Archive for agosto 2013

McLaren, dalla MP4 alla P1: mostri da circuito

Tanti appassionati di auto e corse automobilistiche associano inevitabilmente il nome McLaren al top delle gare automobilistiche, ovvero alla Formula 1, ma sanno che il gruppo McLaren produce anche vetture stradali. In realtà, dopo la McLaren F1 degli anni ’90, ne sono trascorsi oltre 10 di anni prima di rivedere un nuovo modello progettato a Woking, la McLaren MP4, della quale nel corso del 2012 sono state vendute 536 unità.
Parliamo di un vero e proprio mostro, con monoscocca in fibra di carbonio ed un motore V8 da 625 cavalli per prestazioni vertiginose, le stesse offerte anche dalla versione Spider che ha successivamente affiancato la Coupè.
Entrambe sono vetture assatanate, che solo da spente possono sembrare più “sobrie” delle rivali di pari livello Ferrari 458 e Lamborghini Gallardo.

In questo 2013 gli inglesi hanno poi ulteriormente sfidato la casa di Maranello presentando la McLaren P1, un vero animale da pista aggressivo dal frontale fino alla coda, sul quale per raggiungere i 916 cavalli è per la prima volta stato abbinato al motore V8 biturbo anche un motore elettrico.
Per mettere in chiaro l’ambizione della P1, quella di essere la vettura più veloce su un circuito, McLaren ha approfittato dell’ultimo Gran Premio del Bahrain, paese dove ha inaugurato uno showroom, per scattare delle foto sul circuito di Sakhir. Sarà certamente un paese al quale saranno destinati molti dei 375 esemplari di McLaren P1 programmati.

Mini Paceman e poi il restyling 2013

C’è una febbrile attesa per il lancio del restyling della cosiddetta “nuova Mini“, che la BMW ed il marchio inglese Cooper hanno contribuito ad aumentare lanciando in rete delle “finte” foto spia, che danno l’idea di esser state rubate ma in realtà sono state diffuse ad hoc come messa in scena per stimolare la curiosità sulle tante novità annunciate e far capire che il momento del lancio è prossimo. Ciò significa che presto scopriremo le foto ufficiali, ma si sa già che una grande novità sarà rappresentata dalla motorizzazione biturbo benzina da 3 cilindri.

L’ultima versione della Mini che è entrata in gamma nei mesi scorsi è stata la Paceman, la settima della serie, dedicata espressamente ad una clientela maschile con un pizzico di aggressivo esibizionismo. Questa versione mantiene infatti le dimensioni della Countryman, quella rivolta alle famiglie, con spazi interni ampi: ne modifica però la carrozzeria essendo una 3 porte, ed accoglie 4 passeggeri, con una seconda fila comoda e dalle sedute separate ed avvolgenti.
Una clientela dai gusti ricercati non farà che apprezzare la silhouette filante con la posizione rialzata ma con il tettuccio molto spiovente verso la coda, sulla quale spiccano il debutto della prima fanaleria orizzontale e del nome Paceman ben evidente sul portellone, privilegio questo che non era toccato alle altre “sorelle”.

Il rilancio con annessa reinvenzione di Mini Cooper da parte di BMW si è a conti fatti rivelato operazione vincente, che ha reso la vettura britannica una gallina dalle uova d’oro per il grande e crescente successo, che vedrà molto probabilmente il 2013 come annata migliore di sempre trainata anche dall’attesissimo restyling.

Il meccanico per le elettriche

Alcuni segnali della diffusione di un nuovo modo di concepire l’auto e di usufruirne, basati su una lenta ma generalmente costante diffusione della mobilità a zero emissioni perché elettrica, iniziano ad essere sempre più evidenti.

