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Il mito Piaggio è la Vespa Sprint 125!

 

 

Quando si parla di un Vespino mitico, ci sono poche alternative: ci si sta riferendo alla Sprint 125! Una storia quarantennale ha reso questo modello uno dei preferiti da parte dei più giovani, e se oggi Piaggio lo ripropone in un nuovo look adatto al terzo millennio vuol dire che a Pontedera sanno davvero come accontentare il mercato!

C’è qualcosa di unico in Vespa Sprint 125, una compattezza di linee ed un innato carisma che la rendono appetibile nonostante il prezzo leggermente più alto rispetto alle dirette concorrenti di pari livello.
La cura nella sua realizzazione e la precisione del suo design, con una carrozzeria “small body”, sono solo gli aspetti più evidenti, ma un’analisi più attenta svela ad esempio il vano nel retroscudo, un classico intramontabile di Vespa, e la capienza del vano sottosella.

Dal punto di vista tecnico non mancano poi le piacevoli sorprese: in primo luogo, le sospensioni rendono la sella confortevole anche per due passeggeri, perché sono in grado di attutire anche gli scossoni del centro cittadino; il suo motore a 4 tempi raffreddato ad aria, poi, sembra fare di tutto per far dimenticare del rifornimento, con un’autonomia di oltre 200 km ed i 35 km/l dichiarati…naturalmente agendo dolcemente sull’acceleratore!
Un optional a nostro avviso indispensabile, anche se fa salire il prezzo di 390 euro, è il sistema ABS per accrescere la sicurezza di uno scooter che vanta comunque una eccellente stabilità grazie alle ruote da 12″.

Sfrecciare in città a bordo di Vespa Sprint 125 è quasi uno status symbol!

Etropolis Bel Air, scossa elettrica!

Se si osserva lo scooter Etropolis Bel Air Lithium, si ha tutta l’impressione di avere davanti un modello molto classico e tradizionale, senza alcun estremismo estetico ed anzi con una certa aria un po’ vintage in alcune soluzioni tecniche.

Eppure l’apparenza inganna perché è spinto da un modernissimo motore elettrico da 3000 Watt, il che lo rende uno strumento preziosissimo sotto numerosi punti di vista, non ultimo il risparmio energetico: pensate che 50 centesimi di energia elettrica consentono di percorrere 100 km!
A corredo di un motore così virtuoso, che lascia la massima libertà di circolare anche nelle ZTL ed abbatte a zero le emissioni, troviamo anche uno speciale dispositivo per gestire e dosare al meglio l’energia, erogandola secondo le necessità e lo stile di guida e variando di conseguenza sia la percorrenza che le prestazioni. Tale gestione passa attraverso 3 diverse modalità, dalla più grintosa Sport passando per quella intermedia sino alla Economy, quella per la massima autonomia e parsimonia.

Il pacchetto batteria da 36 ampere permette anche di aumentare tale autonomia, ed inoltre è presente la possibilità di ridurre i tempi di ricarica.
Se si considera il prezzo di listino (esclusa IVA, il Bel Air Lithium non supera i 3.000 euro!) si tratta di una soluzione altamente consigliabile anche perché in quanto veicolo 100% elettrico si è esentati dal bollo per i primi 5 anni e si beneficia del 50% di sconto sulla RCA!

Yamaha Tricity sorprende e sfida Piaggio

La strada del triciclo, ovvero dello scooter a 3 ruote, è stata inaugurata con successo da Piaggio alcuni anni fa, con la gamma MP3; altre case hanno in seguito cercato di farne delle imitazioni sfruttando il rivoluzionario concetto delle due ruote anteriori, l’ideale per chi compie il salto dall’auto allo scooter senza particolare esperienza di equilibrio su due ruote.

Il modello Yamaha di cui ci occupiamo oggi ci sembra quello che meglio ha interpretato il concetto di 3 ruote dopo il marchio italiano, per la qualità del suo progetto e perché si rivela essere un mezzo dall’uso semplicissimo, per leggerezza e maneggevolezza.
Yamaha Tricity fa realmente il suo dovere anche in virtù di una sorprendente compattezza, sia se paragonato ad altri 3 ruote che a scooter “convenzionali”.

