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Jeep Compass, SUV compatto di successo

Anche il marchio Jeep, quello che ha saputo imporre il proprio nome ad un’intera categoria trasversale di veicoli ed ha al tempo stesso mantenuto la propria spiccata identità rivolta a chi ama il dinamismo e l’avventura ha in gamma un SUV compatto e dalle linee ricercate: si tratta di Jeep Compass, che durante il 2013 appena conclusosi è stata protagonista di importanti operazioni promozionali tra le quali va assolutamente ricordata quella relativa alla speciale Black Edition, che è stata personalizzata con un dress code a dir poco esclusivo non solo per le inedite colorazioni con finiture in Gloss Black sia sul tetto che sulla caratteristica griglia a 7 feritoie, per tacere poi degli splendidi cerchioni in alluminio da 18″, ma anche per gli eleganti interni in pelle e dotazioni tecnologiche di ultima generazione.

Il Gruppo Fiat ha voluto celebrare con questa limited edition uno dei crossover di maggior successo sul mercato, ma le operazioni sono poi state rilanciate subito dopo l’estate prima con la riqualificazione della gamma grazie alla versione My2014, che ha mantenuto la sua sobrietà prendendo però “in prestito” alcuni dettagli dalla Black Edition, come la maglia cromata inserita sotto la griglia, dei gruppi ottici posteriori ridisegnati ed un nuovo design anche per consolle e quadro strumenti, con nuovi materiali soft-touch.
Successivamente, si è anche deciso di ampliare l’offerta sui propulsori inserendo anche in Italia un 2.0 benzina da 156 cavalli, che va ad aggiungersi ai 2.2 diesel, un motore dalla speciale fluidità grazie anche al nuovissimo CVT, il cambio automatico a variazione continua.

Gli allestimenti su Compass sono 2, North e Limited, entrambi riccamente equipaggiati con importanti device tecnologici sia in fatto di sicurezza (si pensi ai controlli elettronici di stabilità, all’Hill Start Assist o ai numerosi airbag) sia per garantire il massimo comfort, tra cui spiccano il vivavoce Bluetooth ed il lettore CD.
Su Limited poi, il top della gamma Compass, troviamo numerose rifiniture più ricche anche sugli esterni, un ampio touch screen, un hard drive da 40 GB e l’aiuto alla retromarcia fornito dalla telecamera posteriore Parkview.

Kia Niro, provocazione ben accolta

La tecnologia con tutte le sue meraviglie si sta impossessando sempre di più del mondo dell’automobile, ed i Saloni Internazionali sono vetrine più che perfette per tutti i marchi che vogliono mettere in mostra i propri progressi e gli ultimi ritrovati che vengono montati a bordo.
Molto spesso simili saloni sono anche sfruttati per svelare avveniristiche concept car che sfoggiano marchingegni e diavolerie sorprendenti ancora non diventati di serie, ma che sono prossimi a farlo: si tratta di anticipazioni che contribuiscono ad accrescere prestigio ed autorevolezza e fungono anche da sfida verso le concorrenti.

L’ultimo Salone di Francoforte è stato per il marchio Kia un cristallino esempio di simili procedure di anticipazione, perché un esclusivo palchetto allestito nel suo stand ha ospitato la concept car Kia Niro, veicolo molto provocatorio nelle linee che presto andrà ad arricchire la gamma ufficiale, con nome ufficiale non ancora confermato.
È un crossover, un tipico SUV compatto di quelli che si stanno moltiplicando tra tutti i principali listini, ma questo ha qualcosa di speciale nelle linee così grintose ed in alcune scelte stilistiche che hanno suscitato l’ammirazione persino di un “mostro sacro” del design auto come Giugiaro.

Si parte dalle portiere, che offrono un’apertura ad ali di gabbiano quanto mai insolita ed indubbiamente scenografica eppure ben armonizzata con i 4,18 metri di lunghezza della vettura. La sua forte caratterizzazione prosegue nella coda “imponente” con doppio terminale di scarico, ma al di là di particolarità stilistiche come queste o i gruppi ottici cubici del frontale, la Kia Niro stupisce per la propulsione ibrida, che fa spingere le ruote anteriori da un diesel mentre il retrotreno è mosso da un ibrido-elettrico che restituisce ben 45 cavalli quando si desidera un “boost” aggiuntivo, dopo aver recuperato ed immagazzinato l’energia dissipata nelle frenate, il che ovviamente garantisce anche la trazione integrale.
Particolare il cambio, un 7 marce dual-clutch che come il motore termico 1.6 T-GDi è collegato alle sole ruote anteriori.

