali, e che vale la pena considerare seriamente anche se più alto rispetto a concorrenti di pari cubatura.

Vespa Settantesimo, glamour e celebrativa

La lussuosissima Vespa Settantesimo, l’allestimento al top della gamma che Piaggio ha aggiunto ai suoi modelli per celebrare i 70 anni di Vespa, si è rivelata subito
un oggetto di culto per i “maniaci” dello Scooter più famoso del mondo (persone alle quali non dovete mai far sentire la parola scooter, in quanto considerano qualsiasi loro amata Vespa molto di più!)

PX
, GTS, Primavera sono i modelli che sono stati vestiti con un esclusivo schema cromatico basato su due nuove tinte che richiamano tradizione e storia: Azzurro70 e Grigio70, accoppiate a speciali verniciature per i cerchi, rifiniti con tonalità extra dark.
Non sono ovviamente solo i colori a rendere unica questa versione, perché sappiamo bene che la chiave del successo di Vespa sta proprio nella sua capacità di
reinterpretare senza replicare. Solo così si spiega il suo essere un esempio, di design e di eleganza!

I dettagli della “settantesimo” includono una sella in colore Testa di Moro ed una personalizzazione del tutto inedita del logo, in una speciale versione presente sulle
fiancate, sul controscudo e sulla stessa sella, dove è rifinito a contrasto.
In più, la borsa bauletto sul portapacchi posteriore cromato, che riprende il colore della
sella ed aggiunge un tocco di “Urban chic“.
Una dotazione completa che rende questa serie lussuosa ed estremamente glamour, come si conviene per un anniversario così importante. Un marchio sulla cresta dell’onda da 70 anni ha tutto il diritto di concedersi un minimo di autoreferenzialità… è stato ed è protagonista di musei (Vespa fa parte della collezione permanente del MoMa di new York, per dirne una), ha ispirato i più blasonati fotografi, ha accompagnato nei raid e viaggi più impensabili chi
si è affidato alla sua versatilità.

La Vespa 150 GS, il mitico Vespone, esposta al MoMa

Infine, è oggi grande protagonista anche con un speciale merchandising ad essa dedicato, che comprende abbigliamento, borse ed accessori moda firmati con l’inconfondibile logo.
I festeggiamenti, in questo 2016 che volge al termine, sono stati più che giustificati, ma Piaggio ci ha regalato nel corso dell’anno anche altre sorprese… continuate a seguirci per conoscerle!

Vespa, un’avventura lunga 70 anni

Un vero sempreverde delle due ruote, un’icona, un autentico mito tutto italiano: Vespa ha festeggiato in questo 2016 il suo 70° compleanno, ma non dimostra affatto la sua età perché Piaggio ha sempre saputo reinventarla nel corso delle generazioni!

La prima Vespa del 1946

Siamo stra-sicuri di non esagerare se definiamo Vespa lo scooter più famoso del pianeta, un simbolo della creatività italiana e della nostra cultura industriale che aveva sin dalla registrazione del suo brevetto, il 23 aprile del 1946, un DNA fatto di profonda innovazione e lo spirito di chi voleva cambiare i tempi. Sono anche i numeri a parlare per lei, perché da quel giorno sono stati 18 milioni gli esemplari venduti in tutto il mondo.
I primi passi non furono semplici, perché la “rottura” di certi schemi andava già troppo in là rispetto ai tempi correnti, ma bastò poco perché l’iniziale scetticismo si tramutasse in entusiasmo: la facilità di guida del mezzo attirò a sé le donne in piena emancipazione ed i più giovani, per poi diventare anno dopo anno più popolare anche tra la borghesia, valicando anche i confini nazionali.
Una totale consacrazione avvenne nel 1953: è l’anno di Gregory Peck e Audrey Hepburn a bordo di una Vespa nell’indimenticabile Vacanze Romane, in un frame entrato di diritto nell’immaginario collettivo di più di una generazione.

Piaggio Vespa ha così affrontato i decenni, sviluppandosi anche come un marchio leader nella comunicazione e come un segno di distinzione, anche perché i progetti si sono avvicendati facendo crescere la gamma per dare al pubblico sempre una maggiore percezione di qualità. E così, se il modello forse più ricordato è la 150 GS del 1955, negli anni ’70 la Vespa PX segnò una vera svolta sia in termini di estetica che di prestazioni, cementando ancor di più il forte legame con i “vespisti” (riduttivo chiamarli scooteristi!) anche sull’onda di campagne pubblicitarie che l’hanno resa fenomeno di costume.

Vespa 150 GS del 1955

La storia più recente di Vespa e di Piaggio continua a parlare italiano, dopo che il gruppo nel 2003 è passato nelle mani di Roberto Colaninno, ed oggi sono 5 le versioni prodotte: la gloriosa e sempreverde PX, detta anche Vespone; la GTS con cilindrata 300, il motore più potente immesso sul mercato; e poi le Primavera e Sprint, tra i 50 ed i 150 cc, rivolte al grande pubblico. C’è inoltre a rendere più ricca la gamma, sin dal 2012, la speciale versione celebrativa ed evocativa Vespa 946, quasi un concept che reinterpreta in chiave moderna il progetto originario ed è ancor oggi la più esclusiva, il progetto più alto di gamma e dedicato ad una nicchia di fedelissimi.

