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DS3 Crossback E-Tense, il futuro elettrico

Il piacevole silenzio che deriva dalla guida di un’auto elettrica è solo una delle componenti di questa inevitabile rivoluzione, anzi transizione energetica che il Gruppo PSA ha messo in atto su tutti i veicoli della sua gamma, a partire dalla Nuova Peugeot 208.
Questo sguardo lanciato su un futuro elettrificato dell’automobile coinvolge anche il brand di lusso del gruppo, quello denominato DS, che ha presentato la DS3 Crossback E-Tense come brillante soluzione di stile ispirato all’haute–couture applicata all’automotive.

Il vantaggio di aver progettato una comune piattaforma multienergia capace di accogliere sia veicoli dal motore tradizionale che elettrici è evidente, perché consente di razionalizzare i costi e di offrire soluzioni articolate e convincenti: l’autonomia dichiarata per la DS3 Crossback E-Tense è di 320 km a piena carica secondo il ciclo di omologazione WLTP, con batterie che possono essere ricaricate in soli 30 minuti all’80% se collegate a colonnine da 100 kWh, mentre per la ricarica domestica servono circa 5 ore.
La libertà di movimento e il piacere di viaggiare rappresentano il fulcro di questa delicata strategia che ha compreso la direzione intrapresa dal mercato verso l’elettrificazione, anche se è presto per stabilire in quanto tempo e con quali volumi di adegueranno le richieste degli acquirenti.

Le virtù della DS3 Crossback E-Tense

Motore 100% elettrico non vuol dire oggi in nessun caso rinunce, ed al volante di questa DS lo si comprende al volo perché si scopre un’efficienza energetica di primissimo livello, supportata da una potenza di 136 cavalli. Non si scende a compromessi e non si rinuncia a nulla nemmeno in termini di abitabilità, perché la piattaforma consente di integrare al meglio le batterie senza sottrarre spazio ai passeggeri, e ci si sposta in totale assenza di rumori o vibrazioni scoprendo un comfort di viaggio inedito.
L’isolamento acustico è quello già assicurato dalla versione tradizionale DS3 Crossback, come abbiamo visto in un nostro precedente articolo, ma naturalmente la propulsione elettrica contribuisce a renderlo ancora più efficace, permettendo tra l’altro di scegliere 3 modalità di guida a seconda dei gusti e delle situazioni: Eco, Comfort e Sport, con quest’ultima che accresce all’istante la coppia e regala inattese soddisfazioni, il tutto in totale libertà di spostarsi dove e quando si vuole anche in presenza di blocchi della circolazione per motivi ambientali.

Tanto sfoggio di tecnologia fa il paio con degli interni se possibile ancora più sofisticati, ricchi di dettagli raffinati e sobri e con una gamma di materiali, sellerie e tinte in grado di soddisfare anche i più esigenti.
È uno sguardo fiducioso gettato sul futuro, perché la mobilità non può essere insensibile alle tematiche ambientali, ed un simile sforzo conferma la consapevolezza di tutto il Gruppo PSA in materia.

Con DS3 Crossback il lusso è accessibile

Citroën DS3 Crossback è un piccolo SUV compatto ma di categoria Premium provvisto di un’identità stilistica elegante, moderna e accattivante, ma che nasconde sorprese tecnologiche da vera prima della classe.


È un autentico simbolo di lusso e di eccellenza motoristica declinato alla francese, che con il suo design del tutto peculiare va a rompere gli schemi già noti del segmento grazie a linee raffinate e sinuose che raramente si vedono su auto di pari categoria, il tutto esaltato dall’impiego di materiali più pregiati del consueto e da una maniacale cura per i singoli dettagli che la rendono un punto di ispirazione al quale guardare come riferimento per l’avanguardia dello stile, delle prestazioni ma anche del comfort di bordo.