Per finire, gli interni: strumenti digitali “supervision” permettono di configurare le opzioni principali che si desidera vedere, mentre tutte le altre informazioni sono a disposizione sul grande touch screen posizionato al centro della plancia il quale inoltre permette di visualizzare le immagini registrate dalle telecamere di bordo, posizionate ovunque riusciate ad immaginare.
Il pubblico europeo sembra proprio aver dato, con il suo gradimento, la spallata definitiva alla trasformazione di questo audace prototipo in veicolo di serie: non resta che attendere le prossime mosse del marchio coreano!

Opel Mokka, ennesimo crossover urbano

Arginare il periodo di crisi per il mercato dell’auto è una sfida che i marchi stanno affrontando con tante strategie, dai tagli ai listini fino al downsizing, ma uno dei temi fondamentali sui quali si stanno focalizzando è l’intercettazione della moda. Se il pubblico è stufo delle macchine “anonime” e vuole il crossover, bisogna darglielo, e chi non lo ha ancora fatto lo ha in cantiere tra i prossimi lanci.
Così, dopo avervi parlato di Chevrolet Trax e di Peugeot 2008, è la volta della seriosa tedesca Opel, che se si eccettua la sbarazzina Adam era dai tempi della gloriosa Tigra che non proponeva una vettura dall’immagine fresca e dalla personalità giovanile.

Opel Mokka è la più classica delle piccole crossover: l’aspetto imponente inganna, perché non supera i 4,30 metri di lunghezza e la linea è filante con il parabrezza che prosegue l’accentuata inclinazione del muso.
Come le altre piccole crossover di pari categoria, anche la Opel Mokka sembra beneficiare di un certo livello di “carta bianca” lasciato ai designer che ne hanno scolpito le linee, proprio per raggiungere una elevata riconoscibilità fatta di un carattere tutto personale; sa poi adattarsi alla perfezione agli spostamenti urbani, ma grazie al comfort ed alla posizione di guida rialzata si rivela ideale anche per i lunghi viaggi.

L’affidabilità che contraddistingue Opel si veste così di un’aura di freschezza, e gli italiani che l’hanno già apprezzata si sono orientati per la maggior parte sul motore 1.7 diesel da 130 cavalli, uno dei 3 in gamma: quello che meglio si abbina alla complessiva brillantezza di stile.
Non è certo un’auto low-cost, perchè in versione di lusso full-optional il suo prezzo può anche sforare i 30mila euro, ma se non si hanno troppi “vizi” la si porta a casa con “appena” 23mila.

Mercedes GLA, futuro seducente crossover

Torniamo a parlare di crossover: non ne possiamo fare a meno, perché sono ormai diventati la vera moda che tutti i principali marchi stanno cercando di assecondare. Il pubblico inizia infatti a rifiutare le forme e le linee tradizionali e vuole vetture che rompano gli schemi, ed è questa la ragione per cui il segmento non potrà che crescere ancora ed ancora, essendo diventato quello trainante.
Il vero apripista, anni fa, è stato il Qashqai di Nissan: da allora, sulla scia del suo successo, è fiorita tutta una gamma di veicoli compatti ma sportivi, spaziosi ma filanti, che sanno quindi combinare e fondere caratteristiche agli antipodi.

Anche un marchio “serioso” come Mercedes sta per lanciarsi nell’avventura crossover, come testimonia la concept/prototipo GLA che è stata presentata a Shangai nel corso del 2013. Sarà un’auto sportiva che strizza l’occhio alle coupé, ma che per le caratteristiche di robustezza si presterà all’uso anche come berlina familiare, con delle linee aggressive che non consentono di restarle indifferenti.

La GLA arriverà sul mercato con una spregiudicata dotazione tecnologica pensata apposta per sedurre, tanti device tra i quali vale la pena citare per il momento solo i fari interamente al laser che potranno avere anche la funzione – ai limiti della fantascienza – di proiettori di filmati provenienti dal proprio smartphone.

Anche BMW avrà il suo crossover compatto

Un marchio che non finisce mai di creare e di trovare schemi di design di rottura per dimostrare di essere all’avanguardia è senza il minimo dubbio BMW, che resasi conto di un momento di “stasi” delle berline in senso classico, si è avventurata in alcune rivoluzioni stilistiche per incontrare i favori del pubblico, come sulla serie 5 e sulla serie 3 che sono state trasformate in vetture molto più sportive e che specie in America sono state molto apprezzate.

