Archive for Novità

DS 7 Crossback, SUV esclusivo che sa stupire

Dopo aver lavorato duro ed essersi fatta largo prima come serie speciale delle Citroën, delle quali andava ad enfatizzare l’indole più chic e votata al lusso, e poi come marchio a sé stante all’interno della grande famiglia del Gruppo PSA, ora DS Automobiles inizia a fare ancora più sul serio con lo step successivo.

Non che fino ad ora abbia scherzato, perché come abbiamo già analizzato sia la DS 3 che la DS 4 si distinguono alla grande per caratteristiche di qualità, buon gusto ed eccellenti prestazioni, ma era palese la loro derivazione dalle “cugine” di pari segmento di casa Citroën, tuttavia l’ultima nata – la DS 7 Crossback – rappresenta il primo modello totalmente inedito, sviluppato a partire da un progetto proprio ed a sé stante per inserirsi con decisione e piglio sfrontato nel rovente segmento dei SUV di fascia C, frequentatissimo soprattutto dalle concorrenti tedesche ma non solo.

La personalità di DS 7 Crossback

Proprio dalle tedesche la DS 7 Crossback si differenzia con un impatto estetico molto scenografico, del tutto “francese”, con un’andatura poderosa delle sue linee lungo la carrozzeria che non risultano però mai troppo pesanti anche perché rese sfarzose da tanti particolari luccicanti ma mai eccessivi.

Non parliamo solo delle cromature, ma anche dei fari anteriori full LED (il giro di 180° che compiono all’accensione è un effetto scenografico pregevole) e di quelli posteriori con effetto 3D.
Gli interni sono il logico proseguimento di un’architettura così barocca eppure concreta ed efficace, a partire dai materiali dei quali si percepisce la qualità non solo al tatto, ma anche alla vista, e ci riferiamo anche alle morbide plastiche che tante volte trasmettono sensazioni sgradevoli.

Nel caso di DS 7 Crossback questo rischio non sussiste, per non parlare poi del complessivo senso di accuratezza che trasmettono gli assemblaggi, con un cruscotto dominato da una plancia che si merita 10 e lode sia per gli effetti speciali dei due display sia per l’utilità delle funzioni gestite e la possibilità di personalizzarli.
Spicca inoltre un tocco di design e di gran classe come l’orologio centrale BRM, ma per restare alle funzionalità diciamo subito che la tecnologia è assolutamente all’altezza: il DS Active Scan, che scandaglia il fondo stradale al fine di adattare in tempo reale gli ammortizzatori, è solo la punta di diamante di una lunga lista di sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida che include la frenata di emergenza, il check sull’angolo cieco, il Lane Assist che corregge eventuali deviazioni dalla corsia e persino un visore a infrarossi che rileva imprevisti quando si guida di notte.

I diversi allestimenti

Gli allestimenti sono strutturati in 3 versioni, come da abitudine per il Gruppo PSA, ma ci sono poi le combinazioni da comporre (le chiamano Ispirazioni) per gli interni e i vari pacchetti di personalizzazioni, per cui è difficile sul serio riprodurne due uguali.
In tema di motori, DS 7 Crossback sfoggia il benzina PureTech 2.0 da 180 o 225 cavalli oppure gli apprezzatissimi diesel BlueHDi da 1.5 o 2.0, con quest’ultimo che conferma di essere un eccellente 4 cilindri silenzioso, dalla coppia generosa e poco assetato anche grazie al dolcissimo cambio automatico ad 8 rapporti che opera in massima precisione rendendo le cambiate impercettibili.

Siamo di fronte ad un nuovo SUV lussuoso, il cui listino parte da 31.100 € fino a superare i 40mila ma che riteniamo abbia tutte le prerogative per farsi amare!

 

Un grande salto di qualità per la nuova Ford EcoSport

Il 2017 è stato un anno che ha fatto registrare un più che cospicuo salto in alto da parte dei SUV sul mercato europeo: quasi un +24% che ai principali marchi non poteva assolutamente sfuggire!


Se inoltre si considera l’ancora più consistente crescita del segmento B, che si è attestato su un +51% ed è quello che comprende al suo interno anche i crossover compatti, ecco che non stupisce affatto l’impegno profuso da Ford nella progettazione della nuova generazione di EcoSport, disponibile proprio da questo mese, un veicolo del tutto sui generis che si distingue per un’architettura larga, alta ma corta, fino a restare sui 4 metri di lunghezza e che ne fa un gioiello di versatilità a tutto tondo.