Linea e abitacolo della DS3 Crossback

Questo modello incarna tutto lo spirito del brand “di nicchia” DS all’interno del Gruppo PSA, distintivo nelle sue linee fluide ma che lo fanno comunque apparire maestoso a partire dall’ampio frontale che si sviluppa poi in una carrozzeria finemente scolpita nella quale fari anteriori e posteriori sono come incastonati, quasi fossero dei gioielli, e contribuiscono all’identità complessiva del veicolo.

Gli interni e l’abitacolo tutto della DS3 Crossback viaggiano nel futuro con un quadro strumenti totalmente digitale e una plancia derivata da quella della lussuosa sorella maggiore DS7 Crossback: tutto è progettato per essere comodo ed avvolgente, in materiali di alta qualità e con tecnologie volte ad esaltare il comfort, basti pensare al riscaldamento ed alla regolazione elettrica dei sedili ma anche all’impeccabile insonorizzazione dell’abitacolo ottenuta attraverso speciali stratagemmi per le lamiere e i vetri ma anche con un estrattore d’aria appositamente disegnato.

I motori di DS3 Crossback

Il pacchetto dei propulsori disponibili è molto ben assortito, e se i benzina PureTech sono disponibili in versioni 1.2 3 cilindri da 100, 130 o 155 cv, per i diesel BlueHDi ci sono versioni da 100 o 130 cv: tutte si distinguono per l’efficienza e il basso impatto ambientale anche ad elevati regimi, in special modo quando coniugate con il cambio automatico EAT8.

In sintesi si può riassumere che questo spazioso SUV rappresenta una validissima alternativa a proposte di pari segmento di categoria Premium, per il concorso tra prestazioni soddisfacenti ed appaganti erogate da tutti i motori della gamma e un carattere spigliato e deciso sia delle linee esterne che di un abitacolo moderno, impreziosito da una strumentazione digitale di primissimo livello. Il cruscotto è infatti innovativo nel design ma anche nella completezza di tutte le funzioni di infotainment e di assistenza alla guida, che mettono il guidatore in condizioni di estrema sicurezza.

DS 3 Crossback, stile inconfondibile e di gran pregio!

Quando venne annunciata la DS 7 Crossback, con la presentazione in grande stile che meritava il primo modello interamente sviluppato da DS partendo da un progetto originale ed autonomo e non derivato o dipendente da “eredità” Citroën, l’A.D. di DS Automobiles Yves Bonnefont aveva anche annunciato un nuovo modello all’anno. In concomitanza con lo scorso Salone Internazionale dell’Automobile di Parigi, la promessa è stata mantenuta togliendo i veli alla DS 3 Crossback, nuovo SUV compatto di livello Premium che punta senza mezzi termini alla leadership nel suo segmento di riferimento, con buona pace delle concorrenti Audi, BMW, Mercedes: certo non avversari qualsiasi, e ciò significa un concreto impegno a voler fare sul serio.

Nessun timore reverenziale nei confronti dei mostri sacri, tanta bellezza sfoggiata ed ostentata ed un’ambizione alimentata dalla grandeur francese rendono la DS 3 Crossback molto più che credibile nelle sue intenzioni di partenza, per lo sviluppo sulla nuova piattaforma CMP del Gruppo PSA, un accorgimento che da solo vale il risparmio di 4 g/km di emissioni di CO2 rispetto all’architettura precedente.
Il resto delle virtù sostenibili, pur su un veicolo che mantiene dimensioni generose, ce lo mettono la maggior rigidità della struttura ed un alleggerimento di circa 30 kg, combinate con la versatilità di un progetto di partenza che consente di utilizzare lo stesso pianale per più versioni, anche quelle elettriche, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse.
Nella seconda metà del 2019 infatti questo compatto SUV lussuoso sarà il primo della sua categoria ad essere proposto ad emissioni ZERO, nella versione DS 3 Crossback E-Tense, che già si preannuncia rivoluzionaria perché non sacrificherà nemmeno un centimetro dello spazio interno alle batterie, dal momento che saranno alloggiate proprio sotto al pianale, e perché garantirà prestazioni sorprendenti sia come scatto che come autonomia con valori addirittura sdoganati secondo il nuovo e più restrittivo Protocollo WLTP.

