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Ora la Gamma Ceed di Kia possiede il fattore X

La gamma Ceed di Kia, già particolarmente composita, si arricchisce di un nuovo modello recentemente svelato al Salone di Francoforte. Si tratta della Kia XCeed, un crossover coupé appariscente ma allo stesso tempo elegante, disegnato con dei perfetti equilibri di forme.

Questa nuova Ceed è in tutto e per tutto un’auto creata da zero, che delle sue sorelle conserva solo le linee delle fiancate anteriori, mentre ad esempio il frontale abbandona il caratteristico “muso da tigre” per convertirsi ad una griglia più ampia e vistosa, accompagnata da prese d’aria, che le conferisce un aspetto da vettura di categoria superiore.
In coordinato, l’arco che disegna i finestrini laterali la avvicina quasi ad una delle station wagon alle quali ci ha abituati Audi, mentre addirittura troviamo echi del SUV Porsche Cayenne Coupé nel posteriore.
Il tutto sta a dimostrare un considerevole sforzo, anche ben riuscito, del marchio coreano per avvicinarsi anche esteticamente a concorrenti di calibro Premium.

Il lavoro di meccanici e ingegneri dell’entourage Kia verso l’obiettivo di abbassare il baricentro della variante X è più che evidente, e pur mantenendo la stessa esatta lunghezza delle altre Ceed (4,4 metri) questa novità della gamma è più alta di quasi 5 cm per accrescere l’abitabilità interna ma anche per offrire una posizione di guida più elevata. Tutto è stato ridisegnato anche all’interno con lo scopo di gestire e ottimizzare gli spazi anche per la capacità di carico, che a sedili reclinati arriva a quasi 1400 litri.

L’impressione che se ne ricava è di un’auto maneggevole, compatta ma molto confortevole, con un pacchetto integrato di elettronica di controllo che favorisce una guida super assistita dalle risposte velocissime a ogni comando.

Per i motori, la Kia XCeed potrà contare su un 3 cilindri benzina 1.0 da 120 cavalli mentre i 4 cilindri saranno rispettivamente 1.4 e 1.6 da 140 e 206 cavalli, ma anche su un interessante diesel 1.6 in varianti da 115 e 136 cavalli. È stata inoltre annunciata da Kia anche la versione elettrica della XCeed, con un sistema ibrido o con batteria ricaricabile, ma per vederla dovremo attendere il 2020; quelle con i motori tradizionali, invece, arriveranno sul mercato con un debutto previsto per il mese di settembre 2019 e prezzi di listino che dovrebbero partire da circa 23mila euro.

Kia ProCeed, una gran bella shooting brake

La gamma Ceed di Kia si arricchisce e si evolve, assecondando il successo che stanno riscuotendo la berlina e la station wagon.
Sappiamo che nella nomenclatura Kia ha preferito abbandonare l’apostrofo, ma adesso va fatta ancora più attenzione a non confondere la nuova Kia ProCeed con la sua vecchia generazione, la grintosa 3 porte dal nome quasi identico (Pro_Ceed) ma con nulla altro in comune.

Quella che debutta adesso è un’auto particolare, con doti da familiare (per esempio la pratica capacità di carico) ma linee dinamiche e sportive ereditate dal mondo coupé. A questo punto la sua perfetta definizione è shooting brake, e va a comporre uno dei tasselli per una gamma completa alla quale, sul finire del 2019, verrà aggiunta anche la variante crossover.

L’estrema sportività del frontale della nuova Kia ProCeed viene esaltata dal profilo filante e da una coda molto più inclinata rispetto alla wagon, il che la rende slanciatissima. Anche il particolare disegno dei fanali LED contribuisce ad accentuare la larghezza percepita di questo modello, che appare così ancor più schiacciato al suolo.
L’abitacolo della ProCeed si mostra assemblato con cura ed allestito con i materiali giusti per trasmettere sensazioni di qualità, ma non mancano moderni comandi e una plancia multimediale che la rendono anche molto hi-tech.