Abitabilità e capacità di carico eccellenti convivono in sinergia su un veicolo che è stato sensibilmente migliorato non solo nell’aspetto estetico, ma anche nel suo apparato tecnologico.
La strategia è ben chiara e delineata, e punta a sedurre un pubblico ancora più trasversale grazie a degli upgrade che l’hanno sensibilmente abbellita a partire da ogni componente del frontale mantenendo però la maneggevolezza – anzi accrescendola! – e rendendo allo stesso tempo Ford EcoSport ancora più portata per lunghi viaggi e gite.


Per assetto e comportamento sul misto e in curva, questo nuovo SUV compatto Ford prodotto però in Polonia si segnala per le ottime risposte anche dello sterzo, che fa divertire e non stanca mai restituendo sempre un feedback ben calibrato.

Pregi e virtù sono stati poi moltiplicati anche negli interni, dove si percepisce ora una qualità migliorata non solo per i materiali, più curati e pregiati che sulla precedente versione come si nota al tatto ed alla vista, ma anche per l’ergonomia generale, molto più friendly verso tutti i passeggeri.

Un gran bel progetto insomma, funzionale e con il giusto appeal sia fuori che dentro, e l’ennesimo tassello di una offerta Ford nel settore SUV mai così corposa ed articolata.
Nello stesso filone infatti fanno compagnia ad Ecosport non solo la Fiesta Active ed il Ford Edge, ma anche Kuga ed una novità in cantiere per il 2018 ma ancora non annunciata.
Ci sarà da divertirsi con tanto dinamismo!

 

Nuova Subaru Impreza piace per la sua indole più tranquilla

Da quando primeggiava sui circuiti dei Rally di tutto il mondo conquistando titoli a ripetizione e guadagnandosi un’aura da leggenda tra gli sport a 4 ruote, la Subaru Impreza di strada ne ha fatta molta.

Oggi arriva alla sua quinta generazione, riproposta in una versione molto più adatta alle famiglie ma che ne vuole rilanciare l’immagine con linee ammorbidite che non hanno più nulla di agonistico e la rendono una confortevole berlina.
Parliamo comunque di un modello capace di vendere 2 milioni e mezzo di esemplari nella sua lunga carriera, per cui adesso può ben permettersi di rivolgersi ad un pubblico più tranquillo in questa versione “mansueta”. Lo fa con una lunga serie di aiuti alla guida anche per l’automobilista più distratto, come il cruise control adattivo, la frenata automatica di emergenza o il sistema che corregge lo sterzo se si abbandona la corsia: il tutto gestito attraverso la telecamera stereoscopica Eyesight, chiamata anche occhio di falco.

Su questa nuova generazione della Subaru Impreza tutto è stato pensato e rididegnato per favorire il miglior comfort di bordo, anche con un abitacolo di eccellente qualità costruttiva nel quale tutti i materiali sono ben curati ed assemblati con criteri scrupolosi, e nel quale gli scossoni in marcia si avvertono ben poco anche per merito della nuova piattaforma dall’accresciuta rigidità torsionale ma non solo.
Scopriamo infatti che è stata interamente sottoposta ad una “cura dimagrante” che le ha fatto perdere molti kg ad esempio nel cambio, il CVT Lineartronic automatico più leggero di circa 8 kg, ma anche nel motore, l’unico disponibile: il boxer a benzina aspirato da 1.6 e con 116 cavalli ha infatti perso 12 kg rispetto alla sua precedente versione, merito dell’uso di nuove e più avanzate tecnologie di progettazione e di materiali di ultima generazione.

L’allestimento base si chiama Pure ed è già ben equipaggiato, con ad esempio il sistema audio con display da 6,5 ” e la telecamera Eyesight, e parte da un interessante prezzo di listino di 19.990 €. Le varianti Style e Style Navi sono poi dedicate ai più esigenti che vogliono concedersi qualche lusso in più come il navigatore, ma nella valutazione complessiva la Nuova Subaru Impreza supera molto bene l’esame ed è ora una vettura più “saggia”, capace di mettere chiunque a proprio agio durante la guida aiutandolo anche in condizioni di fondo stradale più estreme o delicate.

