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Nuova Ford Puma, da sportiva a crossover

C’è stata un’epoca rigogliosa per il settore delle auto più sportive, gli anni ’90: a quei tempi abbondavano le proposte di coupé dall’aria aggressiva e grintosa, schiacciatissime al suolo e con linee agili e audaci.

Chi ha buona memoria ricorderà di certo la Ford Puma, esemplare perfetto della categoria in esame che però ha subito nel tempo un inevitabile declino per il cambiamento dei gusti e delle esigenze della mobilità, fino ad essere soppiantata  da modelli di genere totalmente diverso in quella che è stata forse l’evoluzione più significativa degli ultimi decenni per il mercato dell’automobile.

Ford ha voluto rievocare un nome che mantiene intatto il suo fascino e che fa comunque da invitante biglietto da visita per il lancio della Nuova Ford Puma, un modello che va a inserirsi nel segmento in assoluto più vivace sul mercato, cresciuto a dismisura negli ultimi due anni e che le proiezioni di mercato danno ampiamente oltre il 30% di immatricolazioni entro fine 2019. Parliamo ovviamente dei SUV crossover compatti, segmento che Ford ha deciso di aggredire con convinzione andando a colmare una sorta di “gap” presente nella sua gamma.
Mancava infatti, tra la piccola Ford Ecosport e la Ford Kuga, una sorta di anello di congiunzione che desse continuità. Chi un tempo ha amato le monovolume ormai meno richieste potrà però trovare nella Nuova Puma una validissima quanto seducente alternativa.

È stata concepita come modello di estrazione essenzialmente europea e non globale, per cui il suo reparto design ha potuto lavorare senza quei vincoli che un’auto destinata ad una platea più vasta deve rispettare. È infatti risaputo che in Europa sono apprezzate caratteristiche peculiari per gli autoveicoli, quelle che in altri continenti attecchiscono di meno, e ci si è quindi potuti concentrare senza problemi su un design sofisticato, degno di un’auto comunque sportiva e bella da guidare ma con un marcato carattere Premium affiancato ad elementi da GT: nessun compromesso!

Ford Puma è in effetti stata ricavata a partire dalla piattaforma della Ford Fiesta, anche se per darle un’allure più grintosa e che apparisse meglio piantata al suolo rispetto al tipico look da SUV le sue forme sono state spianate, allungandola fino a 4,19 m e facendola crescere anche in larghezza ed altezza.
Ci sono due versioni annunciate: mentre la Titanium sembra virare più esplicitamente su un allestimento da SUV puro per equipaggiamenti ed optional, la ST Line va in direzione decisamente più sportiva, ma in ogni caso parliamo di pacchetti molto sofisticati su un’auto che però assicurerà sorprendente capacità e versatilità di carico, con un bagagliaio “scavato” da ben 456 litri.

Per i motori, l’intramontabile ed affermatissimo diesel di Ford 1.5 da 120 cavalli sarà affiancato dalle varianti a benzina 1.0 3 cilindri da 125 o 155 cavalli ma anche da una versione ibrida con impianto da 48 volt, un segnale importante da parte di Ford verso una sua responsabilizzazione circa le tematiche ambientali di una mobilità più sostenibile.

Dovremo attendere l’autunno per conoscere i listini di questa Nuova Ford Puma che entrerà in commercio entro la fine dell’anno, ma dai segnali pervenuti la curiosità e l’interesse del mercato sembrano già essere in grande fermento: sarà forse per ciò che il nome Puma sa evocare?

Nuova T-Cross è il crossover che mancava

Si fa largo lo “stile social” anche tra le autovetture, soprattutto in concomitanza con le presentazioni dei nuovi modelli. Fanno ormai parte della comunicazione integrata figure come i blogger, gli influencer, le star in genere e tutti coloro che possono garantire un nutrito seguito sul web.
Siamo sempre connessi, ed il gruppo Volkswagen ha intrapreso una strada in linea con i tempi per veicolare il messaggio del lancio di un modello destinato a fare storia come la T-Cross, affidando alla modella e attrice Cara Delevingne il ruolo di ambasciatrice dall’alto dei suoi 40 milioni di followers.

