Archive for Motori ibridi

Nuova Hyundai i10, ancora più bella e sicura!

Il nuovo Family Identity di Hyundai fa il suo debutto con il restyling della piccolina coreana, la i10, pronta ad invadere le nostre strade a partire dal 2017 quando sarà lanciata in concessionaria.

Il suo look è ancora più accattivante e sbarazzino, merito anche della Cascading Grille che personalizza ora il frontale, ma anche delle linee curve che la rendono attraente e desiderabile. Ed il posteriore è stato anch’esso attualizzato, con uno stile evoluto che richiama proprio quello della parte anteriore.
Un profilo addolcito ed allineato alle più recenti tendenze anche grazie agli inserti laterali, e questa city-car agilissima nel traffico urbano diventa una compagna di viaggio perfetta anche per piccole gite fuori porta: questo perché è stata resa estremamente più sicura e tecnologica, oltre ad essere super connessa.

Nel suo Segmento A sono poche le vetture a poter vantare un simile equipaggiamento, con tanto di schermo touch da 7″ con navigatore e le telecamere o i sensori che evitano collisioni non solo in fase di parcheggio, ma anche in marcia, per non parlare dell’ormai gettonatissimo Lane Departure Warning.
E poi c’è il mirroring, con la possibilità di integrare completamente tutte le funzioni del proprio smartphone iOs o Android.

I motori restano gli stessi che hanno fino ad ora decretato il grande successo di Hyundai i10, ovvero i benzina 1.0 ed 1.2, ma a questi si aggiunge un’interessante versione bi-fuel 1.0 a GPL con impianto prodotto ed installato direttamente da Hyundai.
Anche l’abitacolo è curatissimo, per un comfort sorprendente su una vettura di questo segmento anche per 5 passeggeri (certo, non altissimi!) ed una capacità di carico di ben 252 litri che la posiziona ai vertici di categoria.

Una nuova generazione che ricalcherà il successo della precedente per un marchio sempre più apprezzato in Europa!

Skoda Octavia Wagon G-TEC ci ha fatto innamorare!

Tutti noi della redazione di NonSoloAutomobili siamo animati da una sincera predilezione per i veicoli ad alimentazioni alternative, ed in particolare quelli spinti da motori a metano o GPL, e non lo abbiamo mai nascosto. Amiamo il mondo dei motori, certo, e tutte le novità sul mercato dell’auto attirano la nostra attenzione anche quando si tratta di esaltarne caratteristiche estetiche o prestazionali, ma quando si devono fare i conti con i consumi e con il portafogli, un’auto spinta da un carburante infinitamente più economico dei tradizionali benzina e diesel si rivela essere il più “umano” dei progetti nella sua pragmaticità!

Secondo le statistiche di vendita, l’unica essenziale maniera per tastare il polso al mercato dell’auto, una delle auto più vendute in Europa nel segmento C categoria Wagon è la Skoda Octavia: la casa della Freccia Alata, da tempo nel gruppo Volkswagen, cavalca l’onda di questo successo proponendo la nuovissima Octavia G-TEC con motore bi-fuel a metano da 1.4, riuscendo a coniugare prestazioni degne di nota con dei costi di gestione realmente irrisori, inferiori per consumi di circa due terzi rispetto alla tradizionale benzina!

La forte necessità di risparmio sta favorendo la diffusione in Italia di numerosi distributori di questo carburante naturale, che al momento sono più di 1.000, e del resto programmare i rifornimenti facendo sempre il pieno di metano è realmente molto semplice!
Skoda Octavia Wagon G-TEC non ha nel mirino un pubblico che voglia dall’auto un aspetto futurista o dal design di impatto: sa mantenere un profilo basso presentandosi comunque in maniera molto curata e funzionale anche nell’abitacolo, ma bada soprattutto alla praticità ed alla sostanza.
A bordo c’è spazio in quantità, l’ampio e confortevole abitacolo è in tipico stile Volkswagen anche per le dotazioni di infotainment e controllo generale delle funzioni del veicolo.