 

Tutta la decisa personalità di Fiat 500X S-Design

Il DNA che ha fatto di 500 un’icona di stile Made in Italy è più vitale ed attivo che mai, e sta a dimostrarlo la variegata composizione della sua famiglia.
Correva l’anno 2007 quando al Lingotto di Torino veniva rilanciata in grande stile questa sigla in cifre che – senza timore di sbagliare, nel descriverla – ha scritto la storia dell’intera industria automobilistica italiana.

L’allargamento della famiglia 500

Da allora, in un percorso fatto di grandi successi commerciali che hanno varcato anche l’oceano, la sensibilità e i gusti degli automobilisti sono cambiati e si sono evoluti come raramente era accaduto prima.
È cresciuto il desiderio di alternative capaci di rompere gli schemi e che interpretassero qualcosa di non ancora visto, si è modificato il modo di guidare ed anche di intendere l’auto, e così se l’utilitaria 500 ha mantenuto salda la sua posizione nel segmento A, la famiglia si è adeguata ed allargata. Ha mantenuto elementi stilistici ben riconoscibili come i fari arrotondati o il caratteristico baffo cromato sul frontale, ma si è evoluta allo stesso tempo per abbracciare anche tutte le altre mutate tendenze, crescendo nelle misure o adeguandosi a standard differenti.

Sono così nate nel tempo la 500 C (immancabile versione cabrio, omaggio alla tradizione ed alla storia di 500) ma soprattutto la 500L, una derivazione che l’ha trasformata in una monovolume, e successivamente anche la 500X, splendida variante del tutto autonoma e indipendente che pur sviluppata sulla stessa piattaforma ha subito una metamorfosi della carrozzeria.
Ci piace definirla, come suggerivano le immagini di uno dei suoi primi spot pubblicitari, una variante sottoposta a cura energizzante ed ipervitaminica per entrare a pieno titolo nell’arena dei crossover compatti, lo sviluppo che l’ha trasformata in vettura confortevole e divertente da guidare in ogni situazione ma con uno stile ed un’eleganza seducenti.

L’elaborazione di una serie speciale

Quando ci sono i favori del pubblico acquirente come in questo caso è ancora più semplice poi per i marchi, e per gli ormai cruciali reparti design, lanciarsi nell’elaborazione di serie speciali, e così Fiat 500X si è guadagnata i galloni per l’edizione S-Design, un vero gioiello di esclusività che si distingue per dettagli accattivanti, tutti studiati per accentuare la sua personalità, renderla riconoscibile al primo sguardo, ed accontentare i più narcisisti o meglio gli edonisti che sono sempre alla ricerca di concrete gratificazioni per il proprio ego.

Fiat 500X S-Design è un vertice indiscusso di eleganza nella sua carrozzeria opaca color Verde Alpi, omaggio al Piemonte ma anche alle capacità di affrontare percorsi impegnativi ed accidentati, con i cerchi in lega da 17″ o da 18″.
Su questa livrea con vocazione da catalizzatrice di sguardi ammirati troviamo anche i vetri oscurati, delle finiture brunite molto seducenti, e potenti proiettori anteriori Bi-Xenon.
Tanti curati dettagli trovano prevedibile conferma anche in un abitacolo speciale, nel quale le sellerie sono assolutamente da incorniciare con il logo 500, già di per sé un emblema planetario, bene in rilievo ed in color rame, e poi con tanta tecnologia gestita tramite lo schermo touch da 7″ sempre connesso grazie al sofisticato sistema Uconnect HD Live, compatibile sia con Android che con iOs.

I motori di 500X S-Design rappresentano un grande balzo in avanti nel contenimento dei consumi e delle emissioni: in una gamma molto virtuosa troviamo anche un bi-fuel benzina e GPL turbo da 120 cavalli 1.4, per il massimo del piacere di guida ed un’autonomia votata al risparmio di oltre 1.000 km con il pieno.

Una famiglia ricca e di successo come quella di 500 non poteva fare a meno di un elemento così oggettivamente bello e dalla personalità forte, una grande e dinamica novità tutta da scoprire in Concessionaria!

 

La doppia indole dell’inedita Hyundai Kona

Solleviamo oggi i veli su un veicolo che non è né il solito SUV né l’ennesimo crossover, o almeno: non si presenta con le solite caratteristiche convenzionali, “perfettine” ed estremamente formali che siamo abituati a vedere. È insomma una novità che per una volta riesce a sorprendere, abbandonando un certo tipo di canoni già visti e rivisti.