La campagna è così stata globale e giovane, esattamente come la platea alla quale T-Cross, del tutto innovativa nel suo concept, si rivolge: parliamo infatti di un mini-crossover, ossia di un SUV compattissimo (è lungo appena 411 cm) che segna un punto si svolta per il gruppo, finalmente entrato nell’ottica giusta per essere competitivo in un settore che se oggi rappresenta circa il 20% delle vendite a livello mondiale, molto presto con gli attuali ritmi di crescita potrebbe anche raggiungere il 50%.

Tra l’altro T-Cross si presenta come “cugina” nemmeno troppo lontana di un grande successo commerciale dello stesso gruppo, la Seat Arona, che in questo senso ha fatto da apripista vagliando le risposte del mercato e confermando che il pubblico chiede esattamente questo: freschezza, versatilità, agilità, il tutto concentrato in veicoli dalle linee nette e personalissime, che nel caso della T-Cross si fanno davvero cool ricordando l’identità della Touareg con il suo frontale e l’impostazione generale.
Il tutto è naturalmente rivisto in misure compatte: si potrebbe dire che in questo nuovo modello troviamo l’interpretazione al rialzo e in chiave SUV della categoria Polo!

La nuova T-Cross sarà disponibile a partire da maggio con 2 motori benzina TSI da 3 cilindri 1.0 (con 95 o 115 cv) e con il classico 1.6 diesel TDI, ed inoltre si potrà scegliere anche la trasmissione partendo dalla manuale a 5 o 6 marce fino al cambio automatico DSG a doppia frizione e 7 rapporti.
Dotazioni molto importanti ed ai massimi livelli già nelle versioni base per quanto riguarda assistenza alla guida e sicurezza: controllo della marcia in corsia, riconoscimento dei pedoni con frenata di emergenza, assistenza in parcheggio per l’angolo cieco sono parte dell’entry level, per poi salire di categoria con le versioni più equipaggiate che avranno anche touch screen da 8″.
Scopriremo in primavera se Volkswagen ci ha visto giusto!

Fiat 500X si rilancia con un pieno di tecnologia

La più importante novità proposta al mercato automobilistico dal Gruppo FCA per l’anno 2018 è senza dubbio il restyling del primo crossover mai concepito dal marchio Fiat, la 500X.

Ne è stato migliorato il look, rendendolo più ricercato e capace di offrire allo sguardo ancora maggiori sensazioni di qualità, anche se i ritocchi hanno coinvolto in larga parte l’aspetto tecnico, al punto da farla etichettare come “La Fiat più tecnologica di sempre“.

L’importanza ed il ruolo strategico di questo modello all’interno delle dinamiche del brand sono indiscusse, sia perché il segmento crossover compatti è in continua e costante crescita sia perché, con i suoi volumi di vendita e con gli enormi margini che riesce ad assicurare, la 500X si è conquistata sul campo i galloni di “ammiraglia” del marchio, vera portabandiera dello stile 500.
La sua evoluzione era quindi doverosa, anche per mantenerla su elevati livelli di carattere e competitività rispetto alla concorrenza, il tutto senza però alterare la sua posizione quanto a fascia di prezzo.

Dicevamo delle innovazioni tecniche: al pari della sua “gemella diversa” Jeep Renegade, con la quale condivide la piattaforma e lo stabilimento di produzione a Melfi, la 500X è stata dotata della più recente generazione di motori “rimpiccioliti”, quelli della famiglia Firefly.
Si tratta di un 3 cilindri 1.0 da 120 cv e di un 4 cilindri 1.3 da 150 cv, motori che vanno a rispettare tutte le ultime imposizioni delle normative europee su consumi ed emissioni. Rivisti anche i 3 motori diesel nello stesso senso, con adeguamenti importanti.