Lo stile della DS 3 Crossback è semplicemente quello di una scultura nella quale assolutamente nulla sotto il lato estetico è stato trascurato, per ottenere una vettura le cui proporzioni sono di certo inedite ma a bordo della quale trovano alloggio alcune soluzioni tecniche all’avanguardia, come i fari Matrix LED Vision o le maniglie a scomparsa, oltre ad un comparto di sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida da segmento superiore.
Manovre di parcheggio automatiche, frenata di emergenza di ultima generazione anche ad alte velocità, un livello 2 di guida autonoma classificano ad altissimi ranghi questa ultima nata dalla costola Citroën, che partita quasi in sordina ora si sta dimostrando vivacissima nell’aggredire il mercato.

I motori resi immediatamente disponibili già al debutto in primavera saranno i PureTech benzina in 3 diverse potenze fino a 155 cv, e 2 diesel BlueHDi. Dobbiamo ancora soffermarci però su uno degli aspetti che maggiormente caratterizzano questo modello, le sue proporzioni che rispettano gli stilemi del marchio e che allo stesso tempo la rendono immediatamente riconoscibile ed inconfondibile rispetto alle altre: come non associare ad esempio la “pinna di squalo” visibile sulla fiancata a quanto già visto sulla stupenda DS 3?

 

 

DS 7 Crossback, charme e grandeur alla francese

È lo charme, accompagnato dal lusso, a costituire lo spirito aristocratico della DS 7 Crossback, un veicolo che rompe quella tradizione che voleva i marchi automobilistici francesi concentrarsi quasi esclusivamente su modelli dai grandi volumi (di vendite) e molto popolari.

Pensando alla manifattura transalpina in diversi campi, dall’enogastronomia all’haute couture passando per i gioielli o per i profumi, si ha sempre una percezione di grandeur, ma con DS 7 Crossback anche l’automotive entra a pieno titolo in questo circolo riservato a pochi fortunati, grazie ad un progetto che irrompe nella fascia Premium dei SUV di taglia media per fare da guastafeste tra i dominatori tedeschi del segmento.
Lo fa avanzando deciso con il suo look elegante e molto sopra le righe, portatore di dettagli raffinati e mai banali dedicati proprio ai più esigenti, coloro che in un’auto apprezzano non solo le prestazioni ma anche la cura artigianale, i materiali di prima qualità, o per dirla in una sola parola… il lusso.
DS 7 Crossback è a tutti gli effetti un’apripista, non solo per queste virtù che la rendono piacevolmente “barocca”, ma anche perché è il primo vero progetto totalmente autonomo ed originale e che non ha debiti nei confronti di una base di partenza Citroën; nella sua realizzazione meritano speciali elogi gli interni per i quali si è ottenuta un’abitabilità sorprendente per tutti i passeggeri.

Questo elegante SUV si fa valere anche per l’estrema silenziosità in marcia anche a regimi sostenuti, ottenuta con l’uso combinato di guarnizioni inappuntabili e di vetri più spessi degli standard a cui siamo abituati per una ottima insonorizzazione, ma è anche la sua precisa meccanica a contribuire ad un comfort di guida invidiabile.
I motori con i quali viene proposta sono il classico diesel BlueHDi 1.6 da 130 cv e con cambio manuale oppure l’ancora più apprezzato 2.0 con la trasmissione automatica, mentre sono 2 le versioni PureTech 1.6 a benzina, da 180 o 225 cavalli: proprio su questa base è allo studio la versione ibrida che vedrà la luce nel 2019, per un processo di elettrificazione che sta coinvolgendo tutto il Gruppo PSA.

 

DS 3 Crossback, lusso da ammirare e guidare

Stile ed estrema cura per i dettagli sono da sempre i tratti distintivi di DS Automobiles, virtù che hanno permesso a questo marchio di conquistarsi autonomia ed indipendenza all’interno della grande famiglia PSA sin dal 2014. È finita l’epoca in cui questi modelli rappresentavano solo una declinazione “chic” degli equivalenti veicoli Citroën, come testimonia anche il varo di un progetto totalmente inedito e non derivato come la DS 7 Crossback.