Numerosi i dispositivi di serie per la sicurezza alla guida, partendo da frenata anti-tamponamento, sensore di attenzione alla guida, sensori per l’angolo cieco e fino al centraggio nella corsia con guida semiautomatica e Cruise Control adattivo, a patto di tenere sempre almeno una mano sul volante per avere tutto sotto controllo.
Gli allestimenti disponibili sono 2, GT Line e GT, a seconda del grado di sportività che si desidera, con diverse motorizzazioni sia diesel che benzina. Molto curato è stato lo sviluppo del motore 1.6 turbo benzina da 204 cavalli che spinge la GT, la più grintosa, che beneficia anche di uno sterzo più reattivo. È possibile in tutti i casi scegliere tra cambio manuale a 6 rapporti oppure quello a doppia frizione e a sette rapporti.

Kia ProCeed è giunta nelle concessionarie ad inizio febbraio con dei listini che partono da 29.000 €, ma sono numerose le agevolazioni sia in caso di rottamazione che di leasing con partita IVA, oltre alla curiosa iniziativa Bold Society Kia che permette di tenere la vettura gratis per 6 mesi, pagando solo l’imposta di trascrizione ed eventuali danni, in una sorta di noleggio a lungo termine ibrido e senza impegno.

 

Nuova Kia Ceed, una sfida ambiziosa

Costruirsi una nuova ed apprezzata immagine sull’intero mercato europeo è stato per Kia un grande successo che sa quasi di rivoluzione.
Il brand infatti si portava dietro la nomea poco gradevole di azienda quasi scadente nella produzione, poco performante, ma soprattutto per nulla seducente nelle linee. È stato sufficiente intervenire sul comparto materiali, migliorandoli sensibilmente, e nel laboratorio di design per estrarre dal cilindro forme più aggressive, atletiche e ben proporzionate, come nel caso della terza generazione della Kia Ceed che debutterà in Italia nel mese di ottobre per sfidare alcuni mostri sacri dello stesso segmento come Peugeot 308 o Volkswagen Golf.

Le sue linee sono state studiate per essere filanti, per riprodurre quello che ormai è un “family feeling“, con la mascherina a naso di tigre già vista su altri modelli della gamma e per accogliere meglio tutti gli occupanti: di qui i 2 cm in più di larghezza e l’abbassamento di un altro paio di cm che la fanno apparire più schiacciata al suolo.
Il suo design è di matrice spiccatamente europea, e la decisione di togliere l’apostrofo dal nome (che passa da Cee’d a Ceed, dichiarato acronimo di Community of Europe with European Design) ne è la più evidente sottolineatura.

Il tutto fino ad ora è stato premiato dal mercato, cifre alla mano, e questa terza generazione ha numerose carte da giocarsi per essere ancora più competitiva, a partire dagli interni resi ancora più moderni e con un equilibrio perfetto tra ergonomia e stile e tocchi molto sofisticati come l’ampio tablet sulla plancia.

Le novità tecniche della prossima Kia Ceed

La nuova Kia Ceed inoltre vede il debutto di un sistema di guida semiautonomo, attivo fino ai 130 km/h e capace di gestire sorpassi o cambi di corsia e che si affianca ai dispositivi di sicurezza all’avanguardia come l’allerta per l’uscita dalla corsia, il calo di attenzione per stanchezza, il controllo di ostacoli improvvisi o della visuale nell’angolo cieco.

Per tecnica e motorizzazioni sono stati fatti altri grandi balzi in avanti: oltre ad uno sterzo più reattivo ed a sospensioni indipendenti, questa evoluzione della Ceed verrà da subito proposta con motori più potenti rispetto alla precedente gamma, e sia con cambio manuale che automatico.

Le ambizioni Kia non si fermano però qui, perché è già stato annunciato che la stessa piattaforma (condivisa con la “cugina” Hyundai i30) sarà la base per una shooting brake di lusso ma anche per un immancabile SUV.
Forse il già lusinghiero 3% di mercato raggiunto da Kia in Europa dovrà essere rivisto al rialzo, il che non ci stupirebbe per nulla!

