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Passione senza fine con la versione 2017 di Peugeot 208 GTi 30th

È come una grande ed intramontabile leggenda che non passerà mai di moda, siamo pronti a giurarci, e che ciclicamente Peugeot ha tutti i diritti – e le motivazioni, come vedremo – per riproporre in nuove versioni che non sono mai banali o simili a qualcosa di già visto.

È questo il posto nella storia dell’auto che si è conquistato la sigla GTi, un vero marchio di fabbrica per il Leone francese che non è sicuramente stanco delle vittorie sulle piste di ogni tipo, dal Rally nostrano ai grandi Rally Raid internazionali come la Dakar, come testimonia anche l’hashtag recentemente lanciato #weloverace e che vuole far provare a tutti i suoi clienti, non solo quelli che possono permettersi un’auto omologata per le corse su pista, l’ebbrezza della guida sportiva, decisa, “cattiva” in una vettura stradale.

Peugeot 208 GTi 30th by Peugeot Sport 2017

Peugeot 208 GTi 30th by Peugeot Sport nasce con tutti questi criteri da soddisfare ed il risultato è ampiamente conseguito con un veicolo dalla personalità sensazionale e distintiva.
È un’auto per intenditori, sulla quale viene riproposta l’ormai nota combinazione bicolore con taglio diagonale definita Coupe Franche ma per la prima volta in una duplice versione, nero matt opaco/rosso pastello oppure nero matt/bluemagnetique, come ulteriore enfatizzazione della sua dinamicità.
Calandra e griglia frontale sono ancora più aggressive, con la evocativa scacchiera dal sapore spiccatamente racing sotto la quale occhieggia un “baffo” rosso vivo.

Emoziona e non poco il sound sportivo che scaturisce dal doppio specifico terminale di scarico, in grado di enfatizzare la potenza di un motore coinvolgente nelle prestazioni e nell’erogazione della potenza come il suo THP benzina 1.6 con Stop&Start da 208 cavalli.

Tantissime le caratteristiche tecniche racing che aiutano a tenere su strada tanta potenza in una guida adrenalinica, dalle carreggiate allargate all’assetto ribassato, dal differenziale autobloccante Thorsen fino alle pinze freni rosso fuoco e ben visibili ed occhieggianti sotto i cerchioni in lega da 18″ in nero opaco, quest’ultimo un dettaglio grafico aggiuntivo che appaga la vista.

Interni e prestazioni

Tutti gli interni di questa inedita ed ancor più estrema versione 2017 di 208 GTi by Peugeot Sport sono stati rivisti per inserirsi nel solco del #weloverace: sedili spiccatamente sportivi, pedaliera in alluminio da corsa, impunture rosse a vista ed un cruscotto, anzi un i-Cockpit, dove spicca il grande touchscreen centrale ed incorniciato dagli immancabili dettagli anch’essi in rosso vivace. L’armonia degli interni è garantita dal certosino lavoro di Peugeot Sport, che ha trovato il compromesso più soddisfacente tra l’estetica e la guida aggressiva.

Questa compatta sportiva farà divertire chiunque si siederà alla guida per la radicalità dei suoi contenuti, all’apice dell’espressione sportiva Peugeot. È senza dubbio la più ricca nella storia della serie 200 Peugeot, ai vertici assoluti della gamma per prestazioni ma anche per dotazioni, perché non mancano concessioni al lusso come l’Alcantara per gli interni e molto altro ancora, il tutto combinato in una perfetta sintesi tra sportività ed efficienza nel contenere le emissioni in valori medi di soli 125g/km: un piccolo record per una vettura così prestazionale!

 

Stefano Accorsi al volante: non è uno spot né un film!

Quante volte hai pensato che è impossibile che la realtà assomigli alla finzione cinematografica, in special modo in quei film che vedono piloti ed auto da corsa come protagonisti? Stefano Accorsi e Peugeot hanno dato invece vita a qualcosa che addirittura supera quanto visto sul grande schermo!

Dopo aver interpretato Loris De Martino nell’apprezzato ed acclamato Veloce come il vento, l’attore bolognese – che da tempo è voce e testimonial del Leone Francese – ha sentito rinascere dentro sé la passione che aveva fin da ragazzino, quella per le corse.

