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Alla scoperta del nuovo Honda SH Mode 125

Con SH, scooter di grande versatilità nato 30 anni fa, Honda ha saputo scrivere la storia di successo del suo marchio anche in Italia, dove ne circola attualmente oltre mezzo milione. Honda adesso lo ha rilanciato, ma si tratta in effetti di uno scooter tutto nuovo che non ha tuttavia rimpiazzato il modello SH Standard.
SH Mode 125 infatti si presenta come un due ruote piccolo ma non piccolissimo, che appartiene però alla categoria entry level perché facile da maneggiare e leggero e che entra in diretta concorrenza con il glorioso Piaggio Liberty.

Le modifiche al suo design sono state di rilievo, e tali da renderlo senza dubbio più compatto, ma con un comfort di sicuro accresciuto grazie alla maggiore larghezza della pedana e ad una strumentazione molto ben strutturata con tachimetro e tutte le necessarie spie di servizio ben evidenti, compresa quella dello Start&Stop, il dispositivo disinseribile che permette risparmi sul carburante fino al 7%.
La grande comodità di questo SH Mode è completata da un vano sottosella di capienza inusuale, in grado di ospitare anche un casco integrale: lo si deve proprio al suo nuovo assetto di guida, che rendendolo più largo ne ha allargato il bacino di potenziali utenti anche ai giovanissimi ed ai neofiti. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, questo risiede nell’assenza di un sistema ABS di serie, in quanto proprio la sua destinazione verso un pubblico giovane e magari ancora inesperto che possa sfruttare la sua facilità di guida rende un simile dispositivo di sicurezza assolutamente indispensabile.

Il motore, facile da gestire, è un monocilindrico a quattro tempi con raffreddamento a liquido, che proprio in virtù della speciale attenzione riservata ai consumi inserendo lo Start&Stop riesce a percorrere oltre 50 chilometri con 1 litro.
Comodo, sicuro e rilassante nella guida, Honda SH Mode 125 farà senza dubbio molta strada anche per il prezzo di listino fissato a 2.650 euro. Abbiamo inoltre scoperto una delle tinte disponibili oltre ai grandi classici bianco e nero, la “Fabulous Pink“: un rosa rivolto naturalmente al gentil sesso, che ne apprezzerà le rifiniture marroni anche sulla sella a sarà ancora più entusiasta di sfrecciare su uno scooter così fashion!

Sym Joymax, un due ruote pratico e funzionale

Da Taiwan arriva uno scooter di cilindrata media che fa della praticità il suo vessillo, e che grazie alle buone dotazioni si pone come opzione di scelta molto interessante: il Sym Joymax è stato recentemente rivisto dal marchio anche nella sua linea, resa molto accattivante, ma sono gli interventi tecnici a renderlo così valido.

Consideriamo ad esempio la dotazione di serie con fari diurni a LED e presa USB, ai quali su richiesta di può aggiungere anche l’ABS. E se non bastasse, lo spazio sotto la comodissima sella è sufficiente per alloggiare ben due caschi integrali, e per il rifornimento non è necessario scendere da bordo, perché il bocchettone è a vista sul tunnel centrale.
Anche la plancia è completa e molto pratica, con i quattro elementi rotondi e tutte le spie di servizio sotto controllo.

Il motore è sicuramente generoso: un monocilindrico da 300cc che permette anche buone prestazioni in velocità, che raggiunge i 140 km/h.
Per il tipo di scooter, anche il suo prezzo di listino (4.500 € nella versione con ABS) lo pone in una ottima fascia tra le soluzioni spaziose ed efficaci.

Piaggio MP3 continua a sfrecciare

Piaggio, pur restando sempre fedele ad alcune delle sue icone come Vespa o Ape, ha anche saputo reinventare la sua gamma con soluzioni ed idee del tutto originali come lo scooter a 3 ruote Piaggio MP3.
Il punto chiave di questo progetto, che ha permesso di venderne in tutto il mondo 130mila esemplari dal suo lancio, è senza dubbio la sicurezza, per la maggiore stabilità di un veicolo in grado di mantenere però valori irrinunciabili per gli scooteristi come l’agilità nel traffico.

