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La voce grossa di Peugeot 308 GT

Se amate il mondo “racing” e volete sedervi al volante di una sportiva il cui volto si mantenga comunque umano e non troppo estremo, la voce grossa di Peugeot 308 GT è ciò che fa per voi.
Questa Leonessa nasce con una serie di dettagli pensati appositamente per lei, come i cerchi in lega dallo stile inconfondibile o i fari anteriori dalla linea molto più affilata se paragonati a quelli presenti sulla versione “di serie”.

È tutta una questione di carattere, quello che si può scatenare in un attimo premendo il pulsante “Sport“: il motore turbo, già grintoso e brillante se lo si guida con piede più pesante, a quel punto inizia ad anticipare le scalate e a ritardare il passaggio al rapporto successivo, per una guida che si fa molto divertente e viene accompagnata dal sound modificato artificialmente del motore, per essere più graffiante.

Nell’abitacolo, oltre al già menzionato pulsante Sport, tutto ciò che c’è da toccare è sul grande display touch, attraverso il quale regolare navigatore, climatizzatore, l’audio e l’infotainment e persino il telefonino.
In più, ma si tratta di accessori che fanno lievitare il prezzo, si può optare per l’utilissimo Park Assist e per l’Active City Brake, due veri gioiellini della Best Technology Peugeot.
Siamo convinti che chi sceglierà questa sportiva aggiungerà anche qualche euro in più per garantirsi una selleria in linea con la cultura GT: le impunture rosse su pelle sono irrinunciabili, se si vuole essere racing fino in fondo!

Peugeot Django, scooter retrò per tutti i gusti

Parte delle fortune del marchio Peugeot dipende anche dal suo reparto che sviluppa e produce i ciclomotori, un settore sempre in febbrile attività per una gamma molto versatile e completa.
Un marchio così attento allo stile ed al design al punto lanciarsi in un progetto come il Peugeot Design Lab, per sperimentare contaminazioni tra il mondo dei motori e quello dell’industria in generale non poteva che spendere sforzi importanti anche nella progettazione di scooter dalla linea unica e riconoscibile, come nel caso del Peugeot Django, un modello che cavalca l’onda neo-retrò ma lo fa con versioni coloratissime e dai contenuti attuali e moderni.

Django ammicca agli utenti prevalentemente urbani con la sua vivacità ed un impatto visivo declinato in 4 diversi allestimenti: ai monocolore Heritage e Sport sono infatti affiancate le versioni bicolore Evasion ed Allure, le ultime due con un tocco di vintage in più con le loro gomme a bande bianche.
Ma la caratteristica che rende Django ancor più appetibile è l’infinita possibilità di personalizzare il proprio modello a prescindere dalla versione scelta, con un numero impressionante di possibili combinazioni, in un gioco fatto di tinte, accessori ed anche motori.

Tra questi, il ventaglio di opzioni si presta benissimo ad accontentare davvero tutti, perché oltre ai due cinquantini (a due o a quattro tempi) si possono scegliere anche le più performanti versioni 125 o 150.

Ogni diverso allestimento ha un carattere ed un’essenza ben definiti, con i diversi assetti ad esempio per la sella, per il portapacchi anteriore, il bauletto, il cupolino…
Ma c’è di più: a partire dai primi mesi del 2015 è infatti disponibile sul sito Peugeot Scooters il configuratore Django_ID, la versione al 100% personalizzabile che partendo da zero permette di allestire il proprio scooter su misura attraverso 7 fasi di customizzazione: un gioco ma non solo, perché arrivando fino in fondo Django può essere finalizzato, concretizzandosi poi nel modello da ordinare, risultato della propria creatività, e da ritirare in una delle Concessionarie Peugeot Scooters.

Peugeot Django è un vero viaggio nel tempo, uno scooter che eredita tutto il fascino e l’innovazione nello stile accumulati in 60 anni di attività del Leone tra le due ruote, sempre fuori dal coro!

Peugeot 208 è già bestseller… ma si rilancia!

La crucialità del segmento B è un fattore che tutti i marchi, generalisti e non, hanno ben presente al momento di stabilire le strategie per il presente e per il futuro.
Nel 2012, 3 anni fa, Peugeot si trovava nel punto più difficile della sua storia dal quale ha saputo venire fuori proprio puntando su una vettura diventata simbolo del marchio e pilastro del suo fatturato: si tratta naturalmente di Peugeot 208, una vettura che appartiene proprio al citato segmento B e che in soli 3 anni è stata prodotta in oltre 1 milione di esemplari, rivelandosi autentica bestseller degna ora di una evoluzione/restyling che le ha assicurato un consistente salto di qualità.

