Archive for marzo 2018

Opel Insignia GSi: aggressiva ma rassicurante

La sigla GSi rappresenta per Opel un aspetto storico e generazionale, spesso accostato ai suoi modelli per renderli più accattivanti e concorrenziali nelle sfide lanciate ai modelli di altre case.

Oggi questa sigla viene apposta, con tutte le migliorie che essa porta con sé, anche all’ammiraglia di casa, la Opel Insignia. Questo upgrade coinvolge sia la Grand Sport (ossia la versione berlina) che la Sports Tourer (la Station Wagon) ed arricchisce di preziosismi stilistici e sportivi una vettura che ha già nelle sue corde un eccellente background.

Opel Insignia GSi fa sfoggio di un comportamento stradale sorprendente e di una maneggevolezza al top, frutto di un telaio rivisto che prende il nome di Flexride e del concorso di tantissima tecnologia: sospensioni a controllo elettronico, due frizioni sul differenziale posteriore, trazione integrale assicurano un comportamento equilibrato e un inserimento in curva fluido e naturale.
Il merito va ascritto anche alle lunghe sessioni di test e sviluppo portate avanti sullo storico circuito del Nürburgring al fine di tarare al meglio le caratteristiche di una GT che si presta benissimo ad un uso familiare, grazie al cambio automatico ad 8 rapporti e ad un assetto generale ribassato che ne facilita la gestione complessiva.

Il suo look, sia all’esterno che nell’abitacolo, è molto deciso ma mai eccessivo: i sedili sportivi sono un vero tocco di classe, lo sguardo è reso inimitabile e con il giusto tocco di cattiveria dai fari IntelliLux LED Matrix con 32 elementi LED, eppure la sua capacità di carico – la versione SW arriva a 1.665 litri! – è proprio quella di una grande familiare.

I motori disponibili per la Opel Insignia GSi sono due, si può scegliere il benzina 2.0 da 260 cavalli oppure il turbodiesel sempre 2.0 da 210 cavalli che si fa riconoscere anche per il suo sound coinvolgente e molto intrigante.
Un’ammiraglia che cerca di diventare “cattiva” ma lo fa con moderazione e buon gusto per garantire emozioni ma anche sicurezza: questa novità di Opel ha le carte in regola per sedurre un pubblico molto ampio!

 

Nuova Peugeot 508 è una fastback grintosa

La cara, vecchia berlina a 3 volumi, quel paradigma di automobile del quale sembrava impossibile qualcuno potesse fare a meno e che è invece imprevedibilmente stato soppiantato da un concetto rivoluzionario come quello di crossover, non è definitivamente stato messo in pensione.
Ci sono marchi che ancora considerano il suo concept vitale e ricco di tante potenzialità, si pensi a come Fiat lo ha rilanciato con la sua rielaborazione della Tipo; ci sono altri marchi, come il Leone francese Peugeot, che assegnano al segmento D un ruolo simil-sperimentale, di certo senza esporsi ad inutili ed inammissibili rischi, ma sempre dopo aver sondato il terreno ed il gradimento.

Le Concept car Peugeot

Nello specifico, Peugeot adotta da alcuni anni una strategia vincente che serve a prendere la temperatura al mercato.
La presentazione in grande stile, specie durante i principali Saloni dell’Automobile, di prototipi e concept car dalle forme rivoluzionarie non rappresenta solo un esercizio di stile, ma è il metodo per mettere in mostra lo stato dell’arte, per valorizzare l’intera gamma dimostrando i livelli qualitativi e tecnologici raggiunti, e per saggiare le innovazioni una volta messe di fronte al pubblico.

Moltissimi degli artifici estetici e tecnici come quelli che abbiamo ammirato sulle più recenti concept Peugeot come la Istinct o la Exalt, ad esempio, li ritroviamo nella nuova entusiasmante berlina Peugeot 508, che all’ultimo Salone di Ginevra ha lasciato tutti a bocca aperta con le sue linee tese e scolpite che la rendono un fulgido esempio di berlina-coupé.

