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BMW C 400 X, comfort e fluidità in marcia

Sarà disponibile da settembre 2018 e metterà a disposizione dei centauri una tecnologia all’avanguardia il nuovo scooter BMW C 400 X.
Tutto naturalmente incastonato su una struttura di gran pregio tecnico e meccanico come da tradizione del marchio tedesco, per un due ruote generoso nelle forme e nell’accoglienza e nel quale comfort e sicurezza alla guida sono al primo posto nella scala dei valori.

Il BMW C 400 X è uno scooter solido e robusto, con una complessiva buona tenuta di strada sia su percorsi “soft” e scorrevoli come quelli in tangenziale che su sinuosi tornanti collinari, con in più un’agilità che non ti aspetti.
Il merito va a pneumatici abbondanti dalla consistente impronta ed alle ruote ben calibrate, rispettivamente da 15 e da 14 pollici, ma anche ad un collaudatissimo ABS e ad un controllo della trazione più che pronto nella risposta a situazioni di emergenza come un’improvvisa perdita di aderenza sul posteriore.

Il motore monocilindrico da 350 cc scarica a terra in maniera fluida e senza scossoni i suoi 34 cavalli, senza troppe vibrazioni e senza reagire mai con bruschi strappi nemmeno in accelerazione, comportandosi con brillantezza in ogni situazione.

Vanno spese molte parole di elogio per il corredo che contribuisce a tutte le funzioni “accessorie” di questo scooter, in primis la capienza del serbatoio da quasi 13 litri e l’ampiezza della comoda sella, sotto la quale trova alloggio un vano talmente ampio e abbondante da contenere un casco integrale ed uno di tipo jet grazie al volume supplementare del vano a soffietto che si sfrutta all’occorrenza.


Sulla ben imbottita sella si sta comodi, in una posizione del tutto naturale ed impugnando il manubrio senza minimamente stancarsi, ma soprattutto si ha la possibilità di tenere sempre tutto sotto attento controllo grazie al sistema Connectivity che su un grande display da 6,5″ mostra le funzioni del navigatore e tutte quelle del proprio smartphone, con il quale si interfaccia costantemente permettendo anche di parlare al telefono o selezionare una playlist senza togliere le mani dal manubrio.

Tanta funzionalità ha però un costo, perché aggiungere questo dispositivo al proprio BMW C 400 X significa pagare 600 € in più rispetto al prezzo di listino, quello di 6.950 € al quale sarà proposto a partire dal mese di settembre.

Lusso al top e sobrietà per la BMW Serie 6 GT

Quando la qualità delle finiture ed il numero di optional disponibili, per tacere della loro ricchezza in termini tecnologici, sono elevati come nel caso della nuova BMW Serie 6 Gran Turismo, parlare di prezzi è sinceramente l’ultimo dei problemi.

Se un’automobile infatti si posiziona in un segmento a forte vocazione Premium, giocoforza il suo pubblico è abituato al lusso e non rischia di essere dissuaso nemmeno da cifre che nel caso specifico sforano anche i 100mila euro.

Diciamo subito che questa Serie 6 li vale tutti, e raccoglie l’eredità di un’altra ammiraglia come la Serie 5 GT pur stravolgendone i cliché e rivelandosi difficile da catalogare. Il posteriore aggressivo le dona un aspetto da coupé, ma l’impostazione generale appare quella di una maxi-berlina che supera i 5 metri.
Di certo è un’alternativa originale e che non scende a compromessi in fatto di comfort: le prestazioni dei motori, tutti a 6 cilindri e compresi in un range tra 265 e 240 cavalli, sono quelle di punta che ben conosciamo su BMW, ma non vengono affatto avvertite a bordo nemmeno a regimi elevati.
Il merito di tanto comfort va di certo ascritto alle sospensioni autolivellanti di eccezionale stabilità, alle barre di torsione attive, ai sistemi di assistenza alla guida che creano “feeling” tra conducente e veicolo, ed alle 4 ruote sterzanti.

