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Nuova Nissan Micra è pronta a sbalordire ancora!

Si è affacciata sul mercato per la prima volta ben 35 anni fa la Nissan Micra, con un progetto che all’epoca colpì moltissimo per il suo design inusuale e le misure ultracompatte. Elemento chiave del suo fascino, la sua agilità nel traffico urbano l’ha da subito resa amatissima dagli italiani che hanno poi continuato ad apprezzare tutti i doverosi adattamenti, generazione dopo generazione, che l’hanno resa ad ogni passaggio più rispondente alle mode del momento.


Oggi debutta finalmente anche per la vendita la quinta generazione di Nissan Micra, con una rivoluzione estetica e tecnologica che la rende la versione più lunga, larga e bassa di sempre, ma che resta fedele a degli stilemi che ne fanno un modello immediatamente riconoscibile come principessa elegante nel segmento delle city car.
L’innovazione è sempre stata al centro di qualsiasi progetto Nissan, e se in questo caso il comparto design si è davvero dato da fare per l’elaborazione di qualcosa che fosse ancora migliore di quanto proposto fino ad ora, sotto l’aspetto tecnico la nuova giapponese è stata studiata per rivoluzionare il suo concept anche sfruttando precise tecnologie inedite per l’intero segmento, al fine di farla apparire non solo “carina” e sbarazzina ma anche sicura, performante, confortevole.

Ecco quindi il sistema di allerta per il mantenimento della traiettoria in corsia, insieme ad altri elementi che si associano ad un nuovo rivisto design che sa colpire nel segno e che continuerà ad affascinare e mietere consensi.
La nuova Nissan Micra viene offerta in questo 2017 di rinascita con un motore 3 cilindri, in omaggio al downsizing imperante, un motore turbo benzina 900 da 90 cavalli davvero scattante; sempre a benzina, ma aspirato, è il motore 1.0 da 73 cavalli, mentre chi preferisce il diesel potrà orientarsi sull’1.5 ancora da 90 cavalli.

È un modello prettamente europeo anche negli interni, da ritenersi un altro dei punti di forza dell’ultima versione, ma sorprende la versione limitata che prende il nome di Bose Personal Edition e si rivela una sala concerto semovente perché offre a tutti gli occupanti esperienze acustiche inimmaginabili, ma che è riservata a soli 3.000 acquirenti.

Nissan si aspetta davvero molto da questo lancio, ma tutto lascia presagire che le attese saranno premiate!

 

Nissan Qashqai, la pioniera dei crossover

Il suo ruolo, e le sue responsabilità nei confronti dell’intero mercato dell’automobile, sono molto più che rilevanti. Nissan Qashqai ha infatti contribuito alla nascita e all’esplosione del fenomeno crossover, una vera e propria nuova categoria di automobili capace di combinare in un mix di successo la praticità e l’appeal di un SUV con le più maneggevoli dimensioni di una berlina.

Dal suo debutto, avvenuto esattamente 10 anni fa, Qashqai ha rivoluzionato il modo di vedere l’auto con una formula realmente inedita, la prima vista negli ultimi decenni e che ancora oggi fa sentire le sue ripercussioni. È stata ovviamente oggetto di studio da parte dei rivali, che non hanno potuto correre il rischio di essere tagliati fuori da un modello che stava facendo incetta di immatricolazioni, e solo così si è giunti, 10 anni dopo, ad inizio 2017, con ben 21 rivali dirette della Nissan Qashqai che però continua strenuamente a difendersi restando comunque il modello più richiesto della categoria.

È riuscita a restare al vertice non solo perché non ha mai tradito l’identità originaria, conservandola come il più prezioso dei tesori, ma anche perché ha saputo innovarsi integrando nuovi canoni stilistici e nuove tecnologie che l’hanno comunque lasciata fedele al progetto di partenza.
In 10 anni Qashqai ha venduto nella sola Europa oltre 2,3 milioni di unità, il tutto attraversando un primo restyling nel 2010 (in realtà con interventi prettamente tecnici sulle dotazioni di bordo) e poi una vera e propria seconda generazione nel 2014, a 7 anni dal debutto, che l’ha ulteriormente arricchita di “giocattoli” come la tecnologia Intelligent Park Assist.
Le forme di questa pioniera sono rimaste sempre quelle insolite a vedersi e che solo uno sguardo superficiale può considerare “sgraziate” o poco seducenti. Il fascino di Qashqai sta proprio nel suo essere orgogliosamente diversa, nel sapersi proporre con piglio concreto e sicuro di sé, e nel far presa non sui soli automobilisti. Stiamo infatti parlando di un veicolo che, proprio per l’enorme carica innovativa che ha saputo portare con sé, ha ricevuto oltre 80 riconoscimenti di vario tipo da parte degli addetti ai lavori. Tanti premi significano per forza qualcosa, e l’automobilista (ovvero l’acquirente) attento sa distinguere quando un alloro è solo pubblicità e marketing da quando è invece testimonianza della globale riuscita e bontà di un progetto.

