Archive for febbraio 2018

Tiguan Allspace cresce per accontentare le famiglie

Se il mondo delle monovolume è in calata vertiginosa sul mercato, ciò non significa che nessun marchio voglia farsi carico delle esigenze di famiglie numerose o di hobbysti con richieste “ingombranti”.

Ecco quindi che Volkswagen ha deciso di “allungare” la sua Tiguan, trasformandola per la variante Allspace in una sorta di station wagon ma attraverso un processo che ne ha davvero ridisegnato il progetto, partendo dalla nuova piattaforma di casa con nome in codice MQB. Rispetto al SUV Tiguan, infatti, cambia il passo e cambiano quindi radicalmente gli spazi disponibili a bordo, a tutto vantaggio dei passeggeri ma anche della capacità di carico.

Tiguan Allspace in più si propone con un’estetica rinnovata a partire dal frontale, più aggressivo ed alto, ma tutto della carrozzeria è stato ridisegnato, anche sulle fiancate e fino al portellone posteriore, per presentarsi come un’auto del tutto nuova.
In altri paesi del mondo ha infatti un nome tutto suo, ma per quanto è evocativa la fusione tra tigre ed iguana del nome con cui la conosciamo, a noi piace chiamarla così pensandola come un’evoluzione della già apprezzatissima Touareg.

Sul mercato italiano si potrà scegliere tra due allestimenti, Business ed Advanced, entrambi con cambio automatico DSG a 7 rapporti e solo con il motore diesel 2.0 in due diverse potenze, 150 o 190 cavalli. La versione più potente ha in più di serie anche la trazione integrale 4Motion, mentre la dotazione di bordo per l’assistenza alla guida e la sicurezza è eccellente anche a partire dalla versione base.

C’è il navigatore Discover Media, e poi troviamo cruise control adattivo con regolazione della distanza, frenata anticollisione e di emergenza con riconoscimento dei pedoni, e per finire il controllo sul mantenimento della corsia e quello che riconosce la stanchezza del guidatore.

È facile da guidare, anche se bisogna avere un po’ di dimestichezza con i veicoli ingombranti per la sua gestione. Stiamo parlando infatti di un auto maestosa ed imponente che però dall’allungamento ha ricevuto in dotazione un bel po’ di verve anche estetica: il vero plus è comunque rappresentato dagli spazi di bordo davvero sconfinati!

 

Concept Peugeot Rifter 4×4, tagliato per l’avventura!


Chiunque sia affascinato dall’idea di coniugare un veicolo versatile e polivalente con il proprio desiderio di avventura e la propensione ad esplorare terreni e strade sconosciuti, sgranerà gli occhi di fronte al Peugeot Rifter 4×4!
Una concept car come questa, nata dalla collaborazione tra il marchio francese e Dangel, riesce addirittura a farsi definire “show-car“, tante e tali sono le trovate stilistiche e tecniche che la impreziosiscono.

Sappiamo bene quanto i marchi anche generalisti puntino ad alzare l’asticella delle aspettative e delle ambizioni proponendo varianti esclusive, spesso in edizione limitata o a volte nemmeno destinate alle concessionarie. Non si tratta di banali esercizi di stile ma di dimostrazioni di forza e di creatività che servono anche a valorizzare il marchio in sé, accrescendo il generale senso di qualità che il mercato e gli addetti ai lavori percepiscono.

Nel caso del Concept Peugeot Rifter 4×4 le attenzioni si sono tutte concentrate sulla messa a punto di un gioiello munito di ogni comfort per chi intende l’automobile come strumento polivalente da sfruttare per escursioni sotto le stelle, viaggi avventurosi, scoperta di luoghi inesplorati.
Rispetto al modello base che presto entrerà in gamma e che Peugeot presenterà al Salone di Ginevra come una vera novità della sua offerta, questo concept si presenta con la trazione integrale, assetto rialzato e pneumatici specifici per terreni più accidentati.
Lo stile della carrozzeria risponde in pieno ai criteri che deve possedere una concept car, perché sono stati previsti dettagli per personalizzarla e renderla inconfondibile ed incisiva giocando con un vistoso contrasto di colori. La base grigia e nero opaco e impreziosita da decori e materiali, fiancate e frontale hanno subito ritocchi che comunicano carattere e dinamismo, ed ovunque spicca il nome Rifter ben impresso, a ribadire l’identità di un veicolo che poco ha di ordinario.

Numerosi anche gli accessori, dalle barre al tetto ai cerchioni specifici, ma deve senza dubbio essere presa in considerazione la tenda Overland montata sul tetto, l’elemento che meglio riesce a svelare l’indole di un veicolo pensato per l’avventura!