Le caratteristiche di maneggevolezza restano invariate per via delle dimensioni contenute, della posizione di guida innovativa e del volante dal diametro ridotto, alcune delle peculiarità che hanno fatto le fortune della prima generazione: ciò su cui è più evidente l’intervento è la qualità percepita del prodotto, perché l’evoluzione della 208 è nata proprio con l’intento di stimolare ancor di più il pubblico verso la scelta delle versioni più equipaggiate.
Il Gruppo PSA infatti intende essere competitivo nel segmento ma non attraverso una politica che porti ad un aggressivo ribasso dei prezzi: dal listino è infatti sparita la cosiddetta entry level, quella per intenderci che viaggiava intorno o poco sotto i 10.000 €, e si parte direttamente con la versione da 12.300 €.

La strategia è molto chiara: si vuole sottolineare l’indole da autovettura prestigiosa di 208, che graficamente ha subito poco più di piccoli ritocchi (dettagli del frontale ad esempio, o i nuovi gruppi ottici posteriori a LED) ma le caratteristiche più importanti si avvertono a bordo ed alla guida: l’Active City Brake, ad esempio, un dispositivo che frena alle basse velocità se “legge” un rischio di collisione, oppure lo schermo touch da 7″.

L’estetica vuole la sua parte, certo, così ecco i cerchi in lega diamantati ma soprattutto l’ampliata palette di tinte per la carrozzeria, tra cui spiccano 2 proposte molto speciali, due colori opachi e realizzati con una vernice di alta qualità altamente materica e resistente ad usura e graffi, ottenuta con uno speciale procedimento industriale che ha permesso di offrirla ad un sovrapprezzo irrisorio.
Due parole infine vanno spese sui motori: Nuova Peugeot 208 si allinea con largo anticipo alla normativa Euro6, e lo fa con due rivoluzionarie famiglie di propulsori. Il benzina 1.2 3 cilindri è il nuovissimo Turbo, mentre il diesel è il super risparmioso BlueHDi, in versioni da 75, 100 o 120 cavalli: un motore che ha già dimostrato caratteristiche uniche e da record sia in fatto di consumi che di emissioni!

Chiudiamo con le speciali versioni sportive: Peugeot rafforza il suo messaggio ad una fascia medio-superiore di clienti affiancando all’apprezzata 208 GTi anche l’allestimento By Peugeot Sport, previsto proprio per settembre. 208 cavalli ed una serie di dispositivi e componenti derivati direttamente dal mondo racing, tra i quali il differenziale autobloccante ed i freni da competizione, al pari delle sospensioni.

Un miglioramento, ci sentiamo di dire, perfettamente riuscito e che accresce la credibilità del marchio del Leone: con la Nuova 208, Peugeot si posiziona in maniera autorevole tra i giganti del segmento B!

Peugeot 106 Rallye, heritage inestimabile

Abbiamo imparato quanto valore il marchio Peugeot attribuisca alla cosiddetta heritage, ammirando i progetti portati avanti per il trentennale della 205 GTi e le celebrazioni che hanno accompagnato questa sigla che ha scritto la storia non solo sportiva del Leone francese.
Adesso è toccato alla Peugeot 106 Rallye finire sotto i riflettori, con un modello che è stato ripristinato alle sue condizioni originarie rivelando ancora lo stesso carisma e la stessa attrattiva che aveva al momento del lancio, nel lontano 1991.

Peugeot 106 era una “piccola” city car che voleva essere il vero entry level per il mondo Peugeot, proponendosi come alternativa o punto di congiunzione tra l’allora furoreggiante 205 e l’enfant terrible 206, che sarebbe arrivata nel 1998. Il successo fu incredibile soprattutto tra i giovani, perché Peugeot 106 aveva tutto per farsi amare: prezzo altamente concorrenziale, affidabilità, design moderno ed una incredibile maneggevolezza che l’hanno resa successo commerciale prolungatosi fino al 2003.
Tanto entusiasmo spinse Peugeot ad affiancare al modello base anche delle versioni più “grintose”, come la 106 XSi e soprattutto la 106 Rallye, quella rimessa a lucido adesso, che montava equipaggiamenti tipici delle vetture da corsa in pieno spirito sportivo.
Del resto, è stata protagonista assoluta dell’agonismo, non solo nei Rally ma anche nei rallycross, nelle cronoscalate, e persino sui circuiti: i suoi numeri incredibili, in 22 stagioni di Rally italiani, sono di oltre 50mila volte ai nastri di partenza per quella che è definibile molto semplicemente, l’auto più utilizzata nei rally tricolori!

