Archive for febbraio 2015

Infiniti Q50, sfida alle premium tedesche

Il segmento D, dedicato a chi ama le berlinone di gran lusso, ha una sua schiera di appassionati inscalfibile, ed al tempo stesso schiera sul mercato 3 autentici mostri sacri, le corazzate tedesche Mercedes, BMW ed Audi.

Rompere questo predominio è un’ardua impresa, ed Infiniti, il brand luxury giapponese, ci prova con un’idea: ampliare l’offerta dei motori della sua ammiraglia Q50, aggiungendo alle già collaudate ibrida e turbodiesel 2.2 un bel motore turbo benzina 2.0 da 211 cavalli, molto divertente e versatile perché in grado di farsi spingere alla grande in scioltezza ma anche di essere tenuto più “a freno”.

Una simile proposta in realtà strizza maggiormente l’occhio all’Europa, perché in Italia il motore diesel continua ad essere uno dei preferiti, per gli ovvi motivi legati non solo al costo del gasolio, ma anche a quelli dei veicoli in sé.
In Europa non c’è tanto interesse verso il diesel, anzi… molti paesi stanno addirittura pensando di “penalizzarlo” in fatto di libertà di circolazione in città.

Eppure questo turbo benzina ha tanti motivi per farsi amare ed apprezzare, a partire dal sistema di controllo elettronico Direct Active Steering (DAS) che agendo sullo sterzo offre tante opzioni per mappare e configurare lo stile di guida, rendendolo volta per volta più dolce o più aggressivo attraverso numerosi passaggi intermedi.
Il suo aspetto è da grande ammiraglia, una berlinona di gran carattere e con interni sobri ed eleganti, nei quali spiccano i sedili esageratamente comodi ed il touch screen da 7″ intuitivo e brillante.

Riuscirà Infiniti Q50 a rubare qualche cliente alle tedesche?

Ducati Monster 821 fa divertire tutti

Con la Monster 821, Ducati ha voluto “ridimensionare” le caratteristiche di questo suo modello di spicco già noto nella versione 1.200, anche se non la si può assolutamente considerare una moto per sprovveduti o biker alle prime armi, perché ha anch’essa bisogno di un bel po’ di esperienza per essere guidata in scioltezza.

È quindi una sorella minore ma di certo non una “entry level“, una naked per nulla da sottovalutare anche per il numero di cavalli che la spingono, ben 112.
In casa Ducati hanno pensato realmente a tutto per renderla “docile” o comunque sicura anche spingendola di brutto: all’immancabile ABS si aggiungono il controllo di trazione Dtc e la possibilità di mappare il motore grazie al sistema elettronico Riding Mode, col quale il suo carattere può essere adeguato volta per volta alle circostanze.

L’essere stata “contenuta” rispetto al modello di riferimento con cilindrata 1.2 la rende paradossalmente più divertente, perché le possibilità di sfruttarla sono maggiori, e permettono di godersela anche in escursioni più tranquille.
Del resto, sia sul finire del 2014 che in questo primo scorcio di 2015 il responso del pubblico italiano è stato più che lusinghiero: in tutta franchezza, noi impazziamo letteralmente per la sua versione Dark, quella interamente nera!

Dacia Duster, low cost imbattibile

È una scelta già compiuta da oltre 1.2 milioni di automobilisti nel mondo quella relativa alla Dacia Duster, il SUV crossover dalle dimensioni compatte ma dall’aspetto bellicoso e pronto ai più arditi fuoristrada. Il suo recente restyling è stato quasi obbligato, perché anche questo marchio in orbita Renault ha compreso l’esigenza di essere presente nel segmento forse più in forma del mercato con un prodotto che fosse al passo con i tempi e con le più recenti linee guida del design.

Nonostante l’aspetto, Dacia Duster specialmente in Italia non si avventura quasi mai in escursioni off-road: la preponderante scelta della più “tranquilla” trazione anteriore al posto di quella integrale testimonia infatti quanto gli automobilisti italiani amino sfoggiare il veicolo grintoso o alla moda per spostamenti confortevoli nel traffico urbano, sfruttandone poi le caratteristiche per gli spostamenti fuori porta del week end.

Questo SUV low-cost dall’aspetto muscoloso si fa apprezzare per le linee accattivanti e per la sua versatilità, in grado di accogliere famiglie anche numerose ma offrendo al tempo stesso tanto spazio a bordo, il tutto con un eccellente controllo della guida ed un assetto estremamente confortevole.

In pratica, una berlina con tanta grinta, che sorprende con un prezzo davvero imbattibile soprattutto se messo in relazione con l’agilità ed il divertimento assicurato al volante.

