Archive for settembre 2014

Auto: difendersi da una guida pericolosa e i corsi di guida sicura

Anche se non è piacevole ricordarlo, un tasso altissimo di persone muore ogni anno in incidenti stradali e i feriti si contano a milioni.

Se ti sei chiesto come evitare una simile carneficina, la risposta risiede nel praticare un corso di guida sicura.

La parola d’ordine delle persone non troppo responsabili è “non lo avevo visto” ma ciò in realtà corrisponde ad una ammissione di consapevolezza! Che cosa stavi facendo invece di guardare la strada?

Le collisioni avvengono a causa di disattenzione da parte dei guidatori: la persona chiacchiera, parla al telefono, litiga con qualcun altro, mangiucchia, cerca la strada sul navigatore, si trucca mentre sta guidando! La lista potrebbe anche continuare: quando guidare diventa noioso si cercano distrazioni per ammazzare il tempo.

Condurre in un altro modo sicuro però prevede che l’autista presti attenzione per vedere e riconoscere i pericoli della strada.

La vigilanza nella guida sicura della tua auto

Infatti, la vigilanza è di primaria importanza in una guida sicura perché permette di riconoscere in tempo le insidie, agire con prontezza ed evitare uno scontro.

I guidatori con molti anni di esperienza alle loro spalle amano guidare in modo meccanico e lasciare che la propria mente vaghi. Non è inusuale per loro sbagliare strada prendendo quella di casa quando devono andare da una parte.

Mentre l’esperienza è un fattore molto positivo in qualsiasi campo, l’automaticità che prende il posto della familiarità causa disattenzione. Lavorare in direzione di prestare attenzione alla guida (o a qualsiasi altra azione) permette di agire consapevolmente e analizzare gli avvenimenti nel presente, non solo si eviteranno gli incidenti, ma si aggiungerà maggiore interesse per la vita.

Il nemico numero uno da affrontare e proprio questo: una guida inconsapevole e poco prevedibile.

Se consideri che questo discorso vale anche per tutti gli altri guidatori, ti renderai conto che non puoi fare affidamento su ciò che un altro farà su una strada. Quindi la guida sicura è più che importante.

Guidare con un “pilota automatico” che prende il controllo dell’auto, mette il guidatore e passeggeri alla mercé di qualcosa di incontrollabile.

Tu non sai chi sta guidando vicino a te, magari qualcuno che ha bevuto qualche bicchiere di troppo oppure un adolescente senza patente che ha rubato le chiavi della macchina a suo papà!

Spesso gli incidenti avvengono quando qualcun altro alla guida si comporta in modo imprevedibile, fosse anche solo il non mettere la freccia per girare improvvisamente e cogliervi di sorpresa.

Il corso di guida sicura: migliorare le proprie capacità

Un corso incentrato sulla guida sicura dovrà includere la capacità rendervi diffidente (in senso buono) nei confronti degli altri guidatori, questo vi porterà a mantenere sempre le distanze di sicurezza, anon superare i limiti di velocità ed a non passare col giallo ma solo col verde pieno.

Evitate nel modo più assoluto discussioni con altri conducenti: se ci sono dei dubbi su chi abbia il diritto di precedenza, lasciatelo all’altro, a volte le regole non sono chiare a tutti e a volte l’arroganza supera l’intelligenza. In questo caso è il risultato ciò che conta.

Una corso di guida sicura segue i principi di buona condotta, il conoscere i cartelli stradali, le regole da seguire e l’educazione, sarà sufficiente aggiungere buon senso e la ricetta magica sarà nelle vostre mani.

Jeep Renegade, spaziosa e pregevole

Il marchio Jeep, icona di autovetture “ingombranti” e nelle quali la compattezza non è certo mai stata ritenuta essenziale, ha deciso di dare una sterzata alla sua gamma per andare incontro anche ad un altro segmento di mercato, quello che sta tenendo a galla l ‘industria dell’auto: parliamo dei SUV compatti, noti anche come Crossover.

La scelta è stata probabilmente dettata anche dall’appartenenza del marchio al Gruppo FIAT, ed infatti la Jeep Renegade, pur beneficiando di un progetto firmato in USA, è prodotta negli stabilimenti FIAT di Melfi e si presenta senza mezzi termini come un fuoristrada in scala ridotta, a partire dal frontale che conferma tutto il “family feeling”, con le immancabili 7 feritoie tra i gruppi ottici circolari: pensate che fino a qualche tempo fa, quando ancora Facebook permetteva caratteri speciali tra gli URL aziendali, la pagina ufficiale di Jeep Italia si raggiungeva tramite la combinazione di caratteri o|||||||o !

