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Lo stop alla produzione di Fiat 124 Spider

Una decisione che ci rattrista, ma che era nell’aria da qualche tempo, si è concretizzata in questi giorni e riguarda la Fiat 124, un modello di nicchia che ha rappresentato un piccolo sogno ma per un periodo di tempo limitato.

Ricorderete probabilmente il nostro entusiasmo quando abbiamo parlato della Spider Fiat 124 al momento della sua presentazione, ma ora esce di scena e viene sospesa la produzione per questo modello nato dalla collaborazione di FCA con Mazda, appena 4 anni dopo la sua presentazione ufficiale al Salone di Los Angeles nel 2015.
L’obiettivo del suo ambizioso progetto era rinverdire i fasti della storica 124 Sport Spider del 1966 disegnata da Pininfarina, con la suggestione di offrire nuovamente al pubblico una cabrio a marchio Fiat nonostante fosse realizzata sulla piattaforma della Mazda Mx-5 e assemblata negli stabilimenti giapponesi. Le iniziali intenzioni di Sergio Marchionne prevedevano in realtà di proporla come spider a marchio Alfa Romeo quale tassello della strategia di rilancio del marchio, ma la decisione di non delocalizzare la produzione dei nuovi modelli del Biscione trattenendola in Italia ha fatto virare su questa conversione, capace di rievocare le linee della storica 124 in special modo per le gobbe sul cofano e per l’accenno di “coda di rondine” sul posteriore.

Fiat è però un marchio generalista che punta al mercato di massa, e la vendita di soli 4.000 esemplari in totale, includendo anche la speciale versione più “cattiva” Abarth 124, ha decretato a conti fatti l’abbandono del sogno.
Le caratteristiche per incuriosire c’erano tutte, anche per la sua meccanica studiata ad hoc con il motore 1.4 Twinair Turbo da 140 cavalli e con una specifica taratura di sospensioni e sterzo pensata per esaltare una guida brillante, ma il mercato non ha risposto come ci si aspettava.

Lo stop alla produzione non implica però l’interruzione delle vendite, anzi: sui piazzali delle Concessionarie Fiat in tutta Italia sarà facile imbattersi in esemplari invenduti della 124 Spider, il cui smaltimento verrà di certo incentivato con prezzi molto appetibili e la prevedibile immatricolazione di molti di essi come offerte a km zero, con prezzi ancora più allettanti.
Non deve scoraggiare la motorizzazione non in line con il nuovo standard Euro 6d-Temp per le emissioni, perché al momento non sono all’orizzonte specifiche restrizioni. Chi è alla ricerca di uno spassoso “giocattolo” da esibire e può permetterselo, oppure ne ha bisogno perché coinvolto in competizioni sportive, potrà di certo trovare occasioni e promozioni molto interessanti.

Abarth celebra i 70 anni con una speciale 695

Il 2019 è stato un anno molto speciale per il marchio Abarth, impegnato nelle celebrazioni per i 70 anni di attività. La scuderia sportiva che porta il nome del fondatore Carlo Abarth ha infatti mosso i primi passi nel 1949, e a 70 anni di distanza resta uno degli elaboratori più conosciuti e apprezzati per l’accessibilità dei suoi modelli sempre brillanti ed altamente prestazionali, contraddistinti da un sound a dir poco inconfondibile.

FCA, nella cui orbita il marchio gravita, ha organizzato a Milano gli Abarth Days, un festeggiamento che è stato anche l’occasione per svelare la speciale e nuovissima Abarth 695 70° Anniversario con il suo look grintoso ed aggressivo: un veicolo affascinante e appagante da guidare, spinto da un motore 1.4 tjet da 180 cavalli e impreziosito nel look da un alettone ad assetto variabile che influisce ovviamente anche sulle prestazioni.

Abarth 695 70 anniversario

Le differenze rispetto ad una “normale” Abarth 500 di serie sono evidenti, e non solo perché questa versione 70° è prodotta in numero limitato di esemplari, che sono esattamente 1949: spicca un aspetto ancora più racing, con passaruota allargati, grandi prese d’aria e soprattutto come dicevamo un vistoso spoiler posteriore che nella massima inclinazione conferisce un carico aerodinamico di 40 kg se lanciata a 200 km/h.
È stata prodotta in un’unica tinta di carrozzeria, denominata Verde Monza 1958 in omaggio alla prima 500 Abarth che fece registrare record internazionali sullo storico circuito lombardo.

