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Un’orda di SUV compatti sta invadendo il mercato!

È assai evidente l’evoluzione che stanno attraversando i cosiddetti SUV compatti, veicoli che si sono moltiplicati e che stando ai dati di vendita ufficiali, da 1,4 milioni di unità vendute in Europa nel corso del 2017 passerà a cifre ancora più elevate da qui al 2022, raggiungendo 2.3 milioni, secondo le proiezioni.

Va fatta un po’ di chiarezza, specie in merito all’Italia: un tempo venivano nettamente distinti i SUV dai crossover. Ai primi si associava per definizione la trazione integrale, ai secondi quella anteriore di tipo tradizionale, perché ritenuti più idonei al solo asfalto ed al traffico urbano.
Oggi invece la categoria sembra quasi essere unica e senza particolari distinzioni, e siamo proprio noi italiani ad acquistare il maggior numero di SUV compatti o crossover in tutta Europa, davanti a francesi, inglesi, tedeschi e spagnoli.
Noi italiani siamo particolarmente sensibili alle mode, è vero, ma sono anche le dimensioni meno ingombranti e più compatibili con i nostri spazi urbani a favorire ed incentivare questo tipo di scelte, e per questo motivo solo il 12% delle immatricolazioni nel primo trimestre del 2018 riguarda modelli 4×4.
Questa nuova razza di SUV compatti si sta mangiando altre quote del mercato, soprattutto relative ai segmenti B e C, perché a parità di dimensioni siamo maestri nello scegliere le proposte più glamour.

Ai vertici dei dati di vendita i maggiori favori se li aggiudicano la Renault Captur, la Ford Ecosport ed una Citroën C3 Aircross che sta letteralmente volando come avevamo già previsto.
Un incredibile salto l’ha poi compiuto la Dacia Duster, oltre 31% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre la capostipite del genere, ossia la Nissan Juke, paga un po’ l’anzianità del suo progetto ed entro il 2019 subirà un restyling totale che la rilanci.

L’utenza prevalentemente urbana si sente più a suo agio su un veicolo sofisticato e dalle linee originali ma che sia contenuto negli ingombri, mentre i costruttori non stanno facendo altro che assecondare queste richieste, riuscendo anche ad aumentare i margini.
Va segnalato infine un calo vistoso dei motori diesel, sempre meno apprezzati rispetto a quelli alimentati a benzina, forse anche per gli “scandali” degli ultimi tempi.

 

Viaggio nell’universo Crossover!

La vera moda degli ultimi anni in fatto di automobili è molto più di un semplice trend passeggero, dal momento che sin dai primi anni 2000 la crescita del cosiddetto segmento Crossover è stata continua ed inarrestabile.
Anno dopo anno la percentuale globale delle vendite si è attestata su cifre sempre più alte, a dimostrazione di un fenomeno in costante ascesa e divenuto protagonista di tutti i listini, ma che stupisce per la sua trasversalità all’interno del mercato.

Le innovazioni dei Crossover

Del resto, Crossover significa proprio questo: mescolare, incrociare, fondere stili diversi per creare qualcosa di nuovo ed inedito, ed ogni campo di applicazione di una simile tecnica ottiene risultati che rompono le convenzioni.
Vengono messi insieme, ad esempio nella musica, generi e criteri all’apparenza inconciliabili, con creatività e alla ricerca di contaminazioni capaci di sbalordire: le basi sono quelle già note, ma poi il risultato finale sa essere spiazzante ed accattivante!

Anche per il settore dell’auto valgono gli stessi principi: la ricerca di un nuovo senso pratico, per offrire soluzioni di mobilità alternative e adatte ad ogni occasione, è stata la piattaforma di lancio per questa nuova concezione dell’automobile. Il Crossover è infatti eredita dalle berline e dalle Station Wagon comfort ed affidabilità anche per le lunghe percorrenze, aggiungendo una posizione di guida sopraelevata che tanto contribuisce a costruirne il fascino.
Dalle dimensioni generalmente compatte pur se generose, è pensato per destreggiarsi con agilità nel traffico urbano ma anche per far percepire sicurezza nel fuoristrada o in lunghe tratte; con la cintura alta e i progetti dal design sempre grintosi, sa accontentare tutti, dai più giovani alle donne, passando per gli automobilisti più scafati a quelli per certi versi “autoreferenziali”. Intendevamo proprio questo quando accennavano a un pubblico trasversale!

