Archive for ottobre 2018

La storia del fenomeno Ape, un cult da 70 anni

Nel 1948, con una imprevedibile intuizione che avrebbe segnato la storia dei trasporti, i geniali Enrico Piaggio e Corradino D’Ascanio misero in commercio l’Ape della Piaggio.

Non immaginavano di certo che questo veicolo concepito per essere un inno al minimalismo ed alla praticità di trasporto, nato sostanzialmente per essere un triciclo da lavoro a motore, sarebbe diventato un cult venduto in più di 2 milioni di pezzi in tutto il mondo e che ancora oggi fa segnare circa 5.000 immatricolazioni all’anno.
Il più diffuso è di certo il modello chiamato “Apetta“, piccolo, agile e maneggevole e che col suo raggio di sterzata di 6 metri in pratica gira su sé stesso, ma in grado di trasportare carichi fino a 1.5 metri cubi.

L’incredibile appeal di questo minuscolo triciclo a motore, lungo solo 2,6 metri e con motore 2 tempi da appena 2,5 cavalli che lo rende fruibile anche da quattordicenni muniti di patentino ne ha fatto un mezzo estremamente popolare, non solo un’alternativa alle due ruote per i ragazzini ma anche uno strumento di lavoro per operai e tante altre categorie professionali, tuttavia nella lunga vita di Ape non sono mancate evoluzioni e varianti che l’hanno reso ancora più cult.
Basti pensare alla versione Ape Calessino, la più raffinata ed esclusiva, realizzata in tempi moderni anche in un’avveniristico allestimento elettrico, oppure all’Ape Cross, espressamente rivolto ai giovani con tanto di roll-bar colorato per dargli un look da auto da rally.

Oggi Ape non viene accantonato ed anzi Piaggio ne ha appena presentato la variante più aggiornata ed al passo coi tempi e l’attuale mobilità: il nuovo Ape 50 Euro 4, infatti, è il più piccolo veicolo commerciale al mondo ed è spinto da un motore 2 tempi che lo mette in regola con le normative più stringenti. Il suo equipaggiamento è più moderno di quanto si possa pensare, studiato per contenere gli ingombri esterni ma essere ugualmente maneggevole, e anche se siamo in un’epoca di sbalorditive auto che quasi si guidano da sole, Ape riesce a non risultare anacronistico, anzi. Soddisfa molti dei bisogni metropolitani e lo fa con estrema sobrietà, ma portandosi dietro un innegabile carico di storia, rilanciandosi ancora come inconfondibile tuttofare dalle potenzialità tutte da scoprire.

Accanto ad esso, durante il raduno EuroApe 2018 appena conclusosi nella cornice di Salsomaggiore Terme, Piaggio ha festeggiato i 70 anni di Ape insieme a collezionisti ed appassionati di tutto il mondo presentando anche la speciale edizione di Ape Calessino Settantesimo, un piccolo gioiellino in tiratura limitata di soli 70 esemplari numerati che celebra una storia già mitica ma in chiave glamour, alla pari di quanto già inscenato nel 2016 per i 70 anni di Vespa. Questa versione celebrativa sposa perfettamente il moderno trend neo-vintage, coniugando la tradizione italiana e il suo fascino intramontabile con tocchi di modernità e dettagli significativi.

 

Tutto sulle catene da neve: quando usarle, quanto costano e come montarle

Con l’arrivo della stagione invernale e del freddo, ogni persona si pone il problema di quando usare e montare le catene da neve. Ovviamente questo processo non sembra così scontato e banale, soprattutto se si parla di persone alla prima esperienza e senza troppe informazioni a riguardo.

Quando utilizzare le catene da neve

Le catene da neve sono disponibili in vari prezzi e modelli e non è per niente vera l’informazione che questi prodotti si equivalgono tutti. Innanzitutto va detto che la normativa prevede l’utilizzo di dispositivi anti-sdrucciolevoli a partire dal 15 novembre di ogni anno, siano essi delle gomme da neve qualora non si disponga degli pneumatici invernali. Inoltre, c’è da tenere presente che le catene da neve sono fondamentali in tutti quei casi in cui il veicolo si trova di fronte ad una forte pendenza, su una strada ghiacciata o con molto innevamento, anche se si hanno a disposizione le gomme invernali.