Piaggio ha ricevuto un grande contributo al proprio fatturato proprio da questo modello, e lo ha recentemente rilanciato in due nuove versioni denominate Sport LT e Business LT.
Queste si distinguono per l’aumento della carreggiata anteriore, portata ora a 465 mm, il che costituisce ulteriore incremento della sicurezza, ma anche per le nuove finiture molto più curate che vanno ad arricchirle rendendole più eleganti e confortevoli.
Con la Piaggio Multimedial Platform, inoltre, la casa di Pontedera fa anche un grande balzo in avanti in fatto di comunicazione multifunzione a bordo, perché offre la possibilità di collegare direttamente il proprio smartphone per tenere sotto controllo tutti i dati essenziali durante la guida.

Per la guida delle 2 motorizzazioni proposte, da 300 e 500 cc, è sufficiente la normale patente B, anche grazie alla frenata integrale tramite pedale inserita nella pedana. Simili caratteristiche, considerati i listini che partono da 6.590 e, lo rendono perfetto per muoversi agevolmente nel traffico urbano senza privarsi di un comfort per certi versi affine a quello di una city car.

Kymco Xciting 400i, discreto e silenzioso

Il marchio taiwanese Kymco nacque negli anni ’60 inizialmente solo come sussidiaria della Honda, per la quale produceva parti per i suoi veicoli. A partire dal 1992 però ha iniziato a commercializzare gli scooter a marchio Kymco, dopo aver gradualmente iniziato a produrre i veicoli completi.

Un modello che ha incontrato un certo gradimento in Italia è quello chiamato Xciting, che nei mesi scorsi è arrivato anche in versione con motore da 400cc: il primo scooter del marchio a montare questa cilindrata, il Kymco Xciting 400i, è disponibile con la sua linea briosa anche ad un prezzo abbordabile, se confrontato con altri pari categoria.
Ciò che ci ha colpito è la fanaleria, sia anteriore che posteriore: la prima presenta le luci a LED diurne, mentre la seconda è realmente originale perché disposta in orizzontale.

Per il resto, troviamo una gradevole strumentazione, anche con presa da 12 volt e freno di stazionamento, oltre ad una ciclistica molto stabile con una eccellente frenata, buone sospensioni ed una forcella altamente prestazionale.
Per finire, il comfort è di prim’ordine perché il motore monocilindrico oltre ad essere molto silenzioso non trasmette alcuna vibrazione alla comoda sella; sotto di essa, c’è spazio per un ampio vano in cui alloggiare persino un casco integrale ed altri oggetti.

E-tropolis retrò, un successo più che meritato

Sappiamo bene dai dati di vendita che lo scooter elettrico di maggior successo in Italia è l’E-tropolis Retrò, e questo risultato lo si deve ad una sua caratteristica che lo rende più unico che raro tra i veicoli elettrici in genere, ossia il prezzo particolarmente contenuto.
Se a questo incentivo si aggiunge poi la quinquennale esenzione dal bollo e le tariffe RCA dimezzate, si riesce a comprendere in pieno il fenomeno di uno scooter che viaggia quasi a costo zero: 100 km percorsi con una spesa di 50 centesimi.

La sua ultima versione è rimasta sostanzialmente invariata nello stile, con il grande manubrio e la sella più che accogliente, mantenendo quell’aria vintage evidente già dal nome.
Le novità stanno nelle nuove batterie al litio, che adesso lo rendono più potente e prestazionale e capace di maggiore autonomia. In modalità economy, infatti, Retrò arriva a percorrere fino a 110 km, mentre chi scegliesse una guida più sportiva potrebbe comunque beneficiare di 60 km di autonomia.
Il tutto con una ricarica completa che si effettua in un massimo di 5 ore, mentre con quella rapida ne bastano 2 per portare gli accumulatori da 60 V al 70% di carica.

