Opel Crossland X è il SUV erede di Meriva

Poteva un nome come Opel mantenersi al di fuori di una fetta di mercato consistente ed in continua crescita come quella rappresentata dai clienti dei SUV/Crossover? Naturalmente no, e con Mokka aveva già sferrato un suo forte segnale di presenza, ma è in questo 2017 che ha visto il passaggio del marchio tedesco nell’orbita del Gruppo PSA che c’è stata la svolta, grazie all’avvio della collaborazione e quindi allo sfruttamento delle piattaforme e dei progetti transalpini.

Opel è diventato un marchio generalista ma di qualità a tutti gli effetti, e per stare al passo con le evoluzioni ha definitivamente pensionato un modello datato nello stile e nel pubblico di riferimento come la Meriva.

 

Il suo posto viene preso da Opel Crossland X, un SUV più imponente ma al tempo stesso più sportivo di Mokka ed il cui progetto è realmente ambizioso, come rivelano gli importanti contenuti tecnologici di bordo, che in base all’allestimento e già da quello intermedio propongono interfaccia smartphone per controllare l’auto da remoto, schermo da 7″ e addirittura hotspot 4G.

È di certo il dinamismo la prerogativa che più rende Crossland X appetibile, con una linea slanciata su cui spiccano alcune intuizioni interessanti ed un’abitabilità enfatizzata, pur se la lunghezza è di soli 421 cm.
Molto apprezzabili ed equilibrate le prestazioni della gamma di motori in special modo per il diesel, i 4 cilindri 1.6 da 99 o 120 cavalli. Con i 3 cilindri benzina c’è di sicuro più da divertirsi, perché esprimono gradevole silenziosità in tutte le 3 versioni, da 81, 110 e 130 cavalli.
Proprio l’ultima è la più vivace ed in grado di regalare le emozioni più intense, con una punta massima di 206 km/h!

C’è un aspetto di Crossland X che ci ha incuriosito, la sua altezza da terra, che con la misura minima di 16,5 cm è più elevata rispetto a tutte le comuni berline, eppure viene mantenuta la tipica posizione rialzata da SUV che facilita la sua guida nel traffico.

Concludiamo con una rapida analisi della plancia, che si sviluppa in orizzontale in uno stile molto pulito e per nulla eccentrico. Sul cruscotto ed attorno ad esso ogni cosa è al suo posto, Opel non ha voluto inserirsi nella gara, diventata quasi una “mania”, delle plance minimal realizzate per sottrazione degli elementi, e tutti i comandi secondari hanno il proprio preciso pulsante al fine di preservare la fruibilità.

 

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