Archive for Mobilità sostenibile

Citroën svela un suo lato selvaggio

La gamma DS di Citroën, di cui abbiamo già analizzato uno splendido esemplare come la DS 3 Cabrio, ha delle sue caratteristiche stilistiche inconfondibili, dettate dalla storia di un marchio sempre molto votato a design curati.
Spingendosi leggermente in controtendenza rispetto ad un mercato che sembra apprezzare soprattutto i veicoli compatti o comunque che si portino dietro la definizione di crossover, Citroën ha invece sfornato un SUV a tutti gli effetti, che punta sul prestigio degli allestimenti e sulle linee dai dettagli accentuatamente scolpiti, senza badare alle dimensioni.

Citroën DS Wild Rubis è infatti lunga 4,70 metri e larga quasi 2, un veicolo senza dubbio imponente dalla identità molto forte anche nelle firme visive luminose sia anteriori che posteriori, e nei dettagli cromati che la arricchiscono sia sui fianchi che sul tetto.
Il nome deriva proprio dalla sua colorazione, un intenso rosso rubino, unito ad una certa forza selvaggia che un SUV da 295 cavalli deve per forza avere.
Ciò che gli fa acquistare maggiore nobiltà è sapere che 70 di questi cavalli provengono da un motore elettrico, perchè DS Wild Rubis si configura come una ibrida in grado di percorrere ben 50 km a zero emissioni, salvo alternare o mescolare la propulsione elettrica con quella del motore turbo 1.6 per ottenere maggiore trazione, anche integrale.

Non vi abbiamo ancora detto che al momento Wild Rubis è “solo” un concept, questo perchè da quanto trapelato da casa Citroen, il suo arrivo sul mercato – con sigla definitiva ancora top secret – è previsto per fine 2014.

Due concept gemelle in vista della nuova Twingo

La Regie, così viene affettuosamente soprannominata Renault, una delle case che sta maggiormente insistendo sulla diffusione dei veicoli elettrici.
La concept Car TwinZ fornisce grandi indizi in questo senso, essendo il prototipo di una vera city car compatta che si discosta dalle misure più da scooter della Twizy, ma ha anche una gemella cattiva, la Twin Run, che Renault ha fatto correre in pista prima dell’ultimo GP di Montecarlo dove ha fatto sfoggio dei suoi 320 cavalli nascosti sotto un telaio tubolare da corsa, ed erogati dal motore V6. La sua carrozzeria è invece realizzata in fibra di vetro e poliestere.

Questa concept non va per nulla sottovalutata né considerata come piccolo esercizio di stile, in quanto la strategia del marchio francese è molto precisa: rilanciarsi in pompa magna nel segmento B, quello delle city car compatte, per sfidare la Fiat 500 e la Opel Adam anche sotto l’aspetto del design con un veicolo che non si sa ancora se verrà proposto con un nome nuovo o come terza generazione della Twingo.

Sarà quindi una vettura dallo spirito smaccatamente trendy, con un’identità agile e dinamica, per la quale dovremo attendere la fine del prossimo anno

Sul GPL si allunga la garanzia

Sono sempre di più gli italiani che si stanno rivolgendo ai veicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto, noto anche come GPL. È stato calcolato ad esempio che entro la fine del 2013 le nuove immatricolazioni di vetture con doppia alimentazione benzina/GPL dovrebbero raggiungere la quota record del 12%.

Tutto ciò nonostante un simile tipo di motore richieda una manutenzione più dispendiosa, specialmente quando il chilometraggio sale.
Evidentemente l’incentivo dato dal risparmio sul carburante è ancora molto forte, ma a questo si aggiunge anche che alcune case automobilistiche stanno allungando la garanzia su queste ibride, per far definitivamente crollare gli ultimi scetticismi.

La prima in Italia ad offrire la garanzia lunga (ben 5 anni) a chilometraggio illimitato è stata Hyundai, che l’ha proposta sia sulla compatta ix20 che sulla berlina media i30. Entrambe appartengono alla gamma denominata Econext.

Il meccanico per le elettriche

Alcuni segnali della diffusione di un nuovo modo di concepire l’auto e di usufruirne, basati su una lenta ma generalmente costante diffusione della mobilità a zero emissioni perché elettrica, iniziano ad essere sempre più evidenti.

Forse non ci avete pensato, ma la meccanica di un’auto elettrica ha delle specifiche caratteristiche le quali rendono necessaria un’adeguata preparazione per poter intervenire in caso di guasti o avarie. Non si può infatti trascurare che simili vetture vanno prima di tutto messe in sicurezza, scaricandone la tensione; inoltre, non possono essere trainate come vetture normali, con le ruote anteriori sollevate, in quanto ciò genererebbe corrente ad alta tensione.

