Citroën C4 Cactus cambia per accontentare tutti

All’epoca del suo debutto la Citroën C4 Cactus venne definita eccentrica ed originale nelle valutazioni più bonarie, perché furono in molti a storcere il naso di fronte ad un progetto che in realtà per la prima volta da anni proponeva qualcosa di realmente innovativo nel design, mutuandolo da una precedente concept car i cui crismi sono stati concretizzati nella produzione di serie.

Oggi, giunta a metà ciclo di vita, la C4 Cactus ha saputo comunque conquistarsi il suo pubblico e far cambiare idea a tanti, ma viene comunque riproposta in un restyling che non è un semplice ritocco di make-up ma una vera rivoluzione che coinvolge circa il 90% della precedente carrozzeria, permettendoci di parlare di una nuova generazione a tutti gli effetti.
Gli Airbump che tanto avevano fatto discutere, ossia quelle protezioni molto vistose in plastica applicate sulle portiere, sono stati visibilmente ridotti nelle misure, ridimensionati nell’impatto estetico e relegati nel sottoporta, ma la linea complessiva della C4 Cactus si mantiene comunque bel al di sopra degli standard del “già visto”, e si fa riconoscere al primo sguardo con l’obiettivo dichiarato di raggiungere una clientela che sia il più possibile vasta e trasversale.

All’interno dell’abitacolo si scoprono delle linee molto rassicuranti e comode, fatte per indurre a pensare al salotto di casa, con sedili molto ben riusciti ed ampi che in più possono essere combinati nelle fantasie praticamente all’infinito, tra diversi colori, texture ed inserti e rivestimenti anche variopinti in Alcantara.
Se vogliamo proprio trovare un tasto che non ci convince nell’abitacolo, è rappresentato dai finestrini posteriori disponibili solo con apertura a compasso.

Sotto la carrozzeria poi la nuova Citroën C4 Cactus fa valere un lavoro di sviluppo enorme portato avanti sui sistemi di ammortizzazione, che grazie agli smorzatori idraulici la rendono praticamente “molleggiata” e capace di planare con dolcezza su qualsiasi buca, con un comfort di guida eccellente che però non compromette il piacere di essere al volante.

Davvero silenziosissima, questa Citroën si presta alle più diverse tipologie di impiego anche grazie ad una gamma di motori completa e ben assortita. A chi macina tanti chilometri e vuole farlo in economia è dedicato il motore diesel 1.6 BlueHDi da 100 cv, un perfetto passista, mentre la vocazione urbana più scattante viene esaltata dal turbo benzina PureTech 1.2, che con 110 cavalli permette anche di divertirsi e riesce a dare il meglio di sé se accoppiato al cambio automatico EAT6.
Il Gruppo PSA sembra avere ancora una volta colpito nel segno con questa francese che di certo si farà notare!

 

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