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Audi R8 Spyder V10, quando il lusso va oltre ogni limite!

Quando si affronta l’argomento delle auto sportive si ha la certezza di incamminarsi su un sentiero fatto di complessità e di componenti ad elevatissima tecnologia. Usiamo il termine “sentiero” perché sappiamo bene di rivolgerci ad una ristretta nicchia di acquirenti, che sono al tempo stesso molto esigenti in termini di qualità e di prestazioni.

Se poi l’automobile in questione nasce, come nel caso di Audi R8 Spyder V10, da una strettissima collaborazione con il reparto interno dedicato al motor sport, si beneficia del trasferimento delle soluzioni tecniche dall’auto da corsa a quella stradale che diventa come in questo caso un vero concentrato di tecnologia all’avanguardia e di ricerca!

Moltissimi criteri su questa supercar sono portati quasi all’esasperazione, in primis quello della leggerezza, ottenuto con un largo uso di alluminio e carbonio e con un accanimento quasi maniacale sul rapporto peso/potenza che ha anche incrementato la rigidità rispetto all’equivalente modello coupé, a tutto vantaggio di una guidabilità intuitiva e ben armonizzata nonostante stiamo parlando di 540 cavalli da gestire.
Il suo motore aspirato V10 da 5.2 litri si fa facilmente “imbrigliare” anche grazie alla proverbiale trazione integrale Audi, con la quale non si è mai in difficoltà su qualsiasi terreno con una risposta velocissima e che non crea mai problemi.

Le linee sono quelle che ci si attende da una supercar che sfiora i 200mila euro di listino, molto accattivanti e con il valore aggiunto del tetto ipertecnologico in alluminio, magnesio e tessuto che sparisce in 20 secondi netti sotto l’apposito pannello in carbonio.
Guidare Audi R8 Spyder a cielo aperto è un’esperienza elettrizzante, ed anche l’abitacolo contribuisce con una funzionalità quasi futuristica ed estremamente sportiva.

Audi inoltre sa bene che il futuro dell’auto sportiva è segnato dalla necessità di essere anche sostenibile, e già su R8 Spyder si ritrovano funzioni eco quali il “veleggio”. Molte altre dovranno arrivare in futuro, in un segmento che non ha ancora ben compreso se deve “solo” evolversi oppure rivoluzionarsi in toto.

 

Jeep Renegade, spaziosa e pregevole

Il marchio Jeep, icona di autovetture “ingombranti” e nelle quali la compattezza non è certo mai stata ritenuta essenziale, ha deciso di dare una sterzata alla sua gamma per andare incontro anche ad un altro segmento di mercato, quello che sta tenendo a galla l ‘industria dell’auto: parliamo dei SUV compatti, noti anche come Crossover.

La scelta è stata probabilmente dettata anche dall’appartenenza del marchio al Gruppo FIAT, ed infatti la Jeep Renegade, pur beneficiando di un progetto firmato in USA, è prodotta negli stabilimenti FIAT di Melfi e si presenta senza mezzi termini come un fuoristrada in scala ridotta, a partire dal frontale che conferma tutto il “family feeling”, con le immancabili 7 feritoie tra i gruppi ottici circolari: pensate che fino a qualche tempo fa, quando ancora Facebook permetteva caratteri speciali tra gli URL aziendali, la pagina ufficiale di Jeep Italia si raggiungeva tramite la combinazione di caratteri o|||||||o !

Questo crossover si presenta con un aspetto comunque massiccio e robusto, ed inganna così l’occhio perché sembra molto più lungo degli effettivi 4,23 metri. Moltissimi sono i fattori che rendono la carrozzeria ricercata e per nulla banale, con numerosi dettagli stilistici che le conferiscono personalità, mentre gli interni pur ricalcando in pieno quelli di un vero fuoristrada si fanno apprezzare per la qualità dei materiali ma anche per la comodità da berlina, con un cruscotto molto ben organizzato e tante finiture di prestigio in un abitacolo dallo spazio complessivo eccellente.

Gli allestimenti previsti sono due, Latitude e Trailhawk, mentre molto ampia è la gamma dei motori che spazia dai benzina ai turbodiesel, anche con trazione integrale.
Il debutto in Italia è però stato riservato alla Opening Edition, un allestimento di gran lusso dalla tiratura limitata che ha fatto da anteprima per i fortunati che sono riusciti ad aggiudicarsela.