La nuova Hyundai Kona è infatti davvero una vettura capace di rompere gli schemi e di uscire dal coro in maniera decisa, perché si presenta con una doppia indole: guardarla da fuori e poi sedersi nell’abitacolo sono due esperienze che comunicano infatti sensazioni del tutto diverse, ed ora vi spieghiamo perché!

La sua carrozzeria disegnata in California si fa forte di linee molto decise ed aggressive, e quasi come se fosse una concorrente di una gara di body building la silhouette di Kona si sforza di mostrare i muscoli.
Li ostenta in maniera sfacciata, con un’impostazione generale da vera fuoristrada ed un’aria da “dura” che non si crea problemi nemmeno a finire nel fango e che fa sfoggio di tutte le sue protezioni in plastica come la migliore dimostrazione visiva della possibilità di inserire la trazione integrale e lanciarsi su qualsiasi sterrato.

A fare da netto contralto a tanto stile off-road ci pensa un abitacolo elegantissimo e confortevole come quello di una berlina per tutti i passeggeri. Buche ed asperità del terreno quasi non vengono percepite, i rumori sono altrettanto attutiti anche ad alte velocità, tutto è orientato alla soddisfazione di elevati standard di qualità con tanto spazio disponibile per tutti ed un comparto infotainment di ultima generazione sulle versioni più accessoriate, ma anche quelle base includono tutto l’indispensabile.

Per quanto riguarda i motori, la Kona è disponibile per ora solo con 2 propulsori a benzina, entrambi turbo: 1.0 da 120 cv ed il più brillante 1.6 da 177 cv, pensato per chi vuole più divertimento ed anche una guida semplificata dal cambio a doppia frizione.
Sono in cantiere, ed arriveranno nel corso del 2018, i motori turbodiesel 1.6 da 115 o da 136 cavalli, e Hyundai ha studiato la speciale formula Kona Extend, per chi proprio non sa fare a meno del gasolio ma vuole subito saggiare le caratteristiche generali del nuovo modello.
Nel giro di un anno dalla stipula del contratto sarà possibile cambiare la Kona e prenderne una nuova, spinta dal motore diesel. Una strategia di certo molto furba per accaparrarsi subito i clienti attratti dalle novità del tutto inedite fin qui presentate, per dar loro la possibilità di passare in un secondo momento alla versione desiderata!

 

Con Arona, Seat entra tra i SUV compatti

È una nicchia ambitissima da quasi tutte (o forse tutte!) le case automobilistiche e dai marchi generalisti quella dei SUV compatti, la vera novità di mercato in questi ultimi anni. A giudicare dalle preferenze degli automobilisti, la strategia dei marchi non sembra per nulla campata in aria, anzi: ed anche Seat ha deciso di intraprenderla, debuttando con l’interessantissima e giovanile Seat Arona in questo segmento nel quale ancora mancava una proposta firmata dalla grande S spagnola.

Look giovanile abbiamo detto, in una vettura piccola con i suoi scarsi 4,2 metri di lunghezza ma comoda e spaziosa a dimostrazione di un progetto ben strutturato. La freschezza del suo aspetto trova dei contralti moderatamente “rudi” in una cintura rialzata, nelle barre al tetto e nelle modanature paracolpi, che assieme all’assetto rialzato svelano la possibilità di spostarsi anche in fuoristrada nel tempo libero, anche se la sua formula sobria ma robusta è azzeccatissima per muoversi in città.

Seat Arona viene proposta con due motori benzina, tra cui un 1.0 a 3 cilindri davvero scattante e un 1.5, e con un turbodiesel 1.6, mentre a metà del 2018 arriverà anche la versione alimentata a metano.
Complice l’influenza di Volkswagen, il compromesso tra comfort e rigidità è davvero ottimo, ed Arona si fa guidare con piacere grazie anche allo sterzo leggero ed all’ottima sincronizzazione del suo cambio manuale.

Per coinvolgere ed attirare con successo il mercato, Seat ha dotato questa novità della sua gamma di un cuore tecnologico di tutto rispetto, con un corredo che attorno al touchscreen da 8 pollici fa orbitare Bluetooth, Front Assist, Hill Control oltre ai vari radar e sensori di prossimità con telecamera per la retromarcia.
Naturalmente, questi equipaggiamenti appartengono agli allestimenti top, che includono il massimo della connettività di bordo e persino la ricarica wireless dello smartphone, ma la stessa versione base Reference non manca di dare soddisfazioni con i suoi optional.