Il sound del motore è reso più accattivante e coinvolgente anche dallo scarico Monza attivo a 4 terminali: non appena si gira la chiavetta dell’accensione si viene avvolti da una sinfonia ruvida, grezza, appagante, che si traduce quando in movimento in doti interessanti di spunto ed accelerazione come consentito dai 180 cavalli del motore e dal peso di appena 1.045 kg. Anche ad alti regimi si apprezzano la stabilità e la precisione dell’inserimento in curva, con il lavoro coordinato degli affidabili freni a disco Brembo specifici per una guida sportiva su pista.

Naturalmente su strada, in città e tra un semaforo e l’altro questa Abarth 695 70° mostra un po’ il fianco in termini di comodità, perché l’assetto è studiato per essere molto rigido e i sedili Sabelt da pista per quanto contenitivi nno aiutano in una guida più ordinaria su una strada con un minimo di dissesti.
Il gusto però è quello di sgusciare, con accelerazioni vigorose, tra le altre vetture: un divertimento che sarà riservato a pochi, considerando la tiratura limitata ma con un prezzo non del tutto inaccessibile e stabilito in 34.600 €. Nella sua indole così scenografica costituisce il giusto tributo ad un marchio storico dell’automobilismo tricolore, perfetto per gli appassionati.

Allestimento speciale S-Design per Fiat 500L e Fiat 500X

Se con i modelli 500L e soprattutto 500X Fiat ha saputo spiazzare il mercato uscendo dai propri consueti binari e conquistando favori da parte degli utenti (sottraendo quindi piccole quote di mercato ai concorrenti) non deve certo stupire l’attenzione dedicata dal Gruppo FCA a proporre delle versioni più accattivanti ed arricchite negli allestimenti.

Arriva per queste ragioni, e rivolgendosi soprattutto ai più giovani, l’allestimento S-Design che avevamo già potuto ammirare su Fiat Tipo e Fiat 124 Spider: un gruppo di accessori e personalizzazioni che rendono la vettura più sportiva nel look, con un equipaggiamento che ne esalta le prestazioni.

Fiat 500L S-Design

La 500L S-Design è venduta in combinazione con la variante Cross, con una dotazione che prevede finiture esterne Myron, interni di tipo sportivo ed un immancabile sistema di infotainment Uconnect HD Live compatibile con Apple Car Play e Android Auto.
In opzione è possibile selezionare la speciale tinta esterna color bronzo opaco abbinata al tetto nero lucido, per aggiungere vivacità ad un look già molto aggressivo.
Per i motori ci si potrà orientare sul benzina aspirato da 1.4 oppure per chi preferisce il diesel su una delle versioni da 1.3 o 1.6.

Fiat 500X S-Design

Anche per la 500X l’abbinamento esclusivo è con la versione Cross, con una personalizzazione composta da barre al tetto, vetri oscurati, modanature esterne in tinta Bronzo con finiture Myron e la possibilità di scegliere tra una palette di colori composta da Nero Cinema, Bianco Gelato, Grigio Moda oppure la tinta dedicata e opacizzata Verde Alpi.
Nel caso della 500X i motori disponibili sono tutti quelli della gamma, dai benzina 1.6 e-Torq 1.0 T3 e 1.4 T4 fino ai diesel MultiJet da 1.3, 1.6 o 2.0, anche con la possibilità di avere la trasmissione automatica.
La dotazione si arricchisce in questo caso di finiture interne di pregio, come la plancia nero opaco e i sedili Black Castiglio, oltre all’infotainment identico a quello della 500L e ad un pacchetto di sistemi ADAS davvero completo, per sicurezza ed assistenza alla guida.

La gamma S-Design parte da un prezzo di listino di 22.000 €, ma Fiat ha previsto delle speciali formule di acquisto decisamente vantaggiose.

 

Fiat 500X si rilancia con un pieno di tecnologia

La più importante novità proposta al mercato automobilistico dal Gruppo FCA per l’anno 2018 è senza dubbio il restyling del primo crossover mai concepito dal marchio Fiat, la 500X.