Crossover, tutti i fattori vincenti

C’è poi un altro punto a loro favore, l’eccezionale cura per la funzionalità e l’efficienza a livello di consumi ed emissioni che viene messa in campo da tutti i marchi.
Le tecnologie integrate a bordo, inoltre, sono sempre più avanzate, perché la parola d’ordine è la soddisfazione delle esigenze. Un Crossover deve saper essere versatile e spazioso, agile ma sicuro, grintoso eppure parco nei consumi per vincere le sfide su un mercato che sta sforzandosi per un’evoluzione in chiave ambientalista. Lo dimostra anche la propensione degli automobilisti a scegliere questi Crossover con motorizzazioni diesel, considerato che oltre l’80% delle immatricolazioni ha questo tipo di propulsori.
Le stime prevedono che, nel corso dei prossimi anni, il numero di modelli di Crossover in vendita sforerà il tetto dei 100, a testimonianza di un coinvolgimento sempre maggiore da parte di tutti i marchi in maniera indistinta.

Vantaggi economici dei Crossover

Un punto di forza di questo tipo di veicoli che non tutti prendono sempre in considerazione è l’aspetto economico legato al mercato dell’usato.
I clienti “Business” che realizzano e mobilitano flotte aziendali ne traggono enormi vantaggi, perché il valore residuo dell’usato anche dopo 3 o 4 anni di vita del veicolo è mediamente più alto per i Crossover che per altre tipologie di vetture.
Una quotazione spesso molto sostenuta e che riesce ad essere tale perché la richiesta del mercato è insistente, e permette di abbattere i costi di un’azienda ma mette anche il privato in condizioni di serenità al momento dell’acquisto. Un bene acquistato a caro prezzo, anche nel caso di finanziamenti, e che può essere rivenduto o dato in perdita con un’ottima valutazione, offre maggiori garanzie!

Un grande salto di qualità per la nuova Ford EcoSport

Il 2017 è stato un anno che ha fatto registrare un più che cospicuo salto in alto da parte dei SUV sul mercato europeo: quasi un +24% che ai principali marchi non poteva assolutamente sfuggire!


Se inoltre si considera l’ancora più consistente crescita del segmento B, che si è attestato su un +51% ed è quello che comprende al suo interno anche i crossover compatti, ecco che non stupisce affatto l’impegno profuso da Ford nella progettazione della nuova generazione di EcoSport, disponibile proprio da questo mese, un veicolo del tutto sui generis che si distingue per un’architettura larga, alta ma corta, fino a restare sui 4 metri di lunghezza e che ne fa un gioiello di versatilità a tutto tondo.

Abitabilità e capacità di carico eccellenti convivono in sinergia su un veicolo che è stato sensibilmente migliorato non solo nell’aspetto estetico, ma anche nel suo apparato tecnologico.
La strategia è ben chiara e delineata, e punta a sedurre un pubblico ancora più trasversale grazie a degli upgrade che l’hanno sensibilmente abbellita a partire da ogni componente del frontale mantenendo però la maneggevolezza – anzi accrescendola! – e rendendo allo stesso tempo Ford EcoSport ancora più portata per lunghi viaggi e gite.


Per assetto e comportamento sul misto e in curva, questo nuovo SUV compatto Ford prodotto però in Polonia si segnala per le ottime risposte anche dello sterzo, che fa divertire e non stanca mai restituendo sempre un feedback ben calibrato.

Pregi e virtù sono stati poi moltiplicati anche negli interni, dove si percepisce ora una qualità migliorata non solo per i materiali, più curati e pregiati che sulla precedente versione come si nota al tatto ed alla vista, ma anche per l’ergonomia generale, molto più friendly verso tutti i passeggeri.

