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Nuova Toyota Yaris 2020, rivoluzione ibrida

Con il suo progetto e la sua prima serie Toyota Yaris sin dal 1999 ha saputo rappresentare un vero crack all’interno del segmento B, facendo da clamoroso traino al prestigio di tutta la gamma del marchio giapponese.
A oltre 20 anni di distanza, dopo aver scavallato il millennio mantenendo sostanzialmente inalterato l’apprezzamento da parte del grande pubblico, Toyota Yaris arriva in questo 2020 alla sua quarta generazione, che sarà disponibile nelle concessionarie italiane a partire dal mese di giugno.

Le prerogative perché questa Yaris nuova serie 2020 metta ancor di più in atto un autentico game-changing ci sono tutte, perché i suo sistema Full Hybrid Electric fisserà nuovi standard di riferimento in termini di consumi e di emissioni senza che questo vada minimamente a penalizzare il divertimento alla guida.
Rispetto alle vetture dei diretti concorrenti generalisti, la Nuova Yaris 2020 va in controtendenza: il suo aspetto è più compatto rispetto alla precedente versione, e dà l’idea di maggiore sportività con la revisione delle dimensioni che la fanno apparire più schiacciata al suolo, con un cofano imponente e un frontale aggressivo.
Il cambio di passo, anche nelle linee della carrozzeria, è evidentissimo, forse il più marcato mai impresso da Toyota ad un modello di successo, e ciò testimonia anche la fiducia riposta nel progetto specie perché è in arrivo anche un SUV compatto che riprende lo stesso concept.

L’abitacolo della Nuova Yaris 2020

Gli interni della Nuova Yaris 2020 si presentano spaziosi ed accoglienti, con una postazione di guida che è stata ritoccata per migliorarne l’ergonomia, mentre l’assemblaggio complessivo dei materiali ed il loro design sono convincenti sotto ogni aspetto: gli ingombri sono ridotti e le finiture colpiscono per il loro pregio. È stata dedicata estrema attenzione allo sviluppo di questo aspetto della Nuova Yaris per garantire a tutti i passeggeri il giusto spazio e anche per consentire a chi è alla guida di avere sempre tutto sotto controllo sul nuovo quadro strumenti, senza inutili distrazioni.

Il motore della Nuova Yaris Hybrid

Nonostante la Toyota Yaris abbia fatto da vera apripista a livello mondiale per l’introduzione della tecnologia Full Hybrid nel segmento B, evento che risale al 2012, oggi il nuovo progetto non è proposto come una evoluzione adeguata di tale criterio ma come qualcosa di totalmente nuovo, una motorizzazione ibrida di quarta generazione che va a combinare un eccellente 3 cilindri 1.5 da 91 cavalli con un nuovo propulsore elettrico da 79 cv che permette un maggiore dinamismo all’intero sistema.

Oltre ad aver reso più leggera la batteria, Toyota ha fatto in modo che il motore erogasse maggiore potenza beneficiando inoltre di un’accresciuta autonomia: si pensi che nel traffico urbano è possibile utilizzare per l’80% del tempo la sola trazione elettrica!

Nuova Toyota Yaris 2020

Nuova Yaris, quadro d’insieme promettente

Ci sono alcuni numeri a rendere questa city car un probabile oggetto del desiderio di tantissimi automobilisti urbani, come ad esempio i 30 km di percorrenza dichiarati con 1 litro di benzina, la velocità massima di 130 km/h in modalità zero emissioni, la riduzione delle emissioni fino a 64 g/km di CO2, il tutto su un veicolo che è una soluzione razionale e intelligente con dei costi di gestione anche per il carburante abbattuti in maniera sensibile.
La Nuova Yaris è tuttavia anche capace di dare belle sensazioni alla guida per la sua meccanica particolarmente curata che permette un’eccezionale precisione dell’inserimento in traiettoria, in entrata come in uscita dalle curve.

Il potenziale di questa Nuova Toyota Yaris 2020 si prospetta dunque molto elevato, con maggiore rigidità complessiva senza penalizzare il comfort e la precisione dello sterzo che risulta molto reattivo assecondando la vivacità del motore del tutto superiore alle aspettative considerata la propulsione ibrida.
Sarà quasi certamente una delle super protagoniste sul mercato nella seconda metà del 2020!