Il lavoro creativo nei laboratori di design della BMW non si interrompe, e si è concentrato adesso su un terreno fino ad ora inesplorato, quello dei crossover compatti. Si tratta per adesso solo di un prototipo, dal nome X4, presentato all’ultimo Salone di Shangai e che giungerà su strada nel 2014.

Il suo design è incredibilmente dinamico, risultato questo di tanti fattori come il cofano molto lungo, una linea che degrada verso la coda come se si trattasse di una coupè, e le fiancate scolpite e slanciate. Particolarmente interessante è il paraurti posteriore che sembra quasi riprodurre quello anteriore, integrando le stesse prese d’aria sui lati.
X4 sarà costruita nella sede di Spartanburg negli Stati Uniti, la stessa dove vengono allestite le altre della serie X.

Ibrido diesel: la prima è stata 3008!

In tanti siete rientrati dalle ferie, o siete in procinto di farlo…noi vogliamo concederci un po’ di riposo scegliendo di non parlare di una novità, ma di una vettura che è sul mercato già da qualche tempo, essendo stata lanciata in Europa nell’autunno del 2011.
Ci riferiamo alla Peugeot 3008 in versione HYbrid4, il cui debutto venne giustamente enfatizzato trattandosi del primo veicolo di serie in assoluto a montare un motore ibrido diesel/elettrico.

È questa la caratteristica che ci ha spinti a dedicarci al modello, per la carica innovativa di un progetto che si distingue per la grande attenzione verso l’ambiente, permettendo una modalità di marcia a Zero Emissioni (ZEV) e sfruttando il motore elettrico da 37 cavalli, in abbinamento a quello termico da 163, per contenere le emissioni in 99 g CO2/km.
La linea è quella della 3008 di serie, anche se ci sono dettagli che ne rifiniscono il design; la presenza delle batterie elettriche fa perdere appena 70 litri di bagagliaio, mantenendo intatti gli spazi quasi da “salotto” dell’abitacolo; e la dotazione generale è ricchissima, includendo schermo a colori da 7″, sistema Stop&Start, oltre appunto alla tecnologia HYbrid4 che permette 4 modalità di marcia tra cui quella a trazione integrale.
Il tutto porta questo crossover ad essere in grado di percorrere 900 km con un pieno!

La tecnologia HYbrid4 è stata successivamente applicata anche ad una grande stradista come la 508 RXH, vettura imponente che si è collocata di diritto al top della gamma del Leone, e presto approderà anche sulla versione berlina della stessa Peugeot 508.

Asx, crossover sobrio che aprì la strada al segmento

Con la sua Asx lanciata nel 2010, Mitsubishi è stata l’antesignana di quel settore che ad oggi è l’unico in controtendenza nelle generali vendite al ribasso, quello dei SUV compatti noti anche come crossover.
All’epoca fece scalpore per le sue misure garbate, da cittadina di segmento C, pur mantenendo una posizione di guida rialzata e spazi interni da monovolume.

Oggi che Asx deve lottare con tante avversarie, il marchio nipponico ha voluto darle una nuova veste senza eccedere nel maquillage estetico ma concentrandosi sui propulsori e sul comfort di bordo.
Così, se la maschera anteriore dal profilo addolcito ed i paraurti anch’essi più smussati vengono notati solo ad un esame più attento, la differenza tra il vecchio diesel 1.8 da 150 cavalli ed il nuovo pari cilindrata da 116 è più che sensibile, per la gentilezza del suo carattere e per la riduzione dei suoi consumi.
Questa Asx versione 2013 si avvicina infatti di molto al traguardo dei 20 km con 1 litro, e queste caratteristiche rendono sinceramente superfluo il 2.2 in arrivo, lo stesso motore montato sull’Outlander che forse su quel modello è più giustificato.

Dicevamo anche del comfort: cambiano le sospensioni, molto più morbide e reattive, e cambia anche la silenziosità dell’abitacolo, portata su livelli davvero eccellenti.
La sfida tra i crossover è iniziata: chi la spunterà tra Asx, Peugeot 2008, Renault Captur, e le altre?

I crossover trainano il mercato

La persistente crisi del mercato dell’automobile sembra avere una “zona franca” in netta controtendenza, quella dei SUV: se però si analizzano più nel dettaglio i dati, ci si accorge che è la sottocategoria dei piccoli SUV a trainare le vendite, quella a cui appartengono i cosiddetti crossover da città che sintetizzano tre diversi modi di intendere l’auto.