Le proporzioni sono infatti quelle di una fastback, un veicolo schiacciato al suolo (l’altezza è di appena 1,40 metri) slanciatissimo e più corto rispetto alla precedente generazione, con un aspetto che fa della grinta il DNA costitutivo dall’anteriore al posteriore.
All’interno non poteva che essere presente l’immancabile firma Peugeot, ossia l’ultima evolutissima versione dell’i-Cockpit: una plancia che permette di guidare avendo sempre tutto sotto il totale controllo ed a portata di sguardo, dal comfort fino al ricco e completissimo pacchetto di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida.

Per la berlina con la quale Peugeot si rilancia con vigore nel segmento D, il marchio ha scelto i canonici 4 allestimenti a salire: Active, Allure, GT Line e GT, ai quali si aggiunge la 508 First Edition.
Si tratta di una edizione di lancio super accessoriata e prenotabile esclusivamente online, per chi voglia gratificarti ancora di più dopo essere stato sedotto dal progetto.
I motori disponibili saranno quelli più evoluti come il PureTech benzina 1.6, da 180 o 225 cavalli, e il BlueHDi diesel da 1.5 o 2.0, con potenze fino ai 180 cv. Su tutte le versioni tranne che sul diesel da 130 cv troveremo il cambio automatico EAT8, l’ultima innovazione Peugeot in fatto di fluidità della trasmissione, per una guida di vertice ed al top del comfort.

Le prime consegne della Nuova Peugeot 508 berlina sono previste a partire da ottobre 2018.

Nuova Citroën Berlingo mantiene le promesse

Se Citroën ha spesso puntato sulla sua capacità di distinguersi ed emergere rispetto ad altri brand generalisti, la sua CEO inglese Linda Jackson ha anche voluto fare di più: infondere e trasmettere positività attraverso ciascun veicolo di cui si compone la gamma, un obiettivo tanto ambizioso quanto già ben radicato nella casa francese.

Già, perché il brand del double chevron, storia alla mano, ha sempre fatto della vivacità e deglli insoliti ritrovati progettuali un vero marchio di fabbrica, riproposto ad ogni nuovo lancio o ad ogni restyling, e la storica vettura multispazio della casa, la Berlingo, non si è sottratta a tanta intraprendenza appena giunta alla sua terza generazione.

 

Spazio e stile sono le parole d’ordine a bordo di questa multispazio, che ha mantenuto intatto il suo spirito originario pur subendo vistosi miglioramenti a partire dallo sdoppiamento delle proposte quanto a dimensioni. Se Berlingo M cresce di 2 centimetri rispetto all’antenata ed amplifica la sua modularità, Berlingo XL si presenta addirittura con 3 file di sedili.
All’esterno ritroviamo linee che ricalcano l’ormai familiare refrain, con muso molto più alto e lunga modanatura orizzontale ad incorporare gruppi ottici e logo, mentre gli spazi interni su Berlingo versione 2018 possono essere configurati in diversi temi estetici di pari passo con la carrozzeria.

Gli accessori sono tutti all’avanguardia e garantiscono un buon intrattenimento a bordo ed eccellente assistenza alla guida, con un supporto composto tra gli altri dal nuovo sterzo assistito, schermo touch da 8″, sistema Connect NAV e molto altro ancora.
Il tutto compone la risposta Citroën ad un mercato che si dimostra sempre più preparato, attento ed esigente ed è in cerca di eccellenza quando fa il passo di immatricolare un nuovo veicolo.
Anche la gamma dei motori è allineata a queste richieste, perché sia i PureTech che i BlueHDi (range di potenza tra i 75 ed i 130 cv) sono proposti con cambio normale o automatico, e soddisfano le richieste di bassi consumi e basse emissioni.

 

Lusso al top e sobrietà per la BMW Serie 6 GT

Quando la qualità delle finiture ed il numero di optional disponibili, per tacere della loro ricchezza in termini tecnologici, sono elevati come nel caso della nuova BMW Serie 6 Gran Turismo, parlare di prezzi è sinceramente l’ultimo dei problemi.