Per dirla tutta, con questa novità di Arona Seat sembra aver proposto una soluzione vantaggiosa e di sicuro interesse, che il mercato non mancherà di apprezzare: staremo a vedere quale delle concorrenti le dovrà pagare dazio!

 

Tutte le emozioni della nuova Opel Grandland X

È stato un anno molto speciale il 2017 per il marchio Opel, non esitiamo a definirlo anno chiave e di svolta. A testimoniarlo stanno non solo le ben 7 novità sfornate dal marchio tedesco di Rüsselsheim in questi 12 mesi, ma soprattutto la conclusione della lunga trattativa che l’ha portato ad entrare a far parte del gruppo PSA, uno dei più in salute sull’intero mercato europeo.

Questa sorta di “matrimonio” che abbatte storiche barriere tra Francia e Germania permette ad Opel di sfruttare alcune tecnologie rivoluzionarie già viste a bordo di auto firmate Peugeot e Citroën, così come un certo tipo di componenti, e non potremo di certo fare a meno di notare da ora in poi alcune affinità tra i veicoli proposti.
Il primo esempio viene dall’ultima novità Opel, la Grandland X, che appare da subito imparentata con il Nuovo SUV Peugeot 3008 ma con ovvi punti di separazione a differenziare i due veicoli.
Facciamo un minimo di fatica ad inquadrarla in maniera definita, perché Opel la presenta come un SUV ma in realtà la Grandland X ha più look e caratteristiche da crossover puro, anche perché non dispone della trazione integrale.
Il dispositivo alternativo in casa Peugeot lo chiamano Grip COntrol, dalle parti di Opel invece ha preso il nome di IntelliGrip, il risultato è molto simile: un controllo elettronico della trazione adattivo, che cambia i parametri in autonomia in base al terreno che si sta affrontando.

Come il SUV 3008, questa nuova Opel si presenta massiccia nelle forme eppure molto ben slanciata, e ciò si riflette nelle dimensioni dell’abitacolo davvero sovradimensionato e molto comodo anche per 5 passeggeri con in più un bagagliaio da oltre 500 litri.
In marcia soddisfa le preferenze più disparate, chi ama viaggi tranquilli si lascerà cullare dall’eccellente molleggio e dalla silenziosità, mentre chi preferisce un’andatura più scattante sarà accontentato da motori molto vivaci e da una tenuta di strada al top.

Sorprendenti la fluidità e la verve del motore benzina 1.2 Turbo, ma per chi preferisce il gasolio la scelta più indicata è l’equilibrato turbodiesel 1.6 da 120 cavalli con eccellenti consumi, proprio ciò che serve a chi ha in mente percorrenze consistenti.
Una gradevolissima nota di merito va all’allestimento Advance, quello più basico, che già include un equipaggiamento molto più che soddisfacente con tecnologie all’avanguardia e il massimo piacere di una guida dinamica.
Chi proprio volesse esagerare, potrà orientarsi sui successivi allestimenti Innovation e Ultimate, che regalano ancora più emozioni e gadget sia per l’infotainment di bordo che per la guida assistita.

 

Peugeot Traveller, minivan che sa essere berlina di lusso

Un gigante della famiglia Peugeot, almeno nel comparto dei veicoli commerciali, si chiama Expert. Il progetto che il Leone ha varato sulla sua piattaforma ha qualcosa di molto ambizioso, perché se è risaputo che le grandi monovolume si stanno pian piano estinguendo perché rimpiazzate da più appetibili ed apprezzati SUV e crossover, esiste una categoria di utenti che continua ad avere bisogno di veicoli spaziosi sia perché hanno una famiglia numerosa sia perché magari sono dediti ad hobby o attività sportive che richiedono di portarsi appresso attrezzature ingombranti.