SF90 Stradale è la prima Ferrari ibrida plug-in

Per celebrare i suoi 90 anni di storia il Cavallino rampante Ferrari ha voluto dimostrare estrema consapevolezza della nuova era verso la quale il mondo dell’automobile si sta incamminando a passo più che spedito.
Per quanto dietro di sé abbia un glorioso passato ed una storica tradizione legata sia alle auto da corsa che a quelle di serie, è giunto anche per Ferrari il momento di proporsi al mercato con la prima vettura ibrida nella sua gloriosa epopea: la Ferrari SF90 Stradale è il simbolo di quanto a Maranello sappiano correre e mantenersi al passo con un mondo che cambia a velocità impressionanti.

Il suo nome omaggia proprio l’anniversario di questo anno 2019, ma ricorda anche quello dell’attuale monoposto di Formula 1, mentre sotto le sue linee scolpite trovano alloggio un motore endotermico da 8 cilindri e ben 3 propulsori elettrici, che assommati raggiungono l’iperbolica cifra di 1000 cavalli!
La Ferrari SF90 Stradale è una vettura di certo molto estrema, senza dubbio una di quelle che nascono da un progetto che vuole esprimere potenza e fascino con soluzioni mai viste in precedenza.
Le quattro ruote motrici sono di prammatica per riuscire a sfogare a terra in tutta sicurezza l’enorme potenza a disposizione, mentre il telaio è stato oggetto di una progettazione peculiare che ha abbinato la fibra di carbonio a nuove leghe in alluminio, un accorgimento indispensabile per compensare il grosso carico di peso supplementare dovuto ai motori elettrici.

L’aria è quella da supercar molto muscolosa e non più da berlinetta, del resto è una belva a tutti gli effetti e le proporzioni dovevano per forza di cose andare fuori dall’ordinario. Anche nell’abitacolo inoltre la SF90 Stradale si presenta con aspetti rivoluzionari, si pensi al volante che appare direttamente derivato da quello della Formula 1 con numerosi comandi touch; spicca persino la presenza di uno schermo curvo come display che permette di tenere gli occhi fissi sulla strada, enfatizzando uno degli slogan con i quali è stata presentata la vettura: EOTR-HOTS, Eyes On The Road-Hands On The Steering.

Nessun aspetto della vettura ha ricevuto meno del 100% di cure, attenzioni ed ingegnosità, per offrire un vero gioiello di tecnica, tecnologia e design capace di incarnare in toto la filosofia Ferrari.
Il design interno è futuristico e include sedili sportivi di ultima generazione, il quadro comandi è sbalorditivo per la sua capacità di controllare in tempo reale ogni funzione dell’auto e fornire informazioni sul percorso ma persino di memorizzare le abitudini di guida. Il rischio di perdere il controllo di tanta potenza è minimizzato dal sistema elettronico che include il ripartitore di coppia, che aiuta a raggiungere il limite ottimizzando la potenza erogata su ciascun asse, mentre il cambio automatico di nuovissima concezione è estremamente fluido ed è il più veloce nella cambiata mai prodotto da Ferrari.
Il prezzo della Ferrari SF90 Stradale ancora non è stato reso noto ma è trapelato che si aggirerà intorno ai 600mila €, una cifra che non stupisce soprattutto se si considera che in genere le Ferrari vengono vendute solo su prenotazione e a selezionatissimi clienti.

Toyota Yaris Hybrid 1.5, perché conviene sceglierla

Fino ad alcuni anni fa, le auto ad alimentazione ibrida erano considerate solo mosse stravaganti ed “esotiche”, scelte di rottura che ben poco tenevano conto della concretezza.
Lo scenario è lentamente cambiato, e i marchi che hanno creduto nelle versioni ibride elettriche dei propri veicoli e ne hanno monitorato con attenzione l’andamento hanno ricevuto piacevoli sorprese.

È il caso di Toyota, che insieme all’aggiornamento dello stile e delle caratteristiche della Nuova Yaris ha confermato il coraggio nell’insistere sulla sua versione Hybrid, quella con il nuovo motore 1.5.
Il nuovo look della Yaris si presenta con un fascione anteriore più ampio, e con degli interni che sono cresciuti in maniera sorprendente in termini di funzionalità e qualità al servizio degli occupanti.