La scintilla che ci ha però fatto innamorare della Octavia Wagon in questa versione è la piccola spia verde CNG, che sta per Compressed Natural Gas: immaginate cosa voglia dire accendere il motore, scoprire che il serbatoio di metano è pieno al pari di quello alternativo a benzina, e ricevere così l’informazione che da quel momento l’autonomia è di oltre 1000 km!
E le prestazioni sono di tutto rispetto, il motore 1.4 da 110 cavalli fa dimenticare del tutto la minore esplosività del metano e risponde anche con un buono spunto.
Inoltre, la dotazione di sistemi di sicurezza posiziona Skoda Octavia Wagon G-TEC in buona concorrenza con altri veicoli di pari livello: troviamo il Lane Assist, il Cruise Control, ABS ed ESC ma anche Start&Stop ed una serie di indicatori che ci suggeriscono il modo più “ecologico” di guidare.

Divertente e ben fatta, solida ed affidabile, ed in più molto capiente: non si riesce ad immaginare di meglio se si bada esclusivamente alla concretezza, per un veicolo che ha consumi bassissimi, prestazioni soddisfacenti ed un buon apparato di comfort, comodità e sicurezza, e parte da un prezzo di listino di 19.500 €. Non sono assolutamente tanti, fidatevi: dopo un po’ di tempo in cui la sosta rifornimento diventerà per voi economica e poco frequente, vi renderete conto di aver fatto l’affare della vita!

L’ibrido di Toyota Auris continua a piacere

Con il modello Auris ed in particolare con la sua prima generazione, Toyota ha forse per la prima volta nella sua storia conosciuto una battuta di arresto: il veicolo non è piaciuto e non ha riscosso consensi. Del tutto diversi sono stati i risultati della sua seconda generazione, che è stata un eccellente avversario per la Golf, regina del segmento C, con ben 200mila immatricolazioni nella sola Europa.

C’è però un dato statistico relativo alle vendite di Auris che va decisamente in controtendenza rispetto alle consuete abitudini d’acquisto: il 60% di quelle immatricolate in Europa (e addirittura l’85% in Italia!) sono quelle con l’inconfondibile badge “hybrid“, ossia quelle spinte dal doppio motore, a benzina ed elettrico. Un dato sorprendente che galvanizza e premia il marchio che per primo, con la Prius, ha concretamente puntato sulla propulsione elettrica.

Auris
, con l’impennata delle vendite, ha meritato un sostanzioso restyling recentemente approdato nelle concessionarie: la sua tecnica complessiva è stata profondamente rivista, sia per accrescere il comfort di guida per esempio, con un riuscito intervento di insonorizzazione e con la ricalibrazione delle sospensioni e dello sterzo, sia per renderla una vettura ancora più sicura.
Spiccano infatti le telecamere ed i sensori del sistema Safety Sense, che frena per evitare collisioni, avvisa se non si mantiene la carreggiata, e riconosce la segnaletica.
Il tutto spinto, se si vuole essere tradizionalisti e rinunciare all’elettrico, anche dai soli motori diesel D-4D, con cilindrate 1.4 ed 1.6.

L’aerodinamica generale è davvero molto buona, così come la dinamica generale di un modello carico di certezze ed in grado di continuare a sfidare a viso aperto la Golf, e di incutere rispetto nelle altre concorrenti.

Kia Sportage Eco GPL, grinta e sorrisi

Quando una vettura ha un riconosciuto successo di vendite, ogni casa automobilistica sa che a “metà vita” quel modello ha bisogno di ritocchi estetici, vuoi per dargli un look più al passo con i tempi, vuoi per attirare clientela nuova, per la quale la prima generazione non era stata abbastanza accattivante.

Il momento è giunto anche per la Kia Sportage, crossover medio che ora ha un aspetto ancora più grintoso, anche se non abbandona un’impostazione generale abbastanza sobria. I piccoli ritocchi però passano in secondo piano rispetto all’altra grande novità introdotta da Kia, che sulla versione Sportage ECO ha lanciato in pompa magna la nuovissima motorizzazione alimentata a GPL.