Molto di questa Renegade è in comune con l’attesissima 500X, con la quale Fiat debutterà tra i crossover duri e puri; le due vetture certo non saranno in competizione, dal momento che la Fiat andrà a sfidare altri marchi che hanno già impresso la loro firma nel segmento crossover.

Su Range Rover Evoque tecnologia d’avanguardia!

A partire dal suo lancio nel 2011 il SUV compatto Range Rover Evoque aveva fatto capire a tutti la svolta impostata dal marchio Land Rover, proteso verso una nuova cifra stilistica che ha colpito nel segno con questa figura così forte ed innovativa, composta da linee molto dinamiche ed affilate specialmente nel muso e nell’abitacolo chiuse poi da una coda estremamente rastremata.

Il suo “abito” è al momento già abbastanza avveniristico, per cui su questo modello di Range Rover ci si è concentrati su migliorie tecnologiche per offrire una soluzione per certi versi spiazzante!
È infatti stato integrato a bordo un “pezzo” di produzione tedesca, il cambio ZF-9HP, con prestazioni ancora più efficaci grazie ai ben 9 rapporti.
La versione 2014 di Evoque non rinuncia ad essere divertente, assecondando tutte le richieste del pilota con passaggi di marcia velocissimi. Su un itinerario di montagna fa alla perfezione il suo dovere, specialmente poi se viene equipaggiata con un optional per alcuni sostanziale e nemmeno troppo caro (1000 euro e spiccioli) come la trazione integrale Active Driveline, selezionabile in marcia per passare da 2 a 4 ruote motrici se il fondo stradale lo richiede, per esempio lungo un itinerario montano, situazione d’elezione per un veicolo del genere.

Gli ultimi 18 mesi sono stati speciali per Range Rover Evoque, perchè in tutto il mondo ne sono stati venduti ben 170mila esemplari, con l’Italia in prima linea con le oltre 16mila nuove immatricolazioni, un successo da fiore all’occhiello della gamma!

Come ti trasformo il furgone in fuoristrada

Se ti parliamo di Dangel, siamo quasi certi che questo nome non ti dica nulla in prima battuta, ed in effetti la schiera degli appassionati delle sue rielaborazioni è quasi una nicchia. Si tratta di un costruttore francese che, attivo dagli anni ’70, si è nel tempo specializzato nella conversione di veicoli Peugeot e Citroën in 4×4. Sono quasi 40mila i veicoli “rielaborati nella sede di Sentheim, dei quali 5mila tra i “gemelli” Partner e Berlingo.
L’operazione non è semplice, perché i veicoli originali quando arrivano in fabbrica vengono “denudati”, ossia privati della carrozzeria, e sostanzialmente modificati nella meccanica.

È proprio quanto accaduto all’ultimo modello su cui il costruttore alsaziano ha messo le mani, il Peugeot Partner Tepee, versione passeggeri di un veicolo commerciale molto apprezzato anche in Italia (del resto, il Leone è da 4 anni leader sul nostro mercato tra i produttori stranieri di veicoli commerciali).
Dopo la “cura” Dangel, è diventato il primo veicolo Peugeot con effettiva trazione integrale, è stato rialzato dal suolo ed è ora un vero fuoristrada, adatto a percorsi fangosi, sterrati o innevati. I diversi allestimenti (Endurance, Performance ed Extreme) accrescono gradualmente le prestazioni fino ad arrivare all’apice grazie, tra l’altro, agli interventi sui differenziali ed all’aggiunta di una prima marcia “alternativa” più corta, qualora servisse un supplemento di freno motore.

L’aspetto ad operazioni concluse resta quello sobrio di furgoncino passeggeri, ma il “doping” cui lo ha sottoposto Dangel lo rende tosto e resistente quanto i più popolari fuoristrada.

Nuova Audi A3 tre volumi e quattro porte

Da anni gli automobilisti italiani snobbano le auto a tre volumi preferendo modelli più versatili e trendy come station wagon e auto monovolume.

Negli ultimi mesi però, l’arrivo di nuovi modelli di auto a quattro porte sembra aver rivitalizzato le vendite di questo genere di vetture che, lo ricordiamo, sono ancora molto apprezzate sui mercati esteri.