Agli interni è stata dedicata una cura molto speciale: il centro stile Peugeot ha lavorato per ottenere sedili specifici ed inconfondibili, con inserti in rilievo e largo uso dell’Alcantara su cui spiccano le impunture in giallo accesissimo, riproposte anche sul cambio e sul cruscotto.
Non poteva di certo fare a meno, per essere fedele e in linea con il family feeling complessivo, del Peugeot i-Cockpit, la cui plancia è stata finemente arricchita con inserti in acciaio e giochi di colori che esaltano il nome Peugeot, ovunque bene in vista.

A proposito di mobilità alternativa ed esplorativa, non possiamo di certo tralasciare che il Concept Rifter 4×4 prevede anche di potersi allontanare dall’area di stazionamento dove si sono messe le tende a bordo di uno strumento che farà gola a tanti, la mountain bike elettrica Peugeot eM02 FS Powertube equipaggiata di batteria integrata direttamente nel telaio.
Lo stile unico del Concept Peugeot Rifter 4×4 è un concentrato di adrenalina per chi su 4 ruote voglia uscire dai soliti schemi e concedersi esperienze straordinarie!

 

Tre nuove idee alla moda per Lancia Ypsilon

Il fil rouge della tradizione e del Made in Italy è l’elemento di connessione tra tutte le oltre 30 versioni speciali che accompagnano la lunga storia di Lancia Ypsilon, un’auto che dati di vendita alla mano è la più richiesta in Italia dopo la Fiat Panda.

Stile, design e dettagli sempre originali e personalissimi l’hanno resa vettura preferita da un pubblico prettamente femminile, quello più attento ai trend e agli accessori chic così come al desiderio di svelare qualcosa della propria personalità anche attraverso il veicolo che si guida.

Tre novità 2018 nella gamma Ypsilon

Lancia Ypsilon

Lancia ha così arricchito la gamma delle sue serie speciali addirittura con un tris, che prosegue nella traccia della rivoluzione fashion inaugurata all’epoca dell’Elefantino Blu. Scopriamo insieme quali sono i punti salienti di questa nuovissima gamma!

Si parte appunto dalla Lancia Ypsilon Elefantino Blu, dal look dichiaratamente street style e molto modaiolo, fatto di interni in tessuti intrecciati che creano un effetto melange con richiami opachi a contrasto sia sulla plancia che sulle portiere con un gusto che oseremmo definire “All Black“.
Si cambia del tutto registro con la versione Gold, sulla quale i designer e gli stilisti hanno fatto convogliare tutte le più recenti tendenze della moda in passerella proponendo richiami metallici, soprattutto dorati, ed un concetto di spazio che sembra fondere il lavoro con lo svago anche grazie ad una tecnologia di bordo avanzatissima.

A chiudere questo trittico di special edition c’è la Platinum, la più raffinata e dal carattere deciso con i suoi pannelli ad effetto seta, l’ampio uso dell’Alcantara e una lunga serie di punti luminosi disseminati sia negli interni che sulla carrozzeria.
Un apprezzatissimo tocco di classe è rappresentato dai vetri oscurati per una maggiore privacy!

Tanto dispiego di forze non significa che il listino sia gonfiato: in queste 3 versioni, Ypsilon parte da 9.500 €, ma il grande valore aggiunto di questo modello è che la sua svalutazione è lentissima se paragonata ad altre pari grado, e si scopre infatti che è elevatissimo anche il numero di veicoli di seconda mano in circolazione. Ypsilon trova sempre uno sbocco sul mercato!

 

Un nuovo ammaliante look per Ford Ecosport

Quella in atto nel segmento B è una vera e propria guerra senza esclusione di colpi, in special modo tra i marchi generalisti. Nessuno può tirarsi indietro, il rischio è di lasciare campo aperto agli altri contendenti pronti ad approfittarne, e così il Grande Ovale Blu di Ford ha ben pensato di rispolverare una sua proposta come la Ecosport cucendole addosso un abito fatto di maggiore personalità.

Fino ad ora infatti si era quasi “confusa” tra la grande Ford Kuga e la più piccola Ford Edge, non passando del tutto inosservata ma comunque non facendo sfracelli, mantenendosi in punta di piedi e silenziosa tra i dati di vendita.

Eppure il progetto di partenza era molto buono, con una base fatta di tecnologia ed affidabilità alla quale mancava forse solo un po’ di dinamismo, una pecca che in questo restyling è stata risolta in special modo nell’inedito allestimento ST-Line.