Forse non ci avete pensato, ma la meccanica di un’auto elettrica ha delle specifiche caratteristiche le quali rendono necessaria un’adeguata preparazione per poter intervenire in caso di guasti o avarie. Non si può infatti trascurare che simili vetture vanno prima di tutto messe in sicurezza, scaricandone la tensione; inoltre, non possono essere trainate come vetture normali, con le ruote anteriori sollevate, in quanto ciò genererebbe corrente ad alta tensione.

Il mercato, come detto, sta lentamente crescendo, ed iniziative come quella del gruppo Ima Italia Assistance, che ha allestito il primo servizio di assistenza stradale specializzato, non fanno che confermare le potenzialità della propulsione elettrica; le fa eco la Regione Veneto, che a partire dal 2014 esenterà per tre anni dal pagamento del bollo auto tutte le vetture elettriche e quelle ibride.

Un marchio che sembra credere in maniera davvero convinta a questo futuro dell’auto è senza dubbio Renault, che ne ha già 4 in gamma, ultima arrivata la Zoe. Volkswagen dal canto suo sta lavorando alla grande, e ce ne accorgeremo al Salone di Francoforte di settembre quando sarà presentata la e-Up!, interamente elettrica.
Il futuro di cui dicevamo, per l’automobile ed il suo mercato che vuole cercare di uscire dall’attuale stasi, potrebbe essere anche elettrico.

Nuova Audi A3 tre volumi e quattro porte

Da anni gli automobilisti italiani snobbano le auto a tre volumi preferendo modelli più versatili e trendy come station wagon e auto monovolume.

Negli ultimi mesi però, l’arrivo di nuovi modelli di auto a quattro porte sembra aver rivitalizzato le vendite di questo genere di vetture che, lo ricordiamo, sono ancora molto apprezzate sui mercati esteri.

Tra le nuove proposte figura l’Audi A3 Sedan, versione a tre volumi e quattro porte della A3 Sportback cinque porte da cui deriva. Caratterizzata da un look sportiveggiante, con linee dinamiche e slanciate, la Nuova Audi A3 si propone come alternativa economica alla più grande e lussuosa A4, offrendo comunque da parte sua ottime doti di comfort e capacità di carico.

Al momento, la gamma è articolata su tre motorizzazioni Turbo, due propulsori a benzina da 140 e 180 CV e un diesel da 150 CV. Nei prossimi mesi l’offerta verrà ulteriormente ampliata con propulsori ancora più prestazionali e le versioni 4×4 con trazione integrale “Quattro”.

Potete scoprire tutte le ultime novità nel settore dell’auto visitando il sito www.trendmotori.com.

Ibrido diesel: la prima è stata 3008!

In tanti siete rientrati dalle ferie, o siete in procinto di farlo…noi vogliamo concederci un po’ di riposo scegliendo di non parlare di una novità, ma di una vettura che è sul mercato già da qualche tempo, essendo stata lanciata in Europa nell’autunno del 2011.
Ci riferiamo alla Peugeot 3008 in versione HYbrid4, il cui debutto venne giustamente enfatizzato trattandosi del primo veicolo di serie in assoluto a montare un motore ibrido diesel/elettrico.

È questa la caratteristica che ci ha spinti a dedicarci al modello, per la carica innovativa di un progetto che si distingue per la grande attenzione verso l’ambiente, permettendo una modalità di marcia a Zero Emissioni (ZEV) e sfruttando il motore elettrico da 37 cavalli, in abbinamento a quello termico da 163, per contenere le emissioni in 99 g CO2/km.
La linea è quella della 3008 di serie, anche se ci sono dettagli che ne rifiniscono il design; la presenza delle batterie elettriche fa perdere appena 70 litri di bagagliaio, mantenendo intatti gli spazi quasi da “salotto” dell’abitacolo; e la dotazione generale è ricchissima, includendo schermo a colori da 7″, sistema Stop&Start, oltre appunto alla tecnologia HYbrid4 che permette 4 modalità di marcia tra cui quella a trazione integrale.
Il tutto porta questo crossover ad essere in grado di percorrere 900 km con un pieno!