Incoraggiato non da una figura qualsiasi, ma da quel Paolo Andreucci che nelle riprese del film gli ha fatto da consulente e da stuntman, Accorsi ha così accettato la sfida di cimentarsi con auto da corsa “vere”, contro piloti veri e di certo con più esperienza di lui.
Non che fosse “finta” la mitica 205 T16 a bordo della quale ha girato le riprese del film, ma lì si trattava per l’appunto di recitazione…

Peugeot 308 Racing Cup

Con un duro allenamento ha preso così confidenza con la Peugeot 308 Racing Cup, il bolide che prende parte nella classe TCT al Campionato TCR Italy. Suo mentore in questo caso è stato il proprietario del team corse, Massimo Arduini, che gli ha insegnato come stare alla guida di un veicolo con così tanti cavalli e svelato trucchetti per competere con rivali certo più smaliziati.

Tutto è accaduto rapidamente, la decisione di partecipare alla prima gara sul circuito di Adria è stata presa in meno di un mese, confortati dai buoni tempi dei primi test. L’attore Stefano si è talmente calato nella parte di Loris e ne è stato talmente coinvolto da diventare l’ambizioso pilota Stefano, ai blocchi di partenza nel Tricolore Turismo ACI su un veicolo certo non semplice da “tenere a bada”: la 308 Racing Cup con il suo motore 1.6 L THP potenziato (che non casualmente eroga 308 cavalli) è una vettura che eredita caratteristiche addirittura dalla Formula 1, con la tecnologia Brembo dell’impianto frenante.

L’esordio è stato a dir poco entusiasmante, perché da debuttante assoluto Accorsi è andato subito a podio con il terzo tempo nella classe Touring Car Championship (TCR) manifestando una vistosa sodisfazione personale!
Sono già in programma i prossimi impegni: ad inizio giugno si correrà sul più impegnativo tracciato di Misano, e poi a Vallelunga, subito dopo l’estate.

L’avventura per questo novello allievo di Peugeot Italia è solo agli inizi!

 

Tra le “doppio zero” Peugeot, 2008 è la più sbarazzina!

Il complessivo e generale rinnovamento della gamma Peugeot, anche se in realtà sarebbe più appropriato parlare di rigenerazione, è scattato lo scorso anno su tutti i veicoli che prevedono il “doppio zero” centrale nella sigla identificativa.
Sono quelli difficilmente etichettabili e che in genere vengono annoverati tra i SUV/Crossover, il segmento che da alcuni anni sembra maggiormente tirare sul mercato specialmente nelle versioni più compatte e versatili.

In Francia hanno scelto, sul finire del 2016, di partire con la più piccola ed esuberante delle 3, quella Peugeot 2008 che al debutto si fregiava della dicitura di Crossover ma che nella sua nuova generazione è stato etichettato quale SUV compatto.
Questa Sport Utility, in soli 3 anni di carriera, ha riscosso tanti e tali consensi da meritarsi in anticipo rispetto ai tempi canonici l’adeguamento ai più attuali stilemi del marchio.
L’operazione “aspetto grintoso”, sul Nuovo SUV 2008, è passata per l’abbandono del precedente frontale molto più pacioso, sostituito da una griglia accattivante, ma anche per i nuovi passaruota ora con bordo nero e per il posteriore che adesso guadagna, e molto, in personalità.

Va inoltre considerato che, a sottolineare la strategica posizione di 2008 nell’intera offerta del Leone, ora è previsto anche nel suo listino il super accessoriato allestimento GT Line, diretta conseguenza delle percentuali di scelta del mercato che in ampia maggioranza privilegiano gli allestimenti al top di gamma, a partire dall’Allure.
GT Line ne è una evoluzione ancora più ricca, perché ha di serie tanti dettagli ed accessori e viene impreziosito da finiture dedicate ancora più esclusive, anche nell’abitacolo nel quale si ritrovano sprazzi di rosso nelle impunture per esempio, o nella retroilluminazione a LED del quadro strumenti: del resto, è molto più di un semplice cliché che questo colore ben si associ alle ambizioni sportive!