Ciò su cui puntano però in maniera più netta in casa Toyota è la caratteristica di una scelta segnalata come ormai inevitabile, quella di un’auto capace di essere silenziosa anche quando è in moto e che azzera le emissioni senza mai essere soggetta a limitazioni di traffico quando salgono i livelli di allerta nei diversi comuni per le polveri sottili.

La gamma Toyota Hybrid è interamente e al 100% omologata secondo il protocollo WLTP, con motori già Euro 6.2 per proporsi come alternativa decisa, affidabile ed anche emozionante alle classiche city-car, perché permette di guidare per oltre il 50% del tempo in città in modalità elettrica e senza necessità di ricarica.
Il motore 1.5 da 4 cilindri e 111 cavalli spinge con brio ed in maniera omogenea, senza scossoni, ma è tutta la meccanica ad essere stata tarata in maniera da ridurre sensibilmente i rumori percepiti a bordo per una qualità che porta in maniera molto spontanea a guidare seguendo uno stile fluido.

Molto apprezzato il Toyota Safety Sense, il nuovo pacchetto di sistemi di sicurezza attiva progettato per escludere ogni rischio per conducente, passeggero ed anche pedoni. A basse velocità le collisioni sono praticamente escluse, mentre a velocità più sostenute viene comunque ridotta la gravità di qualsiasi urto con tecnologie attive di prevenzione.

Stile, comfort e massimo controllo si riflettono anche in un abitacolo particolarmente tecnologico ed impostato per essere multi-tasking. È in assoluto una vettura da tenere nella massima considerazione, specie nell’ottica degli ecobonus ed ecoincentivi previsti per le auto a bassissime emissioni.

Ypsilon è best seller anche d’oro e d’argento

Con la fortissima impronta iconica del suo design, Lancia Ypsilon ha saputo ritagliarsi una consistente fetta di mercato, tanto da essere considerata una vera reginetta del segmento B che con i suoi dati di vendita sta facendo le fortune dell’interno Gruppo FCA.

Più di 30 anni sono trascorsi da quando debuttò con forme inedite e squadrate sotto il nome di Y10, con la sua caratteristica coda tronca ed inizialmente sotto il marchio Autobianchi almeno per l’Italia. Passata definitivamente al nome di Lancia Y10, ha conosciuto grandi successi dal 1985 ad oggi, come testimoniano le oltre 30 serie speciali che le sono state dedicate attraverso tutte le forme ed i restyling che ha assunto.

Ce ne siamo occupati spesso, l’ultima volta per parlarvi di Lancia Ypsilon Unyca, mentre oggi come vi avevamo promesso è la volta dei due speciali e lussuosi allestimenti Ypsilon Silver ed Ypsilon Gold, entrambi dalla spiccata indole femminile perché è questo il principale target cui fanno riferimento.

Lancia Ypsilon Silver

Snella, scattante ed agile in città come solo Ypsilon sa essere, lo stile della versione Silver è un concentrato di attenzione per tutti i possibili dettagli che devono renderla seducente nelle sue linee sinuose ma molto contemporanea, sia con la carrozzeria a 3 che a 5 porte.

A sottolineare la freschezza di una gamma giovanile ci sono ben 14 colori disponibili per la livrea, il cui anelito ad un fascino sempre più glamour viene accentuato dai gioielli che la punteggiano quali la calandra dal profilo cromato sul frontale, l’accattivante design sottostante a nido d’ape, o la possibilità di scegliere lo stile delle coppe ruota o dei cerchi in lega.

Uno sguardo nell’abitacolo di Lancia Ypsilon Silver svela tessuti dalla trama Degradè con abbinamenti di colori di forte personalità richiamati anche sulla plancia, che si rivela in più piacevolissima al tatto con la sua texture serica.

Lancia Ypsilon Gold

Nell’allestimento Gold, questo primato di vendite non solo di casa Lancia ma di tutto il mercato italiano enfatizza ancor di più il delicato equilibrio tra raffinatezza ed eleganza, con una strategia vincente che accende il cuore degli italiani… e di moltissime italiane.

Compattezza e versatilità anche nella versione a 5 porte regalano facilità di manovra in città, mentre per essere alla moda la serie Gold mantiene le stesse 14 tinte a disposizione: di queste, 6 sono metallizzate/micalizzate, una è il bianco tristrato, 3 sono le classiche tinte pastello e le ultime due nate esprimono indole glamour sin dal nome, Blu di Blu e Avorio Chic.