A fare da lussuoso corollario a tanto sfoggio di tecnologia troviamo i trucchi che coccolano ogni passeggero come se fosse seduto in una beauty-farm: sedili massaggianti che sono una vera goduria, possibilità di regolare le luci interne in base all’umore e ai desideri, un diffusore di fragranze, per citare solo quelli più frivoli.
E poi un sistema audio Bowers&Wilkins di primo piano e soluzioni di infotainment di bordo ad intrattenere chi viaggia e ad aggiornare e proteggere costantemente da distrazioni chi sta guidando.

Eleganza ad elevati livelli di personalizzazione per un’auto dagli standard extralusso, offerta in 4 allestimenti a salire (Business, Sport, Luxury ed M Sport) per soddisfare qualsiasi palato.

 

La nuova Serie 5 di BMW viaggia nel futuro

In casa BMW prendono con estrema serietà il ruolo che il mondo intero attribuisce a questo marchio, quello di maestri del prestigio. Nessuno tra gli ingegneri bavaresi si è certo adagiato sugli allori, tuttavia sembra essere diventato scontato che il dinamismo e le prestazioni siano parte integrante di qualsiasi modello BMW, quasi un prerequisito, e per questo motivo la promozione della nuova generazione della mitica Serie 5 sta puntando su altri suoi aspetti che la differenziano non solo dalle concorrenti, ma anche dalle quotate ammiraglie interne come la Serie 7.

I ritocchi esterni sulla Nuova Serie 5 sono minimi ed in gran parte non visibili anche perché si sono concentrati soprattutto sull’alleggerimento della scocca. Linea e finiture restano impeccabili, come se fossero ormai un dato acquisito che nessuno può mettere in discussione. E sul telaio, il largo uso di alluminio, magnesio ed acciai speciali ha consentito di “alleggerirla” di 100 kg rispetto alla precedente versione!
All’interno invece i miglioramenti sono più sensibili perché coinvolgono tutto il comfort della vita di bordo, con dettagli ancora più accurati nel design che è stato attualizzato e con una più semplice gestione del posto di guida, dei comandi e delle funzioni.

L’elettronica di bordo

Gli aspetti ai quali accennavamo poche righe più sopra riguardano le evoluzioni in fatto di elettronica di bordo, che ha raggiunto ora delle vette da primato con un salto tecnologico pazzesco.
L’impressione è quella di un’auto che si appresti a fare il definitivo passo verso la guida autonoma, ma per ora “ci si accontenta” del parcheggio automatico che si può comandare anche stando fuori dalla vettura, tramite la Smart key.
In realtà, il computer di bordo è in grado anche di regolare la distanza di sicurezza rispetto alle auto che precedono, frenare quando necessario, ed anche di suggerire come scartare un ostacolo. In più, l’infotainment di bordo può essere comandato anche a voce, o addirittura, e questo è forse l’aspetto più sbalorditivo, tramite dei gesti convenzionali che vengono riconosciuti e corrispondono a precise funzioni!

Per la Serie 5 di BMW la gamma di motori è come consuetudine molto ampia, e spazia dall’efficientissimo 520d fino al super performante V8 da 462 cavalli, il 550i xDrive con trazione integrale.Proprio il torbodiesel sembrerebbe essere la scelta ottimale, in special modo se associato al cambio automatico: un connubio che permette di sfruttare al massimo tutte le doti del telaio e di un assetto curatissimo.

Un modello che ha fatto la storia della casa bavarese, e che per ammissione degli stessi tedeschi ha annullato la distinzione tra prestigio e corse, è arrivato alla sua settima generazione con immutato fascino: è probabilmente dovuta ad un omaggio per il successo globale del concept “5” la concentrazione su di essa di tanta superiore tecnologia.

 

Si rinnova il mito di BMW Serie 3

Una delle “creature” più riuscite di BMW è senza dubbio la Serie 3, che in 40 anni di vita si è imposta come generale punto di riferimento non solo per il suo segmento, ma per l’intero mercato dell’auto.

Stile ed estrema efficienza hanno reso la storia di questa berlina un grande successo commerciale che ha attraversato le epoche giungendo oggi alla sua sesta generazione. BMW ha scelto la seconda metà del 2015 per proporre questo restyling, in un momento molto propizio per il mercato che ha finalmente iniziato a dare segni di crescita con un sensibile aumento delle immatricolazioni di cui anche la sua gamma ha beneficiato.