Come da nostra consuetudine, con questo articolo abbiamo inaugurato una rassegna che ci vedrà successivamente analizzare gli altri veicoli “a doppio zero” della stessa famiglia, ovvero il Nuovo SUV 3008 già sul mercato da alcune settimane ed il Nuovo Peugeot 5008, prossimo al lancio nelle Concessionarie!

 

Un totale dominio Peugeot alla Dakar 2017!

L’edizione 2017 del più celebre Rally Raid al mondo – parliamo ovviamente della Dakar – si è conclusa alla metà di gennaio, dopo aver attraversato 3 paesi del Sudamerica, con un dominio raramente visto nel corso della sua lunga storia.
Se si eccettua la prima tappa, quasi “di assestamento” come un piccolo aperitivo di studio per prendere confidenza con avversari e vetture, tutte le successive speciali hanno visto protagoniste indiscusse le Peugeot 3008 DKR, 4 vetture affidate ad un vero Dream Team di piloti dalla squadra Peugeot Total: Stephane Peterhansel, Sebastien Loeb, Carlos Sainz e Cyril Despres.

Molti i colpi di scena durante il Raid, in parte dovuti a condizioni meteo spesso al limite (ben 2 tappe sono state annullate per questo motivo) ed a difficoltà di navigazione preannunciate su un percorso che era stato correttamente presentato come molto selettivo ed impegnativo.
Il solo Sainz tra i piloti Peugeot, a causa di un cappottamento senza conseguenze che ha però reso impossibile riparare nei tempi regolamentari la sua 3008 DKR, non ha tagliato il traguardo.
Gli altri piloti si sono alternati al vertice della classifica e si sono spartiti le vittorie facendo segnare anche un alto numero di doppiette e triplette. Best Performer come nel 2016 si è confermato il Cannibale Sebastien Loeb con ben 5 affermazioni: il francese è stato però attardato in una delle tappe da un involontario scontro (anch’esso senza conseguenze se non meccaniche) con un concorrente su due ruote, e così il miglior tempo finale nella classifica generale è stato appannaggio di chi non possiamo fare a meno di etichettare ancora una volta come Mister Dakar.


Stephane Peterhansel
ha infatti vinto la sua settima Dakar su 4 ruote, che vanno ad aggiungersi alle 6 conquistate in passato in moto. Il podio finale è stato interamente appannaggio delle 3008 DKR, con Cyril Despres sul gradino più basso per una campagna Raid che per il Leone si è rivelata ancor più trionfale di quella del 2016 con la 2008 DKR.

In concomitanza con il lancio del suo Nuovo SUV 3008 che ha riposizionato questo simbolico veicolo nella gamma con uno stile del tutto diverso, più aggressivo e con sensazioni di guida a dir poco inedite grazie al concorso tra la Best Technology Peugeot e l’i-Cockpit, portato ormai a vertici assoluti di eccellenza nell’intera offerta della gamma Peugeot, la casa francese ha voluto esaltarne le caratteristiche prestazionali.
È stato quindi affidato ad un team di tecnici ed ingegneri che sono intervenuti ovunque fosse necessario per rimuovere il superfluo in una campagna Raid, e costruirle una silhouette ed un impianto tecnico-motoristico all’altezza della sfida, trasformandola in un’autentica belva per di più vincente, risultati alla mano.

Il progetto si è rivelato particolarmente riuscito ed ha rinsaldato lo strettissimo legame del Leone con questa competizione, dopo l’affermazione dello scorso anno e quelle leggendarie della 205 T16 Grand Raid e della 405 T16 Grand Raid a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.
Non crediamo affatto possibile che per il 2018 i francesi si faranno sfuggire l’occasione di presentarsi di nuovo ai blocchi di partenza con un progetto ancora più evoluto e candidato fin da ora ad essere protagonista… gli avversari, su tutti la Toyota e la Ford, dovranno lavorare duro per riguadagnare terreno!

Nuova Peugeot 301, pratica e globale…ma per ora niente Europa!