Il motore 4 tempi raffreddato a liquido è un 125 cc che offre agilità ed un buono scatto, mentre entusiasma la qualità delle sospensioni che in combinazione con le ruote da 14″ assicurano stabilità; molto buone anche frenata (pur in assenza di ABS) e consumi.

Yamaha Tricity 125 viene proposto in 4 diverse tinte, tutte dai nomi affascinanti e suggestivi: Midnight Black, Mistral Grey, Competition White e Anodized Red.
Sembra che per la prima volta Piaggio sia costretta a fronteggiare un rivale competitivo in questo settore!

Vespa 300 GTS è l’icona totale di Piaggio

Vespa di Piaggio è in grado come pochi altri modelli dell’intero settore automotive di rinnovarsi mantenendosi coerente con la sua tradizione. L’ultimo esempio viene dal cosiddetto “Vespone“, ovvero la più grande della gamma vespa: 300 GTS è tecnicamente tutta nuova eppure mantiene il suo stile caratteristico, senza rivoluzioni estetiche.
Questa versione punta fortissimo sull’equilibrio, con il suo telaio monoscocca che la rende una “premium” del settore e si presenta in due varianti che differiscono solo per minuzie e dettagli di rifinitura nell’aspetto: la Classica e la Super.

La tradizione sta anche nel classico e collaudatissimo motore 4 tempi, mentre dal punto di vista tecnico sono una piacevolissima sorpresa l’ABS e soprattutto il controllo di trazione ASR.
Vespa 300 GTS si proietta nel futuro anche grazie alla Vespa Multimedia Platform, un optional che consente il dialogo tra lo scooter ed il proprio smartphone, il quale può essere integrato nella strumentazione di bordo.
È perfetta per la città grazie alla sua maneggevolezza, ma diverte anche nei tracciati extraurbani rivelandosi comoda e confortevole – merito degli accessori eleganti – ma anche economica in fatto di consumi.

Vespa GTS
va ad inserirsi nel filone del marchio Piaggio che comprende una icona come la GS, vero termine di paragone stilistico per tutte le Vespa contemporanee, e si propone come soluzione trasversale in fatto di gusti essendo adatta ad un pubblico realmente eterogeneo.

Fresca Primavera per Piaggio

Rieccolo lo status symbol! Non ci è bastato parlare della Vespa Sprint, perché il 2014 vede anche il lancio della stupenda nuova Vespa Primavera, una versione il cui nome era già noto fin dagli anni ’60 in cui debuttò come fresca ventata di novità, secondo un copione che viene riproposto con la Primavera 2014.
Ritorna e contribuisce a mantenere viva la leggenda, con un design molto più agile e filante direttamente ispirato dalla celebrativa Vespa 946, la più avanzata mai prodotta da Piaggio.
La nuova Vespa è pensata espressamente per i giovani, con una scocca leggera in acciaio che però garantisce stabilità e comfort, anche grazie a ritrovati tecnologici avanzatissimi: la gamma dei motori, dal 50 2tempi fino al 150 3 cilindri è inoltre tra le più moderne ed ecologiche mai allestite a Pontedera.
Come sulla Sprint, la batteria è stata avanzata nel longherone centrale della pedana, in modo da aumentare la capienza del sottosella; tanti dettagli stilistici, sul cruscotto come nella fanaleria, presentano un design dalla matrice vintage in ossequio al modello da cui trae ispirazione, ma sono tutti naturalmente attualizzati.
Il suo aspetto gradevole ed accattivante si accompagna ad una studiatissima efficienza aerodinamica, benefica non solo sotto il punto di vista ecologico ma anche in fatto di consumi.
Con Primavera, e con la già analizzata Vespa Sprint, Piaggio ha interamente rinnovato la sua gamma, continuando ad inseguire una crescita che sin dal 2004 è stata progressiva e costante e che anche nel 2013 ha superato i record di vendita dell’anno precedente.