Su Gold sono poi disponibili i cerchi in lega dal nuovo design Y espressamente creato da Lancia per la sua city car, mentre gli interni si fanno apprezzare per l’invitante e liscia morbidezza del velluto. Si possono scegliere in colori terra/nero oppure in total black con inserti color crema, ma nel primo caso anche la plancia assumerà il color terra, per essere ancora più chic.

I motori di Lancia Ypsilon

Per le motorizzazioni, Lancia Ypsilon offre una gamma solo all’apparenza ristretta: il vero gioiello, che sorprende anche per potenza, divertimento e sound, resta il TwinAir 0.9 con Stop&Start da 85 cavalli, accanto al quale troviamo il 69cv da 1.2: questo almeno per i motori a benzina.
Quelli diesel invece sono i classici 1.3 MultiJet, entrambi con Stop&Start, ma in questo caso i cavalli sono 80 (per i neopatentati) o 95.
Ritroviamo infine su entrambe, Gold e Silver, la riproposizione dell’EcoChic, la propulsione a GPL (1.2 69cv) oppure a metano (0.9 TwinAir 80cv).

Come recitava il suo celebre claim in voga negli anni ’80, anche nel terzo millennio Lancia Ypsilon continua a piacere alla gente che piace!

 

Sulla Yaris edizione 2017 è davvero tutto nuovo!

Nell’anno 2017 la piccola Yaris, che tante soddisfazioni ha concesso al gruppo Toyota, non è stata semplicemente ritoccata ma ha subito un processo di migliorie anche tecniche che hanno toccato prestazioni, potenza e sicurezza, oltre che consumi.

Lo “sguardo” di Yaris è stato rinnovato stilisticamente, mantenendo quella sorta di “grande X” che si incrocia tra calandra, gruppi ottici e presa d’aria, ma con delle interessanti novità estetiche; sul posteriore invece sono stati rivisti i gruppi ottici che adesso si sviluppano in orizzontale e sono molto più evidenti.
Anche all’abitacolo è stata dedicata una cura molto particolare, e non vengono proposti soltanto nuovi colori e materiali ma troviamo anche la completa revisione della strumentazione per includere nel cruscotto un display multifunzione da 4,2″, un nuovo volante ed i pulsanti del sistema di infotainment ridisegnati, per offrire un generale senso di rinnovamento e qualità superiore.

Estrema cura è stata spesa nel dotarla inoltre di un pacchetto di sistemi di sicurezza all’avanguardia, il Toyota Safety Sense: questo gestisce la previsione di collisioni, la frenata di emergenza, la lettura della segnaletica e l’avviso di superamento corsia.

La gamma motori Yaris 2017

Da un veicolo che si è sempre distinto per sobrietà e per la capacità di adattamento ad ogni stile di guida, non ci si poteva attendere che un nuovo studio sulla gamma dei motori: non c’è più l’1.3 a benzina, ed al suo posto è sbocciato un motore Dual VVT-iE da 1.5 che risponde con più potenza e coppia pur riducendo sensibilmente i consumi, anche grazie al cambio a 6 marce.

La base della gamma resta l’apprezzatissimo 1.0 VVT-i da 69 cavalli, integrato adesso dallo Stop&Start. Se comfort e dinamiche di guida sono eccellenti su queste versioni, grandi sorprese le riserva la versione Hybrid, le cui tarature sono state totalmente ripensate anche con nuovi componenti che la rendono ancora più fluida e silenziosa.

In definitiva la Nuova Yaris edizione 2017 è stata migliorata sotto ogni aspetto, e continua ad essere proposta nelle varianti Bi-Tone con accoppiamenti cromatici inediti per la carrozzeria: gli amanti delle versioni da top di gamma potranno poi scegliere l’allestimento Chic, con interni in pelle e pregiato tessuto nero ed un brillantissimo motore da 210 cavalli!

 

Nuova Suzuki Swift, bella e supertecnologica!

Pensando alla Suzuki Swift, sentiamo di poter affermare che si tratti di un’auto che difficilmente potrà passare di moda. La compattezza che ha sempre contraddistinto la sua carrozzeria, unita ad uno stile spiccatamente sportivo che strizza l’occhio ai più giovani ne fa un evergreen che riesce però ad arricchirsi di novità e di personalità ad ogni restyling.