Spesso infatti sono derivati da una berlina compatta, e ne richiamano quindi l’agilità e la lunghezza contenuta; a questo aggiungono modularità degli interni e grande abitabilità, con una ridistribuzione degli spazi; per finire, sfoggiano lo stile personalissimo del SUV, seppure in “miniatura”.
Qualche esempio viene dai primi modelli che hanno inaugurato la categoria, la Qashqai e la Juke di Nissan; sono poi seguite più di recente la Opel Mokka, la Chevrolet Trax (di cui abbiamo già parlato) e la Peugeot 2008, che riprende molte caratteristiche – incluse le motorizzazioni – dalla 208.
Non va dimenticato inoltre il debutto nel settore di un marchio come Renault, con la sua Captur, mentre è in arrivo nel 2014 anche la Ford Ecosport.

Un simile boom rende evidente che tutti i marchi generalisti presto o tardi hanno dedicato o dedicheranno risorse a progetti di questo tipo, per tenersi a galla in attesa di una vera ripresa.

Nuova Trax 2013, il suv compatto di Chevrolet ideale per la città

Chevrolet lancia sul mercato Trax, un nuovo suv compatto che concentra in meno di 4,30 metri di lunghezza tutta la tradizione e l’esperienza della casa americana nel settore dei suv e fuoristrada, un genere di veicoli da sempre molto apprezzato negli USA.

Grazie alle dimensioni compatte, la nuova Chevrolet Trax è un suv pensato per un uso quotidiano, agile nel traffico cittadino ma ideale anche per le gite fuori porta nei fine settimana.  Lo  spazio interno è davvero sorprendente, l’abitacolo  può accogliere comodamente 5 adulti e i sedili possono essere regolabili in ben 8 configurazioni diverse così da consentire, in base alle esigenze del momento,  di caricare anche oggetti molto voluminosi.

La nuova Chevrolet Trax è parente stretta di altre due crossover GM: la Buick Encore e la Opel Mokka; rispetto alle quali si differenzia per un design inedito caratterizzato da linee decise ed originali che unite ai passaruota allargati, i paraurti con protezioni integrate e lo spoiler posteriore contribuiscono a rendere il corpo vettura piuttosto muscoloso.

Trax nasce per intercettare una clientela giovanile, fortemente attratta  dai suv compatti, un settore che sembra non conoscere crisi e, per questo motivo, in forte espansione considerato il consistente numero di nuovi modelli pronti al debutto.

Il nuovo crossover di Chevrolet viene commercializzato in Italia con un’ampia gamma di motori ad alte prestazioni, benzina 1.6  da 116 CV e 1.4 da 140 CV o diesel 1.7 da 133 CV, equipaggiati con l’innovativa tecnologia start/stop ed abbinati alla sola trazione anteriore (motore 1.6), o in alternativa per le versioni più potenti,  alla trazione 4×4 intelligente.  Tre gli allestimenti previsti: LS, LT, LTZ; venduti a prezzi compresi tra circa 19.200 e 26.600 euro.

Peugeot 2008, crossover urbano

Questo mese di giugno si prefigura come cruciale per le strategie di un marchio come Peugeot non solo in Italia, per la forte connotazione internazionalista che il marchio di Sochaux sta assumendo: è infatti previsto il lancio del crossover 2008, che inserendosi nel segmento B va a sfidare veicoli come la Opel Mokka e la Qashqai.

Si tratta infatti di un crossover urbano, come viene definito, la cui vocazione ambisce a conquistare le principali metropoli perché con i suoi 4,16 metri strizza l’occhio proprio a chi vive la città ma vuole farlo in assoluto confort, lo stesso che può ritrovare poi nelle classiche gite fuori porta.
2008 ha mutuato alcune caratteristiche dell’abitacolo dalla “sorellina minore” Peugeot 208, come il volante più piccolo di quello tradizionale, l’head-up display, ma anche il motore da 3 cilindri che ha debuttato proprio su 208 e che viene riproposto in versione 1.2 in aggiunta alle tre motorizzazioni diesel e-HDi.

Peugeot 2008 si lancia alla conquista di ben 3 continenti, con la sua silhouette dinamica ed un confort su strada cui si aggiunge anche una rigorosa attenzione all’ambiente, per le sue contenutissime emissioni.