Di conseguenza le catene da neve vanno utilizzate solamente in casi di emergenza e non in modo abituale e quotidiano. Infatti, esse non sono adatte per un utilizzo nel caso in cui la strada è solo scarsamente innevata perché causerebbero dei danni, non solo alle catene stesse ma anche all’asfalto e alla vettura. Nel caso in cui si utilizzino gomme estive anche in inverno, è consigliabile montare le catene quando le ruote slittano e pertanto non consentono una corretta circolazione. Tuttavia si ricorda che la velocità massima consentita con le catene da neve è di 50 km/h.

Come montare le catene da neve

Per quanto riguarda il loro montaggio, non è un’operazione troppo complessa, nonostante ciò non bisogna farsi cogliere impreparati. Per prima cosa, è bene ricordare che le catene da neve vanno installate solamente sulle due ruote motrici, anteriori se la vettura dispone di trazione anteriore e posteriori se, al contrario, la macchina è a trazione posteriore. Successivamente bisogna assicurarsi che il motore sia spento e la macchina sia ben ferma in modo tale che non si possa muovere e spostare. Per facilitare l’operazione è consigliato montare le catene con dei guanti spessi. Inoltre, bisogna sapere che questi prodotti non sono tutti uguali e pertanto necessitano di montaggi differenti.

I vari modelli di catene da neve disponibili

Esistono diversi modelli di catene da neve per auto, e ogni modello si monta in maniera diversa. Ad esempio ci sono le catene da neve a rombo, a Y e a scala. Le prime, con struttura a rombo, sono quelle più vendute ed utilizzate poiché garantiscono un’ottima tenuta di strada, sia in modo trasversale che longitudinale e in aggiunta risultano facili e veloci da montare. Diversamente, quelle a Y sono più complicate e il montaggio non è immediato mentre le catene a scala non sono più molto diffuse poiché sono decisamente troppo scomode da montare e richiedono lo spostamento della propria macchina. In ogni caso, se si hanno le catene a rombo, ci vorranno un massimo di cinque minuti per il montaggio.

Le maglie delle catene, una volta aperta la confezione devono essere libere e non presentare nodi. Successivamente, bisogna sganciare la chiusura che è nella maggior parte dei casi colorata e appoggiarla a terra. Fare scivolare l’arco dietro la ruota finché non ricompare alla vista dalla parte opposta, e una volta che si hanno nelle due mani i rispettivi ganci, unirli al di sopra della ruota, alzandoli da terra. Per terminare, unire anche i due ganci nella parte frontale della ruota, colorati in modo differente dai primi ganci agganciati. Una volta completata l’operazione, è necessario tirare bene verso di sé in modo tale da stringere la catena da neve sulla gomma. Una volta che è ben tesa e non molle, bisogna fissarla con i ganci dalla zona del cerchione.

Ovviamente le catene da neve devono risultare omologate per le gomme sulle quali andranno montate, pertanto è necessario che la confezione riporti la dicitura CUNA oppure ON.

Quanto costano? I prezzi delle catene da neve

Il prezzo delle catene da neve non risulta eccessivo, sebbene sia molto variabile in base alla struttura della catena. Si può dire che le catene a Y sono quelle più economiche con un prezzo sui 30 €. D’altro canto, è possibile trovare catene da neve anche sui 150€, a seconda non solamente delle caratteristiche della struttura ma anche del marchio. In generale, dai 45 ai 70€ si possono già trovare delle ottime catene che offrono prestazioni elevate. Sconsigliati invece tutti quei prodotti al di sotto dei 30 € che spesso non risultano omologati e di scarsa fattura.

Peugeot 208 Signature, speciale versione celebrativa

È diventata quasi una tradizione per Peugeot quando si devono festeggiare delle ricorrenze o celebrare dei particolari successi commerciali, lo strumento migliore è una versione speciale e limitata alla quale viene apposta una “firma” che la distingua da tutte le altre per esaltarne l’allestimento più esclusivo.

In questo caso l’occasione viene dal raggiungimento delle 200mila unità vendute in Italia della Peugeot 208, ed il Leone ha scelto di regalare agli italiani proprio una firma di stile, di nome e di fatto. Peugeot 208 Signature, prodotta in tiratura limitata composta da soli 1.200 esemplari, è disponibile solo con la carrozzeria a 5 porte ed il motore PureTech da 82 cavalli con Stop&Start, già omologato Euro 6.2 secondo i nuovi stringenti parametri del protocollo WLTP.

Gli esterni e gli interni di 208 Signature

All’esterno si distingue per i cerchi in lega diamantati da 16″ personalizzati, per la calandra che riprende quella dell’allestimento top di gamma Allure e per i fari fendinebbia, ma anche per i vetri posteriori e lunotto oscurati oltre naturalmente al badge specifico Signature che la identifica rendendola unica.