Se un’automobile infatti si posiziona in un segmento a forte vocazione Premium, giocoforza il suo pubblico è abituato al lusso e non rischia di essere dissuaso nemmeno da cifre che nel caso specifico sforano anche i 100mila euro.

Diciamo subito che questa Serie 6 li vale tutti, e raccoglie l’eredità di un’altra ammiraglia come la Serie 5 GT pur stravolgendone i cliché e rivelandosi difficile da catalogare. Il posteriore aggressivo le dona un aspetto da coupé, ma l’impostazione generale appare quella di una maxi-berlina che supera i 5 metri.
Di certo è un’alternativa originale e che non scende a compromessi in fatto di comfort: le prestazioni dei motori, tutti a 6 cilindri e compresi in un range tra 265 e 240 cavalli, sono quelle di punta che ben conosciamo su BMW, ma non vengono affatto avvertite a bordo nemmeno a regimi elevati.
Il merito di tanto comfort va di certo ascritto alle sospensioni autolivellanti di eccezionale stabilità, alle barre di torsione attive, ai sistemi di assistenza alla guida che creano “feeling” tra conducente e veicolo, ed alle 4 ruote sterzanti.

A fare da lussuoso corollario a tanto sfoggio di tecnologia troviamo i trucchi che coccolano ogni passeggero come se fosse seduto in una beauty-farm: sedili massaggianti che sono una vera goduria, possibilità di regolare le luci interne in base all’umore e ai desideri, un diffusore di fragranze, per citare solo quelli più frivoli.
E poi un sistema audio Bowers&Wilkins di primo piano e soluzioni di infotainment di bordo ad intrattenere chi viaggia e ad aggiornare e proteggere costantemente da distrazioni chi sta guidando.

Eleganza ad elevati livelli di personalizzazione per un’auto dagli standard extralusso, offerta in 4 allestimenti a salire (Business, Sport, Luxury ed M Sport) per soddisfare qualsiasi palato.

 

Volvo XC40, nuovo SUV versatile e maneggevole

Il segmento dei SUV Premium compatti vale da solo, in Italia, circa 50mila immatricolazioni all’anno, e di conseguenza fa gola a tutti i marchi senza distinzione. La novità di questo 2018 sta però nel tentativo messo in atto anche da Volvo di partecipare alla festa, con una nuova proposta dal design molto giovane, giovanile e dinamico che sa ben calibrare forme avvolgenti ed altre più squadrate.


La sigla di questo progetto è XC40, e mette subito in chiaro le sue origini scandinave pur modellandole in modo da apparire più seducente: si fa guidare come una coupé, ma offre prestazioni e versatilità da vero SUV, con degli stilemi ed un assetto rialzato che potrebbero concretamente cogliere nel segno.
Del resto, affidabilità e grande tenuta di strada sono quelle che già ben conosciamo da parte della casa svedese: Volvo XC40 sfida apertamente colossi già affermati come BMW X1, Range Rover Evoque e Audi Q3, alcuni tra i SUV Premium compatti più venduti nel nostro paese, e ha subito fatto la voce grossa: già prima del debutto – avvenuto a gennaio – in 600 l’avevano acquistata a scatola chiusa, probabilmente sull’onda delle qualità già manifestate dalle sue sorelle maggiori XC60 e XC90 e dalle quali però si differenzia per un’indole, come dicevamo, più frizzante e giovanile e non sol per le misure ridotte.
Le proporzioni sono quelle di un SUV più che adatto per un costante uso nel traffico cittadino, ma con una eccellente visibilità ed una forte presenza su strada.
Reattiva quando serve, più docile e confortevole nelle lunghe tratte, Volvo XC40 ha di serie tanta tecnologia di bordo che assiste nella guida facilitando ogni compito anche per i più “pigri”.
Park Assist e Pilot Assist non sono infatti solo sistemi di sicurezza, ma anche dei gingilli dei quali è rilassante beneficiare in un abitacolo votato alla massima funzionalità.