Da alcuni anni Peugeot ha canonizzato in maniera più rigida la nomenclatura dei suoi modelli: doppio zero al centro per quelli più di “rottura” come SUV, crossover e monovolume; singolo zero con 8 finale per le serie regolari, quelle inserite nei segmenti tradizionali quali A, B e C (si vedano 108, 208 e 308).
E l’1 finale, invece, a chi è riservato? Molto semplice, a quei modelli distribuiti nei paesi in via di sviluppo, quelli dove il Leone francese punta a creare nuove ed ampie aperture di mercato con veicoli che meglio ricalchino esigenze di automobilisti quali i cinesi, i brasiliani, ed altri ancora che si distinguono parecchio nei gusti e nelle priorità da quelli europei.

Sono trascorsi 4 anni dal debutto di Peugeot 301, e questa berlina di segmento B riservata solo ad alcuni selezionati mercati internazionali si è concessa in questo finire del 2016 il primo, importante restyling, con un design rinnovato che l’ha allineata, specie nel frontale, a tutti gli altri modelli della casa del Leone.
È stato il suo successo, con circa 360mila unità vendute dal lancio, a spingere la casa di Sochaux a migliorarla non solo nelle finiture e nel design ma anche nelle prestazioni e nelle dotazioni, al punto da poterla quasi considerare una seconda generazione per le accresciute doti di eleganza, robustezza e tecnologia.

Un’impostazione di eleganza generale è ancora più marcata nell’abitacolo, dove sulla plancia fanno bella mostra di sé tutti gli ultimi ritrovati tecnologici quali il display digitale che include funzioni di navigatore e MirrorLink, e persino la retrocamera.
Per la gamma dei motori il passaggio alla normativa Euro6 è completo, con un complessivo aggiornamento in cui spiccano il 3 cilindri PureTech 1.2 ed il VTi 1.6 tra i benzina, quest’ultimo anche con il cambio automatico EAT6, ed il diesel 1.6 HDi.
Grande spazio naturalmente anche per la sicurezza, con il concorso di ABS, ESP, sensori sia per il parcheggio che per la pressione pneumatici, e Cruise COntrol.

Il profilo di Nuova Peugeot 301 evoluzione 2016 migliora così sensibilmente, arricchendosi con aggiornamenti che ne fanno per i fortunati paesi dove sarà distribuita una proposta di particolare interesse. Chissà che, sull’onda del suo successo, Peugeot non cambi idea decidendo in futuro di proporla anche in Europa… del resto, se si eccettua l’ammiraglia 508, una vera berlina 3 volumi manca proprio nella gamma!

Nuovo Peugeot 3008 ora è un vero SUV!

Il complessivo rinnovamento dell’intera gamma Peugeot doveva per forza coinvolgere anche un veicolo che ha scritto il successo del Leone francese fin dal suo lancio nel 2009, con il debutto nel delicatissimo e cruciale settore dei crossover: parliamo naturalmente di Peugeot 3008, che nella seconda metà di questo 2016 ha debuttato in una nuovissima versione che cambia radicalmente le carte in tavola.
Non un semplice restyling né un altro crossover, ma una vera nuova generazione che ora fa ascrivere senza dubbio questo veicolo al segmento dei SUV.

Per gli esterni cambia tutto, a partire dal frontale adesso molto più verticale, passando per il cofano allungato ed estendendosi alla cintura che abbraccia tutto il veicolo, ora rialzata e con passaruota e paraurti in stile fuoristrada.
Tutto su Nuovo 3008 parla chiaramente il linguaggio dei SUV, anche negli interni, per i quali il Peugeot i-Cockpit che tanto successo ha riscosso su altri modelli della gamma è stato ulteriormente evoluto, con un volante più compatto ed un quadro strumenti dalla posizione rialzata in cui la gestione di tutte le funzioni, dal comfort alla sicurezza alla guidabilità è immediatamente accessibile.

L’abitacolo di Nuovo 3008 è un contenitore Hi-Tech attraverso il quale gestire il comportamento stradale: Peugeot ha voluto portare a 5 le modalità di guida, ed ha inoltre aggiunto la funzione HADC per l’assistenza in discesa.
Tutto contribuisce a comunicare al guidatore sensazioni di agilità e sicurezza!

La sobrietà della gamma dei motori è sorprendente, con emissioni e consumi che in tutti i casi sono Best in Class nella rispettiva categoria: si va dai PureTech benzina fino ad arrivare ai diesel BlueHDi.