Ne è stato migliorato il look, rendendolo più ricercato e capace di offrire allo sguardo ancora maggiori sensazioni di qualità, anche se i ritocchi hanno coinvolto in larga parte l’aspetto tecnico, al punto da farla etichettare come “La Fiat più tecnologica di sempre“.

L’importanza ed il ruolo strategico di questo modello all’interno delle dinamiche del brand sono indiscusse, sia perché il segmento crossover compatti è in continua e costante crescita sia perché, con i suoi volumi di vendita e con gli enormi margini che riesce ad assicurare, la 500X si è conquistata sul campo i galloni di “ammiraglia” del marchio, vera portabandiera dello stile 500.
La sua evoluzione era quindi doverosa, anche per mantenerla su elevati livelli di carattere e competitività rispetto alla concorrenza, il tutto senza però alterare la sua posizione quanto a fascia di prezzo.

Dicevamo delle innovazioni tecniche: al pari della sua “gemella diversa” Jeep Renegade, con la quale condivide la piattaforma e lo stabilimento di produzione a Melfi, la 500X è stata dotata della più recente generazione di motori “rimpiccioliti”, quelli della famiglia Firefly.
Si tratta di un 3 cilindri 1.0 da 120 cv e di un 4 cilindri 1.3 da 150 cv, motori che vanno a rispettare tutte le ultime imposizioni delle normative europee su consumi ed emissioni. Rivisti anche i 3 motori diesel nello stesso senso, con adeguamenti importanti.

Al fine di mantenersi competitiva, poi, la 500X nella sua versione aggiornata 2018 è stata munita di equipaggiamenti di serie all’avanguardia, tra i quali citiamo i sistemi di assistenza alla guida Cruise Control, riconoscimento dei segnali stradali, assistenza al mantenimento della corsia di marcia, oltre ai sensori per l’angolo cieco, alla frenata di emergenza automatica e alla retrocamera.

L’evoluzione di Fiat 500X ben si comporta sotto il profilo dinamico, con una guidabilità migliorata dalle nuove motorizzazioni; anche il comfort di bordo ne ha guadagnato molto, con i nuovi materiali e finiture che fanno percepire una qualità accresciuta.
Se la Renegade ha uno spirito più ruvido e globale, la 500X si indirizza soprattutto ad europei e italiani, ed è stata reinterpretata al rialzo per presentarsi con ancora maggiore decisione.

Rinasce il Mito di Jeep Wrangler!

Sotto le continue bordate inferte dagli incontrastati dominatori del mercato, quei SUV che hanno imborghesito di molto la guida anche su terreni sconnessi ed accidentati, sembrava che i fuoristrada 4×4 puri si fossero estinti.

Ci ha pensato Jeep a smentire ed annullare questa sensazione, rinnovando un suo modello praticamente eterno come la Wrangler che è ben impresso come icona di vero fuoristrada nell’immaginario collettivo di tutti, sia quando veniva utilizzato negli anni ’40 per gli spostamenti sui campi di battaglia (con il nome di Willys MB) sia quando è diventata strumento di svago e mezzo di esplorazione di boschi e praterie.

I cultori di Jeep Wrangler hanno sempre rappresentato una nicchia, composta da appassionati che mai rinuncerebbero al suo aspetto da “giocattolone” all-terrain, sviluppatosi in una vera e propria cultura giunta anche oltreoceano qui in Europa.
Naturalmente, per riproporre la Jeep Wrangler da queste parti sono stati necessari degli aggiornamenti e delle revisioni per mettersi in linea con le normative più stringenti, eppure l’aspetto esteriore ha salvaguardato tutto il possibile dello schema originario, incluso il telaio a longheroni imprescindibile per ogni vero fuoristradista.