All’interno invece scopriamo tanto lusso con i rivestimenti in tessuto Cran grigio Adamantium impreziositi dalle impunture blu, e poi un prestigioso volante in pelle che spicca sul Peugeot i-Cockpit.
Attraverso il cruscotto di casa si gestisce tutto il corposo pack dedicato alla connettività con il Mirror Screen compatibile sia con Android che iOs, e poi le altre chicche riguardano i sensori di parcheggio posteriori, gli specchietti elettrici, i tergicristalli e proiettori dotati di sensori per attivarsi automaticamente e per finire l’Active City Brake, sistema elettronico per la frenata di emergenza.

208 Signature può essere scelta tra 5 diverse tinte: Grigio Hurricane, Bianco Banchisa, Grigio Platinum, Grigio Artense o Bianco Madreperla, ad un prezzo di 16.950 € che fa sedere al volante di un autentico pezzo da collezione!

 

Peugeot punta molto in alto con la Nuova 508 berlina

Per le auto medio/grandi, per intenderci quelle che superano i 4,60 metri di lunghezza, i costruttori sia generalisti che premium sanno molto bene che un peso importante nelle richieste di immatricolazione è rappresentato dalle flotte aziendali, un comparto che attualmente in Italia supera il 7% delle vendite.
Per quanto SUV e crossover siano i più richiesti tra i modelli, per le loro caratteristiche “modaiole” adattate però al comfort di bordo di una spaziosa berlina, proprio quest’ultimo tipo di carrozzeria vanta ugualmente un discreto numero di richieste, sia nelle varianti station wagon che in quelle più accorciate nella silhouette e tegliate per diventare delle fastback.

Si inserisce in questo preciso filone l’ambizioso progetto della Nuova Peugeot 508, una berlina con la quale il Leone completa il totale rinnovamento della sua gamma e che la fa crescere di rango permettendo al marchio di sfidare i dominatori e mostri sacri di questo comparto quali l’Alfa Romeo Giulia, la BMW Serie 3, la Mercedes Classe C.

Per quanto Peugeot ci abbia ben abituati negli ultimi tempi sfornando carrozzerie dal design ultramoderno e di impatto memorabile, la Nuova 508 riesce a trasmettere fin dal primo sguardo contenuti superiori e prestigiosi. Sarà per la ridotta altezza (solo 1,40) che la fa apparire incollata al suolo, sarà per le sue linee così tese ed allo stesso tempo slanciate ed armoniose, con 508 ci siamo trovati di fronte ad un consistente salto di qualità che riesce nell’impresa di sovvertire tutti i tradizionali codici stilistici e non solo delle berline!

Si tratta di un modello molto atteso non solo da parte degli addetti ai lavori, e che anche nell’elaborato abitacolo lascia spazio a soluzioni mozzafiato iniziando dall’ultima generazione del Peugeot i-Cockpit, firma ormai imprescindibile degli interni Peugeot e che qui tocca vette inedite di funzionalità per un interfaccia tra uomo ed automobile ancora più evoluta.
Il volante compattissimo è circondato da una strumentazione essenziale ma che attraverso la sua plancia così ergonomica permette di gestire tutte le funzioni di bordo, incluse le selezioni della modalità di guida. All’ampio touch screen capacitivo da 10 pollici si aggiunge la lamina trasparente dell’head-up display, dove tutto è visualizzato in assoluta chiarezza e senza mai distogliere lo sguardo dalla strada.

Con simili caratteristiche, la Nuova Peugeot 508 si candida a diventare un nuovo punto di riferimento alla voce “piacere di guidare“, ed è possibile affermare che a tanta spavalderia contribuiscono anche i numerosi sistemi ADAS per l’assistenza alla guida, che includono dispositivi di eccellenza come la telecamera ad infrarossi Night Vision che rileva ostacoli imprevisti sulla carreggiata anche al buio, solo uno dei tantissimi gioielli tecnologici dei quali è munita.
I motori della Nuova 508 saranno 5: 2 a benzina e 3 diesel, permettendo di scegliere tra potenze da 130 fino a 225 cavalli e concedendosi sempre la fluidità del cambio automatico EAT8 (tranne nel primo caso).

In programma c’è poi anche una propulsione ibrida plug-in da 225 cavalli, che debutterà il prossimo anno, ma anche di quella (così come dell’annunciata versione Station Wagon) avremo modo di parlare.