La presentazione ufficiale è avvenuta durante l’ultimo Salone dell’Automobile di Parigi, da 1 al 16 ottobre 2016, mentre la distribuzione nelle Concessionarie è partita poche settimane dopo, ma noi avevamo già speso alcune parole sulla sua versione potenziata e rivista da competizione, la 3008 DKR che ad inizio 2017 raccoglierà il testimone dalla 2008 DKR per affrontare nuovamente le insidie della prossima Dakar!

Peugeot 3008 DKR, la nuova belva per i Rally Raid

In genere quando raccontiamo di edizioni speciali, Limited Edition oppure di versioni approntate in occasione di speciali eventi e magari ad hoc per particolari competizioni sportive, abbiamo già ampiamente analizzato la versione “base” da cui derivano.
Nel caso di Peugeot 3008 DKR facciamo volentieri un’eccezione, perché stiamo preparando un accurato reportage sul Nuovo SUV 3008 ma siamo nel frattempo stati abbagliati dalla sua evoluzione che disputerà i Rally Raid ed in particolare la prossima Dakar 2017 a gennaio, e che prende il posto della già vincente Peugeot 2008 DKR.

Il Dream Team Peugeot-Total resterà invariato, ed ai blocchi di partenza si presenteranno 4 vetture guidare da Sainz-Despres-Loeb-Peterhansel, quest’ultimo in veste di campione in carica ed autentico Mister Dakar, con 12 successi complessivi ( 6 sulle due ruote, 6 su auto) nel più complesso e difficile Rally Raid al mondo.
I 4 piloti avranno in dotazione questo veicolo che esalta le caratteristiche del Nuovo SUV 3008 e diventa ancor più aggressivo e “muscoloso”, come ci si aspetta da un’auto che deve affrontare condizioni di guida estreme tra sterrati, guadi, terreni fangosi e dune.
Il concetto è stato esasperato agli estremi, ed ora la carrozzeria è in fibra di carbonio, le sospensioni sono state adeguate ancor più alla “battaglia”, il motore è un diesel biturbo da 3.0 litri.


Peugeot Sport
parte dalla confortante esperienza della Dakar 2016, in cui ha dominato in lungo e in largo, ma è ben noto che simili competizioni non si sa mai cosa possano riservare.
Si può di certo dire che le prestazioni sono cresciute rispetto all’antenata, così come le dimensioni e le proporzioni generali, che danno a questo SUV una postura molto “pungente” e sul quale i rinforzi sono stati importanti.

La vedremo all’opera a gennaio, anche se c’è già stato il debutto con il solo Carlos Sainz al Rally Raid del Marocco, con risultati già esaltanti per un progetto appena nato.
La sfida Peugeot Sport è lanciata!

Nuovo Peugeot 2008, SUV supercompatto e versatile

Sono passati solo 3 anni dal debutto del crossover Peugeot 2008, ma il suo travolgente successo commerciale non ha lasciato scelta: è arrivato il momento di rifare il trucco, in anticipo rispetto agli standard, ad un veicolo nato per essere molto sbarazzino ma che con questo restyling cresce e diventa più “maturo”.

Cambia infatti il frontale, con una calandra più imponente e che perde un po’ di inclinazione per presentarsi con una griglia più verticale; i fanali sono del tutto nuovi, ed anche passaruota e protezioni laterali diventano più consoni ad un SUV pensato ancor di più per l’off-road piuttosto che ad un crossover.
Del resto la strategia Peugeot è chiara, ed anche 3008 e 5008 (che presto analizzeremo) si stanno per trasformare in veri e propri SUV.

Restiamo però sulla 2008: come dicevamo la fanaleria è stata del tutto rinnovata, proprio per entrare in maniera più netta nel cuore degli amanti di uno stile fuoristrada, tuttavia aver mantenuto delle dimensioni supercompatte, con solo 16 cm in più rispetto ai fatidici 4 metri, non può far sparire la sensazione di crossover innata nel progetto iniziale.
Nuovo Peugeot 2008 è un veicolo versatile che si adatta benissimo ad ogni situazione, è facile da guidare perché molto agile, ed aggiunge tutto il gusto ed il comfort del Peugeot i-Cockpit presente nell’abitacolo nella sua ultimissima generazione con il volante più piccolo, il vero marchio di fabbrica del Leone che abbiamo imparato ad apprezzare sin dal 2012 al suo debutto su Peugeot 208.


