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Ducati Monster 821 fa divertire tutti

Con la Monster 821, Ducati ha voluto “ridimensionare” le caratteristiche di questo suo modello di spicco già noto nella versione 1.200, anche se non la si può assolutamente considerare una moto per sprovveduti o biker alle prime armi, perché ha anch’essa bisogno di un bel po’ di esperienza per essere guidata in scioltezza.

È quindi una sorella minore ma di certo non una “entry level“, una naked per nulla da sottovalutare anche per il numero di cavalli che la spingono, ben 112.
In casa Ducati hanno pensato realmente a tutto per renderla “docile” o comunque sicura anche spingendola di brutto: all’immancabile ABS si aggiungono il controllo di trazione Dtc e la possibilità di mappare il motore grazie al sistema elettronico Riding Mode, col quale il suo carattere può essere adeguato volta per volta alle circostanze.

L’essere stata “contenuta” rispetto al modello di riferimento con cilindrata 1.2 la rende paradossalmente più divertente, perché le possibilità di sfruttarla sono maggiori, e permettono di godersela anche in escursioni più tranquille.
Del resto, sia sul finire del 2014 che in questo primo scorcio di 2015 il responso del pubblico italiano è stato più che lusinghiero: in tutta franchezza, noi impazziamo letteralmente per la sua versione Dark, quella interamente nera!

Con MT-09 Yamaha sfida i colossi USA

Nelle scorse settimane vi abbiamo accennato al progetto Yamaha che prende il nome di “Masters of Torque“: essere dominatori della coppia motrice su due ruote è uno degli obiettivi della casa giapponese, al punto da utilizzare la sigla MT per alcuni suoi modelli.
Dopo la MT-07, oggi ci occupiamo della ancor più potente Yamaha MT-09, che di certo non è una entry level visto che punta fortissimo sul mercato americano dove vuole sfidare mostri sacri come Triumph ed Harley.

La concorrenza, assodato che non più più basarsi solo su prestazioni superlative, ma deve anche puntare sul fascino e su una forte personalità. L’idea di partenza è lo sviluppo di una Ténéré, trasformata in una naked moderna con un potente motore 850 a 3 cilindri da 115 cavalli.

Il peso è sensibilmente contenuto e non raggiunge i 190 kg, a garantire la maneggevolezza di una moto che vuole far divertire ed affascinare chi le monta in sella. In Yamaha sono convinti di aver giocato le carte giuste per sfidare la Harley!

Yamaha MT-07 può emozionare tutti!

Linea e soluzioni tecniche originalissime per questa naked presentata da Yamaha, la MT-07, rivolta espressamente ad un pubblico giovane ma esigente.
Non si inserisce affatto nel solco delle convenzioni, eppure lo fa proponendosi come moto da entry level, il che vuol dire anche a cifre accessibili, ed è rivolta anche a chi è meno esperto sulle due ruote.

Tutte le geometrie sono protese verso l’avantreno, con forme davvero inedite che formano poi lo slancio della figura complessiva con una coda essenziale e ridottissima.
A bordo la posizione si rivela molto confortevole, e la MT-07 si distingue per equilibrio e maneggevolezza, oltre a rispondere alle frenate in maniera molto docile: si fa così apprezzare anche nel traffico cittadino, grazie alla ciclistica favorita dalle dimensioni compatte. Fuori porta, però, la MT-07 non lesina le emozioni, anzi, e non può essere altrimenti considerando che i 75 cavalli del suo due cilindri 700 la rendono abbastanza “pepata”…del resto, già nella sigla MT, che sta per Masters of Torque (maestri di coppia motrice), questa Yamaha rivela doti di accelerazione molto interessanti anche a regimi medio/bassi.

Il suo prezzo si rivela anch’esso in linea con il target giovanile e lo status di entry level, perchè si assesta sotto i 6000 euro. Noi però suggeriamo di aggiungerne 500 per avere anche l’ABS, la cui assenza non pesa come su altri modelli, ma che preferiamo sempre avere a bordo.

Brutale Corsa di MvAgusta, prestigio al top

Con l’anno nuovo vogliamo parlarvi di qualcosa di davvero esclusivo, per accogliervi sul nostro blog nel 2014 con un post che vi racconta di un vero gioiello estetico e non solo. Si tratta dell’ultima supersportiva firmata da MvAgusta, storico marchio tutto italiano che al pari di Fiat o Piaggio ha in gamma delle autentiche icone intramontabili.

In questo caso si tratta della Brutale Corsa, presentata in una limited edition tirata a lucido con una componentistica esclusiva che giustifica il prezzo di listino abbastanza elevato, 21.000 euro, e ne fa un pezzo da collezione.
Scopriamo ad esempio che la forcella è stata realizzata dall’azienda specializzata Öhlins, mentre l’ammortizzatore posteriore da Sachs: entrambi sono regolabili per adattarsi allo stile di guida ed ai desideri di chi cavalcherà questo bolide da 158 cavalli, con un motore 1.1 la cui spinta si fa davvero sentire.