Il marchio tedesco ha saputo ancora una volta rielaborare con grande gusto questa reginetta, sempre più affascinante nelle sue linee che rispondono alla migliore tradizione estetica bavarese con l’aggiunta di tocchi di classe dallo stile contemporaneo. Una fattura di così alto livello assicura anche la grande esplosività della sua gamma di motori, tra i quali sono inclusi sia versioni benzina che diesel, tutte con la tecnologia BMW Efficient Dynamics: brillantezza e piacere di guida estremo, ma anche consumi contenuti persino per le alte cilindrate.

Alla classica versione berlina della Serie 3, BMW non ha potuto fare a meno di affiancare la Serie 3 Touring, dedicata con i suoi potenti motori a chi viaggia moltissimo e vuole comfort e risparmio, e la Serie 3 Gran Turismo, ancora più spaziosa e con un carattere unico ed inconfondibile.

È scontato che anche la sesta generazione di BMW Serie 3 sarà un bestseller, il vero avversario da temere e sfidare per tutte le Top Class.

La Serie 1 di BMW ha salutato così la trazione posteriore

Gli amanti dell’Old-Style BMW – per intenderci, quelli che con orgoglio e spirito di distinzione viaggiano a trazione posteriore – vengono ancora una volta accontentati dall’ultimo restyling della Serie 1, ma si tratta per l’appunto di un ultimo canto del cigno.

Al pari della Serie 2, quella che ha raggiunto le Concessionarie sul finire del 2015 è stata l’ultima a rispettare questa storica tradizione, ed ha già inaugurato una rottura con il passato perché monta il motore diesel 3 cilindri che abbiamo già visto spingere la Mini.
Con i suoi 116 cavalli, ed in abbinamento con il cambio automatico Steptronic, permette davvero di divertirsi al volante, e senza nemmeno sforare il tetto dei 30mila euro anche con l’allestimento Sport ad assetto ribassato, che fa gustare ogni cambio di direzione anche grazie al suo assetto rigido il giusto.

Per questa ultima Serie 1 prima della rivoluzione programmata per il 2018, BMW ha contenuto i ritocchi estetici al minimo indispensabile, limitandoli alla fanaleria e mantenendo l’inconfondibile look con cofano lungo: è già trapelato che nella versione della svolta “anteriore” il marchio bavarese non lesinerà invece gli interventi del suo laboratorio design!

BMW Serie 2 ci ha preso gusto con la trazione anteriore

Dopo avere definitivamente abbattuto il tabù della trazione anteriore, come abbiamo visto sulla BMW Serie 2 Active Tourer, la casa bavarese sembra averci preso gusto proponendola anche sulla Grand Tourer della stessa serie, una sorta di sorella maggiore dagli spazi a bordo davvero allargati (quasi 2000 i litri del bagagliaio a sedili reclinati!) quindi pensata per famiglie davvero ampie, o che abbiano bisogno di immensi spazi di carico.
È dunque anch’essa il classico Multi-Purpose Veicle, a bordo del quale si ritrova il massimo piacere di guida tipici delle BMW ed una configurazione fatta di rifiniture ed allestimenti che la rendono una Premium a tutti gli effetti.

Nonostante la stazza, il suo stile di guida è simile a quello di una berlina, con un’eccellente stabilità e tanto divertimento, specialmente con il cambio StepTronic ad 8 o 6 marce a seconda del motore. Una sorpresa viene proprio dalla proposta di un diesel 3 cilindri, che equipaggia la versione 216d, con elevata guidabilità e prestazioni molto equilibrate.

BMW Serie 2 Grand Tourer è in tutte le sue motorizzazioni una gran bella stradista, con il comfort dell’abitacolo quale suo fiore all’occhiello ed in misura crescente in base all’allestimento che si va a scegliere; condivide tutta la metà anteriore con l’Active Tourer, di cui è diretta evoluzione, ed in versione 7 posti riesce a mantenersi poco sotto i 30mila €: un ottimo risultato per una Premium!

BMW X6: grande, grossa e… bella!