Questo crossover si presenta con un aspetto comunque massiccio e robusto, ed inganna così l’occhio perché sembra molto più lungo degli effettivi 4,23 metri. Moltissimi sono i fattori che rendono la carrozzeria ricercata e per nulla banale, con numerosi dettagli stilistici che le conferiscono personalità, mentre gli interni pur ricalcando in pieno quelli di un vero fuoristrada si fanno apprezzare per la qualità dei materiali ma anche per la comodità da berlina, con un cruscotto molto ben organizzato e tante finiture di prestigio in un abitacolo dallo spazio complessivo eccellente.

Gli allestimenti previsti sono due, Latitude e Trailhawk, mentre molto ampia è la gamma dei motori che spazia dai benzina ai turbodiesel, anche con trazione integrale.
Il debutto in Italia è però stato riservato alla Opening Edition, un allestimento di gran lusso dalla tiratura limitata che ha fatto da anteprima per i fortunati che sono riusciti ad aggiudicarsela.

Molto di questa Renegade è in comune con l’attesissima 500X, con la quale Fiat debutterà tra i crossover duri e puri; le due vetture certo non saranno in competizione, dal momento che la Fiat andrà a sfidare altri marchi che hanno già impresso la loro firma nel segmento crossover.

La generazione Smart si rinnova e migliora

Fin dal suo lancio la Smart ForTwo ha totalmente rivoluzionato la mobilità urbana: merito delle dimensioni che non si erano mai viste prima, che hanno permesso tra le altre cose il sorgere di un’abitudine scorretta quanto intrigante nel traffico cittadino come il parcheggio di traverso; e merito anche del diametro di sterzata, per quella che si è rivelata un vero nuovo concetto di auto.
Queste caratteristiche l’hanno trasformata in una icona postmoderna, al pari della sorella maggiore a 4 posti ForFour, giunta sul mercato pochi anni dopo. Oggi questi due veicoli vengono interamente rinnovati, assumendo un carattere ancora più seducente.

Partiamo dalla più piccola, la quale si presenta con misure invariate (2.69 x 1.66 metri) ma con nuovi allestimenti molto più colorati e divertenti, e soprattutto con un muso totalmente nuovo che permette anche più spazio a bordo.
La rivisitazione non tarderà a fare proseliti, del resto il lancio è previsto a novembre anche per la ForFour, che stravolge ancora di più il concetto di partenza e adesso si presenta molto di più come una vera Smart, ma con due posti in più. Appena 3.49 metri di lunghezza e la stessa larghezza della “sorellina”, oltre al diametro di sterzata di 8.65 metri, rendono questa nuova versione altrettanto performante nelle congestionate strade metropolitane.

Per quanto riguarda le motorizzazioni, si parte con un aspirato 1.0 da 71 cavalli ed un Turbo 900 da 90, entrambi a 3 cilindri, ai quali in seguito di aggiungerà una versione con meno cavalli in linea con le normative per i neopatentati; debutta inoltre il cambio manuale a 5 rapporti, che va ad affiancare quello automatico Twinamic.
Gli allestimenti in listino saranno 5, ma già partendo da quello più “spartano”, lo Youngster, si troverà un’eccellente varietà di equipaggiamenti: il tutto a partire da 12mila euro circa, con appena 650 euro di differenza tra ForTwo e ForFour a parità di condizioni.
Si sentiva realmente il bisogno di una rinfrescata su questo fronte, specialmente in Italia dove la generazione Smart ha attecchito praticamente da subito.

Nuova Audi A3 e-tron, energia allo stato puro

Nel 2014 Audi ha trionfato per la terza volta consecutiva alla 24 Ore di Les Mans grazie alla tecnologia Audi e-tron, sfruttata nella progettazione della nuova Audi A3 e-tron, attualmente l’unica auto ibrida plug-in del proprio segmento, quello delle compatte premium.

Esteticamente, la prima vettura della casa di Ingolstadt con la doppia motorizzazione è praticamente uguale ad una normale Audi A3 Sportback a 5 porte rispetto alla quale mantiene tutte le qualità di comodità e versatilità dell’abitacolo; sotto al cofano invece le novità non sono poche e riguardano tutte la meccanica e il sistema propulsivo. Quest’ultimo è composto da un motore elettrico da 75 kW abbinato al motore termico 1.4 TFSI a benzina, per una potenza complessiva di 204 CV e una velocità massima 222 km/l.

Così equipaggiata, la nuova Audi A3 e-tron si avvicina molto al concetto di auto elettrica, in quanto, grazie alle potenti batterie al Litio, riesce a percorre fino a 50 chilometri senza emissioni di CO2. Una volta terminata la carica subentra il motore termico con il quale si possono percorrere ulteriori 900 chilometri. Per quanto riguarda i consumi, la casa tedesca dichiara una percorrenza nel ciclo combinato di 1,5 litri di benzina ogni 100 chilometri, percorsi senza pregiudicare le prestazioni sportive che il carattere della vettura induce ad aspettarsi.