 

Kia Stinger, una GT ricca di fascino

È la prima volta che Kia si rivolge espressamente ad una fascia di mercato alta, una nicchia inedita per la gamma del marchio coreano.
Kia Stinger esprime tutta l’ambizione di rappresentare un punto di svolta per il brand, non tanto in termini numerici quanto di ritorno di immagine e di percezione generale dell’azienda nel suo complesso.

Il cospicuo investimento anche pubblicitario ha l’obiettivo di trainare tutte le altre vetture facendone ulteriormente crescere il prestigio, sfruttando questo progetto di GT a quattro porte che ha già ottenuto l’importantissimo e storico risultato di inserirsi tra le finaliste per l’Auto dell’Anno 2018: è la prima volta che un’auto Kia ci riesce!
Nel suo design non troviamo forzature ed è ciò che la farà piacere ai puristi ed amanti delle classiche coupè sportive molto più che a chi preferisce dimostrazioni estreme di stampo racing. La particolarità assoluta è rappresentata dal muso, incastonato in un frontale che richiama quasi il naso di una tigre per come è suddiviso, mentre tutte le sue linee sono equilibrate e fluide, molto gradevoli.

L’abitacolo è comodo e spazioso, ben disegnato e con una plancia perfetta in sintonia con l’impostazione generale, sulla quale spicca l’head-up display, anche questo un debutto in casa Kia: è tutto di serie, come ci si attende da un buon veicolo di fascia D.
Per i motori c’è poca scelta: o un 2.2 turbodiesel o un 3.3 benzina, rispettivamente con 200 o 330 cavalli ed entrambi con cambio automatico ad 8 rapporti.
Per l’Italia sarà di certo la variante diesel ad essere più accessibile e vendibile, perché sforare i 3 litri di cilindrata autoesclude un modello dal nostro mercato, ma come detto Kia non si attende numeri da primato dalla Stinger e prevede di venderne circa 500 nel nostro paese.

Conta soprattutto farsi vedere, dimostrare di saperci fare, e di aver creato una super car dall’assetto ottimale e studiata per la fascia alta. Sono confermati anche per la Stinger gli abituali 7 anni di garanzia del marchio, con un listino che si aggira sui 50mila euro.

 

Nuova Kia Picanto propone davvero un “new style”

Arrivata alla sua terza generazione, Kia Picanto si è concessa un restyling che l’ha radicalmente evoluta in un’auto più moderna, dinamica ed affascinante.

Su questa city-car il marchio coreano punta moltissimo, ed ha affidato le ambizioni di successo ad un vistoso e radicale cambio di immagine per renderla più frizzante ed elegante, ma anche a numerose componenti ed accessori che la assimilano ad un veicolo di segmento superiore.

La lunghezza è rimasta la stessa, 3,59 metri, ma l’aumento del passo di 1,5 cm va a tutto vantaggio del comfort di bordo, ed inoltre la capienza del suo bagagliaio con 255 litri di carico utile è da record per il segmento.
C’è molto di nuovo anche nell’abitacolo, con un design arricchito ed impreziosito per la plancia ed una nuovissima gamma di finiture, ma come dicevamo sono gli accessori e l’infotainment ad imprimere qualcosa in più alla nuova Kia Picanto: scopriamo ad esempio un ampio touchscreen da 7 pollici tramite il quale si gestiscono la retrocamera, la navigazione 3D e l’ovvia, immancabile interfaccia con gli smartphone Android ed Apple.
In più, si fa realmente apprezzare il sistema di frenata automatica con riconoscimento degli ostacoli, una perla in un abitacolo votato a dettami di spiccato hi-tech.

Questa terza generazione vuole coinvolgere anche tutti coloro che prestano grande attenzione alla personalizzazione della propria auto, con una gamma di tinte per la carrozzeria resa ancora più ampia e la possibilità di scegliere tra diversi cerchi in lega e ben 5 color pack per gli interni.