Un minivan di gran lusso

A tali categorie sono dedicati i rari minivan ancora proposti dai marchi generalisti, una famiglia alla quale si iscrive, ed in ben 3 differenti lunghezze come vedremo, il Peugeot Traveller, che rappresenta proprio l’evoluzione del capiente Peugeot Expert in un veicolo destinato al comodo trasporto di 8 occupanti più il guidatore.
Quando diciamo comodo ci stiamo però contenendo, perché con il Traveller siamo davanti ad un autentico salotto di lusso a 4 ruote, nel quale non viene privilegiata solo la capacità di carico ma anche il comfort.
Nulla da invidiare ad una berlina in questo minivan che il Gruppo PSA ha realizzato in collaborazione con Toyota: dimenticate gli spartani furgoncini tutti scosse e spigoli, Traveller ha un look estremamente ricercato e si propone anche come una soluzione ideale per strutture ricettive o affini ma anche per associazioni culturali e sportive che vogliano un mezzo prestigioso da mettere a disposizione dei propri clienti come shuttle per i trasferimenti, o che vogliano nel secondo caso far viaggiare i propri iscritti in totale relax.

L’abitacolo del Traveller

A bordo di Peugeot Traveller c’è spazio per tutto questo e per molto altro ancora, dal momento che se lo spazio a volontà per tutti può essere dato per scontato, la qualità e la dotazione rendono difficile credere di trovarsi a bordo di un derivato da un furgone di stampo prettamente commerciale come il Peugeot Expert.

Persino il volante, stranamente ridotto, sembra quello di una piccola vettura sportiva, incastonato in un abitacolo curatissimo ed infarcito di vizi propri di una berlina o di una ammiraglia come l’Head-Up Display o il Touch Screen da 7″ per arrivare, negli allestimenti più lussuosi, alla chiusura elettrica delle portiere laterali, al tetto panoramico ed all’illuminazione ambientale a LED.
C’è tutto per far pensare di essere a bordo non di un qualsiasi furgone, bensì di una autovettura a tutti gli effetti, certo un po’ “oversize”.

Aspetto estetico di pregio

Del resto, anche l’aspetto esteriore è stato rivisto riuscendo alla perfezione a dissimulare l’origine del Traveller a partire dal frontale, che si presenta con la tipica calandra verticale che caratterizza tutte le vetture di serie del Leone.

Disponibile come dicevamo in apertura del nostro articolo in 3 diverse lunghezze tutte sviluppate sulla stessa piattaforma modulare EMP2, la stessa dei SUV 3008 e 5008 e che dimostra così la sua versatilità, si può scegliere tra Compact (4,61 metri), Standard (4,96 metri) oppure Long (5,31 metri), e l’aspetto estetico colpisce per linee tese e soluzioni estetiche all’ultima moda, come i passaruota scolpiti, il fascione del paraurti e numerosi altri dettagli ed elementi stilistici moderni e ben curati.

Driving experience e dinamiche

A bordo l’esperienza di chi viaggia sul Traveller è resa di primo livello anche per il comportamento su strada, considerata l’ottima insonorizzazione con isolamento dai rumori esterni, mentre la dinamica di guida contiene bene il rollio ed anche in marcia a ritmi spediti risponde molto bene, con esiti piacevoli e consistenti persino su percorsi tortuosi, con in più un corposo pacchetto di sistemi di aiuto alla guida.

I motori proposti su Peugeot Traveller sono come prevedibile per un veicolo di simili dimensioni tutti diesel, e spaziano da 95 fino a ben 180 cavalli in un range di cilindrate che va da 1.6 fino a 2.0 con Stop&Start, nelle versioni più in alto nella gamma, anche con cambio automatico Aisin EAT6.
Trasporta nella sua versione più potente anche un pieno carico senza alcun problema in termini di coppia e reattività, e infine vogliamo mettere in evidenza alcune altre collaborazioni che incorniciano il suo progetto.

La prima riguarda Dangel, lo storico marchio francese partner del Leone e specializzato in personalizzazioni off road come appunto il Traveller 4×4 Dangel.
Per le altre, rispondiamo alla domanda di chi si chieda come mai, in tanto rispetto del family feeling, non sia presente il Peugeot i-Cockpit nell’abitacolo. La collaborazione con Toyota e Citroën, che rende il Traveller un progetto a 3, avrebbe reso troppo complesso adattarlo se si considera la coesistenza dei “fratelliCitroën Spacetourer e Toyota Proace. L’abitacolo Peugeot è un unicum troppo ben distinto e peculiare solo dei veicoli del Leone, per cui si è pensato bene di concentrarsi su altri aspetti.

Sospensioni morbide, baricentro alto ma che con 1,90 metri di altezza permette di accedere ovunque, e passo di 292 o 327 cm a seconda delle versioni frenano le velleità sportive, ma tutto ciò assicura spostamenti da grande passista, anche di molti chilometri, in totale relax.