Un gran bel progetto insomma, funzionale e con il giusto appeal sia fuori che dentro, e l’ennesimo tassello di una offerta Ford nel settore SUV mai così corposa ed articolata.
Nello stesso filone infatti fanno compagnia ad Ecosport non solo la Fiesta Active ed il Ford Edge, ma anche Kuga ed una novità in cantiere per il 2018 ma ancora non annunciata.
Ci sarà da divertirsi con tanto dinamismo!

 

Con Arona, Seat entra tra i SUV compatti

È una nicchia ambitissima da quasi tutte (o forse tutte!) le case automobilistiche e dai marchi generalisti quella dei SUV compatti, la vera novità di mercato in questi ultimi anni. A giudicare dalle preferenze degli automobilisti, la strategia dei marchi non sembra per nulla campata in aria, anzi: ed anche Seat ha deciso di intraprenderla, debuttando con l’interessantissima e giovanile Seat Arona in questo segmento nel quale ancora mancava una proposta firmata dalla grande S spagnola.

Look giovanile abbiamo detto, in una vettura piccola con i suoi scarsi 4,2 metri di lunghezza ma comoda e spaziosa a dimostrazione di un progetto ben strutturato. La freschezza del suo aspetto trova dei contralti moderatamente “rudi” in una cintura rialzata, nelle barre al tetto e nelle modanature paracolpi, che assieme all’assetto rialzato svelano la possibilità di spostarsi anche in fuoristrada nel tempo libero, anche se la sua formula sobria ma robusta è azzeccatissima per muoversi in città.

Seat Arona viene proposta con due motori benzina, tra cui un 1.0 a 3 cilindri davvero scattante e un 1.5, e con un turbodiesel 1.6, mentre a metà del 2018 arriverà anche la versione alimentata a metano.
Complice l’influenza di Volkswagen, il compromesso tra comfort e rigidità è davvero ottimo, ed Arona si fa guidare con piacere grazie anche allo sterzo leggero ed all’ottima sincronizzazione del suo cambio manuale.

Per coinvolgere ed attirare con successo il mercato, Seat ha dotato questa novità della sua gamma di un cuore tecnologico di tutto rispetto, con un corredo che attorno al touchscreen da 8 pollici fa orbitare Bluetooth, Front Assist, Hill Control oltre ai vari radar e sensori di prossimità con telecamera per la retromarcia.
Naturalmente, questi equipaggiamenti appartengono agli allestimenti top, che includono il massimo della connettività di bordo e persino la ricarica wireless dello smartphone, ma la stessa versione base Reference non manca di dare soddisfazioni con i suoi optional.

Per dirla tutta, con questa novità di Arona Seat sembra aver proposto una soluzione vantaggiosa e di sicuro interesse, che il mercato non mancherà di apprezzare: staremo a vedere quale delle concorrenti le dovrà pagare dazio!

 

La freccia alata Skoda sale sul SUV compatto Karoq

Il trend che sta attraversando anche in Italia il marchio Skoda, in continua crescita anche grazie ad un family feeling che riunisce tutti i veicoli della gamma in un unico abbraccio fatto di rinnovata cura per il design ed i dettagli, ha dovuto quasi per obbligo trasformarsi in un ampliamento ancora più trasversale dell’offerta complessiva.

Protagonista, nemmeno a dirlo, è il progetto di un SUV nuovo di zecca, investito della pesante responsabilità di spingere ancor di più l’offensiva sul mercato puntando su un segmento, quello dei crossover/SUV compatti, che da solo raccoglie un quarto delle immatricolazioni in tutta Europa.
Skoda Karoq si fa forte di numerose soluzioni ad effetto e trovate furbe, pensate per accattivarsi un pubblico molto ampio ed attirandolo tramite novità sia stilistiche che di comfort interno.

Possiamo dire subito che su Karoq, che mostra parecchia affinità con la sorella maggiore Kodiaq, è evidente un’identità molto più riconoscibile nel posteriore e nelle linee molto slanciate; il frontale è inconfondibile, ha la firma Skoda, ma presenta delle soluzioni tridimensionali ad effetto e su richiesta una fanaleria full LED.