La tecnologia HYbrid4 è stata successivamente applicata anche ad una grande stradista come la 508 RXH, vettura imponente che si è collocata di diritto al top della gamma del Leone, e presto approderà anche sulla versione berlina della stessa Peugeot 508.

Asx, crossover sobrio che aprì la strada al segmento

Con la sua Asx lanciata nel 2010, Mitsubishi è stata l’antesignana di quel settore che ad oggi è l’unico in controtendenza nelle generali vendite al ribasso, quello dei SUV compatti noti anche come crossover.
All’epoca fece scalpore per le sue misure garbate, da cittadina di segmento C, pur mantenendo una posizione di guida rialzata e spazi interni da monovolume.

Oggi che Asx deve lottare con tante avversarie, il marchio nipponico ha voluto darle una nuova veste senza eccedere nel maquillage estetico ma concentrandosi sui propulsori e sul comfort di bordo.
Così, se la maschera anteriore dal profilo addolcito ed i paraurti anch’essi più smussati vengono notati solo ad un esame più attento, la differenza tra il vecchio diesel 1.8 da 150 cavalli ed il nuovo pari cilindrata da 116 è più che sensibile, per la gentilezza del suo carattere e per la riduzione dei suoi consumi.
Questa Asx versione 2013 si avvicina infatti di molto al traguardo dei 20 km con 1 litro, e queste caratteristiche rendono sinceramente superfluo il 2.2 in arrivo, lo stesso motore montato sull’Outlander che forse su quel modello è più giustificato.

Dicevamo anche del comfort: cambiano le sospensioni, molto più morbide e reattive, e cambia anche la silenziosità dell’abitacolo, portata su livelli davvero eccellenti.
La sfida tra i crossover è iniziata: chi la spunterà tra Asx, Peugeot 2008, Renault Captur, e le altre?

Breakout è la Harley dal cuore tenero

Ogni anno il reparto Custom Vehicles Operation della Harley-Davidson, di stanza a Milwaukee, realizza 4 special prodotte a tiratura limitata che vanno immediatamente esaurite: è stato così per la 1.900 Breakout CVO.
I grandi appassionati del marchio possono però “consolarsi” con una sua versione meno rutilante e faraonica ma non per questo meno scintillante, denominata semplicemente Breakout.

La caratteristica che balza subito agli occhi in questa due ruote è di essere una Softail, ovvero di nascondere gli ammortizzatori sotto al motore così da sembrare priva di sospensione posteriore, un po’ come sui modelli più datati ed affascinanti.
Il motore da 1.7 che la spinge è un grande classico, il V2 Twin Cam 103 che sprigiona 75 cavalli.
A completare questo modello così intrigante troviamo raffinate finiture in cromo e nero, il manubrio molto largo e dritto e le pedane posizionate davanti al motore, per la classica posizione di guida da Harley.
Senza dimenticare le splendide ruote Gasser che chiudono il cerchio di una custom speciale e robusta che si guida quasi con dolcezza senza la minima vibrazione.

Lancia Ypsilon accontenta tutti!

Lancia Ypsilon ha saputo sorprendere il mercato con la versione “Elefantino”, espressamente dedicata alle donne con i suoi dettagli fluo, oltre ad un allestimento dal prezzo interessante anche per le sue dotazioni cool.
Qualche tempo dopo il marchio torinese ha dedicato le sue attenzioni anche ad un pubblico maschile più sportivo e grintoso, presentando una versione S Momodesign dall’indole fortemente techno.

Cinque versioni bicolore e tre monocolore per questo allestimento, tutte però personalizzate dal Nero Opaco utilizzato per portellone, tettuccio e specchietti retrovisori. Per gli interni invece è stata scelta una tonalità all black, estesa a plancia e pannelli porte, con cuciture ed impunture in grigio a contrasto anche su leva del cambio e volate.
Ovunque campeggiano poi il logo e la grafica Momodesign, a partire dai sedili fino alla carrozzeria.
Come motorizzazioni troviamo 2 benzina da 69 o 85 cavalli, un turbodiesel 1.3 da 95 ma soprattutto la versione GPL con motore Fire EVO.