L’indole da fuoristrada viene confermata dalla presenza, sulle versioni più potenti, del Grip Control, un sistema tecnologico ideato da Peugeot per simulare un differenziale a slittamento limitato e che risulta utilissimo e performante su fondi estremi come fango, neve, sabbia: è gestito elettronicamente e permette 5 diverse impostazioni.
La tecnologia non poteva che essere una punta di diamante, del resto il claim Best Technology Peugeot lo stanno martellando un po’ ovunque: ecco che a bordo scopriamo la telecamera che si attiva con la retromarcia, il Park Assist per parcheggiare senza mani, ma anche l’Active City Brake per scongiurare collisioni a basse velocità nel circuito urbano.

Per la gamma di motori, Peugeot propone un ventaglio molto ampio, a partire dai già noti 3 cilindri 1.2 PureTech che con il cambio automatico sa davvero contenere i consumi, mentre per chi di chilometri ne fa tantissimi la scelta ottimale si rivela essere uno dei 3 TurboDiesel HDi 1.6 da 82, 100 o 120 cavalli.


Se poi si vuole dar sfogo alla propria indole sportiva, la scelta obbligata è l’allestimento GT Line, una versione al top, dalla spiccata personalizzazione Racing fatta di dettagli rossi o neri, sedili sportivi con impunture e pedaliera in alluminio. C’è poi un’inedita versione quasi per “collezionisti”, la Crossway, che parte dall’allestimento di punta Allure e lo arricchisce con tettuccio panoramico, interni in pelle, navigatore ed un impianto hi-fi ad altissime prestazioni: il tutto, solo con il motore HDi 1.6 da 120 cavalli, ed al prezzo che sfiora i 26mila € di listino.

Lo spirito sportivo del Leone rivive nella Peugeot 308 GTi

Immaginate di equipaggiare una berlina media di grande successo come Peugeot 308 con una dotazione di 270 cavalli: il risultato è l’accostamento alla cifra che ne identifica il modello della sigla GTi, con tutto il carico di significati gloriosi che questa comporta per il marchio del Leone!

Una filosofia, quella di Peugeot Sport, che non bada a compromessi, e che è riuscita a trasformare con tutti i dovuti ritocchi del caso una familiare best seller di segmento C in un animale da pista, tenendo così fede ad uno spirito sportivo che da alcuni decenni è parte fondante del DNA della casa francese, come possono confermare alcuni modelli diventati vere icone dello sport a 4 ruote: si pensi alla 205 GTi 1.9.

Il lavoro per rendere Peugeot 308 GTi by Peugeot Sport piacevolissima nella guida su strada ma capace di performance superlative su pista è stato complesso ed articolato: per ottenere simili risultati non basta certo montare un motore turbo 1.6 da 270 cavalli, capace di uno 0-100 in 6 secondi netti… ci vuole tanto altro, a partire dall’impianto frenante maggiorato, potente e sorprendente perché modulabile, il suo vero punto di forza.
La distribuzione dei pesi è un altro fattore che lascia ottime sensazioni (il rapporto peso/potenza è di 4,5 kg/cv) e le sospensioni fanno un lavoro eccellente, con molle ed ammortizzatori rigidi ed efficaci.
Aggiungiamo una generale buona rigidità di telaio, i cerchioni da 19″, e tanti dettagli estetici che influiscono anche sull’aerodinamica e sul comportamento generale della vettura come i convogliatori d’aria che sono stati maggiorati, i paraurti dal design inedito, come inedito è l’estrattore posteriore, oltre a varie appendici ed allo scarico doppio ad uscite tonde.

L’assetto così spinto di Peugeot 308 GTi fa semplicemente divertire quando si è al volante, anche perché all’interno gli spazi sono stati mantenuti ampi e confortevoli ed i sedili benché sportivi sono davvero comodi.
Si è anche ben insonorizzati, ma la possibilità di scatenare il sound “artificiale” del motore con l’impianto stereo in configurazione Sport decibel è una tentazione troppo forte!