L’abitacolo è una splendida sorpresa: ampio, comodo, confortevole, ospita senza ristrettezze 5 persone ed in più, nella versione con sistema VarioFlex, la Skoda Karoq può trasformarsi agevolmente grazie ai sedili modulabili in un capiente Van con un volume di carico di ben 1810 litri.
Numerose dotazioni presenti a bordo non si erano mai viste su una Skoda: derivano ovviamente dalla famiglia Volkswagen, e coinvolgono l’infotainment con la connessione LTE su uno schermo ampio fino a 9,2″, ma anche l’assistenza alla guida e la sicurezza di bordo.
Strumentazioni come la frenata di emergenza City, il Front Assistant, il Cruise Control adattivo rendono la dotazione di Karoq prestigiosissima e la mettono in competizione anche con modelli di categoria superiore!

Molto della sua meccanica deriva proprio da Volkswagen, a partire dal pianale modulare ma includendo anche la gamma di propulsori, sia benzina che diesel per un totale di 5 proposte con la possibilità di scegliere anche il cambio automatico DSG a 7 rapporti, ma c’è addirittura una proposta 4×4, a testimoniare un istinto off-road che serviva per pensionare definitivamente la Yeti.

Per il nome, come per la Kodiaq, sono state fuse due parole prese da una lingua parlata su un arcipelago che fronteggia l’Alaska: auto e freccia, esattamente come la freccia alata che campeggia sul logo Skoda.

 

Tra le “doppio zero” Peugeot, 2008 è la più sbarazzina!

Il complessivo e generale rinnovamento della gamma Peugeot, anche se in realtà sarebbe più appropriato parlare di rigenerazione, è scattato lo scorso anno su tutti i veicoli che prevedono il “doppio zero” centrale nella sigla identificativa.
Sono quelli difficilmente etichettabili e che in genere vengono annoverati tra i SUV/Crossover, il segmento che da alcuni anni sembra maggiormente tirare sul mercato specialmente nelle versioni più compatte e versatili.

In Francia hanno scelto, sul finire del 2016, di partire con la più piccola ed esuberante delle 3, quella Peugeot 2008 che al debutto si fregiava della dicitura di Crossover ma che nella sua nuova generazione è stato etichettato quale SUV compatto.
Questa Sport Utility, in soli 3 anni di carriera, ha riscosso tanti e tali consensi da meritarsi in anticipo rispetto ai tempi canonici l’adeguamento ai più attuali stilemi del marchio.
L’operazione “aspetto grintoso”, sul Nuovo SUV 2008, è passata per l’abbandono del precedente frontale molto più pacioso, sostituito da una griglia accattivante, ma anche per i nuovi passaruota ora con bordo nero e per il posteriore che adesso guadagna, e molto, in personalità.

Va inoltre considerato che, a sottolineare la strategica posizione di 2008 nell’intera offerta del Leone, ora è previsto anche nel suo listino il super accessoriato allestimento GT Line, diretta conseguenza delle percentuali di scelta del mercato che in ampia maggioranza privilegiano gli allestimenti al top di gamma, a partire dall’Allure.
GT Line ne è una evoluzione ancora più ricca, perché ha di serie tanti dettagli ed accessori e viene impreziosito da finiture dedicate ancora più esclusive, anche nell’abitacolo nel quale si ritrovano sprazzi di rosso nelle impunture per esempio, o nella retroilluminazione a LED del quadro strumenti: del resto, è molto più di un semplice cliché che questo colore ben si associ alle ambizioni sportive!

Come da nostra consuetudine, con questo articolo abbiamo inaugurato una rassegna che ci vedrà successivamente analizzare gli altri veicoli “a doppio zero” della stessa famiglia, ovvero il Nuovo SUV 3008 già sul mercato da alcune settimane ed il Nuovo Peugeot 5008, prossimo al lancio nelle Concessionarie!

 

Dacia Duster in versione Urban Explorer

Sono ben lontani i tempi in cui le Dacia erano delle low cost oggettivamente inguardabili: i suoi modelli restano delle “operaie” affidabili all’interno del gruppo Renault, ma da qualche tempo hanno iniziato a concedersi anche dei preziosismi stilistici senza per questo rivedere al rialzo i listini, il tutto grazie alla credibilità acquisita.