Per meglio comprendere il ruolo e la longevità di 106, basti pensare che le prime vittorie di un giovanissimo Paolo Andreucci, oggi pilota di punta Peugeot e dominatore del Campionato Italiano Rally, sono state ottenute proprio a bordo di una 106 1.4 del Gruppo A!

Nuova Peugeot 508, Station Wagon da ammirare

In casa Peugeot hanno fatto delle considerazioni importanti, studiando le attitudini di acquisto del pubblico italiano: nei suoi 3 anni di vita, la Peugeot 508 in versione berlina è passata quasi completamente inosservata, essendosi rivolte tutte o quasi le attenzioni della clientela alla familiare Station Wagon.

Quando è arrivato il momento di rifare il look all’ammiraglia, si è quindi scelto di lasciare “in garage” la berlina e di puntare tutto sul restyling della sola 508 SW, affiancata dalla sorellona stradista 508 RXH ed anche dalla nuova versione 508 GT Line, pensata per chi ha velleità più sportive.

Questo perché quando si tratta di ammiraglie, solo i cosiddetti marchi Premium hanno abbastanza appeal da saper vendere anche le versioni a 3 volumi: meglio quindi concentrarsi sulla cosiddetta giardinetta, anche perché grazie ad essa è possibile attirare le intenzioni di acquisto delle grandi aziende che hanno necessità di allestire flotte.
Nuova 508 SW ha un nuovissimo frontale, del tutto ridisegnato con una calandra più verticale, fari rivisti nel design ed un cofano anch’esso ritoccato.
Gli interni poi si presentano con una plancia più essenziale, che adesso include finalmente anche il touch screen.

Grande attenzione è come prevedibile stata rivolta alla gamma dei motori, tra i quali spicca per rendimento il turbodiesel 2.0, al quale si affianca il più parco 1.6.
Tuttavia, Peugeot punta fortissimo, anche per 508 SW, sulla nuova tecnologia BlueHDi, motore che è abbinato al rivoluzionario cambio EAT6: l’accoppiata garantisce una eccellente comodità anche su lunghe percorrenze, con un comfort di guida che rende questa familiare una validissima alternativa alle ben più care Premium.

Nuovi ruggiti Peugeot anche su 2 ruote con Citystar

Per associazione di idee, quando si pensa al Leone Peugeot, si è portati ad associarlo quasi sempre alle 4 ruote, specie poi nell’ultimo periodo durante il quale il marchio del Gruppo PSA ha sfornato novità in serie ringiovanendo totalmente la sua gamma.

Lo stesso dinamismo e la stessa vitalità dei progetti caratterizza però anche il reparto Peugeot Scooters, che aggiorna con incredibile frequenza la sua gamma di successo Citystar.
Oggi è infatti disponibile con due nuovi propulsori con raffreddamento ad aria, da 125 e 150 cc, che si aggiungono alle preesistenti 125 e 200 con raffreddamento a liquido.

Il concept su cui si è sviluppato Citystar è semplice: vuol essere un maxiscooter adatto anche a lunghe percorrenze, ma con dimensioni compatte per destreggiarsi alla grande anche nel traffico cittadino.
A ben pensarci, sembra proprio un principio già noto…è lo stesso che ispira i cosiddetti crossover a 4 ruote, naturalmente applicato ad un campo dove il comfort e l’aspetto prestazionale vengono valutati secondo diversi parametri.

Uno scooter che voglia definirsi GT deve offrire ampia pedana, vano sottosella capiente e seduta accogliente anche per due passeggeri, con gli immancabili poggiapiedi che devono anch’essi soddisfare esigenze di comodità e praticità.
Al possesso di tutte queste caratteristiche poste in atto su di un telaio più corto e leggero degli standand dei maxiscooter, Citystar aggiunge ricche dotazioni sia meccaniche che tecnologiche, quali i freni a disco, strumentazione di bordo digitale, fari alogeni.

La definitiva “impronta” da due ruote adatto a circostanze diverse viene dalle ruote da 13′, giusto compromesso per essere maneggevole in città ma stabile sull’extraurbano.
Peugeot propone il nuovo Citystar con prezzi che includono garanzia (3 anni) ed assistenza stradale (2 anni).

