Archive for maggio 2014

Con MT-09 Yamaha sfida i colossi USA

Nelle scorse settimane vi abbiamo accennato al progetto Yamaha che prende il nome di “Masters of Torque“: essere dominatori della coppia motrice su due ruote è uno degli obiettivi della casa giapponese, al punto da utilizzare la sigla MT per alcuni suoi modelli.
Dopo la MT-07, oggi ci occupiamo della ancor più potente Yamaha MT-09, che di certo non è una entry level visto che punta fortissimo sul mercato americano dove vuole sfidare mostri sacri come Triumph ed Harley.

La concorrenza, assodato che non più più basarsi solo su prestazioni superlative, ma deve anche puntare sul fascino e su una forte personalità. L’idea di partenza è lo sviluppo di una Ténéré, trasformata in una naked moderna con un potente motore 850 a 3 cilindri da 115 cavalli.

Il peso è sensibilmente contenuto e non raggiunge i 190 kg, a garantire la maneggevolezza di una moto che vuole far divertire ed affascinare chi le monta in sella. In Yamaha sono convinti di aver giocato le carte giuste per sfidare la Harley!

La magica versatilità di Fiat 500L Living

La Fiat 500 è stata, fin dalla sua rinascita nel 2007, l’icona di una vettura glamour e con forme alla moda. Al Lingotto si sono resi conto che l’idea è stata apprezzata, e così hanno deciso di applicarla anche ad altre varianti, di quelle studiate per chi non si accontenta di una 3 porte ed ha bisogno di qualcosa che sia fruibile dall’intera famiglia.
500 è così diventato un brand che include una famiglia di veicoli da essa derivati, ed oggi ci concentriamo sull’ultima nata, la Fiat 500L Living.

A Torino non amano definirla “monovolume”, si tratta piuttosto di una specie di crossover con il quale si aggiungono spazio e versatilità alla versione “L” di 500, facendola diventare una 5+2 posti in appena 4,35 metri. Il vero protagonista a bordo è quindi lo spazio, il living space che dà anche il nome alla vettura multiuso con abitabilità pari se non superiore a quella di una station wagon di segmento C.
In Fiat hanno voluto coniare una nuova sigla: Mpv, che sta per Magic Purpose Vehicle, e del resto le 3 file di sedili con 638 litri di capacità per il bagagliaio confermano questa molteplicità di ruoli.
Fiat 500L Living viene proposta con 4 motorizzazioni, 2 a benzina e 2 diesel, e con due diversi allestimenti a salire: Pop Star e Lounge.
È sorprendente il numero di combinazioni possibili per colori ed accessori, che sono ben 282!

Questa è solo la prima delle nostre “puntate” sulla famiglia 500: presto scopriremo la quasi gemella 500L Trekking, ma anche la capostipite 500L. Per gli amanti del car tuning, invece…ci riserviamo di farvi una elettrizzante sorpresa che ha sempre a che fare con 500!

Yamaha MT-07 può emozionare tutti!

Linea e soluzioni tecniche originalissime per questa naked presentata da Yamaha, la MT-07, rivolta espressamente ad un pubblico giovane ma esigente.
Non si inserisce affatto nel solco delle convenzioni, eppure lo fa proponendosi come moto da entry level, il che vuol dire anche a cifre accessibili, ed è rivolta anche a chi è meno esperto sulle due ruote.

Tutte le geometrie sono protese verso l’avantreno, con forme davvero inedite che formano poi lo slancio della figura complessiva con una coda essenziale e ridottissima.
A bordo la posizione si rivela molto confortevole, e la MT-07 si distingue per equilibrio e maneggevolezza, oltre a rispondere alle frenate in maniera molto docile: si fa così apprezzare anche nel traffico cittadino, grazie alla ciclistica favorita dalle dimensioni compatte. Fuori porta, però, la MT-07 non lesina le emozioni, anzi, e non può essere altrimenti considerando che i 75 cavalli del suo due cilindri 700 la rendono abbastanza “pepata”…del resto, già nella sigla MT, che sta per Masters of Torque (maestri di coppia motrice), questa Yamaha rivela doti di accelerazione molto interessanti anche a regimi medio/bassi.

Il suo prezzo si rivela anch’esso in linea con il target giovanile e lo status di entry level, perchè si assesta sotto i 6000 euro. Noi però suggeriamo di aggiungerne 500 per avere anche l’ABS, la cui assenza non pesa come su altri modelli, ma che preferiamo sempre avere a bordo.

Fresca Primavera per Piaggio

Rieccolo lo status symbol! Non ci è bastato parlare della Vespa Sprint, perché il 2014 vede anche il lancio della stupenda nuova Vespa Primavera, una versione il cui nome era già noto fin dagli anni ’60 in cui debuttò come fresca ventata di novità, secondo un copione che viene riproposto con la Primavera 2014.
Ritorna e contribuisce a mantenere viva la leggenda, con un design molto più agile e filante direttamente ispirato dalla celebrativa Vespa 946, la più avanzata mai prodotta da Piaggio.
La nuova Vespa è pensata espressamente per i giovani, con una scocca leggera in acciaio che però garantisce stabilità e comfort, anche grazie a ritrovati tecnologici avanzatissimi: la gamma dei motori, dal 50 2tempi fino al 150 3 cilindri è inoltre tra le più moderne ed ecologiche mai allestite a Pontedera.
Come sulla Sprint, la batteria è stata avanzata nel longherone centrale della pedana, in modo da aumentare la capienza del sottosella; tanti dettagli stilistici, sul cruscotto come nella fanaleria, presentano un design dalla matrice vintage in ossequio al modello da cui trae ispirazione, ma sono tutti naturalmente attualizzati.
Il suo aspetto gradevole ed accattivante si accompagna ad una studiatissima efficienza aerodinamica, benefica non solo sotto il punto di vista ecologico ma anche in fatto di consumi.
Con Primavera, e con la già analizzata Vespa Sprint, Piaggio ha interamente rinnovato la sua gamma, continuando ad inseguire una crescita che sin dal 2004 è stata progressiva e costante e che anche nel 2013 ha superato i record di vendita dell’anno precedente.