Alcune scelte si sono rivelate quasi spiazzanti quanto inattese, come nel caso della serie speciale Urban Explorer messa a punto per la Duster, il SUV compatto sul quale è costruita gran parte della strategia di marketing della casa romena.

Esploratrice della città, adattissima agli spazi urbani con la tecnologia appositamente messa a punto; in grado al tempo stesso di avventurarsi nei fuori strada con la sua solidità da robusta Off Road; ecco le componenti di una doppia anima che ha sedotto tanti automobilisti!
Questa versione di Dacia Duster riesce a distinguersi con dei tocchi in cui l’attenzione al look è evidente: il primo è sicuramente la speciale tinta giallo-oro-verde della carrozzeria, denominata “Altaj” perché ricorda i colori di cui si tinge l’omonima catena montuosa siberiana al tramonto.

C’è sicuramente da divertirsi con il suo turbodiesel 1.5, che con 110 cavalli contiene in modo virtuoso le emissioni ma si rivela un bel motore tuttofare.
Una nota caratteristica riguarda i listini, addirittura abbassati rispetto alla vecchia versione!

Nuovo Peugeot 2008, SUV supercompatto e versatile

Sono passati solo 3 anni dal debutto del crossover Peugeot 2008, ma il suo travolgente successo commerciale non ha lasciato scelta: è arrivato il momento di rifare il trucco, in anticipo rispetto agli standard, ad un veicolo nato per essere molto sbarazzino ma che con questo restyling cresce e diventa più “maturo”.

Cambia infatti il frontale, con una calandra più imponente e che perde un po’ di inclinazione per presentarsi con una griglia più verticale; i fanali sono del tutto nuovi, ed anche passaruota e protezioni laterali diventano più consoni ad un SUV pensato ancor di più per l’off-road piuttosto che ad un crossover.
Del resto la strategia Peugeot è chiara, ed anche 3008 e 5008 (che presto analizzeremo) si stanno per trasformare in veri e propri SUV.

Restiamo però sulla 2008: come dicevamo la fanaleria è stata del tutto rinnovata, proprio per entrare in maniera più netta nel cuore degli amanti di uno stile fuoristrada, tuttavia aver mantenuto delle dimensioni supercompatte, con solo 16 cm in più rispetto ai fatidici 4 metri, non può far sparire la sensazione di crossover innata nel progetto iniziale.
Nuovo Peugeot 2008 è un veicolo versatile che si adatta benissimo ad ogni situazione, è facile da guidare perché molto agile, ed aggiunge tutto il gusto ed il comfort del Peugeot i-Cockpit presente nell’abitacolo nella sua ultimissima generazione con il volante più piccolo, il vero marchio di fabbrica del Leone che abbiamo imparato ad apprezzare sin dal 2012 al suo debutto su Peugeot 208.


L’indole da fuoristrada viene confermata dalla presenza, sulle versioni più potenti, del Grip Control, un sistema tecnologico ideato da Peugeot per simulare un differenziale a slittamento limitato e che risulta utilissimo e performante su fondi estremi come fango, neve, sabbia: è gestito elettronicamente e permette 5 diverse impostazioni.
La tecnologia non poteva che essere una punta di diamante, del resto il claim Best Technology Peugeot lo stanno martellando un po’ ovunque: ecco che a bordo scopriamo la telecamera che si attiva con la retromarcia, il Park Assist per parcheggiare senza mani, ma anche l’Active City Brake per scongiurare collisioni a basse velocità nel circuito urbano.

Per la gamma di motori, Peugeot propone un ventaglio molto ampio, a partire dai già noti 3 cilindri 1.2 PureTech che con il cambio automatico sa davvero contenere i consumi, mentre per chi di chilometri ne fa tantissimi la scelta ottimale si rivela essere uno dei 3 TurboDiesel HDi 1.6 da 82, 100 o 120 cavalli.