L’ultima generazione della Swift, presentata al Salone di Ginevra nel corso del 2017, è stata perfezionata con nuovissime tecnologie che la rendono più leggera e robusta, a vantaggio delle prestazioni, ma anche estremamente più sicura.
Vista da fuori tradisce anche una discreta dose di eleganza, grazie alla revisione delle sue misure: parliamo di pochi centimetri, è vero, ma si è come “schiacciata” al suolo perdendo 1 cm di lunghezza ma accrescendo il passo per il miglior comfort dei passeggeri.

Ed è proprio il suo abitacolo così sportivo ad entusiasmare, perché non appena ci si siede al volante si avverte un senso di grinta e di agilità per un’esperienza di guida che si rivela esaltante, stabile sul rettilineo, con inserimenti in curva precisi anche grazie alle sospensioni di nuova concezione.
Il tutto è corredato dai più moderni ed avanzati sistemi di sicurezza: la telecamera ed i sensori rilevano ostacoli frontali imprevisti per attivare la frenata di emergenza, controllano il mantenimento della carreggiata e supervisionano l’accensione degli abbaglianti ed il Cruise Control adattivo.

La nuova Suzuki Swift viene proposta con due diversi motori, 1.0 Turbo benzina ad iniezione diretta da 112 cavalli, che riesce a contenere i consumi pur essendo generoso nelle prestazioni; il secondo è un propulsore 1.2 anch’esso benzina da 90 cavalli integrato da un sistema ibrido Suzuki che accumula l’energia prodotta in frenata e la sfrutta per alimentare tutta la strumentazione ma anche per fornire un surplus di potenza in accelerazione ed in ripresa.

Non c’è solo il look quindi, ma anche caratteristiche che rendono la nuova Swift un gioiello di tecnologia e guidabilità!

 

DR tenta la carta del rilancio con 4 nuovi modelli

La non facile sfida di Massimo Di Risio, che con il suo marchio DR sin dal 2006 cerca di proporsi come alternativa italiana sul mercato delle auto low-cost, giunge in questo 2017 ad un momento cruciale della sua storia.
Il periodo sfavorevole dell’economia mondiale di certo non l’ha avvantaggiato, fatto sta che dopo anni di crisi ora le ambizioni sono cospicue perché durante l’anno verranno presentati ben 4 nuovi modelli, di qui a giugno: si tratta di DR3, DR4, DR5 Evo e DR6.

L’obiettivo è conquistare una fetta di mercato, che rappresenti anche una soglia di sopravvivenza per poi investire sul futuro, pari al 2%, e per farlo è stata studiata una strategia che si spera possa far presa sul pubblico.
I suoi elementi sono, oltre ai prezzi estremamente contenuti, la proposta di doppia alimentazione che alla benzina accoppia sia il GPL che il metano; ed una serie di carrozzerie che strizzano l’occhio alla dominante tendenza del mercato che vede il dilagare di “finti SUV” e di crossover.
La collaborazione di questa azienda con sede a Macchia d’Isernia resta ben salda con i marchi cinesi Chery e Jac, che realizzano i componenti poi importati in Italia per essere assemblati.

I 4 nuovi modelli DR

Le dimensioni dei 4 nuovi modelli ovviamente sono a salire, e si parte dalla più compatta DR3 che supera di poco i 4 metri e della quale riconosciamo una linea abbastanza accattivante; si passa per la DR4 lunga 4,32 metri e con un motore che ad essere sinceri sembra fornire buone prestazioni (è un 1.6 benzina da 120 cv); la DR5 Evo va a migliorare sensibilmente un modello già ben noto, che ora acquista un look più intrigante con un bel frontale rastremato; per finire, l’ammiraglia DR6, con il suo motore più “sostanzioso” nella gamma perché si parla di un 2.0, e dalle linee tondeggianti e gradevoli, equipaggiabile su richiesta anche con alcuni pack più lussuosi.

Dal canto nostro, ci sentiamo solo di augurare le migliori fortune ad un’azienda che sebbene sia costretta ad importare dalla Cina per mantenere bassi i listini, lavora tanto nel panorama automobilistico tricolore per proporre idee alternative e convenienti, muovendo in ogni caso forza lavoro sul nostro territorio; e che in più si dimostra ora anche sensibile verso l’ambiente con le alimentazioni Bifuel.
In bocca al lupo, DR!

Nuova Suzuki Ignis, city-car con spirito da SUV!