Audi A8, un concentrato di alta tecnologia

Su NonSoloAutomobili non trovi soltanto vetture “per tutti”, ossia da prezzi e costi di gestione contenuti e rivolti a tutta la famiglia; ci piace anche sognare grazie ai modelli più lussuosi, i cosiddetti Premium di marchi come BMW o Mercedes.
Come resistere al fascino della più prestigiosa delle Audi, quella Nuova A8 che in versione full optional arriva anche a sfondare il tetto dei 100mila euro?

Si tratta di un restyling estetico molto leggero, fatto apposta per mantenere inalterato il family felling che accomuna tutte le vetture della casa di Ingolstadt: gli interventi più marcati riguardano la tecnologia di bordo, come ad esempio l’interfaccia uomo-macchina MMI Touch.
Quest’ultima consiste in un sistema di navigazione che riconosce le strade ed il loro andamento adattando di conseguenza l’illuminazione, che è interamente regolabile con il sistema di fari Matrix Led: 25 LED per ciascun gruppo ottico che possono essere gestiti anche singolarmente per impostare il miglior comfort visivo.
Senza poi dimenticare il Night Vision Assistant, meccanismo che riconosce in situazioni di guida notturna anche imprevisti ostacoli come animali sulla carreggiata.

A bordo di Audi A8 sembra davvero di lanciarsi nel futuro, ma non ce la sentiamo di mettere in secondo piano la sua splendida linea e le proporzioni tendenti allo sportivo, e nemmeno la motorizzazione più interessante dal punto di vista tecnico, la 4.0 TFSI a benzina.
Cos’ha di così speciale? La possibilità di disattivare a piacimento 4 degli 8 cilindri, a seconda delle condizioni di guida desiderate, il tutto tramite il sistema “Audi Cylinder on Demand“.
Di certo chi può permettersi un’auto come la A8 non sta particolarmente a badare ai consumi, che ne traggono ovvio vantaggio: il sistema è senz’altro positivo anche nei confronti dell’ambiente!

Un Leone turbo nel Rally italiano

Amiamo le automobili ed anche le competizioni sportive, ma il nostro vero debole è il Rally, che troviamo incredibilmente emozionante a tutti i livelli. Anche un campionato solo in apparenza “minore” come quello italiano è infatti in grado di offrire gare avvincenti e grandi personaggi, e non a caso un marchio come Peugeot è da tempo impegnato nel CIR con uomini e mezzi e con risultati esaltanti.
Il Leone francese è infatti il marchio straniero più vincente nella storia del Rally italiano, con ben 7 titoli costruttori, e per questo 2014 punta forte su un nuovo titolo ma soprattutto a riportare Paolo Andreucci in vetta alla classifica piloti.

Da quest’anno sono in vigore nuovi regolamenti, in codice R5, e per allinearsi Peugeot ha “pensionato” la plurivincente 207 S2000 sostituendola con la Peugeot 208 T16, a lungo sviluppata anche con il contributo dello stesso Andreucci prima del suo debutto.
Le principali novità riguardano la cilindrata, che passa da un 2.0 aspirato all’1.6 turbo, un cambiamento che permette una coppia maggiore e tanta stabilità in più anche grazie alle 4 ruote motrici.
Paolo Andreucci è alle prese con le prime prove di questo CIR 2014 al volante di questo veicolo che con la sua livrea va ad omaggiare apertamente un altro grande e storico bolide, quella 205 Turbo 16 che ha scritto pagine importantissime di Rally internazionale anche nel WRC.

Interamente prodotta ed assemblata negli stabilimenti Peugeot Sport di Velizy in Francia, la 208 T16 è riservata anche ai privati, ed ai piani alti di Peugeot puntano a produrne ben 25, un numero che non deve far sorridere perché si tratta di un settore e di un segmento molto elitario.

Ferrari 288 GTO, forse la più bella di sempre

NonSoloAutomobili non parla soltanto di novità: vi abbiamo dimostrato di amare anche le auto d’epoca e tutto ciò che ha fatto la storia del mondo dei motori. Una parte importante di questa storia è stata scritta da un marchio italiano che ha il Rosso Ferrari come suo tratto distintivo ed universale, e non ci riferiamo ovviamente ai soli successi nel circus della Formula 1 ma anche ai modelli di serie, ambitissimi e sognatissimi come nel caso della Ferrari 288 GTO, presentata al pubblico del Salone di Ginevra esattamente 30 anni fa.

Si capì subito di essere davanti ad un “crack” non solo stilistico, qualcosa che da quel momento sovvertì completamente il concetto di estetica applicato alle autovetture diventando e rimanendo a lungo un indiscusso termine di confronto.
Per farsi un’idea, la 288 GTO fu persino in grado di mettere in secondo piano la coetanea Ferrari Testarossa: il tutto in virtù della sua armoniosa bellezza, capace di combinare l’aggressività con delle proporzioni da opera d’arte su 4 ruote, forse la più bella supercar di dimensioni medie mai prodotta.

Manco a dirlo, il suo stile si deve all’indimenticato artista del design che risponde al nome di Pininfarina, per una vettura esaltante da guidare e non soltanto bella: il principio del Form Follows Function, infatti, è molto più di un semplice enunciato.
Chi di voi ha mai avuto la sfacciata fortuna di guidarne una?