I pochissimi esemplari di Brutale Corsa, che sono stati realizzati a mano, sono resi unici dai raffinatissimi dettagli non solo estetici ma anche tecnici che la arricchiscono: sono stati ricavati “dal pieno” componenti come le leve freno e la piastra dello sterzo, oltre a pedane del pilota e tappi dei liquidi, che si segnalano come veri e propri pezzi di artigianato al pari dei parafanghi e del portatarga in carbonio.
Anche la livrea è speciale e riservata solo a questa naked, con i colori rosso e bianco perlati ed il telaio nero lucido.

Una ciclistica complessiva che assicura prestazioni e potenza, ma va anche ad alimentare le emozioni di possedere una moto unica nel suo genere.

Honda CTX700, straordinario mix cittadino

Il cambio Dual Clutch introdotto da Honda su alcuni suoi modelli di moto tra i quali Integra e Crosstourer ha strappato a tutti applausi e consensi a scena aperta per la straordinaria capacità di rendere maneggevole e facile da guidare qualsiasi due ruote che lo monti.

Si tratta infatti di una trasmissione sequenziale a doppia frizione che in questa fine 2013 ha debuttato anche sulla nuova Honda CTX700, una moto dal baricentro bassissimo spinta da un motore a due cilindri in parallelo da 670cc in una inedita posizione  che consente anche di tenere la sella a soli 72 cm dal suolo.

La moto non ha una sua univoca classificazione nella “tassonomia” della gamma Honda, in quanto fonde in sè elementi di una Granturismo, di una Naked e di una Custom, ma proprio per la sua estrema manovrabilità si presta ad un uso cittadino, quasi fosse uno scooter, ed inoltre con i suoi 48 cavalli è omologata per la patente A2.

Benelli BN600 R, divertente ma tranquilla

Un antico e glorioso marchio tutto italiano come Benelli, che da oltre 1 secolo è sinonimo di due ruote, ha scelto di orientare un modello della sua gamma in controtendenza rispetto ai suoi concorrenti che privilegiano i motori a 2 e 3 cilindri. La stessa Benelli da anni vede i 3 cilindri dominare nella sua offerta, ma già dallo scorso anno la BN 600 ha rotto questa consuetudine presentandosi con un motore a 4 cilindri montato su una moto di classe media e che quindi si distingue per la sua originalità.

Di recente ha debuttato anche una versione più briosa della BN 600, denominata “R“, che vuole accattivarsi le simpatie di chi è in cerca di sensazioni più forti quando in sella. Le sue linee sono quindi più grintose e nel complesso BN 600 R è più brillante anche nello spunto, pur mantenendo una certa tranquillità proprio perché il suo target non è l’utente “supersport” in senso stretto ma quello che cerca equilibrio e stabilità perché magari non troppo esperto, e che al tempo stesso vuole divertirsi.
Ce ne rendiamo conto ad esempio per le caratteristiche del motore, che eroga “solo” 82 cavalli, il che ben si sposa con un’utenza dall’esperienza limitata.

Troviamo così in questa naked che sarà disponibile a partire da gennaio tanti apprezzabili elementi con punte pregevoli come l’impianto frenante firmato da Brembo ed una ciclistica di buona qualità costruttiva. A tutto ciò si accompagnano buone finiture per una naked che è il risultato della prima vera collaborazione tra la casa originaria di Pesaro ed il gruppo cinese Qjian Jiang che l’ha acquisita nel 2005.

Una superbike Aprilia per la città

È risaputo che il marchio Aprilia ama giocare anche con i suoi clienti, proponendo loro particolari versioni che stuzzicano la fantasia anche di fanatici delle corse. E così, siccome le superbike da competizione di certo non possono circolare per le strade come se nulla fosse, servono degli adattamenti, che a Noale eseguono sempre volentieri in virtù della gloriosa tradizione sportiva della casa.

La Tuono V4R è nata proprio così: una superbike è stata “svestita“, trasformandola in una naked, la più veloce ed anche la più potente resa disponibile dal marchio.
Sono stati rimossi tutti i dettagli e gli accessori riconducibili alla pista, per ottenere una moto con le sue parti meccaniche ben esposte, e tante rifiniture che la rendono modaiola ed accattivante.
Come si conviene ad una naked che si rispetti il suo design è minimale, ma non per questo è stato trascurato il comfort con una sella morbidissima e sospensioni rielaborate per un uso urbano, ma anche con il manubrio molto alto che sembra quasi provenire da una moto da cross…in realtà si tratta di un retaggio proveniente da una vecchia versione di Tuono, la 1000R del 2002, che presentava proprio questa impostazione.

Il divertimento alla guida è assicurato da un 4 cilindri e dai suoi 170 cavalli: un motore davvero possente, ma facile da tenere a bada grazie alla regolabilità del controllo di trazione effettuabile anche in movimento, uno dei tanti sistemi di sicurezza elettronici presenti, senza trascurare l’ABS, l’antibloccaggio delle ruote.