Tra le nuove proposte figura l’Audi A3 Sedan, versione a tre volumi e quattro porte della A3 Sportback cinque porte da cui deriva. Caratterizzata da un look sportiveggiante, con linee dinamiche e slanciate, la Nuova Audi A3 si propone come alternativa economica alla più grande e lussuosa A4, offrendo comunque da parte sua ottime doti di comfort e capacità di carico.

Al momento, la gamma è articolata su tre motorizzazioni Turbo, due propulsori a benzina da 140 e 180 CV e un diesel da 150 CV. Nei prossimi mesi l’offerta verrà ulteriormente ampliata con propulsori ancora più prestazionali e le versioni 4×4 con trazione integrale “Quattro”.

Potete scoprire tutte le ultime novità nel settore dell’auto visitando il sito www.trendmotori.com.

Ibrido diesel: la prima è stata 3008!

In tanti siete rientrati dalle ferie, o siete in procinto di farlo…noi vogliamo concederci un po’ di riposo scegliendo di non parlare di una novità, ma di una vettura che è sul mercato già da qualche tempo, essendo stata lanciata in Europa nell’autunno del 2011.
Ci riferiamo alla Peugeot 3008 in versione HYbrid4, il cui debutto venne giustamente enfatizzato trattandosi del primo veicolo di serie in assoluto a montare un motore ibrido diesel/elettrico.

È questa la caratteristica che ci ha spinti a dedicarci al modello, per la carica innovativa di un progetto che si distingue per la grande attenzione verso l’ambiente, permettendo una modalità di marcia a Zero Emissioni (ZEV) e sfruttando il motore elettrico da 37 cavalli, in abbinamento a quello termico da 163, per contenere le emissioni in 99 g CO2/km.
La linea è quella della 3008 di serie, anche se ci sono dettagli che ne rifiniscono il design; la presenza delle batterie elettriche fa perdere appena 70 litri di bagagliaio, mantenendo intatti gli spazi quasi da “salotto” dell’abitacolo; e la dotazione generale è ricchissima, includendo schermo a colori da 7″, sistema Stop&Start, oltre appunto alla tecnologia HYbrid4 che permette 4 modalità di marcia tra cui quella a trazione integrale.
Il tutto porta questo crossover ad essere in grado di percorrere 900 km con un pieno!

La tecnologia HYbrid4 è stata successivamente applicata anche ad una grande stradista come la 508 RXH, vettura imponente che si è collocata di diritto al top della gamma del Leone, e presto approderà anche sulla versione berlina della stessa Peugeot 508.

Con Ghibli Maserati sfata il tabù diesel

Quando nel mese di marzo vi abbiamo introdotto la nuova Maserati Quattroporte, prima vettura a trazione integrale del marchio ora in orbita Fiat, vi abbiamo accennato ai suoi allestimenti di gran lusso ed ad un generale rilancio della gamma che sarebbe necessariamente passato anche attraverso la Ghibli, presentata in uno step successivo.
La vettura è più piccola ed “economica” (per quanto possa esserlo una Maserati!) della Quattroporte 2013, ma sfoggia un carattere più sfacciatamente sportivo e di grande temperamento non solo nelle prestazioni ma anche nella sua linea filante ed atletica.

Il vero evento però, che ha suscitato grande scalpore tra gli appassionati, è l’ingresso in gamma del primo motore diesel nella storia del marchio modenese, una rivoluzione che testimonia come i tempi siano davvero cambiati e quale sia uno degli aspetti della strategia di rilancio di Maserati, attraverso la quale si vuole giungere alle 50mila vetture prodotte all’anno.
Non c’è da storcere troppi il naso in realtà, perchè il V6 da 3.0 attraverso l’Active Sound System, fa riverberare un rombo che rende difficile differenziarlo da quello classico del motore benzina.
Tutte le motorizzazioni si presentano con il cambio automatico ad 8 marce, e mentre il diesel è disponibile in 2 versioni – una da 250 cv anti superbollo, ed una da 275 cv – il benzina si propone con i soliti 3.0 tra cui l’inedito V6 da 330 cv ed il già noto da 410 cv, derivato dalla Quattroporte dal quale mutua anche la possibilità della trazione integrale.

Il passo successivo del Tridente modenese sarà il debutto del primo SUV della gamma, il Levante, previsto anch’esso nel corso del 2013 e sul quale sarà presente il turbodiesel, chiara espressione di obiettivi di mercato ampliati anche geograficamente.