La formula noleggio Care by Volvo

Anche Volvo ha intercettato una evidente inversione di tendenza del nostro mercato, dove anche se più lentamente rispetto al resto d’Europa i consumatori stanno accantonando il concetto di possesso dell’automobile in favore dei piaceri e dei benefici strettamente connessi alla guida. Proprio a loro si rivolge la formula Care by Volvo, attraverso la quale a fronte di un canone mensile non contenutissimo ma comunque accessibile pari a 699 € (ma senza alcun anticipo) si può guidare la Volvo XC40 in totale autonomia da altre spese accessorie, tutelati quindi sotto il profilo assicurativo e quello della manutenzione e di qualsiasi altra spesa, inclusi il cambio gomme di stagione in stagione e persino il ritiro a domicilio del veicolo al momento di revisioni o interventi!
La mobilità sta cambiando, si sta evolvendo in maniera più fluida e quasi “liquida”, ciò che conta è guidare ed avere sempre a disposizione un veicolo al top dell’efficienza.

In fatto di motori, la XC40 viene inizialmente presentata con varianti D4 turbodiesel e T5 benzina, mentre in un secondo momento arriveranno altre propulsioni e nel corso del 2019 è previsto anche il debutto di una versione elettrica.

Volvo punta all’obiettivo di 7.000 immatricolazioni all’anno per questo suo nuovo gioiello: siamo pronti a scommettere che sia un obiettivo molto realistico!

 

Il lusso sportivo di Audi A7 Sportback

Nonostante le ripetute ed incalzanti sfide che provengono sia dai “pari grado” che dai cosiddetti marchi generalisti, tra i brand definiti Premium è Audi che continua a confermarsi in Italia il più conosciuto, apprezzato e di conseguenza venduto.
La quota di mercato pari a circa 1/4 del suo settore parla chiaro, ed oltre a confermare Audi quale leader di vendite nel nostro paese da quasi 10 anni, i numeri continuano a far segnare una costante crescita dopo ogni consuntivo.

Audi A7 Sportback

Motivi di tanto successo vanno ricercati in veicoli come la nuovissima ammiraglia sportiva del brand dei 4 cerchi, la Audi A7 Sportback, una berlina disegnata nelle sue forme da grintosa coupé combinando i passaggi della modellazione CAD con una più artigianale manipolazione dell’argilla per giungere ad un risultato emozionante per la silhouette della carrozzeria, con una lunghezza di 4,97 metri e linee scolpite, affascinanti e gratificanti.

Il suo listino, da quando a fine marzo sarà resa disponibile per gli automobilisti italiani, non è per tutte le tasche, perché sfora i 70mila euro, ma parliamo di un veicolo che rappresenta un concentrato di tecnologie di ultima generazione e che sembra nato per viaggiare nel massimo del comfort che si possa immaginare.

A bordo, dopo la pressione del pulsante Start, si fa fatica a rendersi conto che l’auto è in moto: non un rumore, non una vibrazione, solo l’ampia strumentazione digitale suggerisce di ingranare la marcia e partire alla scoperta di un mondo fatto di stabilità e guida assistita ai limiti della semi-autonomia.
Li abbiamo contati: i sistemi elettronici di assistenza alla guida sono 39, e fanno scorrere la Audi A7 Sportback come su dei binari rendendo impossibile trovarsi in difficoltà.
Radar e telecamere scrutano la strada e gli spazi circostanti anche di notte con il Night Vision Assistant, e se il volante va ancora tenuto ben stretto tra le mani (anche perché lo scatto iniziale dei suoi motori 3.0 è di tutto rispetto!) in fase di parcheggi e manovre l’Audi Remote Park Pilot riesce a fare tutto da solo.

Questa meccanica totalmente assistita sembra sparire nell’abitacolo, dove la plancia è vuota di comandi al limite del credibile: si percepisce la sensazione di sedere in un’astronave spaziale gestita da due display touch, e nella quale nulla è lasciato al caso.

I motori, un diesel da 286 cavalli e un benzina da 340 beneficiano di un sistema MHEV mild-hybrid che aiuta nello spunto e nello scatto contenendo i consumi, ma anche del cambio sequenziale TipTronic a 8 rapporti, e rendono quasi malinconico il momento di parcheggiare quando giunti a destinazione: il desiderio di guidare infatti resta molto forte!