Venti di novità nel 2014 di Piaggio

È il più iconico degli scooter, ha compiuto 60 anni ma continua a trainare con convinzione il mercato risultando un punto di riferimento: è la Vespa Piaggio, spesso presente tra le nostre pagine e di cui ci occupiamo ancora una volta con piacere per la grande novità di questo 2014, il rinnovo della gamma dalla quale esce il modello cosiddetto “S“, la variante sportiva. Il suo posto è preso dalla nuovissima Vespa Sprint 2014, che continua nella stessa traccia di spirito giovanile ed intraprendente della S, con altrettanto carattere.

Vespa Sprint riprende necessariamente misure e forme inaugurate, in una sorta di nuovo corso stilistico, da Vespa 946, ed è uno scooter migliore del suo predecessore anche per la facilità del suo utilizzo e per l’ergonomia a bordo, con più spazio per le gambe ed una sella più comoda da 2 posti.
Quanto a spazi, negli stabilimenti Piaggio di Pontedera hanno avuto la brillante intuizione di avanzare la posizione della batteria, ora inserita nel tunnel centrale, così da aumentare la capacità del vano sottosella ad oltre 16 litri.

I dettagli estetici che conferiscono uno sportivo dinamismo alla Sprint stanno soprattutto nella sella dal design slanciato e nella coda appuntita, mentre tutta la strumentazione è stata interamente ridisegnata, al pari dei cerchi in lega anch’essi resi ancor più sportivi. Restando in tema di estetica, la palette di colori della carrozzeria è composta da 5 nuances: 3 sono già ben note, la Nero Lucido, la Montebianco e la Rosso Dragon, mentre le novità sono rappresentate dal Giallo Positano e dal Blu Gaiola.
Sotto l’aspetto della spinta, le motorizzazioni disponibili sono 3, tutte con raffreddamento ad aria e monomarcia. La 50cc è proposta sia a 2 che a 4 tempi, ed a queste si aggiunge la 125cc.

Vespa Sprint non è l’unica novità di Piaggio per il 2014, perché anche la versione LX è andata in pensione sostituita dalla Primavera, di cui presto ci occuperemo.

Italjet, inusuale innovazione di successo

Italjet è un’azienda tutta italiana nata a Bologna grazie allo strabordante spirito imprenditoriale di Leopoldo Tartarini, già noto motociclista negli anni ’50 ed in grado di inventarsi una nuova carriera dopo aver appeso il casco al chiodo.

Negli ultimi anni Italjet si è orientata in maniera spiccata verso una originalità costruttiva, ritenuta fondamentale per mantenere i propri veicoli a due ruote ben distanti dalle secche della crisi, e questo nuovo corso si è concretizzato ad esempio nel modello Dragster, in grado di lanciare lo sguardo al futuro senza per questo tralasciare il passato: è uno scooter dalla linea davvero particolare e che ha fatto la storia di questo marchio, sia nella sua prima generazione che nella riedizione fortemente voluta dallo stesso figlio di Tartarini, Alessandro, del quale abbiamo già parlato per il suo progetto Brutus firmato Caterham.
Oggi si presenta come scooter sportivo ed aggressivo, con il suo frontale squadrato ed una sospensione dalla tecnologia rivoluzionaria.

Numerosi sono stati i tentativi di imitarlo, come accaduto anche al Velocifero, uno scooter più “tranquillo” e cittadino ma anch’esso modello che ha inaugurato un concept del tutto nuovo nel panorama di riferimento.
Per tanti scooteristi che non amano sfoggiare un veicolo troppo “mainstream“, e che quindi sappia distinguersi senza per questo rinunciare alla qualità, Italjet è di certo il primo nome di riferimento! E qualcuno tra i nostri lettori potrà confermarcelo…

Vespa LXV, Dream Edition e non solo

Si è concluso poche settimane fa un concorso che ha incuriosito tantissimi amanti dell’iconica Vespa Piaggio, che nella sua versione LXV 125cc ha subito un intervento estetico da cui sono scaturite 30 modelli numerati “Dream Edition”, in collaborazione con la linea di biscotti e snack Pan di Stelle.
Naturalmente a noi interessa soprattutto la rarità di questo modello, e riusciamo seppur con un po’ di fatica a soprassedere sulla golosità del tema in questione…la Vespa LXV è un modello caratterizzato da iniezione elettronica e consumi molto ridotti, con una invidiabile fluidità di marcia che l’ha resa da subito grande protagonista nelle vendite a partire dal suo lancio nel 2006.