E allora, lunga vita alla rivoluzione, se porta il nome di Nissan Qashqai, e siamo certi che presto anche a lei, dopo quello del 2014, toccherà un nuovo intervento tecnico e stilistico di make-up per restare concorrenziale ai massimi livelli di fronte ad avversarie sempre più bramose di scalzarla dal trono dei crossover.

Infiniti Q50 Eau Rouge, concept sportivo da brividi

Infiniti non è un nome familiare a tutti, anche perché la sua stessa natura di brand di lusso lo pone in posizione elitaria. Sul finire degli anni ’80 Nissan ha voluto rispondere in maniera decisa alle connazionali Toyota ed Honda, che con i marchi Lexus ed Acura dominavano il settore della “gamma alta”: nacque così Infiniti, un marchio che oggi leggiamo in bella evidenza ad ogni Gran Premio di Formula 1, in quanto sponsor della Red Bull campione del mondo.

In ordine di tempo, l’ultimo modello distribuito è la Infiniti Q50, credibilissima alternativa alle cosiddette “premium” tedesche, un’ammiraglia dalle linee fluide eppure molto muscolose che si fa subito riconoscere, catturando l’attenzione.
L’ottimo apprezzamento del pubblico ha spinto Nissan a progettarne una versione molto, molto speciale, nata proprio dal sodalizio sportivo con Red Bull: Infiniti Q50 Eau Rouge presenta infatti dettagli e particolari direttamente derivati dalle competizioni, come la fibra di carbonio. Restano i tratti della Q50 di serie, anche se in questa concept car sono stati estremizzati.
Il motore è all’altezza dell’aggressivo aspetto, perché è un biturbo 3.8 V6 con ben 560 cavalli e naturalmente con trazione integrale, ed al complessivo sviluppo di questo bolide ad alte prestazioni ha contribuito anche il campione del mondo Sebastian Vettel, in quanto testimonial e Director of Performance di Infiniti.

Possiamo solo immaginare quanto sia emozionante guidare un veicolo del genere, basandoci solo sulla seduzione dei suoi scatti: ad un vero appassionato di Formula 1, inoltre, di certo non è sfuggito l’omaggio che il nome stesso porge ad una delle più suggestive curve del circus della Formula 1, quella Eau Rouge della splendida pista di Spa-Francorchamps!

Nissan firma i nuovi Black cabs di Londra

Si può dire che i “black cabs“, i taxi neri di Londra, siano un elemento distintivo della città quasi al pari delle gondole veneziane: di certo non hanno la stessa centenaria storia delle imbarcazioni lagunari, ma insieme alle iconiche cabine telefoniche rosse o agli autobus double deck sono tra i più caratteristici elementi della grande capitale inglese.
Un nuovo design su misura per questi taxi è stato commissionato a Nissan, al fine di ammodernare la flotta con veicoli che siano più “puliti” dal punto di vista ambientale, mantenendo tutti i tradizionali e caratteristici tratti che li rendono inconfondibili.

Nissan ha così rielaborato un suo veicolo commerciale, l’NV200, proposto con un nuovissimo frontale ridisegnato per l’occasione e che meglio si calasse nella parte: questo restyling ha riguardato i fari, diventati circolari, ma anche la griglia ed i paraurti.
Interessante anche lo sfruttamento della tecnologia LED per l’insegna, anch’essa parte integrante dello stile dei taxi neri londinesi, la cui visibilità ne risulta ovviamente migliorata.

Questi nuovi taxi Nissan popoleranno le strade di Londra a partire dalla fine del 2014, con un motore benzina 1.6 particolarmente virtuoso in fatto di emissioni e consumi, mentre già dal prossimo anno inizieranno a circolare gli stessi taxi Nissan NV200 spinti da un motore elettrico al 100%: la richiesta di questo veicolo Zero Emission è basata sulla stringente normativa Taxi for London, che ad esempio prevede anche rigidi parametri in fatto di sterzata. la sua linea sembra ancora più moderna, anche grazie al pannello blu e nero frontale che sostituisce la classica griglia, e che nasconde il bocchettone con la presa di carico. Anche le vecchie tradizioni devono adeguarsi al progresso ma soprattutto all’impatto ambientale!

Il ritorno di Datsun: Let’s GO!

Se sei tra i nostri lettori più giovani, probabilmente non ricordi o non hai mai sentito parlare del marchio Datsun. Saresti del tutto giustificato, dal momento che Nissan, proprietaria di questo marchio, da quasi 30 anni non distribuiva un veicolo firmato Datsun.
Chi ha qualche annetto in più invece ricorderà gli splendidi modelli sportivi, tra cui la 240Z, ed i successi Datsun nel Campionato Mondiale Rally WRC.

Da pochi giorni è iniziata in India la produzione della piccola city car Datsun GO, che si configura come cuginetta low cost della Nissan Micra, della quale ricalca le linee moderne e spigolose ereditandone anche molti dettagli degli interni.
Sembra che dal Giappone non abbiano intenzione di operare una simile “rottura” sul mercato europeo, perché la GO, con il suo contenutissimo prezzo di appena 5000 euro, sarà commercializzata solo in India e successivamente in Indonesia, Sud Africa e Russia.