Al fine di mantenersi competitiva, poi, la 500X nella sua versione aggiornata 2018 è stata munita di equipaggiamenti di serie all’avanguardia, tra i quali citiamo i sistemi di assistenza alla guida Cruise Control, riconoscimento dei segnali stradali, assistenza al mantenimento della corsia di marcia, oltre ai sensori per l’angolo cieco, alla frenata di emergenza automatica e alla retrocamera.

L’evoluzione di Fiat 500X ben si comporta sotto il profilo dinamico, con una guidabilità migliorata dalle nuove motorizzazioni; anche il comfort di bordo ne ha guadagnato molto, con i nuovi materiali e finiture che fanno percepire una qualità accresciuta.
Se la Renegade ha uno spirito più ruvido e globale, la 500X si indirizza soprattutto ad europei e italiani, ed è stata reinterpretata al rialzo per presentarsi con ancora maggiore decisione.

Un’orda di SUV compatti sta invadendo il mercato!

È assai evidente l’evoluzione che stanno attraversando i cosiddetti SUV compatti, veicoli che si sono moltiplicati e che stando ai dati di vendita ufficiali, da 1,4 milioni di unità vendute in Europa nel corso del 2017 passerà a cifre ancora più elevate da qui al 2022, raggiungendo 2.3 milioni, secondo le proiezioni.

Va fatta un po’ di chiarezza, specie in merito all’Italia: un tempo venivano nettamente distinti i SUV dai crossover. Ai primi si associava per definizione la trazione integrale, ai secondi quella anteriore di tipo tradizionale, perché ritenuti più idonei al solo asfalto ed al traffico urbano.
Oggi invece la categoria sembra quasi essere unica e senza particolari distinzioni, e siamo proprio noi italiani ad acquistare il maggior numero di SUV compatti o crossover in tutta Europa, davanti a francesi, inglesi, tedeschi e spagnoli.
Noi italiani siamo particolarmente sensibili alle mode, è vero, ma sono anche le dimensioni meno ingombranti e più compatibili con i nostri spazi urbani a favorire ed incentivare questo tipo di scelte, e per questo motivo solo il 12% delle immatricolazioni nel primo trimestre del 2018 riguarda modelli 4×4.
Questa nuova razza di SUV compatti si sta mangiando altre quote del mercato, soprattutto relative ai segmenti B e C, perché a parità di dimensioni siamo maestri nello scegliere le proposte più glamour.

Ai vertici dei dati di vendita i maggiori favori se li aggiudicano la Renault Captur, la Ford Ecosport ed una Citroën C3 Aircross che sta letteralmente volando come avevamo già previsto.
Un incredibile salto l’ha poi compiuto la Dacia Duster, oltre 31% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre la capostipite del genere, ossia la Nissan Juke, paga un po’ l’anzianità del suo progetto ed entro il 2019 subirà un restyling totale che la rilanci.

L’utenza prevalentemente urbana si sente più a suo agio su un veicolo sofisticato e dalle linee originali ma che sia contenuto negli ingombri, mentre i costruttori non stanno facendo altro che assecondare queste richieste, riuscendo anche ad aumentare i margini.
Va segnalato infine un calo vistoso dei motori diesel, sempre meno apprezzati rispetto a quelli alimentati a benzina, forse anche per gli “scandali” degli ultimi tempi.

 

Viaggio nell’universo Crossover!

La vera moda degli ultimi anni in fatto di automobili è molto più di un semplice trend passeggero, dal momento che sin dai primi anni 2000 la crescita del cosiddetto segmento Crossover è stata continua ed inarrestabile.
Anno dopo anno la percentuale globale delle vendite si è attestata su cifre sempre più alte, a dimostrazione di un fenomeno in costante ascesa e divenuto protagonista di tutti i listini, ma che stupisce per la sua trasversalità all’interno del mercato.

Le innovazioni dei Crossover

Del resto, Crossover significa proprio questo: mescolare, incrociare, fondere stili diversi per creare qualcosa di nuovo ed inedito, ed ogni campo di applicazione di una simile tecnica ottiene risultati che rompono le convenzioni.
Vengono messi insieme, ad esempio nella musica, generi e criteri all’apparenza inconciliabili, con creatività e alla ricerca di contaminazioni capaci di sbalordire: le basi sono quelle già note, ma poi il risultato finale sa essere spiazzante ed accattivante!