La sua sagoma è inconfondibilmente quella di un piccolo SUV, ma la nuova Suzuki Ignis con i suoi 3,70 metri di lunghezza la possiamo definire una super utilitaria che gioca a fare il fuoristrada tascabile.
Le caratteristiche ci sono tutte, dall’assetto vistosamente rialzato ai parafanghi e paraurti massicci e ben scolpiti, fino alle barre al tetto di colore nero, per un look davvero ben strutturato e di grande impatto!

 

Spazio ed eleganza anche a bordo

Rispetto a tante city-car cui siamo abituati, la Suzuki Ignis vuol fare “la dura” e ci riesce risultando molto credibile anche con i suoi interni, nei quali scopriamo un largo uso del nero alternato a particolari color titanio in degli spazi che sono omologati per 4 invece che dei canonici 5, così da proporre un comfort senza difetti ma soprattutto una buona capienza grazie al divanetto posteriore diviso in due e che può scorrere in avanti accrescendo la capacità di carico.

Questa nuova Suzuki Ignis anche nelle prestazioni si rivela una degna erede della sua stirpe, perché mantiene il peso sotto i fatidici 1.000 kg e scatta in maniera brillante in città grazie ai 90 cavalli del suo motore 1.2, che la rendono agilissima nel traffico urbano anche in collaborazione con il ridotto diametro di sterzata, ma anche piacevole da condurre in lunghe tratte autostradali.

Gli allestimenti di Suzuki Ignis

Già dall’allestimento di base iCool è molto ben equipaggiata perché è subito proposta con climatizzatore, tra gli altri accessori. Noi però suggeriamo di salire un po’ più su nella gamma, perché gadget quali il navigatore e il Cruise Control, oltre ai dispositivi di assistenza alla guida, sono secondo la nostra redazione ormai irrinunciabili.

Chi volesse maggiore aderenza potrà anche optare per la trazione integrale AllGripAuto, ma studiando bene la gamma degli optiona scopriamo che al top c’è il sistema ISG a soli 1.000 € in più. Parliamo di un dispositivo che aggiunge, per supportare la propulsione a benzina, un motore elettrico grazie al quale non solo i consumi possono essere tagliati, ma si scopre tutto il piacere di non doversi preoccupare delle varie limitazioni al traffico veicolare in presenza di centri storici o delle scomode ZTL. Questa scelta tra l’altro viene Supportata dalle agevolazioni fiscali previste per le auto ibride.

Sulla nuova Ignis i dettagli da fuoristrada le regalano un’impronta dal look accattivante, anche perché le tinte disponibili sono ben 11 e insieme ai gradevolissimi cerchi in lega da 16″ la rendono una soluzione che gratifica anche i più esigenti!

 

La gamma Dacia è regina del GPL!

Il brand Dacia, forte senza dubbio dell’appoggio Renault, ha saputo affermarsi nel corso degli ultimi anni con un grande appeal esercitato anche in Italia, ed anche grazie ad una politica di prezzi trasparente e ad una strategia di comunicazione efficace nella sua estrema semplicità.
Oggi l’intera sua gamma si propone come sinonimo di un ottimo rapporto qualità/prezzo, con veicoli che si sono rivelati solidi ed affidabili ed hanno smentito tutti coloro che storcevano il naso all’idea della provenienza romena.

Per la nostra redazione di NonSoloAutomobili, però, l’intera gamma Dacia ha un motivo in più per essere considerata “virtuosa”; come ben sapete, non nascondiamo mai la nostra predilezione per i concreti risparmi sui consumi di carburante assicurati dai veicoli alimentati a GPL, e la gamma Dacia è l’unica sul mercato a proporsi per intero con questo tipo di alimentazione. Comunicazione semplice e diretta, dicevamo: Dacia si propone infatti con lo slogan “L’unica 100% GPL“, e come potevamo non esserne affascinati?

Si parte con il best seller di casa, Dacia Duster: ritenete possibile che un SUV parta da un listino di soli 11.900 €? Con Dacia lo è, e forse è questo a giustificare il suo successo. È il miglior Money for Value sul mercato nel suo segmento, si guida con piacere anche tutti i giorni, e monta ora il nuovo motore 1.6 GPL da 115 cavalli che assicura una lunghissima percorrenza con il pieno a 25 € (ai prezzi correnti del GPL).