Si tratta di una ibrida bi-fuel che sfrutta sia per la benzina che per il gas gli stessi iniettori e la stessa pompa, il che significa un taglio radicale del particolato ed anche l’accensione direttamente a GPL, a differenza di quanto avviene di solito. Questa nuova tecnologia permette prestazioni pressoché equivalenti tra i due carburanti, ma come ovvio i maggiori ottani della benzina garantiscono un po’ di vivacità in più: nulla di importante per chi sceglie un’alimentazione a GPL, perché oltre a soddisfare una virtuosa predisposizione “green” questo carburante assicura risparmi senza confronti al momento del rifornimento.

Immaginate cosa significhi fare il pieno e spendere intorno ai 30 euro, sapendo di essersi messi nel serbatoio un’autonomia intorno ai 350 km! Di fronte a cifre di questo genere, non possiamo che domandarci cosa possa spingere a non scegliere sempre, per partito preso, questo tipo di alimentazione!

Non è sinonimo di rinuncia né di ridimensionamento, anzi: Kia Sportage Eco GPL, oltre al vantaggio dei costi irrisori per il rifornimento, mette in mostra sulle sue versioni più equipaggiate anche interessanti device tecnologici come la retrocamera per il parcheggio, il navigatore su touch screen e tanto altro, su una plancia complessivamente molto gradevole.
Mettersi al volante con un sorriso grazie a Kia Sportage è una certezza!

Lexus CT, quando l’ibrido diventa la norma

Abbiamo già avuto modo di parlare della scelta di Lexus, il luxury brand di casa Toyota, che in Italia ha deciso di non offrire alternative: o motore ibrido, o niente. Per tutti i 5 modelli della gamma.

Oggi ci vogliamo soffermare sulla più piccola della famiglia, la Lexus CT Hybrid, quella dal prezzo più abbordabile che vuole sfidare le pari livello tedesche quali Audi A3 o BMW Serie 1; per farsi recepire come validissima alternativa, in casa Lexus hanno sforbiciato nettamente sui prezzi, e sono intervenuti sul progetto iniziale per dare alla CT uno stile da berlinetta più elegante, in sintonia con il family feeling, senza per questo rinunciare al brio caratteristico del segmento.

Anche la meccanica ha subito ritocchi, perché ora il telaio è più rigido, viene offerta una sterzata più precisa e reattiva e l’aerodinamica è stata sensibilmente rifinita.
Tutto ciò non basta a farne una sportiva, ma di certo è una vettura che fa divertire alla guida, anche grazie alle revisioni estetiche nell’abitacolo sottoposto ad un evidente maquillage per accontentare anche i più esigenti.

Lexus CT Hybrid, con il suo motore 1.8 abbinato all’elettrico sincrono, permette anche di divertirsi ogni tanto, soprattutto quando si sfruttano tutti i 136 cavalli innestando la modalità Sport.
Basterà a convincere gli italiani che l’ibrido non è più una scelta di nicchia?

Etropolis Bel Air, scossa elettrica!

Se si osserva lo scooter Etropolis Bel Air Lithium, si ha tutta l’impressione di avere davanti un modello molto classico e tradizionale, senza alcun estremismo estetico ed anzi con una certa aria un po’ vintage in alcune soluzioni tecniche.

Eppure l’apparenza inganna perché è spinto da un modernissimo motore elettrico da 3000 Watt, il che lo rende uno strumento preziosissimo sotto numerosi punti di vista, non ultimo il risparmio energetico: pensate che 50 centesimi di energia elettrica consentono di percorrere 100 km!
A corredo di un motore così virtuoso, che lascia la massima libertà di circolare anche nelle ZTL ed abbatte a zero le emissioni, troviamo anche uno speciale dispositivo per gestire e dosare al meglio l’energia, erogandola secondo le necessità e lo stile di guida e variando di conseguenza sia la percorrenza che le prestazioni. Tale gestione passa attraverso 3 diverse modalità, dalla più grintosa Sport passando per quella intermedia sino alla Economy, quella per la massima autonomia e parsimonia.

Il pacchetto batteria da 36 ampere permette anche di aumentare tale autonomia, ed inoltre è presente la possibilità di ridurre i tempi di ricarica.
Se si considera il prezzo di listino (esclusa IVA, il Bel Air Lithium non supera i 3.000 euro!) si tratta di una soluzione altamente consigliabile anche perché in quanto veicolo 100% elettrico si è esentati dal bollo per i primi 5 anni e si beneficia del 50% di sconto sulla RCA!