Bada però anche al sodo con la gamma dei motori: in Europa la vedremo solo con i propulsori a benzina, inizialmente 3 cilindri 1.0 e 4 cilindri 1.2,mentre entro fine anno ne verrà proposta anche una versione spinta da un turbobenzina 1.0 da 100 cavalli.

Sempre n termini di creazione dell’attesa, Kia ha anche annunciato un allestimento più sportivo denominato GT Line, che dovrebbe rendersi disponibile entro fine anno ed ispirarsi ai modelli coreani dalle performance più grintose. Segnaliamo che questo cambio di immagine di Kia Picanto si inserisce perfettamente nel filone di rinnovamento del marchio, che dopo aver conquistato pubblico grazie all’affidabilità dimostrata dai suoi modelli sta da qualche anno proponendosi anche con stilemi estetici più ambiziosi ed accattivanti.

Nuova Kia Rio ha enormi e giustificate ambizioni

La crescita di immagine del marchio Kia specie in Europa, grazie ad alcuni riusciti SUV e crossover, ha spinto la coreana ad allargare il tiro facendosi forte della maggiore credibilità acquisita, proponendo la nuova Rio come una compatta che inserisce a pieno titolo il marchio tra i generalisti.

Nuova Kia Rio ha le migliori carte per competere con le rivali del segmento B, e lo può adesso fare abbandonando una aggressiva politica di prezzi e proponendosi con uno stile rinnovato, ben consapevole di poter ora contare su un pari livello di competitività e di considerazione.
La nuova carrozzeria mescola gli stili, perché si mantiene fedele al desiderio di voler essere auto “globale”: non per nulla è il modello più venduto a livello mondiale. L’estetica è quindi più ricercata di quanto sarebbe legittimo attendersi da una Segmento B, proprio con l’obiettivo di attirare l’attenzione ed imporsi sui mercati; gli interni, e la loro relativa abitabilità, sono un altro punto di forza della Nuova Kia Rio, che vedremo in concessionaria nei primissimi mesi del 2017 solo 4 anni dopo la generazione attualmente in commercio, un altro segnale questo della grande fiducia nei propri mezzi acquisita in fatto di reputazione.

Per i motori, il diesel previsto è unico, da 1.4, ma nelle varianti 70 e 90 cv, mentre i benzina saranno i già noti 1.2 ed 1.4 aspirati cui si aggiungerà il nuovo turbo 3 cilindri 1.0.
Gli equipaggiamenti di bordo saranno inoltre quelli che ci si attende di trovare su un’auto di classe superiore: spazio quindi a Cruise Control, riconoscimento dei pedoni con frenata di emergenza, e tanto infotainment con un’elettronica che permetterà di integrare tanto gli Apple quanto gli Android.

Un cambio di marcia di cui Kia già si dichiara molto orgogliosa con la sua bella sfida lanciata alle concorrenti giocando la carta del modello chiave dell’intera gamma!

Nuova Kia Sportage è quasi una Premium!

C’è un SUV, all’interno di questa ormai affollatissima fetta di mercato, che generazione dopo generazione sin dal 1993 – anno del suo debutto – ha saputo come pochi altri rinnovarsi e soprattutto migliorarsi, non solo nell’estetica ma anche nei contenuti: la quarta generazione di Kia Sportage non è da meno, per la sua capacità di stupire! Il suo frontale è stato del tutto rivoluzionato, ora molto più aggressivo e grintoso, ma è tutta la linea complessiva a risultare imponente e muscolosa per un SUV che adesso ha un carattere molto forte e lo ostenta in maniera spavalda.

