Tag Archive for SUV

Lo spirito british di Range Rover Evoque

Quando venne lanciata nel corso del 2011, la Range Rover Evoque già tradiva uno sfarzo molto “trendy”, per un veicolo che nasceva al fine di soddisfare palati sofisticati e modaioli, ma in pochi si aspettavano un apprezzamento così diffuso anche in un pubblico più trasversale: dal lancio, i clienti che l’hanno scelta sono stati quasi 450mila!

È questa la molla che ha fatto scattare in casa Land Rover l’idea di proporla in allestimenti sempre più cool, spesso in edizione limitata, come nel caso dell’Union Jack Pure Tech.
Molto spesso, come in questo caso, questi diversi equipaggiamenti contengono un richiamo sfacciato all’Union Jack, la bandiera del Regno Unito, che viene proposta ovunque sia possibile sulla carrozzeria ma anche negli interni.

È di certo la sua linea del tutto particolare ad aver fatto le fortune di Evoque: difficilmente si vedrà in giro un altro SUV compatto con un portellone posteriore così riconoscibile!
La versione Union Jack è spinta da un bel turbodiesel 2.2 dalle possenti prestazioni, che coadiuvato dall’elettronica e dal cambio hi-tech, un automatico a 9 marce, assicura di viaggiare in tutta tranquillità su qualsiasi terreno e con qualsiasi pendenza.

Per averla, servono poco meno di 50.000 €: una cifretta non da poco, ma sappiamo bene che chi ama far sfoggio del proprio status anche quando è al volante è anche chi può permettersi cifre di questo genere!

Suzuki Vitara è diventata chic

L’auto più importante della gamma Suzuki è senza dubbio la Vitara, con un bel pubblico di appassionati grazie al suo spirito off-road.

Suzuki
viene erroneamente ritenuto un marchio “piccolo” e dallo scarso appeal: dati alla mano, nel solo 2014 ha prodotto oltre 3 milioni di autovetture, un risultato che sorprende anche perché negli Stati Uniti Suzuki non si è ancora affacciata. Adesso la Vitara si è meritata una bella rinfrescata del suo look, che le ha fatto abbandonare tutta la spigolosità cui ci eravamo in parte abituati e l’ha trasformata in un sinuoso SUV di 4,18 metri, con linee molto morbide a partire dal cofano che è stato arrotondato.

Questa nuova generazione di Vitara si distacca un po’ dalla precedente perché appare destinata più ad un confortevole uso su asfalto, pur mantenendo ad esempio un paraurti dalla forma trapezoidale che richiama tanto l’uso su sterrato, ed un allestimento a 4 ruote motrici. Quest’ultimo ha tra l’altro adesso il “rotellone” che gestisce il sistema AllGrip, per selezionare tra le 4 modalità di guida.

In fatto di motorizzazioni la Vitara edizione 2015 è proposta solo con l’1.6, un benzina ed un diesel, con il secondo che sembra offrire le prestazioni migliori anche in fatto di consumi, mentre la dimostrazione di un’indole più “chic” sta tutta nelle tinte della carrozzeria, con le proposte bicolori, e ancor di più nell’allestimento V-More, che aggiunge tanti dettagli di prestigio come il fascione cromato sui fianchi ed il cruscotto colorato.
Anche la versione base V-Cool è però ben equipaggiata, perché è proposta, tra le altre cose, con cerchi in lega, touch screen e videocamera.

La nuova Vitara è sicuramente da consigliare a chi ha bisogno di tanto spazio a bordo ma vuole mantenere una buona agilità anche nei percorsi cittadini, ed avere al tempo stesso elevata maneggevolezza e precisione anche su autostrada.

Dacia Duster, low cost imbattibile

È una scelta già compiuta da oltre 1.2 milioni di automobilisti nel mondo quella relativa alla Dacia Duster, il SUV crossover dalle dimensioni compatte ma dall’aspetto bellicoso e pronto ai più arditi fuoristrada. Il suo recente restyling è stato quasi obbligato, perché anche questo marchio in orbita Renault ha compreso l’esigenza di essere presente nel segmento forse più in forma del mercato con un prodotto che fosse al passo con i tempi e con le più recenti linee guida del design.

Nonostante l’aspetto, Dacia Duster specialmente in Italia non si avventura quasi mai in escursioni off-road: la preponderante scelta della più “tranquilla” trazione anteriore al posto di quella integrale testimonia infatti quanto gli automobilisti italiani amino sfoggiare il veicolo grintoso o alla moda per spostamenti confortevoli nel traffico urbano, sfruttandone poi le caratteristiche per gli spostamenti fuori porta del week end.