Lo spirito DS si fa molto più marcato nella rielaborazione in chiave crossover della DS 3, al fine di tenere il passo di concorrenti di pari grado come la Audi Q2 o la Mini Countryman con ricchezza di personalità e di dotazioni ed una linea da crossover compatto molto elaborata che si sviluppa su una lunghezza di 412 cm.
Un frontale con gigantesca mascherina anteriore, e poi linee eleganti e raffinate che sono state disegnate per renderla sinuosa e quasi scultorea con la sua carrozzeria all’avanguardia, nella quale sono integrate le maniglie a scomparsa – che fuoriescono avvicinandosi all’auto – e che eredita dalla DS 3 la pinna caratteristica sulla fiancata, inconfondibile tratto di stile che è in realtà anche un trucchetto nel quale sono alloggiati i tweeter posteriori dell’impianto stereo.

La sua silhouette imponente ma così raffinata trova come prevedibile negli interni una conferma della vocazione di questo progetto, rivolto a un pubblico esigente e dai gusti molto raffinati. L’abitacolo è curatissimo e con dotazioni rare per un modello di questa categoria, con una plancia che include cruscotto digitale, ampio schermo da 10,3 ” e head-up display, ma anche personalizzazioni derivate dalla ancora più lussuosa DS 7 Crossback come gli ambienti interni e gli interruttori a forma di diamante.
Molto composita anche la scelta degli esterni, con dieci tinte disponibili per la carrozzeria e 3 colori per il tetto che sembra quasi “sospeso” per via dei montanti neri.

Va detto però che la cura non è stata riservata al solo aspetto esteriore, perché a livello tecnico e meccanico la DS 3 Crossback si fa notare ad esempio per la nuova piattaforma CMP, che il Gruppo PSA sfrutterà anche per tutte le future crossover.
C’è poi un completissimo pacchetto di sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida, uno dei suoi punti di forza: parcheggio semiautomatico DS Park Pilot, frenata automatica di emergenza, Cruise Control fino a 180 km/h e molto altro ancora, ed il tutto con un listino che parte da una cifra più che accettabile se si considerano queste premesse, ossia 24mila €.

I motori che saranno disponibili al debutto, previsto per il maggio del 2019, sono il turbo 1.2 benzina in 3 diverse versioni da 100, 130 e 1505 cavalli, e un diesel 1.5 da 100 o 150 cavalli.
Arriverà poi nella seconda metà del 2019 la DS 3 Crossback con motore elettrico, denominata E-Tense, con un motore da 136 cavalli alimentato dalle batterie alloggiate sotto il pavimento e che in base ai test del protocollo WLTP offrirà autonomia pari a 300 km ed una ricarica all’80% in soli 30 minuti.

Segnaliamo infine un’edizione limitata, la DS 3 Crossback La Premiére, ancora più curata se possibile nei dettagli, con interni dedicati e in materiali nobili ed uno spirito ancora più audace ed estroverso.

 

Citroën C4 Cactus cambia per accontentare tutti

All’epoca del suo debutto la Citroën C4 Cactus venne definita eccentrica ed originale nelle valutazioni più bonarie, perché furono in molti a storcere il naso di fronte ad un progetto che in realtà per la prima volta da anni proponeva qualcosa di realmente innovativo nel design, mutuandolo da una precedente concept car i cui crismi sono stati concretizzati nella produzione di serie.

Oggi, giunta a metà ciclo di vita, la C4 Cactus ha saputo comunque conquistarsi il suo pubblico e far cambiare idea a tanti, ma viene comunque riproposta in un restyling che non è un semplice ritocco di make-up ma una vera rivoluzione che coinvolge circa il 90% della precedente carrozzeria, permettendoci di parlare di una nuova generazione a tutti gli effetti.
Gli Airbump che tanto avevano fatto discutere, ossia quelle protezioni molto vistose in plastica applicate sulle portiere, sono stati visibilmente ridotti nelle misure, ridimensionati nell’impatto estetico e relegati nel sottoporta, ma la linea complessiva della C4 Cactus si mantiene comunque bel al di sopra degli standard del “già visto”, e si fa riconoscere al primo sguardo con l’obiettivo dichiarato di raggiungere una clientela che sia il più possibile vasta e trasversale.