Anche per il settore dell’auto valgono gli stessi principi: la ricerca di un nuovo senso pratico, per offrire soluzioni di mobilità alternative e adatte ad ogni occasione, è stata la piattaforma di lancio per questa nuova concezione dell’automobile. Il Crossover è infatti eredita dalle berline e dalle Station Wagon comfort ed affidabilità anche per le lunghe percorrenze, aggiungendo una posizione di guida sopraelevata che tanto contribuisce a costruirne il fascino.
Dalle dimensioni generalmente compatte pur se generose, è pensato per destreggiarsi con agilità nel traffico urbano ma anche per far percepire sicurezza nel fuoristrada o in lunghe tratte; con la cintura alta e i progetti dal design sempre grintosi, sa accontentare tutti, dai più giovani alle donne, passando per gli automobilisti più scafati a quelli per certi versi “autoreferenziali”. Intendevamo proprio questo quando accennavano a un pubblico trasversale!

Crossover, tutti i fattori vincenti

C’è poi un altro punto a loro favore, l’eccezionale cura per la funzionalità e l’efficienza a livello di consumi ed emissioni che viene messa in campo da tutti i marchi.
Le tecnologie integrate a bordo, inoltre, sono sempre più avanzate, perché la parola d’ordine è la soddisfazione delle esigenze. Un Crossover deve saper essere versatile e spazioso, agile ma sicuro, grintoso eppure parco nei consumi per vincere le sfide su un mercato che sta sforzandosi per un’evoluzione in chiave ambientalista. Lo dimostra anche la propensione degli automobilisti a scegliere questi Crossover con motorizzazioni diesel, considerato che oltre l’80% delle immatricolazioni ha questo tipo di propulsori.
Le stime prevedono che, nel corso dei prossimi anni, il numero di modelli di Crossover in vendita sforerà il tetto dei 100, a testimonianza di un coinvolgimento sempre maggiore da parte di tutti i marchi in maniera indistinta.

Vantaggi economici dei Crossover

Un punto di forza di questo tipo di veicoli che non tutti prendono sempre in considerazione è l’aspetto economico legato al mercato dell’usato.
I clienti “Business” che realizzano e mobilitano flotte aziendali ne traggono enormi vantaggi, perché il valore residuo dell’usato anche dopo 3 o 4 anni di vita del veicolo è mediamente più alto per i Crossover che per altre tipologie di vetture.
Una quotazione spesso molto sostenuta e che riesce ad essere tale perché la richiesta del mercato è insistente, e permette di abbattere i costi di un’azienda ma mette anche il privato in condizioni di serenità al momento dell’acquisto. Un bene acquistato a caro prezzo, anche nel caso di finanziamenti, e che può essere rivenduto o dato in perdita con un’ottima valutazione, offre maggiori garanzie!

Un grande salto di qualità per la nuova Ford EcoSport

Il 2017 è stato un anno che ha fatto registrare un più che cospicuo salto in alto da parte dei SUV sul mercato europeo: quasi un +24% che ai principali marchi non poteva assolutamente sfuggire!


Se inoltre si considera l’ancora più consistente crescita del segmento B, che si è attestato su un +51% ed è quello che comprende al suo interno anche i crossover compatti, ecco che non stupisce affatto l’impegno profuso da Ford nella progettazione della nuova generazione di EcoSport, disponibile proprio da questo mese, un veicolo del tutto sui generis che si distingue per un’architettura larga, alta ma corta, fino a restare sui 4 metri di lunghezza e che ne fa un gioiello di versatilità a tutto tondo.

Abitabilità e capacità di carico eccellenti convivono in sinergia su un veicolo che è stato sensibilmente migliorato non solo nell’aspetto estetico, ma anche nel suo apparato tecnologico.
La strategia è ben chiara e delineata, e punta a sedurre un pubblico ancora più trasversale grazie a degli upgrade che l’hanno sensibilmente abbellita a partire da ogni componente del frontale mantenendo però la maneggevolezza – anzi accrescendola! – e rendendo allo stesso tempo Ford EcoSport ancora più portata per lunghi viaggi e gite.