Questo SUV low-cost dall’aspetto muscoloso si fa apprezzare per le linee accattivanti e per la sua versatilità, in grado di accogliere famiglie anche numerose ma offrendo al tempo stesso tanto spazio a bordo, il tutto con un eccellente controllo della guida ed un assetto estremamente confortevole.

In pratica, una berlina con tanta grinta, che sorprende con un prezzo davvero imbattibile soprattutto se messo in relazione con l’agilità ed il divertimento assicurato al volante.

La nuova Jeep Cherokee ha un cuore Fiat

La galassia Fiat Chrysler ha un marchio che, dati alla mano, è il più in forma di tutti: parliamo dell’americanissima Jeep, ambiziosa come pochi altri e ricchissima di novità negli ultimi mesi, non ultima la splendida Renegade con cui la casa ha debuttato anche nel settore dei crossover.

Un modello di indubbio successo come la Grand Cherokee ha subito negli ultimi mesi un cambiamento dei connotati che le ha fatto perdere il “Grand”: ora si chiama semplicemente Jeep Cherokee, ed è un fuoristrada medio che vuole competere apertamente con tutti i SUV più “borghesi”, quelli che pur proponendosi con misure oversize puntano ad essere delle confortevoli berline per la famiglia: i marchi Premium europei e tedeschi in particolare dominano da anni in questa categoria, avendone intuito il crescente sviluppo prima di tutti.
A confermare un’indole familiare della Cherokee troviamo l’aspetto fondamentale della trazione anteriore, resa disponibile quasi a sorpresa, anche se viene naturalmente proposta anche quella integrale in 3 varianti per accontentare i “puristi” dell’off road.

La fusione tra Chrysler e Fiat ha fatto sì che molti aspetti di questa Cherokee siano di chiara origine italiana, a partire dal pianale, lo stesso su cui è montata L’Alfa Romeo Giulietta. Ancora più sorprendente è però la gamma dei motori. perché il 2.0 turbodiesel è prodotto proprio dalla stessa Fiat, mentre lo stile è anch’esso italiano, sia nell’abitacolo con materiali e design di eccellenza sia nel frontale, dove la firma ottica con fari sottili fa il paio con una linea molto slanciata.

Naturalmente sono stati accontentati anche gli irriducibili, perché Cherokee sarà disponibile non solo con motorizzazioni “tranquille” ma anche con un potentissimo 6 cilindri da 272 cavalli.
Tantissimi gli optional, che possono far salire il prezzo dai 38mila euro per la versione base fino a superare i 60mila!

Renault Koleos cambia personalità

Il successo del suo crossover Captur ha spinto Renault a creare un abito nuovo per la Koleos, il SUV che ha già 6 anni di storia e che ora si presenta con molta più personalità, specie nel muso: merito proprio di soluzioni stilistiche mutuate dal crossover.

È un semifuoristrada di oltre 4,50 metri, anche se appare ancor più imponente, e asseconda le forme morbide della carrozzeria anche negli interni particolarmente confortevoli.
Viaggia alla grande, specie con il turbodiesel da 175 cavalli con cambio automatico, che offre ottime prestazioni.
Trra gli accessori non poteva mandare la telecamera per il parcheggio, utilissima considerando le dimensioni, ed è molto sbarazzino il tettuccio panoramico.

Bisognerà ora capire se il pubblico italiano sarà disposto a sborsare i quasi 40.000 euro necessari per una versione ben equipaggiata, oppure preferirà continuare a rivolgersi alle più spartane dei cosiddetti marchi Premium.

Land Rover Discovery Sport, compromesso lussuoso

Arriverà in Italia nella prossima primavera la Land Rover che sostituirà la Freelander cercando di emularne il successo commerciale. Il suo nome è Land Rover Discovery Sport, ed è volutamente somigliante alla Evoque, anche se si spinge su una strada tutta sua fatta di tecnica e personalità.

Partendo dalla scocca, scopriamo che è realizzata in acciaio – per offrire rigidità e robustezza – ma anche in alluminio, per non mettere la leggerezza in secondo piano. inoltre la Discovery Sport, essendo molto semplicemente un SUV compatto, è stata studiata per essere performante sia sull’asfalto che sui terreni sconnessi dei fuoristrada; tale efficace versatilità è stata ottenuta grazie al nuovo assale multilink che gestisce le sospensioni.
Gli spazi a bordo sono importanti, vengono dichiarati 7 posti anche se la terza fila è più adatta ai bambini che ad adulti con lunghe leve, ma in ogni caso non manca il comfort, con ricche rifiniture ed eccellente dotazione tecnologica a partire dallo schermo touch da 8″ con comandi vocali.