Nuova Audi A3 e-tron, energia allo stato puro

Nel 2014 Audi ha trionfato per la terza volta consecutiva alla 24 Ore di Les Mans grazie alla tecnologia Audi e-tron, sfruttata nella progettazione della nuova Audi A3 e-tron, attualmente l’unica auto ibrida plug-in del proprio segmento, quello delle compatte premium.

Esteticamente, la prima vettura della casa di Ingolstadt con la doppia motorizzazione è praticamente uguale ad una normale Audi A3 Sportback a 5 porte rispetto alla quale mantiene tutte le qualità di comodità e versatilità dell’abitacolo; sotto al cofano invece le novità non sono poche e riguardano tutte la meccanica e il sistema propulsivo. Quest’ultimo è composto da un motore elettrico da 75 kW abbinato al motore termico 1.4 TFSI a benzina, per una potenza complessiva di 204 CV e una velocità massima 222 km/l.

Così equipaggiata, la nuova Audi A3 e-tron si avvicina molto al concetto di auto elettrica, in quanto, grazie alle potenti batterie al Litio, riesce a percorre fino a 50 chilometri senza emissioni di CO2. Una volta terminata la carica subentra il motore termico con il quale si possono percorrere ulteriori 900 chilometri. Per quanto riguarda i consumi, la casa tedesca dichiara una percorrenza nel ciclo combinato di 1,5 litri di benzina ogni 100 chilometri, percorsi senza pregiudicare le prestazioni sportive che il carattere della vettura induce ad aspettarsi.

Come tutte le auto ibride plug-in, anche le batterie della nuova Audi A3 e-tron si possono ricaricare attraverso una normale presa elettrica di casa (il tempo necessario è stimato in circa quattro ore) oppure sfruttando le colonnine di ricarica veloce ad amperaggio elevato. In questo caso sono sufficienti due ore e mezzo per ricaricare completamente le batterie.

Dopo aver elencato tutte le qualità positive della vettura veniamo all’unica nota dolente: il prezzo. La nuova Audi A3 e-tron costa circa 40 mila euro, un prezzo al momento più che giustificato considerando la tecnologia impiegata ma che, in assenza di incentivi statali, scoraggerà la maggior parte dei clienti, i quali saranno più propensi all’acquisto di una A3 classica con motore a benzina o diesel.

Toyota Yaris Hybrid byD: glamour per pochi!

Sappiamo molto bene che il marchio Toyota è stato tra i primi a credere nelle motorizzazioni ibride, al punto da proporre oggi alcuni veicoli della sua gamma esclusivamente in questa versione.
La primavera del 2014 è stata l’occasione per presentare una limited edition di Yaris, in collaborazione con il settimanale D di repubblica e dedicata espressamente alle donne più “fashion addicted”.

La Yaris Hybrid byD si presenta con carrozzeria argentata e finiture black mat, ed è ricavata partendo dall’allestimento Lounge+, il più ricco in listino, impreziosendolo con tanti accessori che la rendono unica, come i cerchi in lega da 16″, i battitacchi cromati ma soprattutto il badge “byD” che la identifica e la personalizza.
Uno splendido tocco rivolto proprio alle donne che possono avere le mani impegnate da borse e pacchetti è il meccanismo Smart Entry, per aprire la portiera senza chiave!

Una vettura così glam ha però anche un animo che pensa al rispetto per l’ambiente, con il suo propulsore ibrido da 100 cavalli che emette appena 79 g al km di CO2 e consuma con incredibile parsimonia: in media, permette 28,6 km con un litro!
Nei suoi scarsi 4 metri di lunghezza questa cittadina modello nasconde un 1.5 da 74 cavalli benzina che si accompagna al motore elettrico, per una velocità massima dichiarata di 165 km/h.

Scopriamo poi che anche le altre dotazioni, quelle tecniche e di servizio e non solo estetiche sono eccellenti, perché includono controllo elettronico di stabilità e trazione, 7 airbag ed un cambio gestito elettronicamente.
Nell’abitacolo poi ecco lo schermo touch con telecamera posteriore, il Cruise Control ed i sensori per pioggia e crepuscolo. Non è insomma solo un veicolo che strizza l’occhio al fashion style, ma è solido e razionale.