Le caratteristiche per affrontare ogni tipo di terreno ci sono tutte, ma entrambe le versioni (la 2 porte a passo corto e la 4 porte a passo lungo) riescono anche a sfoggiare comportamento stradale ben assestato e guidabilità più urbana, ed anche un livello di comfort a bordo decisamente migliorato, come impongono oggi le tendenze.
Spazio quindi ad un accurato pacchetto per l’infotainment, alla connessione e persino al cambio automatico ad 8 rapporti che contribuisce alla fluidità della guida.
I motori per la Wrangler “europea”, un’icona a stelle e strisce venduta in circa 5 milioni di esemplari in tutto il mondo dal 1987 d oggi sono un turbo benzina 2.0 da 272 cavalli ed un diesel 2.2 da 200 cavalli appositamente messo a punto.



Jeep
però strizza l’occhio al pubblico soprattutto con le infinite possibilità di personalizzazione, per i due allestimenti Sahara – più adatto alla città – e Rubicon, dedicato ai veri fuoristradisti con pneumatici speciali, blocco dei differenziali e trasmissione ad hoc, che la rendono come dicevamo in apertura uno splendido “giocattolo” da grandi.
Il tutto ha però un prezzo di certo nno contenuto, e riservato a chi ha la possibilità di togliersi certi sfizi, con un listino che spazia dai 50mila fino ai 65 mila euro.

 

Jeep Renegade cambia stile e cresce

Nella strategia globale del Gruppo FCA l’inseguimento ai grandi numeri ed ai profitti passa in larga parte per il contributo fornito dal marchio Jeep, che si sta molto ben comportando e che porterà presto al debutto una nuova generazione di motori più “piccoli”.
Non è solo evoluzione tecnica, ma un vero salto generazionale necessario per adeguarsi alle imminenti normative sui consumi ed emissioni come previste dal protocollo WLTP, con una gamma composta per i benzina da un 3 cilindri 1.0 da 120 cv e da un 4 cilindri 1.3 da 150 0 170 cv, che affiancano i diesel anch’essi rivisti con cilindrata 1.6 e 2.0.

La prima vettura che monterà sotto il cofano questi propulsori sarà la Jeep Renegade, la stellina di casa, che nonostante abbia già subito solo a febbraio alcuni ritocchi per essere presentata nella “versione 2018“, ora è pronta per affrontare il futuro anche con i nuovi propulsori che rappresentano il top evolutivo dell’intera gamma, per prestazioni ancora più brillanti ed un intenso, inedito piacere di guida.
Va però precisato che la Renegade, autentico traino del marchio Jeep, ha subito ulteriori migliorie che seguono le più recenti, già intervenute su sistemi di assistenza alla guida e pacchetto infotainment di bordo.

Ora ci sono dei nuovi gruppi LED che le donano un tocco di modernità in più, allineando l’estetica ad un complessivo sviluppo tecnico del progetto molto sofisticato. Si tratta di un modello del quale parliamo sempre con estremo piacere perché è l’unica Jeep interamente Made in Italy, dal momento che viene assemblata nello stabilimento di Melfi insieme alla Fiat 500X.
Le è stata concessa una vocazione “Premium” considerato il suo successo di vendite, enfatizzando ancora di più il concetto di auto dall’aspetto sportiveggiante ma dall’avanzato comfort di bordo.
In questa nuova gamma sarà disponibile a partire dal mese di luglio, con un listino base di 22mila euro.

Il patrimonio del marchio Jeep è la sua forza

Il patrimonio iconico posseduto dal marchio Jeep è, nel panorama internazionale, paragonabile solo a quello di Land Rover. In un mercato nel quale SUV e affini conoscono un’espansione senza precedenti, Jeep incarna il simbolo del classico fuoristrada originale soprattutto negli Stati Uniti, e Sergio Marchionne ne ha ben intuito tutte le infinite potenzialità per ottenerne i migliori ricavi, grazie alla sua posizione già molto ben affermata.


Non è mai stata proposta o segnalata come una politica di “rilancio” come è avvenuto nel caso di Alfa Romeo o per la stessa Fiat, perché non era necessario: l’autorevolezza di Jeep è stata sufficiente, le è solo stata affiancata una fisiologica evoluzione ed espansione della gamma con una cura estrema riservata a modelli cardine quali Wrangler, Cherokee e Grand Cherokee. L’offerta al mercato è stata ampliata verso quei segmenti che più attiravano gli interessi degli acquirenti e che risultavano ancora “scoperti”, sfruttando un piano gestionale ed industriale articolato e capace di ottimizzare risorse, strategie e sinergie con gli altri marchi del Gruppo FCA.