Zenzero di Benelli punta sulla comodità

Lo storico marchio Benelli, che ha mantenuto la sua sede a Pesaro nonostante sia stato rilevato nel 2005 dagli onnipresenti cinesi, fa bella mostra di sé anche sullo Zenzero 350, uno scooter molto tranquillo e dedicato a chi ama viaggiare su un mezzo che sia soprattutto solido ed efficace anche per lunghe percorrenze, magari fuoriporta. Inoltre, si presta benissimo ad ospitare due passeggeri con la sua sella accogliente sotto la quale lo spazio è davvero generoso.

Forse pecca un po’ in maneggevolezza, ma la sua ciclistica è impeccabile, ed il suo essere un cosiddetto “ruote alte” lo rende anche di aspetto gradevole.
Il suo monocilindrico (313 esattamente i cc) da 21 cavalli raggiunge agevolmente i 120 km/h, e si spinge fino ai 21 km con un litro: oltre 250 km l’autonomia a serbatoio pieno, quindi!

Se proprio vogliamo trovargli un difetto, questo risiede nell’assenza di parabrezza, accessorio che sempre più scooteristi reputano ormai indispensabile, per i loro svaghi in tutta comodità. Ma montarne uno è davvero una sciocchezza anche in termini economici, se si considera che il prezzo di listino di Zenzero è tutt’altro che inaccessibile.

Honda CB500F: sfida agli scooter

Gli irriducibili dello scooter da città da oggi hanno una validissima alternativa anche a livello di listino, grazie alla nuovissima Honda CB500F che con la sua estrema semplicità di guida riesce davvero a sorprendere.

I suoi innegabili punti di forza rispetto al classico scooter stanno tutti nella stabilità e nella tenuta di strada, realmente eccellenti. Se a ciò si aggiunge poi il sistema antibloccaggio ABS montato di serie che impreziosisce un sistema frenante già ottimo, ci si rende conto di quanto la nuova Honda sia divertente da guidare.
Le prestazioni consentono di mantenere anche una certa guida sportiva grazie anche all’allungo del motore da 48 cavalli – il che la rende adatta anche ai neopatentati – ed il tutto mantenendo dei consumi molto bassi, appena 1 litro per quasi 30 km di percorrenza, ed estrema semplicità di manovra.

La sportività di questa Honda riceve un grande impulso da alcuni tocchi racing in stile superbike, come il design aggressivo di faro e coda e la strumentazione elettronica.

LML Star ora anche con cambio automatico

Un grande classico tra gli scooter, la LML Star, si è recentemente rinnovato con l’ingresso in gamma della sua versione automatica.
In questo modo viene un po’ meno la “magia” per chi nostalgicamente è affezionato ai comandi sul manubrio, ed infatti questa versione è senza dubbio dedicata alle ultime generazioni.
Le modifiche visibili riguardano solo questo aspetto tecnico: il cambio automatico libera infatti lo spazio della leva sinistra prima appannaggio della frizione, ed ora occupata dal freno posteriore, che così scompare dalla pedana sotto forma di pedale.

Altre modifiche stanno nel peso, che risulta ridotto rispetto ai modelli omologhi a cambio manuale, il che è indubbiamente un vantaggio sotto l’aspetto della guida, mentre i consumi si attestano sempre su valori da…accendisigari, con i 46 km al litro dicharati dalla casa produttrice.
Per completare la “fusione” tra la modernità e le impostazioni più tradizionali, oltre all’avviamento elettrico è presente anche il pedale per l’accensione vecchia maniera, sfruttando un condensatore elettrolitico.
Il tutto sempre con il consueto listino accessibile, visto che si parte dai 2.500 euro.