Sono attualmente ben 24 i modelli ibridi che Toyota ha in gamma in tutto il mondo, a sottolineare quanto il mercato sia prioritario per l’azienda giapponese. Solo l’Europa dimostra ancora di credere poco a questo tipo di propulsione, pur con numeri in crescita per le immatricolazioni, ma Toyota non demorde e prevede altri lanci per raggiungere una fetta di mercato pari al 20%.
Una scommessa azzardata? Noi crediamo di no!

Il Leone ha messo la divisa

Che cosa succederebbe secondo voi se un leone decidesse di indossare la divisa delle forze dell’ordine? Probabilmente è la domanda che si sono posti i responsabili ai piani alti di Peugeot Italia, trovando in tempi rapidissimi una risposta. La sua concretizzazione ha significato mettere gratuitamente a disposizione della Polizia Stradale italiana il più prestigioso veicolo “sfornato” dalle fabbriche Peugeot, ovvero la 508 RXH, dopo averla debitamente fatta passare per la…sartoria!

La nuova livrea è quella caratteristica ed inconfondibile della Polizia Stradale, in azzurro con il fascione bianco ad abbracciarla, e con l’ovvia aggiunta della barra multifunzione al tetto con i dispositivi visivi ed acustici. A bordo il comfort è ai massimi livelli, per garantire efficienza ai difensori della nostra incolumità, ma la grande particolarità sta nella speciale tecnologia che spinge questo imponente veicolo.
Si tratta infatti del primo modello a trazione ibrida che entra nel parco macchine della Polizia, e grazie alle 4 modalità di marcia della tecnologia HYbrid4 permetterà di adeguarla a qualsiasi circostanza, comprese quelle in cui sono necessari silenzio ed emissioni ridotte a zero. Peugeot 508 RXH è infatti spinta dal primo motore ibrido diesel mai messo a punto, che con complessivi 200 cavalli permette anche la marcia 4WD per terreni più accidentati.

In dotazione alla Polizia di Roma, non passerà certo inosservata nei suoi pattugliamenti a sorveglianza della viabilità e della sicurezza, contribuendo anche al contenimento delle emissioni.
Se la avvistate scattatele una foto e condividetela con noi!

Hyundai i10 cresce ed accontenta tutti

La progressiva eliminazione della sensazione di low cost avanza senza esitazioni su tutta la gamma Hyundai, coinvolgendo anche la “piccola” di casa, quella i10 giunta alla seconda generazione e che è cresciuta sotto tutti gli aspetti. Il look si è fatto molto più sbarazzino e gradevole, dimensioni ed abitabilità, oltre alla capienza del portabagagli, sono aumentate; le rifiniture a bordo non sembrano quelle di una city car da 3,67 metri, specialmente se si sceglie il più “ricco” dei tre allestimenti, chiamato Style.

Come motori troviamo anche su i10 un ormai immancabile 3 cilindri, sintomo di una corsa al downsizing che Hyundai, per le aspirazioni europee che ha messo in campo, non poteva non intraprendere.
È un motore di certo non esplosivo, ma molto efficace e silenzioso specialmente in città.
Per chi volesse più sprint c’è il collaudatissimo il tradizionale 4 cilindri 1.2, ma ad arricchire l’offerta è arrivata ad inizio 2014 la versione Exoncexpt, equipaggiata con la doppia alimentazione benzina/GPL per il solo motore 1.0: a garantirne la qualità ci pensano la sua realizzazione ed installazione, effettuate direttamente sulla linea produttiva nello stabilimento in Turchia.
Tutti questi aspetti, uniti ad un prezzo di listino assolutamente concorrenziale per il segmento, contribuiscono a rendere sempre più consistente l’immersione di Hyundai nei gusti e nelle preferenze degli automobilisti europei, le cui esigenze sono state attentamente considerate: sembra del resto sempre più importante per tutti i marchi la presenza in gamma di versioni bi-fuel, la cui richiesta è in costante crescita.
Con Hyundai i10 è quindi sfida aperta non solo alla Panda, ma anche alla Peugeot 107, alla Suzuki Alto ed alla Chevrolet Spark!