Se poi si vuole dar sfogo alla propria indole sportiva, la scelta obbligata è l’allestimento GT Line, una versione al top, dalla spiccata personalizzazione Racing fatta di dettagli rossi o neri, sedili sportivi con impunture e pedaliera in alluminio. C’è poi un’inedita versione quasi per “collezionisti”, la Crossway, che parte dall’allestimento di punta Allure e lo arricchisce con tettuccio panoramico, interni in pelle, navigatore ed un impianto hi-fi ad altissime prestazioni: il tutto, solo con il motore HDi 1.6 da 120 cavalli, ed al prezzo che sfiora i 26mila € di listino.

Su Range Rover Evoque tecnologia d’avanguardia!

A partire dal suo lancio nel 2011 il SUV compatto Range Rover Evoque aveva fatto capire a tutti la svolta impostata dal marchio Land Rover, proteso verso una nuova cifra stilistica che ha colpito nel segno con questa figura così forte ed innovativa, composta da linee molto dinamiche ed affilate specialmente nel muso e nell’abitacolo chiuse poi da una coda estremamente rastremata.

Il suo “abito” è al momento già abbastanza avveniristico, per cui su questo modello di Range Rover ci si è concentrati su migliorie tecnologiche per offrire una soluzione per certi versi spiazzante!
È infatti stato integrato a bordo un “pezzo” di produzione tedesca, il cambio ZF-9HP, con prestazioni ancora più efficaci grazie ai ben 9 rapporti.
La versione 2014 di Evoque non rinuncia ad essere divertente, assecondando tutte le richieste del pilota con passaggi di marcia velocissimi. Su un itinerario di montagna fa alla perfezione il suo dovere, specialmente poi se viene equipaggiata con un optional per alcuni sostanziale e nemmeno troppo caro (1000 euro e spiccioli) come la trazione integrale Active Driveline, selezionabile in marcia per passare da 2 a 4 ruote motrici se il fondo stradale lo richiede, per esempio lungo un itinerario montano, situazione d’elezione per un veicolo del genere.

Gli ultimi 18 mesi sono stati speciali per Range Rover Evoque, perchè in tutto il mondo ne sono stati venduti ben 170mila esemplari, con l’Italia in prima linea con le oltre 16mila nuove immatricolazioni, un successo da fiore all’occhiello della gamma!

Con Renault Captur la città è divertente

Abbiamo a lungo e spesso parlato degli urban crossover: non se ne può fare a meno, perché nella sola Italia questi modelli hanno nel corso del 2013 superato ampiamente il 25% di quota di mercato per le nuove immatricolazioni.
Tutte le case stanno cavalcando la tendenza, ed una tra queste, importantissima, non è ancora passata sotto la nostra lente di ingrandimento: Renault.

Il marchio francese ha infatti lanciato nel corso del 2013 la sua interpretazione del concetto di SUV compatto per la città, proseguendo nella sfilza di nomi divertenti e particolarmente identificativi aggiungendo alla sua gamma la Renault Captur.
Il veicolo, che nasce sullo stesso pianale della Clio, è originale e grintoso nelle linee a partire dal muso, e la sua forte personalità si esprime anche nella carrozzeria bicolore, che lo rende intrigante nell’uso cittadino, quello cui è destinata in linea di massima.
Come tutti i principali SUV compatti infatti Renault Captur ha solo le due ruote motrici, è comoda e scattante da guidare nel traffico, ma è molto alta dal suolo ed offre a bordo tutta la comodità di una monovolume.

Nell’abitacolo inoltre trovano spazio il sistema R-Link per intrattenimento ed utilities, che include app dedicate agli automobilisti e servizi online tutti integrati in un vero tablet da cruscotto, e lo scomparto dalla capienza di 11 litri davanti al passeggero con una originale apertura a scorrimento.

Troviamo nella gamma Captur un diesel da 90 cavalli ma anche due intelligenti soluzioni a benzina di cui una con il piccolo 3 cilindri ed una a 4 cilindri da 120 cavalli e con cambio automatico.
Nella “battaglia dei crossoverCaptur è un nuovo interessante protagonista che si sta disimpegnando con orgoglio nella sfida!