 

Evoluzione crossover anche per la C3: ecco Aircross!

Evolversi in crossover sembra ormai essere diventato un passaggio chiave per tutti i veicoli generalisti e di successo, e così in casa Citroën hanno cucito il vestito Aircross anche sulla Nuova C3!

Resta immutata quell’aria scanzonata ed allegra che ha fatto della berlinetta un gran successo, ed anche nel caso della crossover vengono presentate infinite possibilità di personalizzazione e diverse combinazioni di colori, per la carrozzeria e per il tetto a contrasto. Anche l’abitacolo rispecchia lo stesso brio e si segnala per la praticità e per i diversi kit di accessori, ma anche per la gran dose di spazio offerta sia ai passeggeri che al carico, per un veicolo che così diventa il massimo della versatilità pur essendo lungo solo 4,15 metri.

Le sue misure le permettono agilità nel traffico urbano ma ovviamente di destreggiarsi alla grande con ottime prestazioni sull’extraurbano, con un buon molleggio e la spinta degli ottimi turbodiesel 1.6 BlueHDi, in varianti da 100 o 120 cavalli, che fanno egregiamente il loro dovere anche a pieno carico.
Per chi invece non viaggia tantissimo, può essere sufficiente il più che valido 1.2 benzina, sul quale troviamo anche il cambio automatico EAT6.

Questo SUV compatto della gamma Citroën è una vera ventata di freschezza nel suo comparto, con uno stile robusto ma originale e tutta la personalità necessaria per dominare la strada distinguendosi!

 

La nuova Audi Q5 ed il suo fascino tecnologico

La gamma Q di Audi si è rinnovata nel corso di questo 2017 con la seconda generazione del SUV Audi Q5, un restyling che era particolarmente atteso per gli elevati standard di riferimento che prometteva.
Si è presentata in puro spirito Audi, ed i successi commerciali della sua prima generazione con numeri di vendite elevatissimi nella categoria di appartenenza, si promettono esaltanti anche per la Nuova Q5.

 

La forte personalità di Nuova Audi Q5

Sin dal frontale la vettura esprime personalità forte, decisa ed incisiva, perché le linee della griglia e dei gruppi ottici sono sviluppate interamente in orizzontale per comunicare sensazioni di larghezza e maestosa presenza su strada.
Sulle fiancate linee scolpite, muscolose e con ondulazioni accentuate, oltre ai massicci passaruota, incidono ancor di più la sua figura nella mente nonostante si mantenga sempre sobria e di aspetto snello; tali linee culminano in un posteriore anch’esso sviluppato in orizzontale e sul quale i montanti sono integrati nel portellone, una sorta di segno di riconoscimento per tutti i modelli Q.

Il suo aspetto si rivela così spiccatamente sportivo, è cresciuta in tutte o quasi le sue misure rispetto all’antenata e viene presentata con una gamma molto versatile di allestimenti, ben 5 diversi tra loro, a seconda che si voglia privilegiare i dettagli di design più raffinato oppure l’indole sportiva.

Efficienza ed assistenza alla guida

Nuova Audi Q5 non è però soltanto bella: la tecnologia a bordo gioca un ruolo fondamentale, e non solo per gli aspetti legati all’infotainment ed alla connettività.
L’assistenza alla guida beneficia di sistemi all’avanguardia, la trazione è integrale con tecnologia Audi Ultra che, in combinazione con le sospensioni pneumatiche adattive, assicura le migliori performance di guida anche su strade più sconnesse ed in qualsiasi condizione.

C’è poi una gamma di motori appositamente studiati per offrire la miglior potenza a consumi ridotti, con un’efficienza globale difficilmente riscontrabile in altri motori diesel!
Sono 4 le versioni TDI proposte, fino ad un massimo di 190 cavalli, ma per chi lo preferisce c’è anche un benzina TFSI.

Arricchire Audi Q5 è possibile anche scegliendo particolari optional quali i gruppi ottici interamente LED o anche con la tecnologia Matrix, ed in più si può scegliere di avere a bordo l’Audi Virtual Cockpit, un sistema di comando con head-up display ed un ampio monitor da 12,3″ dai colori brillanti.

Non fatichiamo a comprendere chi l’abbia già inserita tra i propri oggetti del desiderio, le aspettative sono state mantenute ed Audi Q5 siamo certi continuerà ad essere tra le più vendute nel suo segmento!