Il suo nome vuole essere un omaggio al centenario del primo modello mai firmato da Datsun, datato 1914: tutti questi appetitosi dettagli ci fanno solo recriminare sul mancato sguardo gettato sull’Europa, da cui crediamo che solo una certa miopia aziendale tenga lontani dei veicoli dal prezzo così abbordabile che potrebbero essere invece un perfetto volano per venir fuori dalla stagnazione del mercato.

Nissan Note, sicurezza hi-tech ma low cost

Con la nuova Note, per la prima volta approdano su una vettura di segmento B alcuni dispositivi tecnologici che il marchio Nissan aveva fino ad ora riservato solo a veicoli in una posizione più alta nella sua gamma. Ma ciò che sorprende ancor più positivamente è che tali ritrovati vengono messi a disposizione a cifre altamente concorrenziali ed abbordabili, fatto ancora più encomiabile in quanto si tratta del Nissan Safety Shield, ovvero tutto un intero pacchetto che mira a prevenire incidenti, urti e collisioni.

Le principali funzioni sono racchiuse in una sorta di occhio magico posizionato sul portellone posteriore: dietro nomi rigorosamente in inglese (Blind Spot Warning, Moving Object Detection, Lane Departure Warning) si nascondono eccezionali funzioni che consentono di ricevere avvisi acustici e visivi in caso di pericoli nel punto cieco, movimento di altre auto o persone in fase di retromarcia, ed allontanamento dalla corretta corsia.

Va detto però che questa tecnologia non è la sola presente a bordo: ad essa si aggiunge infatti quella denominata Around View Monitor, il che va a configurare una vettura con una visibilità alla guida senza precedenti.
Ulteriori 3 telecamere aiutano in fase di parcheggio, anzi in realtà delegano questo compito interamente alla vettura stessa, con un sistema tanto sofisticato quanto semplice da utilizzare che garantisce una visuale a 360°.

Inizieranno proprio in questo autunno le prime consegne della nuova Nissan Note, una city car di segmento B che punta alla maggior diffusione possibile del concetto di sicurezza, distribuendolo anche su un veicolo dalla più ampia platea di potenziali utenti.

Nissan Leaf, vera auto ma zero emissioni

Nel panorama delle vetture 100% elettriche ed a zero emissioni esiste un marchio che ha scelto di proporre un’auto “vera“, ossia di dimensioni pari ad una normale compatta, poco più di 4 metri, e non la solita microcar esclusivamente da città.
Ci riferiamo a Nissan, che negli scorsi mesi ha presentato una revisione della sua Leaf che in realtà è molto più sostanziale che estetica, visto che quasi tutte le migliorie riguardano l’aspetto tecnico e prestazionale ed il solo frontale è stato leggermente ritoccato.

La Leaf vanta adesso un’autonomia dichiarata di ben 199 km, ed un’assetto molto più rigido con un sterzo più sensibile, il che fa sfruttare al meglio i suoi 80 cavalli. Molto significativa l’introduzione della versione Brake, che sfrutta anche il recupero di energia in frenata con un effetto freno del tutto simile ad un tradizionale motore.
Imprescindibile la sua connessione al sistema che permette di conoscere l’ubicazione delle più vicine postazioni di ricarica ed anche se sono in uso o meno.

La proposta di Nissan di noleggiare ad un canone mensile le batterie piuttosto che acquistarle contribuisce ad abbassare il prezzo di listino, che resta ancora abbastanza alto (circa 30mila euro per la versione base) e purtroppo gli ecoincentivi 2013 disponibili per i privati sono andati immediatamente in esaurimento, restando ad oggi quelli per le sole flotte aziendali.

Micra Nismo, la vorremmo anche in Italia

La divisione sportiva di casa Nissan si chiama Nismo, e persegue una strategia volta alla penetrazione nei vari mercati anche con varianti più aggressive e sportive dei tradizionali modelli a listino.
Dopo la Juke e la 370 Z che hanno subito almeno in Giappone queste caratterizzazioni, alla fine del 2013 debutterà sempre nel paese del Sol Levante la Micra Nismo, conosciuta però da quelle parti con il diverso nome di March.

Non è ancora stato precisato se questa versione verrà distribuita anche in Europa, ma intanto ci interessa approfondirla più da vicino per alcune sue specifiche davvero intriganti.
Partendo dai motori, che a seconda della scelta tra Nismo e Nismo S sono un 1.2 con 3 cilindri da 79 cavalli oppure un più pepato 1.5 da 115 cavalli con assetto spiccatamente sportivo.
La Micra in versione base è una vettura sostanzialmente tranquilla, ma con il kit aerodinamico che arricchisce la Nismo, comprendente spoiler, minigonne, scarico maggiorato, non ne guadagna solo l’aggressività estetica ma anche la risposta su strada.

Tantissime le rifiniture sia esterne che interne che si rifanno al rosso, marchio di fabbrica della divisione Nismo, mentre una generale nuova taratura di sterzo e servosterzo, sospensioni, impianto frenante ed assetto nel suo complesso va ad aggiungersi a tutti gli ingredienti per i quali saremmo davvero rammaricati di non poter beneficiare di questa piccola racing anche sulle strade italiane.