Archive for novembre 2016

LaFerrari Aperta: un piacere di guida estremo, ma solo per pochi eletti

Uno spettacolare gioiello prodotto in appena 209 esemplari, tutti già venduti; LaFerrari Aperta, dopo aver entusiasmato il pubblico dell’ultimo Salone di Parigi dando
spettacolo con la sua silhouette da roadster, è il regalo che Maranello si concede per festeggiare i 70 anni di attività, un anniversario che cadrà nel 2017.

Le caratteristiche prestazionali e meccaniche sono le stesse de LaFerrari, cambia solo il top che è disponibile sia in versione soft che in quella hard in fibra di carbonio: resta la Ferrari più efficiente e prestazionale di sempre, spinta da un motore ibrido per complessivi 963 cavalli, e che sfrutta la tecnologia Kers mutuata dalla Formula 1.

Il piacere unico ed indescrivibile della guida aperta non era semplice da ottenere senza intaccare le caratteristiche di una vettura nata con un’estetica ed un’aerodinamica ben precise, ma il risultato è senza ombra di dubbio eccellente. Miratissimi gli interventi del Centro Stile Ferrari, tutti volti a mantenersi fedeli al modello originario pur adeguando il veicolo con differenti coefficienti di resistenza all’aria, e le prestazioni sono così rimaste le stesse, elettrizzanti: una velocità massima di 350 km/h ed uno 0-100 in 3 secondi, con il telaio che è stato irrigidito dove necessario e la pressione dell’aria che viene incanalata nel modo più corretto.

Dicevamo dei 209 esemplari: 200 sono stati già venduti, ai clienti più affezionati, prima ancora che venisse presentata al pubblico. Qualcuno è rimasto deluso, non erano certo solo 200 i “fanatici” disposti ad acquistarla a scatola chiusa, ma le regole di casa Ferrari sono particolarmente severe e bisogna dimostrare di “meritarsi” l’acquisto, nonostante stiamo parlando di un veicolo venduto alla cifra astronomica di quasi 2 milioni di euro.

Vi starete chiedendo a chi sono riservati i 9 esemplari restanti: Ferrari ha deciso di tenerli per sé, in sede, in previsione dei grandi festeggiamenti in programma nel 2017 quando, come detto in apertura, la casa di Maranello taglierà il traguardo dei 70 anni di storia.

Skoda Fabia Design Edition Twin Color, ricca e sbarazzina

Sulla base della già apprezzatissima Fabia, il marchio Skoda ha voluto sviluppare una intrigante Design Edition con una più ricca dotazione di accessori, spingendola con il payoff “Se ti diciamo che ha tutto, è perché ce l’ha.

Ed in effetti l’equipaggiamento di serie sembra realmente essere completissimo, mettendosi a disposizione di chi al volante ama essere servito e riverito con dotazioni di assistenza come i sensori di parcheggio, il Front Assist, il Cruise Control o il Rain Brake System, ma anche gratificando gli esteti che magari smaniano per un volante in pelle, vetri oscurati o cerchi in lega.

Tutte queste caratteristiche e molte altre sono di serie su Skoda Fabia Design Edition, ma per chi a bordo vuole divertirsi con l’infotainment? C’è tantissimo materiale anche per lui, con il BlueTooth, lo SmartLink, il sistema radio touchscreen da 6,5″ ed il computer di bordo.

Nessuno può restare deluso da simili dotazioni, ma noi vogliamo sottolineare anche la dedizione con cui Skoda strizza l’occhio agli irriducibili del bello e dell’originale.
Il modello è infatti stato denominato Twin Color perché la carrozzeria si presenta con speciali esterni a contrasto, con una verniciatura bicolore che mescola le tinte già presenti in gamma con il nero o l’argento, distribuiti su tettuccio, specchietti e cerchi in lega.
Ecco spiegato perché è una Design Edition, una strizzata d’occhio all’estetica molto originale per questa city car dalla linea frizzante!