All’interno dell’abitacolo si scoprono delle linee molto rassicuranti e comode, fatte per indurre a pensare al salotto di casa, con sedili molto ben riusciti ed ampi che in più possono essere combinati nelle fantasie praticamente all’infinito, tra diversi colori, texture ed inserti e rivestimenti anche variopinti in Alcantara.
Se vogliamo proprio trovare un tasto che non ci convince nell’abitacolo, è rappresentato dai finestrini posteriori disponibili solo con apertura a compasso.

Sotto la carrozzeria poi la nuova Citroën C4 Cactus fa valere un lavoro di sviluppo enorme portato avanti sui sistemi di ammortizzazione, che grazie agli smorzatori idraulici la rendono praticamente “molleggiata” e capace di planare con dolcezza su qualsiasi buca, con un comfort di guida eccellente che però non compromette il piacere di essere al volante.

Davvero silenziosissima, questa Citroën si presta alle più diverse tipologie di impiego anche grazie ad una gamma di motori completa e ben assortita. A chi macina tanti chilometri e vuole farlo in economia è dedicato il motore diesel 1.6 BlueHDi da 100 cv, un perfetto passista, mentre la vocazione urbana più scattante viene esaltata dal turbo benzina PureTech 1.2, che con 110 cavalli permette anche di divertirsi e riesce a dare il meglio di sé se accoppiato al cambio automatico EAT6.
Il Gruppo PSA sembra avere ancora una volta colpito nel segno con questa francese che di certo si farà notare!

 

Nuova Citroën Berlingo mantiene le promesse

Se Citroën ha spesso puntato sulla sua capacità di distinguersi ed emergere rispetto ad altri brand generalisti, la sua CEO inglese Linda Jackson ha anche voluto fare di più: infondere e trasmettere positività attraverso ciascun veicolo di cui si compone la gamma, un obiettivo tanto ambizioso quanto già ben radicato nella casa francese.

Già, perché il brand del double chevron, storia alla mano, ha sempre fatto della vivacità e deglli insoliti ritrovati progettuali un vero marchio di fabbrica, riproposto ad ogni nuovo lancio o ad ogni restyling, e la storica vettura multispazio della casa, la Berlingo, non si è sottratta a tanta intraprendenza appena giunta alla sua terza generazione.

 

Spazio e stile sono le parole d’ordine a bordo di questa multispazio, che ha mantenuto intatto il suo spirito originario pur subendo vistosi miglioramenti a partire dallo sdoppiamento delle proposte quanto a dimensioni. Se Berlingo M cresce di 2 centimetri rispetto all’antenata ed amplifica la sua modularità, Berlingo XL si presenta addirittura con 3 file di sedili.
All’esterno ritroviamo linee che ricalcano l’ormai familiare refrain, con muso molto più alto e lunga modanatura orizzontale ad incorporare gruppi ottici e logo, mentre gli spazi interni su Berlingo versione 2018 possono essere configurati in diversi temi estetici di pari passo con la carrozzeria.

Gli accessori sono tutti all’avanguardia e garantiscono un buon intrattenimento a bordo ed eccellente assistenza alla guida, con un supporto composto tra gli altri dal nuovo sterzo assistito, schermo touch da 8″, sistema Connect NAV e molto altro ancora.
Il tutto compone la risposta Citroën ad un mercato che si dimostra sempre più preparato, attento ed esigente ed è in cerca di eccellenza quando fa il passo di immatricolare un nuovo veicolo.
Anche la gamma dei motori è allineata a queste richieste, perché sia i PureTech che i BlueHDi (range di potenza tra i 75 ed i 130 cv) sono proposti con cambio normale o automatico, e soddisfano le richieste di bassi consumi e basse emissioni.