Una macchinona dalla linea estremamente spregiudicata: con questi commenti venne accolta al momento del lancio, circa 7 anni fa, la BMW X6, che ha in pratica inaugurato il segmento delle SUV-Coupé estremizzando il criterio crossover.
Al pubblico però è piaciuta, e tanto, se nel mondo l’hanno scelta in oltre 250.000 acquirenti: ed è per questo che in Baviera hanno deciso di rispolverarla con una seconda generazione che ha mantenuto vive tutte le caratteristiche, con una derivazione dall’antenata più che evidente a partire dal tetto arcuato.

È tutt’altro che uno scricciolo, pesa circa due tonnellate, e tanta imponenza fa il paio con un abitacolo ampio e confortevole, ma allo stesso tempo con una generale impostazione sportiveggiante: la nuova generazione di BMW X6 sa infatti essere molto spigliata, grazie anche ad un’elettronica che aiuta a gestire al meglio le motorizzazioni, che in alcuni casi sono davvero “esagerate”.
La soluzione che andrà per la maggiore è di certo il 3.0 turbodiesel, declinato in 3 diverse potenze fino ad un massimo di 381 cavalli, ma qualcuno potrebbe anche scegliere il motore 8 cilindri i cui 575 cavalli sono tenuti a bada in scioltezza dal cambio automatico ad 8 rapporti.

Bisogna comunque riconoscere che la parentela con la BMW X5, ossia la berlina da cui deriva questo SUV, è assai evidente, non solo nel muso ma in un generale “family feeling“, e si potrebbe dire che la scelta tra le due vetture sarà dettata principalmente dallo stile personale e dalla “stazza” degli occupanti, perché il particolare tetto spiovente della X6 rende il divanetto posteriore poco adatto agli spilungoni.

La nuova BMW X6 è un’auto che viaggia su cifre di tutto rispetto, quanto a listini: la più economica si posiziona sopra i 70.000 €, ma del resto stiamo parlando di un modello che si rivolge ad un pubblico ben preciso e selezionato, e certo non a chi punta al risparmio con un’utilitaria!

Il lusso della BMW del futuro

Per una volta vogliamo evadere dall’ordinario e non parlarvi delle “solite” berline, city car, crossover… stavolta vogliamo sognare con un’auto di lusso che ancora non esiste, almeno non nelle concessionarie.

Di certo le più grandi ammiraglie dei marchi cosiddetti Premium sono già oggi delle luxury car provviste di ogni tipo di tecnologia o comodità, quasi dei salotti viaggianti. BMW ha voluto immaginare e realizzare qualcosa di ancora più avanzato con il concept Vision Future Luxury, che va oltre tutto il lusso che si sia mai visto a bordo di un’autovettura.
Se ricordate la BMW Gran Lusso Coupé, quella con design Pininfarina, non avrete difficoltà ad associare le due linee: si tratta però di una vistosa evoluzione di quel progetto, non solo dal punto di vista stilistico ma anche degli interni, dove è evidente l’enfatizzazione del lusso coniugato ed applicato a tutti i passeggeri.

I sedili singoli sono delle vere poltrone accessoriate anche con tavolino a scomparsa, mentre gli schienali dei sedili integrano monitor ed illuminazione personale per ciascun passeggero, dando l’impressione di viaggiare su una primissima classe business a bordo di un aeromobile.
Il tutto con rifiniture e materiali di assoluto pregio che arricchiscono lo spazio, come il legno di tiglio, seta, pellami di prima scelta.

Tecnica aerodinamica e tecnologia non sono da meno: il ricorso alla fibra di carbonio in cui è modellato il suo Cx è stato massiccio, i gruppi ottici presentano tecnologia al laser ed Oled, mentre il guidatore beneficia dell’evoluzione dell’head up display al quale si aggiunge la caratteristica “vision” e che si trasforma così in strumento capace di generare immagini di realtà aumentata.

Si spaccia per una coupé a 4 posti ma questa BMW Vision Future Luxury è in realtà una superberlina che apre nuovi sbocchi ed una nuova frontiera per i temi futuri che BMW porterà avanti, un concept particolarmente ispirato che dimostra come designer ed ingegneri non abbiano ancora esaurito la fantasia.