Per assetto e comportamento sul misto e in curva, questo nuovo SUV compatto Ford prodotto però in Polonia si segnala per le ottime risposte anche dello sterzo, che fa divertire e non stanca mai restituendo sempre un feedback ben calibrato.

Pregi e virtù sono stati poi moltiplicati anche negli interni, dove si percepisce ora una qualità migliorata non solo per i materiali, più curati e pregiati che sulla precedente versione come si nota al tatto ed alla vista, ma anche per l’ergonomia generale, molto più friendly verso tutti i passeggeri.

Un gran bel progetto insomma, funzionale e con il giusto appeal sia fuori che dentro, e l’ennesimo tassello di una offerta Ford nel settore SUV mai così corposa ed articolata.
Nello stesso filone infatti fanno compagnia ad Ecosport non solo la Fiesta Active ed il Ford Edge, ma anche Kuga ed una novità in cantiere per il 2018 ma ancora non annunciata.
Ci sarà da divertirsi con tanto dinamismo!

 

Tutta la decisa personalità di Fiat 500X S-Design

Il DNA che ha fatto di 500 un’icona di stile Made in Italy è più vitale ed attivo che mai, e sta a dimostrarlo la variegata composizione della sua famiglia.
Correva l’anno 2007 quando al Lingotto di Torino veniva rilanciata in grande stile questa sigla in cifre che – senza timore di sbagliare, nel descriverla – ha scritto la storia dell’intera industria automobilistica italiana.

L’allargamento della famiglia 500

Da allora, in un percorso fatto di grandi successi commerciali che hanno varcato anche l’oceano, la sensibilità e i gusti degli automobilisti sono cambiati e si sono evoluti come raramente era accaduto prima.
È cresciuto il desiderio di alternative capaci di rompere gli schemi e che interpretassero qualcosa di non ancora visto, si è modificato il modo di guidare ed anche di intendere l’auto, e così se l’utilitaria 500 ha mantenuto salda la sua posizione nel segmento A, la famiglia si è adeguata ed allargata. Ha mantenuto elementi stilistici ben riconoscibili come i fari arrotondati o il caratteristico baffo cromato sul frontale, ma si è evoluta allo stesso tempo per abbracciare anche tutte le altre mutate tendenze, crescendo nelle misure o adeguandosi a standard differenti.

Sono così nate nel tempo la 500 C (immancabile versione cabrio, omaggio alla tradizione ed alla storia di 500) ma soprattutto la 500L, una derivazione che l’ha trasformata in una monovolume, e successivamente anche la 500X, splendida variante del tutto autonoma e indipendente che pur sviluppata sulla stessa piattaforma ha subito una metamorfosi della carrozzeria.
Ci piace definirla, come suggerivano le immagini di uno dei suoi primi spot pubblicitari, una variante sottoposta a cura energizzante ed ipervitaminica per entrare a pieno titolo nell’arena dei crossover compatti, lo sviluppo che l’ha trasformata in vettura confortevole e divertente da guidare in ogni situazione ma con uno stile ed un’eleganza seducenti.

L’elaborazione di una serie speciale

Quando ci sono i favori del pubblico acquirente come in questo caso è ancora più semplice poi per i marchi, e per gli ormai cruciali reparti design, lanciarsi nell’elaborazione di serie speciali, e così Fiat 500X si è guadagnata i galloni per l’edizione S-Design, un vero gioiello di esclusività che si distingue per dettagli accattivanti, tutti studiati per accentuare la sua personalità, renderla riconoscibile al primo sguardo, ed accontentare i più narcisisti o meglio gli edonisti che sono sempre alla ricerca di concrete gratificazioni per il proprio ego.