In fatto di motori, Skoda Fabia Twin Color offre i benzina da 1.0 ed 1.2, con cavalli fino ad un massimo di 90, ma anche un diesel 1.4 nella doppia opzione 75 o 90 cavalli.
Ed anche il prezzo di listino è stato studiato per essere il più possibile accattivante, perché parte da 10.900 €, una cifra allettante per una versione così sfacciatamente full optional.

L’offerta di Fabia in Italia si è così arricchita, per essere sempre più competitiva nel suo segmento!

Nuovo Peugeot 3008 ora è un vero SUV!

Il complessivo rinnovamento dell’intera gamma Peugeot doveva per forza coinvolgere anche un veicolo che ha scritto il successo del Leone francese fin dal suo lancio nel 2009, con il debutto nel delicatissimo e cruciale settore dei crossover: parliamo naturalmente di Peugeot 3008, che nella seconda metà di questo 2016 ha debuttato in una nuovissima versione che cambia radicalmente le carte in tavola.
Non un semplice restyling né un altro crossover, ma una vera nuova generazione che ora fa ascrivere senza dubbio questo veicolo al segmento dei SUV.

Per gli esterni cambia tutto, a partire dal frontale adesso molto più verticale, passando per il cofano allungato ed estendendosi alla cintura che abbraccia tutto il veicolo, ora rialzata e con passaruota e paraurti in stile fuoristrada.
Tutto su Nuovo 3008 parla chiaramente il linguaggio dei SUV, anche negli interni, per i quali il Peugeot i-Cockpit che tanto successo ha riscosso su altri modelli della gamma è stato ulteriormente evoluto, con un volante più compatto ed un quadro strumenti dalla posizione rialzata in cui la gestione di tutte le funzioni, dal comfort alla sicurezza alla guidabilità è immediatamente accessibile.

L’abitacolo di Nuovo 3008 è un contenitore Hi-Tech attraverso il quale gestire il comportamento stradale: Peugeot ha voluto portare a 5 le modalità di guida, ed ha inoltre aggiunto la funzione HADC per l’assistenza in discesa.
Tutto contribuisce a comunicare al guidatore sensazioni di agilità e sicurezza!

La sobrietà della gamma dei motori è sorprendente, con emissioni e consumi che in tutti i casi sono Best in Class nella rispettiva categoria: si va dai PureTech benzina fino ad arrivare ai diesel BlueHDi.

La presentazione ufficiale è avvenuta durante l’ultimo Salone dell’Automobile di Parigi, da 1 al 16 ottobre 2016, mentre la distribuzione nelle Concessionarie è partita poche settimane dopo, ma noi avevamo già speso alcune parole sulla sua versione potenziata e rivista da competizione, la 3008 DKR che ad inizio 2017 raccoglierà il testimone dalla 2008 DKR per affrontare nuovamente le insidie della prossima Dakar!

Un’icona fashion: è Lancia Ypsilon Mya

Sono più di 30 i suoi anni di carriera, che ne fanno attraverso 5 generazioni a partire dalla Y10 uno dei modelli più longevi sul mercato dell’auto, e quello che maggiormente attira le scelte delle donne: in questa speciale nicchia di vendite “in rosa”, tra le vetture compatte è proprio quella con il maggior pubblico, anche oggi che si chiama solo Ypsilon.

Lo speciale rapporto con le “quote rosa” di acquirenti deriva dal suo aver sempre saputo essere non solo un’auto, ma anche un fashion trend in cui una ragazza o una giovane donna in carriera ha sempre trovato la propria dimensione, come in una sorta di zona franca: del resto, sono oltre 30 le serie speciali che sono state proposte durante la carriera di Y10 ed Ypsilon, una delle vetture più “personalizzate” nella storia dell’auto.