L’attuale Vespa GTS

Vespa continua a reinventarsi, non a replicarsi, perché sa come nessun altro entrare nella sensibilità in voga in quel momento, e forse nessun altro mezzo di locomozione riesce a far nascere un legame affettivo, quasi una relazione, con chi la guida.
Piaggio ha inevitabilmente dedicato a Vespa, nella prima metà del 2016, una mostra celebrativa: Un’avventura lunga 70 anni, andata in scena a Pontedera, è stato uno spazio con protagonisti alcuni storici modelli originali, ma al suo interno sono stati esposti anche foto ed oggetti significativi correlati a raid e viaggi di Vespa nel mondo, e speciali showreel basati su filmati d’epoca.

Non poteva mancare una lussuosissima edizione celebrativa, che in realtà si è rivelata essere un allestimento esclusivo aggiunto a tutta la gamma e dal nome di Vespa70. Lo ritroveremo presto tra i nostri articoli, perché merita un approfondimento tutto suo!

Piaggio MP3 300, scooterone di successo

Il mondo Piaggio, tra i dominatori del settore scooter anche grazie a miti come le varie versioni di Vespa o a gioiellini di praticità come il Piaggio Beverly, è stato anche tra i primi a credere fortemente nella rivoluzione tecnica ed estetica degli scooter a 3 ruote: il suo modello MP3 ha saputo conquistare il cuore degli italiani, proponendosi come soluzione ideale per chi in sella avverte una esigenza di maggiore stabilità.

Nel corso del 2015 la gamma Piaggio MP3 è stata rivisitata completamente, con un restyling che ha riguardato soprattutto il posteriore. In particolare, ci concentriamo sul modello 300, con un’agilità ed un comfort ancora maggiori ed un vano sottosella talmente capiente da contenere ben due caschi integrali!
La percezione della sicurezza è stata accresciuta maggiorando le ruote anteriori, portate ora a 13 pollici: l’utilizzo prevalentemente cittadino di Piaggio MP3 300 si allarga così fino a poter includere tratti anche lunghi di tangenziale, in special modo perché il marchio di Pontedera ha esteso anche a questo modello l’apporto non solo dell’ABS, ma anche dell’ASR, ossia il controllo di trazione. Si tratta di un’accoppiata a tutto vantaggio della sicurezza che solo Piaggio offre sui suoi scooter!

Comodo e semplicissimo da manovrare anche per i neofiti, è disponibile nei due allestimenti Sport e Business e consente grazie alla Piaggio Multimedia Platform di usare lo smartphone come un vero computer di bordo. Linea essenziale ed un senso di qualità generale realmente elevato per uno scooterone destinato a continuare nel suo successo!

Il mito Piaggio è la Vespa Sprint 125!

 

 

Quando si parla di un Vespino mitico, ci sono poche alternative: ci si sta riferendo alla Sprint 125! Una storia quarantennale ha reso questo modello uno dei preferiti da parte dei più giovani, e se oggi Piaggio lo ripropone in un nuovo look adatto al terzo millennio vuol dire che a Pontedera sanno davvero come accontentare il mercato!

C’è qualcosa di unico in Vespa Sprint 125, una compattezza di linee ed un innato carisma che la rendono appetibile nonostante il prezzo leggermente più alto rispetto alle dirette concorrenti di pari livello.
La cura nella sua realizzazione e la precisione del suo design, con una carrozzeria “small body”, sono solo gli aspetti più evidenti, ma un’analisi più attenta svela ad esempio il vano nel retroscudo, un classico intramontabile di Vespa, e la capienza del vano sottosella.

Dal punto di vista tecnico non mancano poi le piacevoli sorprese: in primo luogo, le sospensioni rendono la sella confortevole anche per due passeggeri, perché sono in grado di attutire anche gli scossoni del centro cittadino; il suo motore a 4 tempi raffreddato ad aria, poi, sembra fare di tutto per far dimenticare del rifornimento, con un’autonomia di oltre 200 km ed i 35 km/l dichiarati…naturalmente agendo dolcemente sull’acceleratore!
Un optional a nostro avviso indispensabile, anche se fa salire il prezzo di 390 euro, è il sistema ABS per accrescere la sicurezza di uno scooter che vanta comunque una eccellente stabilità grazie alle ruote da 12″.

Sfrecciare in città a bordo di Vespa Sprint 125 è quasi uno status symbol!

Vespa 300 GTS è l’icona totale di Piaggio

Vespa di Piaggio è in grado come pochi altri modelli dell’intero settore automotive di rinnovarsi mantenendosi coerente con la sua tradizione. L’ultimo esempio viene dal cosiddetto “Vespone“, ovvero la più grande della gamma vespa: 300 GTS è tecnicamente tutta nuova eppure mantiene il suo stile caratteristico, senza rivoluzioni estetiche.
Questa versione punta fortissimo sull’equilibrio, con il suo telaio monoscocca che la rende una “premium” del settore e si presenta in due varianti che differiscono solo per minuzie e dettagli di rifinitura nell’aspetto: la Classica e la Super.

La tradizione sta anche nel classico e collaudatissimo motore 4 tempi, mentre dal punto di vista tecnico sono una piacevolissima sorpresa l’ABS e soprattutto il controllo di trazione ASR.
Vespa 300 GTS si proietta nel futuro anche grazie alla Vespa Multimedia Platform, un optional che consente il dialogo tra lo scooter ed il proprio smartphone, il quale può essere integrato nella strumentazione di bordo.
È perfetta per la città grazie alla sua maneggevolezza, ma diverte anche nei tracciati extraurbani rivelandosi comoda e confortevole – merito degli accessori eleganti – ma anche economica in fatto di consumi.

Vespa GTS
va ad inserirsi nel filone del marchio Piaggio che comprende una icona come la GS, vero termine di paragone stilistico per tutte le Vespa contemporanee, e si propone come soluzione trasversale in fatto di gusti essendo adatta ad un pubblico realmente eterogeneo.