È il giusto compromesso tra una lussuosa Range Rover ed un fuoristrada puro come quelli già proposti dal marchio, e lo notiamo anche nelle motorizzazioni che soddisfano tutte le esigenze: troviamo infatti sia il diesel, con due versioni 2.2 da 150 o 190 cavalli, che il benzina 2.0, con cambi anche a 9 marce automatici.

È senza dubbio lussuosa, e si fregia con orgoglio del suo essere “Made in England”: del resto, va a sostituire un modello del tutto cruciale nella gamma Land Rover, perchè Freelander è stato il primo vero modello “stradale” del marchio inglese, nato per sfidare i SUV che specie dal Sol levante hanno invaso l’Europa a partire dagli anni ’90.

Jeep Compass, SUV compatto di successo

Anche il marchio Jeep, quello che ha saputo imporre il proprio nome ad un’intera categoria trasversale di veicoli ed ha al tempo stesso mantenuto la propria spiccata identità rivolta a chi ama il dinamismo e l’avventura ha in gamma un SUV compatto e dalle linee ricercate: si tratta di Jeep Compass, che durante il 2013 appena conclusosi è stata protagonista di importanti operazioni promozionali tra le quali va assolutamente ricordata quella relativa alla speciale Black Edition, che è stata personalizzata con un dress code a dir poco esclusivo non solo per le inedite colorazioni con finiture in Gloss Black sia sul tetto che sulla caratteristica griglia a 7 feritoie, per tacere poi degli splendidi cerchioni in alluminio da 18″, ma anche per gli eleganti interni in pelle e dotazioni tecnologiche di ultima generazione.

Il Gruppo Fiat ha voluto celebrare con questa limited edition uno dei crossover di maggior successo sul mercato, ma le operazioni sono poi state rilanciate subito dopo l’estate prima con la riqualificazione della gamma grazie alla versione My2014, che ha mantenuto la sua sobrietà prendendo però “in prestito” alcuni dettagli dalla Black Edition, come la maglia cromata inserita sotto la griglia, dei gruppi ottici posteriori ridisegnati ed un nuovo design anche per consolle e quadro strumenti, con nuovi materiali soft-touch.
Successivamente, si è anche deciso di ampliare l’offerta sui propulsori inserendo anche in Italia un 2.0 benzina da 156 cavalli, che va ad aggiungersi ai 2.2 diesel, un motore dalla speciale fluidità grazie anche al nuovissimo CVT, il cambio automatico a variazione continua.

Gli allestimenti su Compass sono 2, North e Limited, entrambi riccamente equipaggiati con importanti device tecnologici sia in fatto di sicurezza (si pensi ai controlli elettronici di stabilità, all’Hill Start Assist o ai numerosi airbag) sia per garantire il massimo comfort, tra cui spiccano il vivavoce Bluetooth ed il lettore CD.
Su Limited poi, il top della gamma Compass, troviamo numerose rifiniture più ricche anche sugli esterni, un ampio touch screen, un hard drive da 40 GB e l’aiuto alla retromarcia fornito dalla telecamera posteriore Parkview.

Hyundai ix35, successo da premiare

Un altro importante SUV compatto non poteva mancare nella nostra rassegna, anche perché proviene da un marchio come Hyundai che vi abbiamo già dimostrato di apprezzare molto per la sua capacità di far ricredere l’Europa circa la qualità dei propri veicoli.

Si tratta della ix35, una vettura dalla storia giovane eppure già ben definita, che ha colto di sorpresa lo stesso marchio andato inizialmente in difficoltà per l’evasione degli ordini, andati realmente molto oltre le previsioni.