Accelerazioni tranquille, ideali per gli spostamenti urbani, grazie al motore 4 tempi che ha bisogno di meno giri pur mantenendo coppia e potenza a buoni livelli, il tutto sviluppato e prodotto nel quartier generale Piaggio a Pontedera.
Vespa LXV nella versione Dream Edition è diventata rapidamente un oggetto da collezione, con la sua livrea ispirata ai popolari biscotti e puntellata da stelle sulla fiancata: tra i lettori di NonSoloAutomobili c’è forse qualcuno dei fortunati 30 vincitori? Ne abbiamo scovate alcune che sono state messe a disposizione proprio dei collezionisti sui siti di annunci come eBay e Subito.it!

Mobilità sostenibile: dagli scooter elettrici cittadini a quelli per anziani e disabili.

Un tema sempre attuale che non ci stancheremo mai di affrontare: quello dell’ambiente e della sua salvaguardia, dove anche nel nostro paese inizia a muoversi qualcosa con gli ecoincentivi per i veicoli elettrici; ne abbiamo già discusso su questo blog e continuiamo a farlo vista l’importanza dell’argomento.

Non sono solo le case automobilistiche a credere in questo tipo di motore ma anche i produttori di veicoli a due ruote; scooter elettrici classici per muoversi in città anche nelle zone limitate al traffico ma anche scooter per anziani e disabili pensati per svolgere in autonomia tutte le attività quotidiane per chi ha problemi di mobilità.
Oltre a questo tipo di vantaggi “pratici”, non bisogna mai sottovalutare quelli economici; un “pieno”, che garantisce un’autonomia di circa 100km, costa poco più di 50 centesimi.

Ma il risparmio non viene solo da qui, infatti i mezzi elettrici (non solo a 2 ruote) godono di tariffe RC agevolate e dell’esenzione da bollo per 5 anni; e nel caso degli scooter elettrici per disabili c’è la totale esenzione da assicurazione, visto che rientrano nella categoria degli ausili per anziani e disabili, dove l’IVA è ridotta al 4%.

Insomma essere ecologici conviene!

Yamaha X-MAX 400 stupisce con e senza accessori

Ci è molto difficile inquadrare questo modello come un semplice scooter da città o tra i cosiddetti “scooteroni” fatti per chi ama la comodità, perché Yamaha X-MAX 400 ha tutto per essere considerato una maxi-moto a partire dal motore 400cc molto possente che però offre maneggevolezza ed agilità e una potenza aumentata del 50% rispetto allo stesso modello da 250cc.
Questa nostra collocazione in una ideale scala di valori dipende dagli speciali allestimenti e dalle finiture particolarmente brillanti, senza trascurare un design elaborato e quasi estremo che lo avvicina ad un prototipo.

Tanta qualità, nelle prestazioni come negli equipaggiamenti, ha ovviamente un suo prezzo, anch’esso da maxi-moto: noi partiamo nel nostro computo dai 6.500 euro che sono necessari per montare anche l’antibloccaggio ABS, accessorio che riteniamo del tutto imprescindibile su un modello del genere.
Con le innumerevoli personalizzazioni a disposizione, però, il prezzo può crescere ancora, e del resto scegliere un due ruote esclusivo come Yamaha X-MAX 400 comporta anche la spinta ad aggiungere supplementi che lo rendano più ricco, da quelli più “funzionali” come le protezioni laterali aerodinamiche, lo schienale per il passeggero o il terminale sportivo, fino a virtuosismi estetici come le pedane in alluminio ed il supporto per device quali smartphone o navigatore.

È facile farsi prendere la mano e lanciarsi in una sorta di corsa all’accessorio, ma la spesa, per chi può permettersela, è più che giustificata.