 

DS 7 Crossback, SUV esclusivo che sa stupire

Dopo aver lavorato duro ed essersi fatta largo prima come serie speciale delle Citroën, delle quali andava ad enfatizzare l’indole più chic e votata al lusso, e poi come marchio a sé stante all’interno della grande famiglia del Gruppo PSA, ora DS Automobiles inizia a fare ancora più sul serio con lo step successivo.

Non che fino ad ora abbia scherzato, perché come abbiamo già analizzato sia la DS 3 che la DS 4 si distinguono alla grande per caratteristiche di qualità, buon gusto ed eccellenti prestazioni, ma era palese la loro derivazione dalle “cugine” di pari segmento di casa Citroën, tuttavia l’ultima nata – la DS 7 Crossback – rappresenta il primo modello totalmente inedito, sviluppato a partire da un progetto proprio ed a sé stante per inserirsi con decisione e piglio sfrontato nel rovente segmento dei SUV di fascia C, frequentatissimo soprattutto dalle concorrenti tedesche ma non solo.

La personalità di DS 7 Crossback

Proprio dalle tedesche la DS 7 Crossback si differenzia con un impatto estetico molto scenografico, del tutto “francese”, con un’andatura poderosa delle sue linee lungo la carrozzeria che non risultano però mai troppo pesanti anche perché rese sfarzose da tanti particolari luccicanti ma mai eccessivi.

Non parliamo solo delle cromature, ma anche dei fari anteriori full LED (il giro di 180° che compiono all’accensione è un effetto scenografico pregevole) e di quelli posteriori con effetto 3D.
Gli interni sono il logico proseguimento di un’architettura così barocca eppure concreta ed efficace, a partire dai materiali dei quali si percepisce la qualità non solo al tatto, ma anche alla vista, e ci riferiamo anche alle morbide plastiche che tante volte trasmettono sensazioni sgradevoli.

Nel caso di DS 7 Crossback questo rischio non sussiste, per non parlare poi del complessivo senso di accuratezza che trasmettono gli assemblaggi, con un cruscotto dominato da una plancia che si merita 10 e lode sia per gli effetti speciali dei due display sia per l’utilità delle funzioni gestite e la possibilità di personalizzarli.
Spicca inoltre un tocco di design e di gran classe come l’orologio centrale BRM, ma per restare alle funzionalità diciamo subito che la tecnologia è assolutamente all’altezza: il DS Active Scan, che scandaglia il fondo stradale al fine di adattare in tempo reale gli ammortizzatori, è solo la punta di diamante di una lunga lista di sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida che include la frenata di emergenza, il check sull’angolo cieco, il Lane Assist che corregge eventuali deviazioni dalla corsia e persino un visore a infrarossi che rileva imprevisti quando si guida di notte.

I diversi allestimenti

Gli allestimenti sono strutturati in 3 versioni, come da abitudine per il Gruppo PSA, ma ci sono poi le combinazioni da comporre (le chiamano Ispirazioni) per gli interni e i vari pacchetti di personalizzazioni, per cui è difficile sul serio riprodurne due uguali.
In tema di motori, DS 7 Crossback sfoggia il benzina PureTech 2.0 da 180 o 225 cavalli oppure gli apprezzatissimi diesel BlueHDi da 1.5 o 2.0, con quest’ultimo che conferma di essere un eccellente 4 cilindri silenzioso, dalla coppia generosa e poco assetato anche grazie al dolcissimo cambio automatico ad 8 rapporti che opera in massima precisione rendendo le cambiate impercettibili.

Siamo di fronte ad un nuovo SUV lussuoso, il cui listino parte da 31.100 € fino a superare i 40mila ma che riteniamo abbia tutte le prerogative per farsi amare!

 

Evoluzione crossover anche per la C3: ecco Aircross!