È stata la forza stessa insita nel brand, con un prestigio mai tramontato o venuto meno, a metterlo in posizione di privilegio: era l’unico in grado di competere con gli altri “grandi”, e lo ha fatto moltiplicando i volumi di vendita – più che quadruplicati negli ultimi 10 anni! – e raggiungendo anche settori più popolari ad esempio con proposte come la Renegade, il cui successo planetario si deve proprio a quei mercati dove i SUV “oversize” sono marginali e si preferiscono le forme più compatte.
Nel frattempo i modelli chiave perché maggiormente costitutivi dell’identità del marchio si sono evoluti, sono stati aggiornati, ma sempre rispettando i voleri dei fedelissimi. Si pensi alla Grand Cherokee in versione estrema Trackhawk, destinata ai pochi capaci di permettersi prestazioni fuori dal comune come quelle assicurate da un motore 6.2 da 700 cv, eppure rappresentativa dell’evoluzione del marchio senza nessun tradimento delle sue vocazioni fuoristradistiche.

Il futuro del marchio Jeep


Il futuro di Jeep è con ogni probabilità rappresentato da un ulteriore allargamento della gamma per un’offensiva ancora più serrata e a tutto campo. Nel 2019 arriverà un inedito (almeno per i mercati europei) pick-up dalla vocazione fortemente Premium, ma soprattutto è in progetto l’elaborazione della cosiddetta mini Jeep, probabilmente sviluppata a partire dal concept della Panda 4×4 e verosimilmente concepita come evoluzione del progetto congiunto Renegade/ Fiat 500X portato avanti nello stabilimento di Melfi.
In questo caso però siamo ancora nel campo delle ipotesi, perché molto dipende anche dalle sorti dello stabilimento di Pomigliano e degli altri ancora operativi in Italia.
La costante ascesa del mitico marchio non è però minimamente in discussione, e raramente abbiamo assistito a cure così efficaci in una strategia industriale rivolta al settore automotive!

 

Tre nuove idee alla moda per Lancia Ypsilon

Il fil rouge della tradizione e del Made in Italy è l’elemento di connessione tra tutte le oltre 30 versioni speciali che accompagnano la lunga storia di Lancia Ypsilon, un’auto che dati di vendita alla mano è la più richiesta in Italia dopo la Fiat Panda.

Stile, design e dettagli sempre originali e personalissimi l’hanno resa vettura preferita da un pubblico prettamente femminile, quello più attento ai trend e agli accessori chic così come al desiderio di svelare qualcosa della propria personalità anche attraverso il veicolo che si guida.

Tre novità 2018 nella gamma Ypsilon

Lancia Ypsilon

Lancia ha così arricchito la gamma delle sue serie speciali addirittura con un tris, che prosegue nella traccia della rivoluzione fashion inaugurata all’epoca dell’Elefantino Blu. Scopriamo insieme quali sono i punti salienti di questa nuovissima gamma!

Si parte appunto dalla Lancia Ypsilon Elefantino Blu, dal look dichiaratamente street style e molto modaiolo, fatto di interni in tessuti intrecciati che creano un effetto melange con richiami opachi a contrasto sia sulla plancia che sulle portiere con un gusto che oseremmo definire “All Black“.
Si cambia del tutto registro con la versione Gold, sulla quale i designer e gli stilisti hanno fatto convogliare tutte le più recenti tendenze della moda in passerella proponendo richiami metallici, soprattutto dorati, ed un concetto di spazio che sembra fondere il lavoro con lo svago anche grazie ad una tecnologia di bordo avanzatissima.

A chiudere questo trittico di special edition c’è la Platinum, la più raffinata e dal carattere deciso con i suoi pannelli ad effetto seta, l’ampio uso dell’Alcantara e una lunga serie di punti luminosi disseminati sia negli interni che sulla carrozzeria.
Un apprezzatissimo tocco di classe è rappresentato dai vetri oscurati per una maggiore privacy!