L’ultima di queste serie speciali è la Lancia Ypsilon Mya, che si presenta con due nuovissime tinte create appositamente per lei: Grigio Lunare e Grigio Ardesia, oltre a quelle ancora più alternative come Blu di Blu, Bianco Neve e Nero Vulcano.
Finiture diamantate come quelle dei cerchi in lega, o satinate come la griglia del paraurti e le calotte degli specchietti retrovisori sono solo alcuni degli effetti pensati per un aspetto ancora più cool, mentre nell’abitacolo troviamo alternanza tra Alcantara e Denim con cuciture a contrasto ed in rilievo.

La dotazione estetica di Ypsilon Mya è fatta apposta per un pubblico dinamico ed attento ai dettagli, la cosiddetta “Generazione Y“. I quasi 3 milioni di unità vendute in tutta Europa sin dal 1985 sono destinati a crescere ancora, perché Lancia con questa ulteriore serie speciale ne ha confermato il ruolo di icona di stile Made in Italy!

Ambiziosa ed elegante come Renault Talisman

È in vendita dall’inizio dell’anno un modello che ha saputo rivelarsi strategico nella gamma Renault: parliamo dell’ammiraglia Talisman, un progetto ambizioso che ha dato nuovo slancio al marchio in un settore stra-dominato dalle tedesche.

Una linea molto filante ed un passo di ben 2,81 metri garantiscono eccellente comfort a bordo di questa berlina di lusso, ed il piacere di guida non è da meno.
Tutto grazie ad un’elettronica da top di gamma, con il sistema Multi-Sense che gestisce tutti i parametri mantenendo a bordo un elegante silenzio.

Renault Talisman è perfetta come auto di rappresentanza, ma anche per lunghe, lunghissime traversate, perché tra finiture e dotazioni dell’abitacolo sembra di essere seduti in salotto: 10 le regolazioni per i sedili anteriori, dotati anche di funzioni di massaggio (!), ventilazione e riscaldamento.
Ci si lascia cullare dai 13 diffusori dell’hi-fi Bose, e ci si diverte con il sistema multimediale R-Link2.

Tra i motori, si può scegliere tra il benzina 1.6, proposto in versione Energy TCe con 150 o 200 cavalli, oppure il turbodiesel dCi ed il biturbo, mentre gli allestimenti sono Zen, Intens ed Initiale Paris con prezzi che partono dai 30mila euro e spiccioli.
Tutta l’ambizione Renault, nella sfida alle pari ruolo in questo settore, è concentrata in questo talismano!

Vespa, un’avventura lunga 70 anni

Un vero sempreverde delle due ruote, un’icona, un autentico mito tutto italiano: Vespa ha festeggiato in questo 2016 il suo 70° compleanno, ma non dimostra affatto la sua età perché Piaggio ha sempre saputo reinventarla nel corso delle generazioni!

La prima Vespa del 1946

Siamo stra-sicuri di non esagerare se definiamo Vespa lo scooter più famoso del pianeta, un simbolo della creatività italiana e della nostra cultura industriale che aveva sin dalla registrazione del suo brevetto, il 23 aprile del 1946, un DNA fatto di profonda innovazione e lo spirito di chi voleva cambiare i tempi. Sono anche i numeri a parlare per lei, perché da quel giorno sono stati 18 milioni gli esemplari venduti in tutto il mondo.
I primi passi non furono semplici, perché la “rottura” di certi schemi andava già troppo in là rispetto ai tempi correnti, ma bastò poco perché l’iniziale scetticismo si tramutasse in entusiasmo: la facilità di guida del mezzo attirò a sé le donne in piena emancipazione ed i più giovani, per poi diventare anno dopo anno più popolare anche tra la borghesia, valicando anche i confini nazionali.
Una totale consacrazione avvenne nel 1953: è l’anno di Gregory Peck e Audrey Hepburn a bordo di una Vespa nell’indimenticabile Vacanze Romane, in un frame entrato di diritto nell’immaginario collettivo di più di una generazione.