Il suo successo ha confermato un ruolo di primo piano per il marchio coreano anche in Europa, ruolo ormai consolidato da standard sia estetici che qualitativi ottimi, e si è per questo meritata un vestito nuovo che in realtà è andato soltanto a rifinire piccoli dettagli di design su una vettura già abbastanza “scolpita” e che ha riguardato principalmente il lato più squisitamente tecnico.
Così troviamo una rivisitazione della calandra e la raffinata antenna a “pinna”, mentre interventi più sostanziali hanno coinvolto la riprogettazione dei motori che adesso hanno anche ridotto i consumi

Hyundai ix35 si rivela così una eccellente stradista, certo non pensata per chi ama la guida sportiva ma adattissima per chi ama il comfort al volante specialmente sulle lunghe percorrenze: per chi volesse però aggiungere anche un pizzico di brillantezza, la versione a quattro ruote motrici disponibile sulla 2.0 diesel permette anche una maggiore disinvoltura.
A queste qualità fanno poi da contorno gadget tecnologici quali lo schermo touch da 7 pollici, la telecamera posteriore per il parcheggio ed il bluetooth, per citarne solo alcuni: un nuovo look che rende Hyundai ix35 un rivale ancora più competitivo per le “pari grado” Ford Kuga o Nissan Qashqai.

La gamma ix35 inoltre detiene già un record: è infatti la prima autovettura al mondo su cui è stato montato di serie un motore ad idrogeno. Attualmente la sua destinazione è solo rivolta ad enti pubblici o flotte aziendali, ma va segnalato che in Europa ne circolano già oltre 100, con prestazioni di tutto rispetto: velocità max 160 km/h, autonomia di 560 km ma soprattutto emissioni composte da solo vapore acqueo. Ci crediamo, e Hyundai ci conforta: il futuro è proprio nelle colonnine di idrogeno!

Land Rover, 65 anni fuoristrada

Il 2013 sembra essere un anno dedicato alle celebrazioni degli anniversari: tanti sono i marchi dei quali vi abbiamo descritto gli eventi in corso, ed a questo vogliamo aggiungere uno dei più famosi produttori inglesi, Land Rover, che avendo debuttato con il primo veicolo al Salone di Amsterdam nel 1948 festeggia nel 2013 i 65 anni di attività, e lo fa con una specialissima versione di un suo grande classico, la Defender LXV Special Edition.
Neanche a dirlo, gli esemplari prodotti sono 65, e la personalizzazione è estrema, con i sedili in pelle dalle cuciture arancioni a contrasto su cui spicca il logo LXV, sessantacinque per l’appunto.

Il percorso di Land Rover, che ha preso le mosse da jeep 4×4 essenziali nelle forme ha condotto il marchio attraverso evoluzioni tecnologiche e stilistiche ad essere oggi un vero colosso nel settore del lusso, producendo vetture imponenti come la Evoque e versatili come il Freelander che sono diventati degli status symbol.
Il ruolo di Land Rover ha acquisito negli anni autorevolezza perché tecnologie come il 4×4 con ABS, il controllo di trazione elettronico, e varie altre la cui presenza a bordo appare oggi scontata sono state introdotte proprio dal marchio britannico, che ogni volta sbalordiva con piccole rivoluzioni.

Quasi tutte sono visionabili nel raduno di 130 modelli storici che è stato organizzato a Packington, nei pressi dello stabilimento Land Rover di Solihull.

Citroën svela un suo lato selvaggio

La gamma DS di Citroën, di cui abbiamo già analizzato uno splendido esemplare come la DS 3 Cabrio, ha delle sue caratteristiche stilistiche inconfondibili, dettate dalla storia di un marchio sempre molto votato a design curati.
Spingendosi leggermente in controtendenza rispetto ad un mercato che sembra apprezzare soprattutto i veicoli compatti o comunque che si portino dietro la definizione di crossover, Citroën ha invece sfornato un SUV a tutti gli effetti, che punta sul prestigio degli allestimenti e sulle linee dai dettagli accentuatamente scolpiti, senza badare alle dimensioni.

Citroën DS Wild Rubis è infatti lunga 4,70 metri e larga quasi 2, un veicolo senza dubbio imponente dalla identità molto forte anche nelle firme visive luminose sia anteriori che posteriori, e nei dettagli cromati che la arricchiscono sia sui fianchi che sul tetto.
Il nome deriva proprio dalla sua colorazione, un intenso rosso rubino, unito ad una certa forza selvaggia che un SUV da 295 cavalli deve per forza avere.
Ciò che gli fa acquistare maggiore nobiltà è sapere che 70 di questi cavalli provengono da un motore elettrico, perchè DS Wild Rubis si configura come una ibrida in grado di percorrere ben 50 km a zero emissioni, salvo alternare o mescolare la propulsione elettrica con quella del motore turbo 1.6 per ottenere maggiore trazione, anche integrale.

Non vi abbiamo ancora detto che al momento Wild Rubis è “solo” un concept, questo perchè da quanto trapelato da casa Citroen, il suo arrivo sul mercato – con sigla definitiva ancora top secret – è previsto per fine 2014.