Le sue dimensioni sono aumentate di quel poco che basta per rendere gli spazi interni degni di nota per accoglienza e comfort: un’abitabilità mai sperimentata prima su Sportage, coadiuvata anche dall’estrema silenziosità, per viaggi di tutto riposo! È il vero plus di questo SUV il comfort, reso eccellente anche da sospensioni in grado di assorbire benissimo le asperità pur mantenendo un sobrio piacere di guida: non ci si deve certo aspettare che si comporti come un fuoristrada, ma le 4 ruote motrici lavorano assolutamente alla grande.
È cresciuta anche la qualità delle dotazioni, e adesso Sportage oltre a trasmettere quasi una sensazione “tedesca” riesce anche a confermarla proponendosi come validissima alternativa ad una Premium.

La versione di Sportage che abbiamo provato , quella in allestimento GT-Line 4WD, è l’unica ad essere spinta dal nuovo motore benzina 1.6 T-GDI, un turbo da 177 cavalli che forse non è virtuoso nei consumi ma che regala grosse soddisfazioni per il suo equilibrio tra potenza ed elasticità, sa mantenersi molto silenzioso ed assicura divertimento con il cambio 7 rapporti a doppia frizione che è preferibile azionare con le palette al volante.
L’altro motore benzina della gamma, sempre 1.6 ma da 132 cavalli, ha le due ruote motrici, mentre per i diesel scopriamo sempre a 2WD l’1.7 da 155 cavalli; le 4 ruote motrici sono presenti sui diesel 2.0, rispettivamente 136 e 185 cavalli.

Stanti queste caratteristiche, il prezzo di partenza della gamma di 21mila euro permette, come dicevamo, di poter fare una certa concorrenza alle Premium, magari rosicchiando loro qualcosa come percentuali di vendite!

Kia Sportage Eco GPL, grinta e sorrisi

Quando una vettura ha un riconosciuto successo di vendite, ogni casa automobilistica sa che a “metà vita” quel modello ha bisogno di ritocchi estetici, vuoi per dargli un look più al passo con i tempi, vuoi per attirare clientela nuova, per la quale la prima generazione non era stata abbastanza accattivante.

Il momento è giunto anche per la Kia Sportage, crossover medio che ora ha un aspetto ancora più grintoso, anche se non abbandona un’impostazione generale abbastanza sobria. I piccoli ritocchi però passano in secondo piano rispetto all’altra grande novità introdotta da Kia, che sulla versione Sportage ECO ha lanciato in pompa magna la nuovissima motorizzazione alimentata a GPL.

Si tratta di una ibrida bi-fuel che sfrutta sia per la benzina che per il gas gli stessi iniettori e la stessa pompa, il che significa un taglio radicale del particolato ed anche l’accensione direttamente a GPL, a differenza di quanto avviene di solito. Questa nuova tecnologia permette prestazioni pressoché equivalenti tra i due carburanti, ma come ovvio i maggiori ottani della benzina garantiscono un po’ di vivacità in più: nulla di importante per chi sceglie un’alimentazione a GPL, perché oltre a soddisfare una virtuosa predisposizione “green” questo carburante assicura risparmi senza confronti al momento del rifornimento.

Immaginate cosa significhi fare il pieno e spendere intorno ai 30 euro, sapendo di essersi messi nel serbatoio un’autonomia intorno ai 350 km! Di fronte a cifre di questo genere, non possiamo che domandarci cosa possa spingere a non scegliere sempre, per partito preso, questo tipo di alimentazione!

Non è sinonimo di rinuncia né di ridimensionamento, anzi: Kia Sportage Eco GPL, oltre al vantaggio dei costi irrisori per il rifornimento, mette in mostra sulle sue versioni più equipaggiate anche interessanti device tecnologici come la retrocamera per il parcheggio, il navigatore su touch screen e tanto altro, su una plancia complessivamente molto gradevole.
Mettersi al volante con un sorriso grazie a Kia Sportage è una certezza!

La nuova Kia Soul sa conquistare

Quasi tutti i principali marchi hanno compreso oramai che la vera sfida da vincere in un mercato in forte contrazione si deve affrontare sul piano del design: bisogna rompere gli schemi e proporre soluzioni forti, in grado di catturare l’attenzione.