Fiat 500X S-Design è un vertice indiscusso di eleganza nella sua carrozzeria opaca color Verde Alpi, omaggio al Piemonte ma anche alle capacità di affrontare percorsi impegnativi ed accidentati, con i cerchi in lega da 17″ o da 18″.
Su questa livrea con vocazione da catalizzatrice di sguardi ammirati troviamo anche i vetri oscurati, delle finiture brunite molto seducenti, e potenti proiettori anteriori Bi-Xenon.
Tanti curati dettagli trovano prevedibile conferma anche in un abitacolo speciale, nel quale le sellerie sono assolutamente da incorniciare con il logo 500, già di per sé un emblema planetario, bene in rilievo ed in color rame, e poi con tanta tecnologia gestita tramite lo schermo touch da 7″ sempre connesso grazie al sofisticato sistema Uconnect HD Live, compatibile sia con Android che con iOs.

I motori di 500X S-Design rappresentano un grande balzo in avanti nel contenimento dei consumi e delle emissioni: in una gamma molto virtuosa troviamo anche un bi-fuel benzina e GPL turbo da 120 cavalli 1.4, per il massimo del piacere di guida ed un’autonomia votata al risparmio di oltre 1.000 km con il pieno.

Una famiglia ricca e di successo come quella di 500 non poteva fare a meno di un elemento così oggettivamente bello e dalla personalità forte, una grande e dinamica novità tutta da scoprire in Concessionaria!

 

La doppia indole dell’inedita Hyundai Kona

Solleviamo oggi i veli su un veicolo che non è né il solito SUV né l’ennesimo crossover, o almeno: non si presenta con le solite caratteristiche convenzionali, “perfettine” ed estremamente formali che siamo abituati a vedere. È insomma una novità che per una volta riesce a sorprendere, abbandonando un certo tipo di canoni già visti e rivisti.

La nuova Hyundai Kona è infatti davvero una vettura capace di rompere gli schemi e di uscire dal coro in maniera decisa, perché si presenta con una doppia indole: guardarla da fuori e poi sedersi nell’abitacolo sono due esperienze che comunicano infatti sensazioni del tutto diverse, ed ora vi spieghiamo perché!

La sua carrozzeria disegnata in California si fa forte di linee molto decise ed aggressive, e quasi come se fosse una concorrente di una gara di body building la silhouette di Kona si sforza di mostrare i muscoli.
Li ostenta in maniera sfacciata, con un’impostazione generale da vera fuoristrada ed un’aria da “dura” che non si crea problemi nemmeno a finire nel fango e che fa sfoggio di tutte le sue protezioni in plastica come la migliore dimostrazione visiva della possibilità di inserire la trazione integrale e lanciarsi su qualsiasi sterrato.

A fare da netto contralto a tanto stile off-road ci pensa un abitacolo elegantissimo e confortevole come quello di una berlina per tutti i passeggeri. Buche ed asperità del terreno quasi non vengono percepite, i rumori sono altrettanto attutiti anche ad alte velocità, tutto è orientato alla soddisfazione di elevati standard di qualità con tanto spazio disponibile per tutti ed un comparto infotainment di ultima generazione sulle versioni più accessoriate, ma anche quelle base includono tutto l’indispensabile.

Per quanto riguarda i motori, la Kona è disponibile per ora solo con 2 propulsori a benzina, entrambi turbo: 1.0 da 120 cv ed il più brillante 1.6 da 177 cv, pensato per chi vuole più divertimento ed anche una guida semplificata dal cambio a doppia frizione.
Sono in cantiere, ed arriveranno nel corso del 2018, i motori turbodiesel 1.6 da 115 o da 136 cavalli, e Hyundai ha studiato la speciale formula Kona Extend, per chi proprio non sa fare a meno del gasolio ma vuole subito saggiare le caratteristiche generali del nuovo modello.
Nel giro di un anno dalla stipula del contratto sarà possibile cambiare la Kona e prenderne una nuova, spinta dal motore diesel. Una strategia di certo molto furba per accaparrarsi subito i clienti attratti dalle novità del tutto inedite fin qui presentate, per dar loro la possibilità di passare in un secondo momento alla versione desiderata!

 

Evoluzione crossover anche per la C3: ecco Aircross!