Tre gemelle, ma ora sono inconfondibili!

Ci siamo abituati a considerarle gemelle, perché differivano solo per il marchio e per piccolissimi dettagli della carrozzeria: parliamo ovviamente di Citroën C1, Toyota Aygo e Peugeot 107. Dal loro primo lancio sono trascorsi 9 anni, ed oggi la collaborazione tra il colosso Toyota ed il Gruppo PSA è giunta ad una nuova fase, con il restyling contemporaneo di queste 3 sorelle che nel tempo hanno saputo conquistarsi un nutrito pubblico di clienti anche abbastanza eterogeneo quanto ad età, proprio per le caratteristiche di robuste cittadine di segmento A.

Questa generazione però, pur essendo composta per circa il 90% da una struttura praticamente identica, ha puntato maggiormente sulla precisa identità di ciascuna vettura, con differenziazioni rese molto più evidenti.
Peugeot ha compiuto il passo più “audace”, dal momento che ha cambiato anche il nome, evolutosi da 107 in 108: una scelta in linea con la nuova strategia di nomenclatura del marchio francese, il quale ha puntato su un frontale dal riconoscibilissimo “family feeling” e su una pressoché infinita gamma di personalizzazioni, con oltre 5mila combinazioni possibili tra colori, interni, decorazioni e persino carrozzeria, grazie alla versione cabrio denominata “TOP!“.
L’altra francese, la Citroën C1, è stata invece personalizzata in maniera meno “trendy” puntando per il frontale su un aspetto sbarazzino e quasi buffo, risultando allegra e simpatica. Più estrema invece la Toyota Aygo, che si distingue per la grande X sul frontale, una scelta eccentrica che sembra voler strizzare l’occhio ad un pubblico al di sotto dei 30 anni.

Come detto, dal punto di vista tecnico e strutturale le tre vetture sono impossibili da distinguere: è quel 10% di dettagli “sovrastrutturali” e di carrozzeria a dal loro personalità molto più marcata rispetto alla precedente generazione.
La sede di produzione è unica, lo stabilimento di Kolin in Repubblica Ceca, mentre su tutte e tre è montato il motore 1.0 3 cilindri Toyota in grado di fornire ottime prestazioni in città ma anche di disimpegnarsi al di fuori del contesto urbano. Peugeot e Citroën hanno voluto però inserire in gamma anche un loro 3 cilindri da 1.2 più scattante grazie agli 82 cavalli (rispetto ai 69 del Toyota).

Un punto di forza delle due francesi, che sfidano non solo la Panda ma anche la 500 Cabrio, è dato dalle portiere, che possono nel loro caso essere 5 anche sulla versione decappottabile, caratteristica non presente sull’italiana.
Aspettiamo ora di scoprire come reagirà il pubblico del segmento A a questa nuova invasione di gemelle!

La prova su strada di Nuova Peugeot 108

Peugeot ha da un paio di anni dato il via ad un totale ringiovanimento della sua gamma, che nella primavera di quest’anno ha coinvolto anche il segmento A, nel quale è stata lanciata la nuovissima Peugeot 108.

In questi casi, quando c’è il debutto di un veicolo di nuova concezione, analisi e descrizioni delle caratteristiche hanno una loro rilevanza, ma i più importanti banchi di prova sono i test drive specializzati: noi ne abbiamo scovato uno davvero ben condotto, e che ci restituisce dei dati attendibili ed imparziali sul comportamento e le prestazioni di questa city car.
Questo test drive su Nuova Peugeot 108 è stato condotto dalla testata online specializzata LaMiaAuto, e si è svolto su un palcoscenico senza dubbio probante come le strade di Napoli.

È stata testata una 108 Allure Top!, ossia la versione cabrio nell’allestimento più ricco, il che ha contribuito ad accrescere l’immagine molto votata al fashion style di Nuova 108: gli interni hanno rivelato un sorprendente comfort, considerate le dimensioni compatte della vettura, e con una strumentazione intuitiva ed all’avanguardia anche grazie all’ampio touchscreen da 7″.
Ottime le rifiniture così come i materiali e l’ergonomia assicurata dai numerosi vani portaoggetti, e se proprio si deve trovare una pecca questa consiste nelle regolazioni della posizione di guida, che sono manuali e non elettriche pur trattandosi di un allestimento al top della gamma.