Tanto dispiego di forze non significa che il listino sia gonfiato: in queste 3 versioni, Ypsilon parte da 9.500 €, ma il grande valore aggiunto di questo modello è che la sua svalutazione è lentissima se paragonata ad altre pari grado, e si scopre infatti che è elevatissimo anche il numero di veicoli di seconda mano in circolazione. Ypsilon trova sempre uno sbocco sul mercato!

 

Tutta la decisa personalità di Fiat 500X S-Design

Il DNA che ha fatto di 500 un’icona di stile Made in Italy è più vitale ed attivo che mai, e sta a dimostrarlo la variegata composizione della sua famiglia.
Correva l’anno 2007 quando al Lingotto di Torino veniva rilanciata in grande stile questa sigla in cifre che – senza timore di sbagliare, nel descriverla – ha scritto la storia dell’intera industria automobilistica italiana.

L’allargamento della famiglia 500

Da allora, in un percorso fatto di grandi successi commerciali che hanno varcato anche l’oceano, la sensibilità e i gusti degli automobilisti sono cambiati e si sono evoluti come raramente era accaduto prima.
È cresciuto il desiderio di alternative capaci di rompere gli schemi e che interpretassero qualcosa di non ancora visto, si è modificato il modo di guidare ed anche di intendere l’auto, e così se l’utilitaria 500 ha mantenuto salda la sua posizione nel segmento A, la famiglia si è adeguata ed allargata. Ha mantenuto elementi stilistici ben riconoscibili come i fari arrotondati o il caratteristico baffo cromato sul frontale, ma si è evoluta allo stesso tempo per abbracciare anche tutte le altre mutate tendenze, crescendo nelle misure o adeguandosi a standard differenti.

Sono così nate nel tempo la 500 C (immancabile versione cabrio, omaggio alla tradizione ed alla storia di 500) ma soprattutto la 500L, una derivazione che l’ha trasformata in una monovolume, e successivamente anche la 500X, splendida variante del tutto autonoma e indipendente che pur sviluppata sulla stessa piattaforma ha subito una metamorfosi della carrozzeria.
Ci piace definirla, come suggerivano le immagini di uno dei suoi primi spot pubblicitari, una variante sottoposta a cura energizzante ed ipervitaminica per entrare a pieno titolo nell’arena dei crossover compatti, lo sviluppo che l’ha trasformata in vettura confortevole e divertente da guidare in ogni situazione ma con uno stile ed un’eleganza seducenti.

L’elaborazione di una serie speciale

Quando ci sono i favori del pubblico acquirente come in questo caso è ancora più semplice poi per i marchi, e per gli ormai cruciali reparti design, lanciarsi nell’elaborazione di serie speciali, e così Fiat 500X si è guadagnata i galloni per l’edizione S-Design, un vero gioiello di esclusività che si distingue per dettagli accattivanti, tutti studiati per accentuare la sua personalità, renderla riconoscibile al primo sguardo, ed accontentare i più narcisisti o meglio gli edonisti che sono sempre alla ricerca di concrete gratificazioni per il proprio ego.

Fiat 500X S-Design è un vertice indiscusso di eleganza nella sua carrozzeria opaca color Verde Alpi, omaggio al Piemonte ma anche alle capacità di affrontare percorsi impegnativi ed accidentati, con i cerchi in lega da 17″ o da 18″.
Su questa livrea con vocazione da catalizzatrice di sguardi ammirati troviamo anche i vetri oscurati, delle finiture brunite molto seducenti, e potenti proiettori anteriori Bi-Xenon.
Tanti curati dettagli trovano prevedibile conferma anche in un abitacolo speciale, nel quale le sellerie sono assolutamente da incorniciare con il logo 500, già di per sé un emblema planetario, bene in rilievo ed in color rame, e poi con tanta tecnologia gestita tramite lo schermo touch da 7″ sempre connesso grazie al sofisticato sistema Uconnect HD Live, compatibile sia con Android che con iOs.

I motori di 500X S-Design rappresentano un grande balzo in avanti nel contenimento dei consumi e delle emissioni: in una gamma molto virtuosa troviamo anche un bi-fuel benzina e GPL turbo da 120 cavalli 1.4, per il massimo del piacere di guida ed un’autonomia votata al risparmio di oltre 1.000 km con il pieno.