Lo ha fatto Kia con la seconda generazione di Soul, un’auto che spiazza e divide: o piace per la sua vistosa impronta stilistica squadrata, oppure lascia perplessi. Di sicuro non passa inosservata, ed il pubblico italiano ha già mostrato di apprezzarla facendone una valida concorrente delle pari segmento come la Nissan Juke o la Fiat 500L.
Di spazio a bordo ce n’è un bel po’, ed in 4 si sta belli comodi, del resto è pur sempre un mini SUV. Ricorda l’antenata ma in realtà è nata da una totale riprogettazione, proprio allo scopo di incuriosire ed invogliare un target di riferimento più ampio.

La plancia è riccamente accessoriata con tanto di display MyTablet da 8 pollici, ma nonostante l’affollamento di strumenti la si può definire sia intuitiva che funzionale.
Le motorizzazioni lasciano poca scelta: o si punta sul turbodiesel 1.6, oppure si opta per il benzina, anch’esso 1.6. Disponibile la versione con cambio automatico a 6 marce, ma dati alla mano sembra consumare un po’ in più.

Questa nuova Kia Soul si fa guidare facilmente, quasi come se fosse una berlina, per cui giustifica in pieno l’attenzione che le è stata riservata anche premiando il successivo inserimento in gamma del motore Eco GPL.

Kia Niro, provocazione ben accolta

La tecnologia con tutte le sue meraviglie si sta impossessando sempre di più del mondo dell’automobile, ed i Saloni Internazionali sono vetrine più che perfette per tutti i marchi che vogliono mettere in mostra i propri progressi e gli ultimi ritrovati che vengono montati a bordo.
Molto spesso simili saloni sono anche sfruttati per svelare avveniristiche concept car che sfoggiano marchingegni e diavolerie sorprendenti ancora non diventati di serie, ma che sono prossimi a farlo: si tratta di anticipazioni che contribuiscono ad accrescere prestigio ed autorevolezza e fungono anche da sfida verso le concorrenti.

L’ultimo Salone di Francoforte è stato per il marchio Kia un cristallino esempio di simili procedure di anticipazione, perché un esclusivo palchetto allestito nel suo stand ha ospitato la concept car Kia Niro, veicolo molto provocatorio nelle linee che presto andrà ad arricchire la gamma ufficiale, con nome ufficiale non ancora confermato.
È un crossover, un tipico SUV compatto di quelli che si stanno moltiplicando tra tutti i principali listini, ma questo ha qualcosa di speciale nelle linee così grintose ed in alcune scelte stilistiche che hanno suscitato l’ammirazione persino di un “mostro sacro” del design auto come Giugiaro.

Si parte dalle portiere, che offrono un’apertura ad ali di gabbiano quanto mai insolita ed indubbiamente scenografica eppure ben armonizzata con i 4,18 metri di lunghezza della vettura. La sua forte caratterizzazione prosegue nella coda “imponente” con doppio terminale di scarico, ma al di là di particolarità stilistiche come queste o i gruppi ottici cubici del frontale, la Kia Niro stupisce per la propulsione ibrida, che fa spingere le ruote anteriori da un diesel mentre il retrotreno è mosso da un ibrido-elettrico che restituisce ben 45 cavalli quando si desidera un “boost” aggiuntivo, dopo aver recuperato ed immagazzinato l’energia dissipata nelle frenate, il che ovviamente garantisce anche la trazione integrale.
Particolare il cambio, un 7 marce dual-clutch che come il motore termico 1.6 T-GDi è collegato alle sole ruote anteriori.

Per finire, gli interni: strumenti digitali “supervision” permettono di configurare le opzioni principali che si desidera vedere, mentre tutte le altre informazioni sono a disposizione sul grande touch screen posizionato al centro della plancia il quale inoltre permette di visualizzare le immagini registrate dalle telecamere di bordo, posizionate ovunque riusciate ad immaginare.
Il pubblico europeo sembra proprio aver dato, con il suo gradimento, la spallata definitiva alla trasformazione di questo audace prototipo in veicolo di serie: non resta che attendere le prossime mosse del marchio coreano!