Vogliamo proprio trovarle un difetto? i consumi non sono esattamente quelli dichiarati, perché è proprio impossibile mantenersi sui 6 litri/100 km come sostiene Peugeot Sport… ma crediamo anche che per chi si conceda un animale da pista come questo, che da listino sfora i 35mila euro, i consumi siano l’ultimo dei problemi!
Il vero tocco di classe sta, a nostro avviso, nel look bicolore nero/rosso definito “Coupè Franche“, con la linea trasversale sul posteriore che è ormai diventata consuetudine per i modelli più estremi firmati da Peugeot.

Stephane Peterhansel è Mister Dakar su Peugeot 2008DKR

In un suo vecchio successo, Antonello Venditti cantava “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…”. Questo verso ci sembra perfetto per descrivere il ritorno alla vittoria di Peugeot nel più popolare ed estenuante Rally Raid, la Dakar, a 26 anni dall’ultima affermazione e dopo solo un anno dal rientro in gara.
A rompere questo digiuno ci ha pensato il plurivincitore Stephane Peterhansel, il quale a pieno titolo può fregiarsi del soprannome di Mister Dakar. Il pilota francese, infatti, dopo aver vinto ben 6 edizioni della corsa sulle 2 ruote tra il 1991 ed il 1998, è passato alle 4 ruote e dal 2004 ad oggi ne ha aggiunte altre 6 al suo palmares!

Prima di raccontarvi l’avventura appena conclusasi, facciamo un balzo all’indietro con un breve excursus storico: tra il 1987 ed il 1990 la Dakar, che allora si chiamava Parigi-Dakar e si correva tra l’Europa e la capitale del Senegal, è stata appannaggio assoluto di Peugeot che per 2 volte con la 205 Turbo 16 e 2 volte con la 405 Turbo 16 ha trionfato all’arrivo anche grazie all’esperienza di storici maestri finlandesi del Rally come Juha Kankkunen e soprattutto Ari Vatanen. Da allora Peugeot ha abbandonato la manifestazione per ben 25 anni, ripresentandosi nel 2015 sull’onda del successo commerciale di Peugeot 2008, il crossover che con il suo aspetto imponente ed il Grip Control, che ne facilita la guida anche su terreni impervii, ha meglio di ogni altro modello stuzzicato la fantasia di un simile ritorno.
Naturalmente è stato necessario un corposo maquillage, non solo tecnico e motoristico ma anche a livello della carrozzeria, per trasformare un apparentemente “pacioso” crossover con interni e comfort da berlina in una belva da Rally Raid.

Nell’edizione 2015 il Team Peugeot-Red Bull-Total ha semplicemente raccolto dati ed accumulato bagaglio di esperienza, mettendosi poi per tutto l’anno al lavoro al fine di presentarsi alla partenza della Dakar 2016 con una versione rivista, la Peugeot 2008 DKR16 che da subito ha dimostrato di essere altamente performante.
Delle 4 vetture ai nastri di partenza, 3 sono state in grado di vincere 9 delle 13 tappe disputate incluso il prologo: Carlos Sainz e Sebastien Loeb sono stati al comando della classifica generale e l’hanno lasciata rispettivamente per una rottura del cambio che ne ha comportato il ritiro, e per un rovinoso cappottamento che ha attardato il francese. Ne ha approfittato, come scrivevamo all’esordio, Stephane Peterhansel, il quale con 3 vittorie di tappa ed altrettanti podii ha sopravanzato di 35 minuti in classifica il qatariota Nasser Al-Attiyah su Mini, il campione in carica.

Si è trattato per Peugeot di un risultato sportivo di grande rilievo che va ad aggiungersi al palmares del marchio accanto alle vittorie nel WRC, nella 24 Ore di Le Mans o a Pikes Peak, soprattutto se si considera la sfida tecnica di presentarsi con una due ruote motrici in un mondo dominato dalle 4×4. Una scommessa vinta con un veicolo che può ancora migliorare e con ampi margini di progresso: Bruno Famin, il Direttore di Peugeot Sport, ha già confermato la presenza della 2008 DKR alla Dakar del 2017, quando partirà con il favore dei pronostici!