Piaggio Vespa ha così affrontato i decenni, sviluppandosi anche come un marchio leader nella comunicazione e come un segno di distinzione, anche perché i progetti si sono avvicendati facendo crescere la gamma per dare al pubblico sempre una maggiore percezione di qualità. E così, se il modello forse più ricordato è la 150 GS del 1955, negli anni ’70 la Vespa PX segnò una vera svolta sia in termini di estetica che di prestazioni, cementando ancor di più il forte legame con i “vespisti” (riduttivo chiamarli scooteristi!) anche sull’onda di campagne pubblicitarie che l’hanno resa fenomeno di costume.

Vespa 150 GS del 1955

La storia più recente di Vespa e di Piaggio continua a parlare italiano, dopo che il gruppo nel 2003 è passato nelle mani di Roberto Colaninno, ed oggi sono 5 le versioni prodotte: la gloriosa e sempreverde PX, detta anche Vespone; la GTS con cilindrata 300, il motore più potente immesso sul mercato; e poi le Primavera e Sprint, tra i 50 ed i 150 cc, rivolte al grande pubblico. C’è inoltre a rendere più ricca la gamma, sin dal 2012, la speciale versione celebrativa ed evocativa Vespa 946, quasi un concept che reinterpreta in chiave moderna il progetto originario ed è ancor oggi la più esclusiva, il progetto più alto di gamma e dedicato ad una nicchia di fedelissimi.

L’attuale Vespa GTS

Vespa continua a reinventarsi, non a replicarsi, perché sa come nessun altro entrare nella sensibilità in voga in quel momento, e forse nessun altro mezzo di locomozione riesce a far nascere un legame affettivo, quasi una relazione, con chi la guida.
Piaggio ha inevitabilmente dedicato a Vespa, nella prima metà del 2016, una mostra celebrativa: Un’avventura lunga 70 anni, andata in scena a Pontedera, è stato uno spazio con protagonisti alcuni storici modelli originali, ma al suo interno sono stati esposti anche foto ed oggetti significativi correlati a raid e viaggi di Vespa nel mondo, e speciali showreel basati su filmati d’epoca.

Non poteva mancare una lussuosissima edizione celebrativa, che in realtà si è rivelata essere un allestimento esclusivo aggiunto a tutta la gamma e dal nome di Vespa70. Lo ritroveremo presto tra i nostri articoli, perché merita un approfondimento tutto suo!

Fiat 124 Spider, il mito che ritorna

In casa Fiat sanno benissimo come celebrare gli anniversari e come riproporre, con nomi storici, delle versioni attualizzate di veicoli che hanno scritto la storia dell’automobile in Italia.

Nel 1966, 50 anni esatti fa, debuttava la Fiat 124 Spider: il 2016 è l’anno del suo ritorno nelle Concessionarie, per riproporsi come vera icona come è stata la sua antenata, alla quale si ispira apertamente con il suo design, e non si esagera affatto nel dire che è tornato un mito!

Una due posti a cielo aperto che non è un banale adattamento, ma nasce per essere Spider su una piattaforma ad essa dedicata grazie ad una collaborazione tra il Gruppo FCA e Mazda: il suo pianale è infatti quello della MX-5, ma il suo carattere nasce tutto nel Centro Stile di Torino, dove la storica vettura degli anni ’60 è stata Musa ispiratrice per ogni dettaglio.
Tutti i suoi aspetti sono stati reinterpretati in chiave moderna, a partire dalla griglia esagonale sotto la calandra, ma anche con il lungo e slanciato cofano motore delimitato dalle “gobbe”, oppure con la ben marcata fanaleria posteriore.



Fiat 124 Spider
strizza l’occhio non solo ai nostalgici, ma anche ai più giovani che cercano un’auto grintosa e divertente da guidare e che dia una sensazione estrema di qualità, come quella che si percepisce per i suoi interni in pelle (volante, sedili, cuffia del cambio) ma anche guidandola, per la grande attenzione che è stata riservata al comfort con la riduzione di vibrazioni o rumorosità – il parabrezza è acustico – ed il miglior isolamento garantito dalla capote quando non ripiegata.