Una famiglia ricca e di successo come quella di 500 non poteva fare a meno di un elemento così oggettivamente bello e dalla personalità forte, una grande e dinamica novità tutta da scoprire in Concessionaria!

 

Ypsilon è best seller anche d’oro e d’argento

Con la fortissima impronta iconica del suo design, Lancia Ypsilon ha saputo ritagliarsi una consistente fetta di mercato, tanto da essere considerata una vera reginetta del segmento B che con i suoi dati di vendita sta facendo le fortune dell’interno Gruppo FCA.

Più di 30 anni sono trascorsi da quando debuttò con forme inedite e squadrate sotto il nome di Y10, con la sua caratteristica coda tronca ed inizialmente sotto il marchio Autobianchi almeno per l’Italia. Passata definitivamente al nome di Lancia Y10, ha conosciuto grandi successi dal 1985 ad oggi, come testimoniano le oltre 30 serie speciali che le sono state dedicate attraverso tutte le forme ed i restyling che ha assunto.

Ce ne siamo occupati spesso, l’ultima volta per parlarvi di Lancia Ypsilon Unyca, mentre oggi come vi avevamo promesso è la volta dei due speciali e lussuosi allestimenti Ypsilon Silver ed Ypsilon Gold, entrambi dalla spiccata indole femminile perché è questo il principale target cui fanno riferimento.

Lancia Ypsilon Silver

Snella, scattante ed agile in città come solo Ypsilon sa essere, lo stile della versione Silver è un concentrato di attenzione per tutti i possibili dettagli che devono renderla seducente nelle sue linee sinuose ma molto contemporanea, sia con la carrozzeria a 3 che a 5 porte.

A sottolineare la freschezza di una gamma giovanile ci sono ben 14 colori disponibili per la livrea, il cui anelito ad un fascino sempre più glamour viene accentuato dai gioielli che la punteggiano quali la calandra dal profilo cromato sul frontale, l’accattivante design sottostante a nido d’ape, o la possibilità di scegliere lo stile delle coppe ruota o dei cerchi in lega.

Uno sguardo nell’abitacolo di Lancia Ypsilon Silver svela tessuti dalla trama Degradè con abbinamenti di colori di forte personalità richiamati anche sulla plancia, che si rivela in più piacevolissima al tatto con la sua texture serica.

Lancia Ypsilon Gold

Nell’allestimento Gold, questo primato di vendite non solo di casa Lancia ma di tutto il mercato italiano enfatizza ancor di più il delicato equilibrio tra raffinatezza ed eleganza, con una strategia vincente che accende il cuore degli italiani… e di moltissime italiane.

Compattezza e versatilità anche nella versione a 5 porte regalano facilità di manovra in città, mentre per essere alla moda la serie Gold mantiene le stesse 14 tinte a disposizione: di queste, 6 sono metallizzate/micalizzate, una è il bianco tristrato, 3 sono le classiche tinte pastello e le ultime due nate esprimono indole glamour sin dal nome, Blu di Blu e Avorio Chic.

Su Gold sono poi disponibili i cerchi in lega dal nuovo design Y espressamente creato da Lancia per la sua city car, mentre gli interni si fanno apprezzare per l’invitante e liscia morbidezza del velluto. Si possono scegliere in colori terra/nero oppure in total black con inserti color crema, ma nel primo caso anche la plancia assumerà il color terra, per essere ancora più chic.

I motori di Lancia Ypsilon

Per le motorizzazioni, Lancia Ypsilon offre una gamma solo all’apparenza ristretta: il vero gioiello, che sorprende anche per potenza, divertimento e sound, resta il TwinAir 0.9 con Stop&Start da 85 cavalli, accanto al quale troviamo il 69cv da 1.2: questo almeno per i motori a benzina.
Quelli diesel invece sono i classici 1.3 MultiJet, entrambi con Stop&Start, ma in questo caso i cavalli sono 80 (per i neopatentati) o 95.
Ritroviamo infine su entrambe, Gold e Silver, la riproposizione dell’EcoChic, la propulsione a GPL (1.2 69cv) oppure a metano (0.9 TwinAir 80cv).

Come recitava il suo celebre claim in voga negli anni ’80, anche nel terzo millennio Lancia Ypsilon continua a piacere alla gente che piace!