Evolversi in crossover sembra ormai essere diventato un passaggio chiave per tutti i veicoli generalisti e di successo, e così in casa Citroën hanno cucito il vestito Aircross anche sulla Nuova C3!

Resta immutata quell’aria scanzonata ed allegra che ha fatto della berlinetta un gran successo, ed anche nel caso della crossover vengono presentate infinite possibilità di personalizzazione e diverse combinazioni di colori, per la carrozzeria e per il tetto a contrasto. Anche l’abitacolo rispecchia lo stesso brio e si segnala per la praticità e per i diversi kit di accessori, ma anche per la gran dose di spazio offerta sia ai passeggeri che al carico, per un veicolo che così diventa il massimo della versatilità pur essendo lungo solo 4,15 metri.

Le sue misure le permettono agilità nel traffico urbano ma ovviamente di destreggiarsi alla grande con ottime prestazioni sull’extraurbano, con un buon molleggio e la spinta degli ottimi turbodiesel 1.6 BlueHDi, in varianti da 100 o 120 cavalli, che fanno egregiamente il loro dovere anche a pieno carico.
Per chi invece non viaggia tantissimo, può essere sufficiente il più che valido 1.2 benzina, sul quale troviamo anche il cambio automatico EAT6.

Questo SUV compatto della gamma Citroën è una vera ventata di freschezza nel suo comparto, con uno stile robusto ma originale e tutta la personalità necessaria per dominare la strada distinguendosi!

 

Opel Crossland X è il SUV erede di Meriva

Poteva un nome come Opel mantenersi al di fuori di una fetta di mercato consistente ed in continua crescita come quella rappresentata dai clienti dei SUV/Crossover? Naturalmente no, e con Mokka aveva già sferrato un suo forte segnale di presenza, ma è in questo 2017 che ha visto il passaggio del marchio tedesco nell’orbita del Gruppo PSA che c’è stata la svolta, grazie all’avvio della collaborazione e quindi allo sfruttamento delle piattaforme e dei progetti transalpini.

Opel è diventato un marchio generalista ma di qualità a tutti gli effetti, e per stare al passo con le evoluzioni ha definitivamente pensionato un modello datato nello stile e nel pubblico di riferimento come la Meriva.

 

Il suo posto viene preso da Opel Crossland X, un SUV più imponente ma al tempo stesso più sportivo di Mokka ed il cui progetto è realmente ambizioso, come rivelano gli importanti contenuti tecnologici di bordo, che in base all’allestimento e già da quello intermedio propongono interfaccia smartphone per controllare l’auto da remoto, schermo da 7″ e addirittura hotspot 4G.

È di certo il dinamismo la prerogativa che più rende Crossland X appetibile, con una linea slanciata su cui spiccano alcune intuizioni interessanti ed un’abitabilità enfatizzata, pur se la lunghezza è di soli 421 cm.
Molto apprezzabili ed equilibrate le prestazioni della gamma di motori in special modo per il diesel, i 4 cilindri 1.6 da 99 o 120 cavalli. Con i 3 cilindri benzina c’è di sicuro più da divertirsi, perché esprimono gradevole silenziosità in tutte le 3 versioni, da 81, 110 e 130 cavalli.
Proprio l’ultima è la più vivace ed in grado di regalare le emozioni più intense, con una punta massima di 206 km/h!

C’è un aspetto di Crossland X che ci ha incuriosito, la sua altezza da terra, che con la misura minima di 16,5 cm è più elevata rispetto a tutte le comuni berline, eppure viene mantenuta la tipica posizione rialzata da SUV che facilita la sua guida nel traffico.

Concludiamo con una rapida analisi della plancia, che si sviluppa in orizzontale in uno stile molto pulito e per nulla eccentrico. Sul cruscotto ed attorno ad esso ogni cosa è al suo posto, Opel non ha voluto inserirsi nella gara, diventata quasi una “mania”, delle plance minimal realizzate per sottrazione degli elementi, e tutti i comandi secondari hanno il proprio preciso pulsante al fine di preservare la fruibilità.