Frontale tutto nuovo con mascherina ridisegnata ed ingrandita, e sguardo luminoso ora provvisto di luci diurne a LED. Il tutto in una figura snella ma allo stesso tempo più “muscolosa” e scolpita, in ossequio a un maggiore slancio estetico.

Questa nuova versione di Ford Ecosport ha un abitacolo molto ben organizzato e con un posto di guida completo, nel quale le migliorie sono evidenti non solo in termini di spazio.
Molto buona la posizione di guida, che consente di dominare il traffico, mentre al lancio iniziale dello scorso mese sono stati offerti 3 diversi motori: 1.0 Ecoboost a benzina, un 3 cilindri in varianti da 125 e 140 cavalli, ed il già collaudato diesel TDCi 1.5.
Altri propulsori arricchiranno questa gamma entro giugno, e saranno un altro benzina questa volta da 100 cv ma soprattutto l’annunciato e nuovissimo diesel TDCi 1.5 Ecoblue, interamente realizzato da Ford e l’unico in gamma a disporre della trazione integrale, un motore molto regolare ed anche dalle belle risposte a bassi regimi, con innesti del cambio molto precisi.
Per gli allestimenti, la famiglia è la stessa di Ford Fiesta: Plus, Titanium ed ST-Line.

Il grosso dell’impegno in questo senso Ford lo riserverà, nel corso del 2018, al fronte crossover, dove sono previste le versioni Active non soltanto per la best seller Fiesta ma anche per Focus e Ka.

 

Nuova generazione di Nissan Leaf, sorprese a zero emissioni

Il processo, o anzi la marcia di avvicinamento verso l’obiettivo auto elettrica e a zero emissioni in sostituzione di quella a combustibile tradizionale e fossile – quindi esauribile – sembra aver assunto, dopo un’epoca di tentennamenti, dubbi e perplessità, una nettissima svolta in accelerazione.
I meriti vanno ovviamente ascritti alle migliorie ed al progresso in fatto di batterie, del loro peso e volume ma soprattutto della loro tecnologia che ne ha migliorato resa e durata, inclusi i tempi di ricarica, rendendole anche più accessibili sotto l’aspetto economico.
L’auto elettrica più venduta al mondo e di certo la più celebre è la Nissan Leaf, ed a testimoniare questo successo ci pensa il debutto della sua seconda generazione che introduce delle sostanziose novità tecniche tutte da scoprire.

I punti di forza di Nissan Leaf

La forza di un’auto che procede emettendo soltanto un sibilo e sfruttando energia che in molti casi è addirittura ottenuta grazie alle mega turbine che accumulano l’energia del vento è sotto l’aspetto simbolico realmente enorme, eppure non è l’unica posseduta da questa Nissan.
La nuova Leaf è un’auto ancora più flessibile della precedente versione, perché è in grado di offrire modalità di guida inedite e piacevoli: segnaliamo tra queste la tecnologia ProPilot, che in totale autonomia mantiene in autostrada la vettura al centro della corsia ed alla giusta distanza di sicurezza dal veicolo che precede, con in arrivo anche la funzione di cambio corsia con sorpasso, ulteriore chicca tecnologica che potremo ammirare all’opera tra qualche mese.

Quella che però stupisce è la modalità e-Pedal, che consente di gestire l’accelerazione con il classico pedale e la frenata semplicemente rilasciando lo stesso, in modo graduale o più deciso se le circostanze lo richiedono. È necessario fare un po’ l’abitudine a questo stile di guida, ma una volta che si è presa la mano tutto diventa fluido e scorrevole! Se il pedale viene rilasciato di scatto si accendono in automatico le luci posteriori intermittenti di segnalazione, ma resta in ogni caso attivo e funzionale il classico pedale freno.

L’autonomia di Nissan Leaf

Veniamo alle più comuni note dolenti delle auto elettriche, l’automonia di marcia a ricarica completa. Nissan dichiara 270 km sul misto e addirittura 415 nel ciclo urbano, ed anche se i test che l’hanno messa alla frusta hanno rivelato qualcosina in meno, va detto che per l’uso urbano quotidiano una ricarica totale è più che sufficiente.
Cambiano le prospettive sui tracciati più impegnativi o per le lunghe traversate, ma si può affermare tranquillamente che al prezzo di partenza di 33mila € il compromesso è molto più accettabile che in passato.
Tra l’altro Nissan ed Enel hanno messo a punto una sinergia che include nel prezzo una smart box di ricarica per ben 1.350 kWh.

Stiamo entrando probabilmente nella nuova generazione delle auto elettriche, verso un mondo a zero emissioni!