Come tutte le auto ibride plug-in, anche le batterie della nuova Audi A3 e-tron si possono ricaricare attraverso una normale presa elettrica di casa (il tempo necessario è stimato in circa quattro ore) oppure sfruttando le colonnine di ricarica veloce ad amperaggio elevato. In questo caso sono sufficienti due ore e mezzo per ricaricare completamente le batterie.

Dopo aver elencato tutte le qualità positive della vettura veniamo all’unica nota dolente: il prezzo. La nuova Audi A3 e-tron costa circa 40 mila euro, un prezzo al momento più che giustificato considerando la tecnologia impiegata ma che, in assenza di incentivi statali, scoraggerà la maggior parte dei clienti, i quali saranno più propensi all’acquisto di una A3 classica con motore a benzina o diesel.

Tre gemelle, ma ora sono inconfondibili!

Ci siamo abituati a considerarle gemelle, perché differivano solo per il marchio e per piccolissimi dettagli della carrozzeria: parliamo ovviamente di Citroën C1, Toyota Aygo e Peugeot 107. Dal loro primo lancio sono trascorsi 9 anni, ed oggi la collaborazione tra il colosso Toyota ed il Gruppo PSA è giunta ad una nuova fase, con il restyling contemporaneo di queste 3 sorelle che nel tempo hanno saputo conquistarsi un nutrito pubblico di clienti anche abbastanza eterogeneo quanto ad età, proprio per le caratteristiche di robuste cittadine di segmento A.

Questa generazione però, pur essendo composta per circa il 90% da una struttura praticamente identica, ha puntato maggiormente sulla precisa identità di ciascuna vettura, con differenziazioni rese molto più evidenti.
Peugeot ha compiuto il passo più “audace”, dal momento che ha cambiato anche il nome, evolutosi da 107 in 108: una scelta in linea con la nuova strategia di nomenclatura del marchio francese, il quale ha puntato su un frontale dal riconoscibilissimo “family feeling” e su una pressoché infinita gamma di personalizzazioni, con oltre 5mila combinazioni possibili tra colori, interni, decorazioni e persino carrozzeria, grazie alla versione cabrio denominata “TOP!“.
L’altra francese, la Citroën C1, è stata invece personalizzata in maniera meno “trendy” puntando per il frontale su un aspetto sbarazzino e quasi buffo, risultando allegra e simpatica. Più estrema invece la Toyota Aygo, che si distingue per la grande X sul frontale, una scelta eccentrica che sembra voler strizzare l’occhio ad un pubblico al di sotto dei 30 anni.

Come detto, dal punto di vista tecnico e strutturale le tre vetture sono impossibili da distinguere: è quel 10% di dettagli “sovrastrutturali” e di carrozzeria a dal loro personalità molto più marcata rispetto alla precedente generazione.
La sede di produzione è unica, lo stabilimento di Kolin in Repubblica Ceca, mentre su tutte e tre è montato il motore 1.0 3 cilindri Toyota in grado di fornire ottime prestazioni in città ma anche di disimpegnarsi al di fuori del contesto urbano. Peugeot e Citroën hanno voluto però inserire in gamma anche un loro 3 cilindri da 1.2 più scattante grazie agli 82 cavalli (rispetto ai 69 del Toyota).

Un punto di forza delle due francesi, che sfidano non solo la Panda ma anche la 500 Cabrio, è dato dalle portiere, che possono nel loro caso essere 5 anche sulla versione decappottabile, caratteristica non presente sull’italiana.
Aspettiamo ora di scoprire come reagirà il pubblico del segmento A a questa nuova invasione di gemelle!

Lusso e sorprese sulla S-Max Vignale Concept

Ford Europa punta sull’evoluzione della sua gamma, per affiancarle una selezione parallela di veicoli con caratteristiche più lussuose. Dopo la Mondeo, è toccato alla Ford S-Max rifarsi il trucco, passando sotto le sapienti mani della prestigiosa carrozzeria italiana Vignale che ha donato alla vettura un “abito da sera” ricco di charme.

Ford S-Max Vignale Concept è una vettura la cui filosofia si basa su stile e design, per offrire un’esperienza di livello superiore a partire dalle finiture e dagli accessori, tra i più lussuosi disponibili sul mercato: basti pensare al pellame dei rivestimenti, o alle dotazioni tecnologiche come la docking station per tablet.

L’esclusività di questa S-Max però va anche oltre ed abbraccia anche i servizi ad essa dedicati, che contribuiscono ad accrescere il livello delle sensazioni.
Ford S-Max Vignale Concept sarà commercializzata in Europa a partire dal 2015, parallelamente ad una vasta gamma di accessori da viaggio e non solo: articoli di pelletteria firmati proprio da Vignale, che affiancheranno chi sceglierà quest’auto di classe superiore disponibile nel solo colore “Milano Grigio” appositamente creato.

La lotta sul mercato passa anche per la ricerca dello stile!