Rivoluzione inedita sulla BMW Serie 2 Active Tourer

La BMW Serie 2 Active Tourer che ha debuttato nelle concessionarie italiane a fine settembre si può considerare storica sotto ben 2 punti di vista.

In prima battuta si deve registrare la scelta strategica del marchio tedesco, il quale si è voluto schierare in un segmento, quello delle compatte ma imponenti, dove fino ad oggi aveva lasciato imperversare altre case europee sue rivali. E quindi da oggi le varie Renault Captur, Peugeot 2008 e così via dovranno fare i conti anche con BMW, che presenta una novità molto interessante e del tutto in linea con gli stilemi di design che l’hanno resa famosa: carattere molto forte, immagine da bavarese di razza, interni curatissimi anche per i passeggeri che hanno tanto comfort.
La posizione di guida si presenta più rialzata rispetto a modelli quali la Serie 1 o la BMW X1, con un conseguente controllo della visibilità decisamente adeguato.

La novità più grande però, e forse in questo caso dovremmo parlare di svolta epocale, sta nella trazione, perché per la prima volta siamo di fronte ad una BMW a trazione anteriore.
La casa tedesca si è sempre distinta on orgoglio per la sua scelta di privilegiare una trazione posteriore, portando avanti nei quasi 100 anni di attività questa scelta con grande coerenza. Tuttavia ci si rende conto subito, sulla Serie 2 Active Tourer, di essere alla guida di un veicolo dalle reazioni più “gestibili”, con un comportamento stradale che non ha bisogno di tutte le accortezze richieste da una trazione posteriore; a questo si aggiunge uno sterzo sorprendentemente preciso.

In Italia la motorizzazione di punta, considerato l’andamento del nostro mercato, è senza dubbio quella turbodiesel da 150 cavalli, che per 100 km consuma 4,1 litri di carburante. Tra le altre poi scopriamo le nuove spinte turbo da 3 o 4 cilindri, entrambe molto efficienti, grazie anche ad un Cx di 0,26.

La nota per così dire “dolente” risiede nei listini, perché dai 28mila euro si sale molto facilmente quando si vanno ad aggiungere optional, fino al topo della gamma, il 225i Luxury che sfonda il tetto dei 40mila euro.

BMW i3 sfonda, ma non in Italia

Ne avevamo già parlato prima del suo lancio, perché era evidente che con BMW i3 qualcosa stava realmente cambiando nel settore delle auto 100% elettriche.
Ora torniamo con piacere sull’argomento, perché il suo successo di vendite con oltre 10mila ordini in tutta Europa è per certi versi entusiasmante in quanto dimostra una tendenza che si sta invertendo anche grazie agli sforzi di tutti; per contro, dobbiamo registrare che, nonostante la i3 si presenti come una vettura di tutto rispetto, l’Italia mantiene nei confronti dell’elettrico un certo scetticismo.

Sono infatti appena una quarantina le immatricolazioni nel nostro paese, il che dimostra come a parole e chiacchiere da bar siamo tutti bravissimi, elogiando le virtù dei veicoli a Zero Emissioni in TV, sul web, persino sulla stampa specializzata, ma a conti fatti tiriamo sempre fuori qualche alibi a volte anche poco attendibile.
La realtà è che nello Stivale manca una seria e concreta politica di pubblici incentivi all’acquisto di vetture ZEV, come accade invece nel Nord Europa.
BMW i3 ha tutto per essere apprezzata e considerata al pari delle più gettonate “piccole” dei marchi generalisti: la solidità costruttiva tedesca e prestazioni di tutto rispetto anche in termini di autonomia. Di base infatti percorre 160 km, ma con il Range Extender arriva fino a 300 km, il che la rende più che adeguata per un uso cittadino. La tecnologia di bordo è poi sorprendente, grazie ai servizi che la tengono costantemente connessa per conoscere, ad esempio, l’ubicazione delle colonnine pubbliche di ricarica.

È un veicolo che non finisce di stupire, anche per la sua linea stilistica avveniristica che nasconde una scocca in carbonio ed alluminio di concezione semplice ma ipertecnologica, uno dei segreti della sua leggerezza.
Ci domandiamo quando anche in Italia inizieremo ad apprezzare questo tipo di soluzioni!