Elefantino ed S Momodesign sono state ospiti d’onore durante l’ultimo Taormina Film Fest, manifestazione di cui da anni Lancia è sponsor. Non solo però state le sole, in quanto S Momodesign è un allestimento che ha arricchito anche la Lancia Delta, ricchissima nella sua dotazione e con una motorizzazione diesel 1.9 Twin Turbo Multijet da 190 cavalli a spiccare su tutte le altre.

Zenzero di Benelli punta sulla comodità

Lo storico marchio Benelli, che ha mantenuto la sua sede a Pesaro nonostante sia stato rilevato nel 2005 dagli onnipresenti cinesi, fa bella mostra di sé anche sullo Zenzero 350, uno scooter molto tranquillo e dedicato a chi ama viaggiare su un mezzo che sia soprattutto solido ed efficace anche per lunghe percorrenze, magari fuoriporta. Inoltre, si presta benissimo ad ospitare due passeggeri con la sua sella accogliente sotto la quale lo spazio è davvero generoso.

Forse pecca un po’ in maneggevolezza, ma la sua ciclistica è impeccabile, ed il suo essere un cosiddetto “ruote alte” lo rende anche di aspetto gradevole.
Il suo monocilindrico (313 esattamente i cc) da 21 cavalli raggiunge agevolmente i 120 km/h, e si spinge fino ai 21 km con un litro: oltre 250 km l’autonomia a serbatoio pieno, quindi!

Se proprio vogliamo trovargli un difetto, questo risiede nell’assenza di parabrezza, accessorio che sempre più scooteristi reputano ormai indispensabile, per i loro svaghi in tutta comodità. Ma montarne uno è davvero una sciocchezza anche in termini economici, se si considera che il prezzo di listino di Zenzero è tutt’altro che inaccessibile.

Volkswagen lavora al miracolo 1L/100km

Il futuro del’automobile che vuole essere ecosostenibile passa necessariamente attraverso le ibridazioni ed i motori elettrici, come sa bene anche Ferdinand Piëch, grande capo del gruppo Volkswagen, il quale ha fortemente voluto il progetto XL1.

In primavera Volkswagen ne ha presentato la versione definitiva durante il Salone di Ginevra, ed ha decisamente vinto la sfida catalizzando le attenzioni del pubblico su questa vettura dallo stile estremo che non passa inosservato, grazie alla forma che ricorda quella di un delfino e l’altezza di appena 1,15 metri.
I primi indicatori di un veicolo che vuole dimenticare le soste al distributore sono rappresentati dalla carrozzeria in fibra di carbonio dal peso di soli 230 kg, dal Cx di 0,189 e dalle gomme studiate per opporre la minima resistenza al rotolamento.

Tutto ciò ovviamente non basta a giustificare i suoi record: 1 litro di carburante è sufficiente per percorrere 100 km, ed il motore termico a gasolio da 48 cavalli ne sfrutta appena 8,4 per viaggiare a velocità di crociera di 100 km/h. Viene aggiunta l’ibridazione plug-in, che permette la ricarica con una semplice spina elettrica, e che con i suoi 27 cavalli aggiuntivi fa contenere le emissioni di CO2 entro lo stratosferico valore di 21 g/km.

Volkswagen XL1 sembra essere in tutto e per tutto la macchina del futuro, ma…ha ancora i suoi inevitabili difetti, relativi in questo caso al prezzo che si attesta ancora su cifre elevate.
Ciò è dovuto anche alla sua tiratura limitata, appena 50 esemplari, che obbliga ad una produzione artigianale per cui anche se dichiarata come tale è ancora difficile pensare ad XL1 come vettura di serie.