Va detto che per il mercato italiano è stata sviluppata, solo per il suo lancio, una edizione limitata in soli 124 esemplari denominata “Anniversary“, nel solo colore Rosso Passione e con un allestimento dedicato.
La gamma è completata dagli allestimenti 124 Spider e Lusso, con un listino che parte da 27.500 € e con 5 varianti cromatiche dai nomi evocativi: Grigio Argento, Grigio Moda, Bronzo Magnetico, Nero Vesuvio ed una speciale tinta, forse quella più classica, a triplo strato, chiamata Bianco Ghiaccio.
All’interno poi si scopre che la tecnologia non è ovviamente da meno, e ci si rende conto di quanto sia evidente il salto di 50 anni: pura fantascienza immaginare una vettura del 1966 con display touchscreen, telecamera posteriore o navigatore, per citarne solo alcuni… ma sono quasi la norma nella versione del 2016!

Per finire, qualche cenno sull’unico motore disponibile: si tratta di un benzina 1.4 MultiAir Turbo da 140 cavalli, un propulsore da 4 cilindri che contribuisce in modo determinante al generale dinamismo di , anche grazie al leggerissimo e veloce cambio a 6 marce ed all’eccellente distribuzione dei pesi, ben bilanciata tra i 2 assi.
In definitiva si fa apprezzare non solo in quanto Spider dall’estetica ammaliante, ma anche come un progetto ben studiato e ben riuscito, un’icona di stile dalle prestazioni eccezionali e con perfetta tenuta di strada.

Peugeot 3008 DKR, la nuova belva per i Rally Raid

In genere quando raccontiamo di edizioni speciali, Limited Edition oppure di versioni approntate in occasione di speciali eventi e magari ad hoc per particolari competizioni sportive, abbiamo già ampiamente analizzato la versione “base” da cui derivano.
Nel caso di Peugeot 3008 DKR facciamo volentieri un’eccezione, perché stiamo preparando un accurato reportage sul Nuovo SUV 3008 ma siamo nel frattempo stati abbagliati dalla sua evoluzione che disputerà i Rally Raid ed in particolare la prossima Dakar 2017 a gennaio, e che prende il posto della già vincente Peugeot 2008 DKR.

Il Dream Team Peugeot-Total resterà invariato, ed ai blocchi di partenza si presenteranno 4 vetture guidare da Sainz-Despres-Loeb-Peterhansel, quest’ultimo in veste di campione in carica ed autentico Mister Dakar, con 12 successi complessivi ( 6 sulle due ruote, 6 su auto) nel più complesso e difficile Rally Raid al mondo.
I 4 piloti avranno in dotazione questo veicolo che esalta le caratteristiche del Nuovo SUV 3008 e diventa ancor più aggressivo e “muscoloso”, come ci si aspetta da un’auto che deve affrontare condizioni di guida estreme tra sterrati, guadi, terreni fangosi e dune.
Il concetto è stato esasperato agli estremi, ed ora la carrozzeria è in fibra di carbonio, le sospensioni sono state adeguate ancor più alla “battaglia”, il motore è un diesel biturbo da 3.0 litri.


Peugeot Sport
parte dalla confortante esperienza della Dakar 2016, in cui ha dominato in lungo e in largo, ma è ben noto che simili competizioni non si sa mai cosa possano riservare.
Si può di certo dire che le prestazioni sono cresciute rispetto all’antenata, così come le dimensioni e le proporzioni generali, che danno a questo SUV una postura molto “pungente” e sul quale i rinforzi sono stati importanti.

La vedremo all’opera a gennaio, anche se c’è già stato il debutto con il solo Carlos Sainz al Rally Raid del Marocco, con risultati già esaltanti per un progetto appena nato.
La sfida Peugeot Sport è lanciata!