Lancia Ypsilon ELLE, perfetta per lei

Un allestimento deliberatamente femminile, pensato per un veicolo da sfilata: è quello che riguarda la Lancia Ypsilon ELLE, non nuova a questa rivisitazione in chiave glamour.
La sua nuovissima versione è ancora più ricca, con dettagli da serie speciale come le rifiniture Dark Chrome e gli esterni con tinte appositamente studiate, come il Cipria Glam che è addirittura cangiante a seconda della luce che lo investe.

È poi negli interni che scopriamo l’eleganza del suo stile, in virtù di materiali ricercatissimi che compongono un ambiente cool, mettendo insieme la pelle con l’Alcantara in un mix che esalta le contaminazioni.
Anche per il volante ed il pomello del cambio troviamo una ricerca del dettaglio pregiato a tutti i costi portata ai suoi estremi, per un veicolo che vuol essere amato dal pubblico femminile grazie alla sua personalità ricca di stile.

I motori sono quelli che già conosciamo per la gamma Ypsilon, benzina e diesel, ma spiccano quelli ecologici: Ypsilon ELLE viene infatti proposta sia spinta dal GPL che dal metano.

Ci sembra un’operazione di mercato di grande interesse, e destinata a conquistarsi la sua fetta di notorietà: probabilmente la reinvenzione dell’allestimento ELLE è stata dettata dal successo riscosso dalla Toyota Yaris byD della quale abbiamo già avuto modo di parlare, e che si è rivelata intrigante anche per la sua solidità!

KTM RC 125, dalla pista alla strada

Riprodurre le moto da corsa in versione omologata per la strada, in gergo chiamata racing replica, sembra essere un’attività alla quale i costruttori non vogliono rinunciare neanche in periodo di crisi. KTM, marchio austriaco famoso per le linee spigolose delle sue due ruote, non è da meno ed ha tratto ispirazione dalla superbike RC8 per lanciare la KTM RC 125, una maxi dalla tecnica estrema e miolto massiccia nelle forme.

Il suo telaio a traliccio basta per fornire un primo impatto visivo che cattura, ma naturalmente la sua tecnica è adeguata ad una due ruote così affascinante e dalle eccellenti prestazioni: piacciono molto le scelte effettuate per le forcelle, ma anche le gomme oversize a tutto vantaggio della stabilità ed il cruscotto interamente digitale.

KTM RC 125 ha l’ABS di serie e monta sospensioni confortevoli che la rendono adatta a qualsiasi tracciato, oltre ad offrire una comodità inaspettata anche per un eventuale passeggero grazie al codone nel quale è incorporato il prolungamento della sella.

Una moto pensata per i più giovani, anche se il suo motore monocilindrico a 4 tempi sembra proprio essere adatto anche a chi ha qualche anno in più!

Il mito Piaggio è la Vespa Sprint 125!

 

 

Quando si parla di un Vespino mitico, ci sono poche alternative: ci si sta riferendo alla Sprint 125! Una storia quarantennale ha reso questo modello uno dei preferiti da parte dei più giovani, e se oggi Piaggio lo ripropone in un nuovo look adatto al terzo millennio vuol dire che a Pontedera sanno davvero come accontentare il mercato!

C’è qualcosa di unico in Vespa Sprint 125, una compattezza di linee ed un innato carisma che la rendono appetibile nonostante il prezzo leggermente più alto rispetto alle dirette concorrenti di pari livello.
La cura nella sua realizzazione e la precisione del suo design, con una carrozzeria “small body”, sono solo gli aspetti più evidenti, ma un’analisi più attenta svela ad esempio il vano nel retroscudo, un classico intramontabile di Vespa, e la capienza del vano sottosella.

Dal punto di vista tecnico non mancano poi le piacevoli sorprese: in primo luogo, le sospensioni rendono la sella confortevole anche per due passeggeri, perché sono in grado di attutire anche gli scossoni del centro cittadino; il suo motore a 4 tempi raffreddato ad aria, poi, sembra fare di tutto per far dimenticare del rifornimento, con un’autonomia di oltre 200 km ed i 35 km/l dichiarati…naturalmente agendo dolcemente sull’acceleratore!
Un optional a nostro avviso indispensabile, anche se fa salire il prezzo di 390 euro, è il sistema ABS per accrescere la sicurezza di uno scooter che vanta comunque una eccellente stabilità grazie alle ruote da 12″.

Sfrecciare in città a bordo di Vespa Sprint 125 è quasi uno status symbol!