Sotto l’aspetto della reattività la Nuova 108 ha rivelato sui saliscendi di Napoli un ottimo comportamento, pur trattandosi in questo caso di motorizzazione 1.0 da 68 cavalli; di certo chi desiderasse un maggiore sprint, magari perché orientato anche a spostarsi su tratti più scorrevoli al di fuori del traffico cittadino, farebbe meglio a valutare il per altro nuovissimo motore da 82 cavalli, il PureTech 1.2.
L’impressione che se ne ricava, rispetto alla sua “antenata” Peugeot 107, è quella di una vettura molto meno spartana e di sicuro più versatile per diverse tipologie di spostamenti.

La cosiddetta “serie 8” del Leone Peugeot è così completa per tutte le esigenze, visto che come sappiamo già da due anni ha debuttato la Peugeot 208 mentre il 2013 è stato l’anno della completamente riprogettata Nuova 308.
I 3 segmenti principali del mercato sono così perfettamente coperti, ora dovremo solo studiare le risposte del pubblico in termini di vendite!

Un Leone turbo nel Rally italiano

Amiamo le automobili ed anche le competizioni sportive, ma il nostro vero debole è il Rally, che troviamo incredibilmente emozionante a tutti i livelli. Anche un campionato solo in apparenza “minore” come quello italiano è infatti in grado di offrire gare avvincenti e grandi personaggi, e non a caso un marchio come Peugeot è da tempo impegnato nel CIR con uomini e mezzi e con risultati esaltanti.
Il Leone francese è infatti il marchio straniero più vincente nella storia del Rally italiano, con ben 7 titoli costruttori, e per questo 2014 punta forte su un nuovo titolo ma soprattutto a riportare Paolo Andreucci in vetta alla classifica piloti.

Da quest’anno sono in vigore nuovi regolamenti, in codice R5, e per allinearsi Peugeot ha “pensionato” la plurivincente 207 S2000 sostituendola con la Peugeot 208 T16, a lungo sviluppata anche con il contributo dello stesso Andreucci prima del suo debutto.
Le principali novità riguardano la cilindrata, che passa da un 2.0 aspirato all’1.6 turbo, un cambiamento che permette una coppia maggiore e tanta stabilità in più anche grazie alle 4 ruote motrici.
Paolo Andreucci è alle prese con le prime prove di questo CIR 2014 al volante di questo veicolo che con la sua livrea va ad omaggiare apertamente un altro grande e storico bolide, quella 205 Turbo 16 che ha scritto pagine importantissime di Rally internazionale anche nel WRC.

Interamente prodotta ed assemblata negli stabilimenti Peugeot Sport di Velizy in Francia, la 208 T16 è riservata anche ai privati, ed ai piani alti di Peugeot puntano a produrne ben 25, un numero che non deve far sorridere perché si tratta di un settore e di un segmento molto elitario.

Il Leone ha messo la divisa

Che cosa succederebbe secondo voi se un leone decidesse di indossare la divisa delle forze dell’ordine? Probabilmente è la domanda che si sono posti i responsabili ai piani alti di Peugeot Italia, trovando in tempi rapidissimi una risposta. La sua concretizzazione ha significato mettere gratuitamente a disposizione della Polizia Stradale italiana il più prestigioso veicolo “sfornato” dalle fabbriche Peugeot, ovvero la 508 RXH, dopo averla debitamente fatta passare per la…sartoria!

La nuova livrea è quella caratteristica ed inconfondibile della Polizia Stradale, in azzurro con il fascione bianco ad abbracciarla, e con l’ovvia aggiunta della barra multifunzione al tetto con i dispositivi visivi ed acustici. A bordo il comfort è ai massimi livelli, per garantire efficienza ai difensori della nostra incolumità, ma la grande particolarità sta nella speciale tecnologia che spinge questo imponente veicolo.
Si tratta infatti del primo modello a trazione ibrida che entra nel parco macchine della Polizia, e grazie alle 4 modalità di marcia della tecnologia HYbrid4 permetterà di adeguarla a qualsiasi circostanza, comprese quelle in cui sono necessari silenzio ed emissioni ridotte a zero. Peugeot 508 RXH è infatti spinta dal primo motore ibrido diesel mai messo a punto, che con complessivi 200 cavalli permette anche la marcia 4WD per terreni più accidentati.

In dotazione alla Polizia di Roma, non passerà certo inosservata nei suoi pattugliamenti a sorveglianza della viabilità e della sicurezza, contribuendo anche al contenimento delle emissioni.
Se la avvistate scattatele una foto e condividetela con noi!