Evolversi in crossover sembra ormai essere diventato un passaggio chiave per tutti i veicoli generalisti e di successo, e così in casa Citroën hanno cucito il vestito Aircross anche sulla Nuova C3!

Resta immutata quell’aria scanzonata ed allegra che ha fatto della berlinetta un gran successo, ed anche nel caso della crossover vengono presentate infinite possibilità di personalizzazione e diverse combinazioni di colori, per la carrozzeria e per il tetto a contrasto. Anche l’abitacolo rispecchia lo stesso brio e si segnala per la praticità e per i diversi kit di accessori, ma anche per la gran dose di spazio offerta sia ai passeggeri che al carico, per un veicolo che così diventa il massimo della versatilità pur essendo lungo solo 4,15 metri.

Le sue misure le permettono agilità nel traffico urbano ma ovviamente di destreggiarsi alla grande con ottime prestazioni sull’extraurbano, con un buon molleggio e la spinta degli ottimi turbodiesel 1.6 BlueHDi, in varianti da 100 o 120 cavalli, che fanno egregiamente il loro dovere anche a pieno carico.
Per chi invece non viaggia tantissimo, può essere sufficiente il più che valido 1.2 benzina, sul quale troviamo anche il cambio automatico EAT6.

Questo SUV compatto della gamma Citroën è una vera ventata di freschezza nel suo comparto, con uno stile robusto ma originale e tutta la personalità necessaria per dominare la strada distinguendosi!

 

DS 3 Cabrio, una vera dea di bellezza

Il processo di crescita costante, da semplice serie speciale a marchio autonomo e a sé stante, rappresenta per DS il riconoscimento del suo ruolo strategico all’interno del Gruppo PSA.
La sfida francese è molto ambiziosa, perché parliamo di un marchio che sfida apertamente quelli Premium soprattutto di matrice germanica, e che fanno il bello ed il cattivo tempo specie tra i SUV, secondo uno schema che ha assunto i crismi di un oligopolio.

Per mutuare un termine dal mondo del cinema o da quello dei fumetti, potremmo definire DS uno spin-off, anche se in realtà la sua nomenclatura affonda le radici in un passato ricco di fascino come quello della leggendaria Citroën DS, chiamata anche “La Dea” per assonanza con la sua pronuncia francese Déesse, oppure catalogata come “lo Squalo” dai più smaliziati.

Questo brand totalmente nuovo eredita dalla Dea il carisma e la voglia di sbalordire, e lo ha già fatto con le lussuose DS 3DS 4, già oggetto di nostre accurate analisi e recensioni.

Adesso la DS 3 viene riproposta con il restyling che già ben conosciamo, così come è palese il suo debito nei confronti della Citroën C3, ma nella sfiziosa variante Cabrio questa vettura acquista caratteristiche ancora più seducenti.
Contribuisce senza dubbio la nuova mascherina frontale con fari a LED integrati che le conferisce un’allure inconfondibile, ma il ruolo principale nel suo essere catalizzatrice di sguardi ed attenzioni è giocato dalla gamma praticamente sconfinata di possibili personalizzazioni, con ben 11 tinte disponibili per la carrozzeria e 4 per la capote da combinare con 10 diverse finiture per gli specchietti retrovisori e 13 disegni per i cerchi in lega, proposti in diametri 16, 17 o 18 pollici.

In parole povere, vi sfidiamo a trovare due DS 3 Cabrio identiche tra loro, se a questi preziosismi stilistici da scegliere per cucirsi addosso la francesina aggiungiamo anche la gamma diversificata di motori, dei quali 4 sono a benzina e 2 diesel.
Abbiamo però da suggerirvi la versione con il propulsore PureTech 1.2 a benzina, il miglior compromesso tra prestazioni brillanti in città come in autostrada e consumi che non pesano troppo nell’uso quotidiano.


Di certo, nell’attesa dei modelli sempre più lussuosi annunciati dai vertici DS, questa Cabrio assume per ora il ruolo di portabandiera di un gusto riservato a chi ama guidare mostrando charme e spregiudicatezza!