Lo stesso motore, ma con 15 cavalli in meno, spinge Dacia Dokker e Dacia Lodgy, forse le meno note della gamma. Il multispazio Dokker è praticissimo grazie all’estrema modularità degli interni, che si adattano in pochi gesti alle esigenze ed alle circostanze. È un veicolo per chi bada al sodo e senza troppi fronzoli, essenziale nel linguaggio stilistico ma al tempo stesso confortevole. Lodgy è invece una monovolume che gioca tutte le sue carte sull’abitabilità, con un ambiente pensato per famiglie numerose e degli interni improntati sul concetto di praticità.

Molto convincente nella sua ultima generazione è anche la Nuova Dacia Logan MCV, una familiare media il cui prezzo è imbattibile: in pratica, con i suoi 10.950 € di partenza, è una Wagon che costa quanto un’utilitaria, e che si lascia guidare in maniera fluida garantendo comfort a tutti gli occupanti, ed in più ha guadagnato molti punti in fatto di look con il corposo restyling operato a settembre del 2016.
Anche su Logan MCV troviamo il GPL, con i motori 0,9 sorprendente per quanto è pepato, ma anche con la cilindrata 1.2.

Infine, la Dacia Sandero, l’utilitaria low-cost che contende alla Duster il primato interno di vendite e che piace davvero tanto non solo perché parte da un listino di appena 7.450 €, ma anche perché ha una linea gradevole e discreta. È vero, i costi contenuti si notano, per lo meno nelle finiture e nelle dotazioni, anche se basta poco per arricchirla.
Ma tutto è compensato da un certo comfort di guida anche sullo sconnesso, dall’eccellente visibilità e da una complessiva sensazione di essere la scelta ideale per chi “se ne frega” delle apparenze e vede l’auto come uno strumento per andare dal punto A al punto B in sicurezza. Proprio per questa categoria di persone, l’economia assicurata dal GPL è irrinunciabile!

Bisogna inoltre tenere presente che, sull’intera gamma, Dacia assicura una garanzia di 3 anni (o di 100mila km): indice questo di estrema correttezza e convinzione nei propri mezzi!

LaFerrari Aperta: un piacere di guida estremo, ma solo per pochi eletti

Uno spettacolare gioiello prodotto in appena 209 esemplari, tutti già venduti; LaFerrari Aperta, dopo aver entusiasmato il pubblico dell’ultimo Salone di Parigi dando
spettacolo con la sua silhouette da roadster, è il regalo che Maranello si concede per festeggiare i 70 anni di attività, un anniversario che cadrà nel 2017.

Le caratteristiche prestazionali e meccaniche sono le stesse de LaFerrari, cambia solo il top che è disponibile sia in versione soft che in quella hard in fibra di carbonio: resta la Ferrari più efficiente e prestazionale di sempre, spinta da un motore ibrido per complessivi 963 cavalli, e che sfrutta la tecnologia Kers mutuata dalla Formula 1.

Il piacere unico ed indescrivibile della guida aperta non era semplice da ottenere senza intaccare le caratteristiche di una vettura nata con un’estetica ed un’aerodinamica ben precise, ma il risultato è senza ombra di dubbio eccellente. Miratissimi gli interventi del Centro Stile Ferrari, tutti volti a mantenersi fedeli al modello originario pur adeguando il veicolo con differenti coefficienti di resistenza all’aria, e le prestazioni sono così rimaste le stesse, elettrizzanti: una velocità massima di 350 km/h ed uno 0-100 in 3 secondi, con il telaio che è stato irrigidito dove necessario e la pressione dell’aria che viene incanalata nel modo più corretto.

Dicevamo dei 209 esemplari: 200 sono stati già venduti, ai clienti più affezionati, prima ancora che venisse presentata al pubblico. Qualcuno è rimasto deluso, non erano certo solo 200 i “fanatici” disposti ad acquistarla a scatola chiusa, ma le regole di casa Ferrari sono particolarmente severe e bisogna dimostrare di “meritarsi” l’acquisto, nonostante stiamo parlando di un veicolo venduto alla cifra astronomica di quasi 2 milioni di euro.

Vi starete chiedendo a chi sono riservati i 9 esemplari restanti: Ferrari ha deciso di tenerli per sé, in sede, in previsione dei grandi festeggiamenti in programma nel 2017 quando, come detto in apertura, la casa di Maranello taglierà il traguardo dei 70 anni di storia.