Il mercato, come detto, sta lentamente crescendo, ed iniziative come quella del gruppo Ima Italia Assistance, che ha allestito il primo servizio di assistenza stradale specializzato, non fanno che confermare le potenzialità della propulsione elettrica; le fa eco la Regione Veneto, che a partire dal 2014 esenterà per tre anni dal pagamento del bollo auto tutte le vetture elettriche e quelle ibride.

Un marchio che sembra credere in maniera davvero convinta a questo futuro dell’auto è senza dubbio Renault, che ne ha già 4 in gamma, ultima arrivata la Zoe. Volkswagen dal canto suo sta lavorando alla grande, e ce ne accorgeremo al Salone di Francoforte di settembre quando sarà presentata la e-Up!, interamente elettrica.
Il futuro di cui dicevamo, per l’automobile ed il suo mercato che vuole cercare di uscire dall’attuale stasi, potrebbe essere anche elettrico.

Ibrido diesel: la prima è stata 3008!

In tanti siete rientrati dalle ferie, o siete in procinto di farlo…noi vogliamo concederci un po’ di riposo scegliendo di non parlare di una novità, ma di una vettura che è sul mercato già da qualche tempo, essendo stata lanciata in Europa nell’autunno del 2011.
Ci riferiamo alla Peugeot 3008 in versione HYbrid4, il cui debutto venne giustamente enfatizzato trattandosi del primo veicolo di serie in assoluto a montare un motore ibrido diesel/elettrico.

È questa la caratteristica che ci ha spinti a dedicarci al modello, per la carica innovativa di un progetto che si distingue per la grande attenzione verso l’ambiente, permettendo una modalità di marcia a Zero Emissioni (ZEV) e sfruttando il motore elettrico da 37 cavalli, in abbinamento a quello termico da 163, per contenere le emissioni in 99 g CO2/km.
La linea è quella della 3008 di serie, anche se ci sono dettagli che ne rifiniscono il design; la presenza delle batterie elettriche fa perdere appena 70 litri di bagagliaio, mantenendo intatti gli spazi quasi da “salotto” dell’abitacolo; e la dotazione generale è ricchissima, includendo schermo a colori da 7″, sistema Stop&Start, oltre appunto alla tecnologia HYbrid4 che permette 4 modalità di marcia tra cui quella a trazione integrale.
Il tutto porta questo crossover ad essere in grado di percorrere 900 km con un pieno!

La tecnologia HYbrid4 è stata successivamente applicata anche ad una grande stradista come la 508 RXH, vettura imponente che si è collocata di diritto al top della gamma del Leone, e presto approderà anche sulla versione berlina della stessa Peugeot 508.

Volkswagen lavora al miracolo 1L/100km

Il futuro del’automobile che vuole essere ecosostenibile passa necessariamente attraverso le ibridazioni ed i motori elettrici, come sa bene anche Ferdinand Piëch, grande capo del gruppo Volkswagen, il quale ha fortemente voluto il progetto XL1.

In primavera Volkswagen ne ha presentato la versione definitiva durante il Salone di Ginevra, ed ha decisamente vinto la sfida catalizzando le attenzioni del pubblico su questa vettura dallo stile estremo che non passa inosservato, grazie alla forma che ricorda quella di un delfino e l’altezza di appena 1,15 metri.
I primi indicatori di un veicolo che vuole dimenticare le soste al distributore sono rappresentati dalla carrozzeria in fibra di carbonio dal peso di soli 230 kg, dal Cx di 0,189 e dalle gomme studiate per opporre la minima resistenza al rotolamento.

Tutto ciò ovviamente non basta a giustificare i suoi record: 1 litro di carburante è sufficiente per percorrere 100 km, ed il motore termico a gasolio da 48 cavalli ne sfrutta appena 8,4 per viaggiare a velocità di crociera di 100 km/h. Viene aggiunta l’ibridazione plug-in, che permette la ricarica con una semplice spina elettrica, e che con i suoi 27 cavalli aggiuntivi fa contenere le emissioni di CO2 entro lo stratosferico valore di 21 g/km.

Volkswagen XL1 sembra essere in tutto e per tutto la macchina del futuro, ma…ha ancora i suoi inevitabili difetti, relativi in questo caso al prezzo che si attesta ancora su cifre elevate.
Ciò è dovuto anche alla sua tiratura limitata, appena 50 esemplari, che obbliga ad una produzione artigianale per cui anche se dichiarata come tale è ancora difficile pensare ad XL1 come vettura di serie.

Jeremy Scott ha messo le ali alla Smart

Quando i designer coinvolti nella moda vengono invitati a cimentarsi con rielaborazioni o personalizzazioni da parte dei grandi marchi automobilistici, a volte non si riesce ad andare troppo oltre l’applicazione di particolari rifiniture, tessuti o magari dei loghi.
Non è però il caso di Jeremy Scott, lo stilista che è stato invitato da Smart a realizzare un concept che poi si è rivelato talmente intrigante da decidere di proporlo nelle concessionarie.

Questa nuova Smart forjeremy non può che colpire al primo impatto per via delle ali verticali posizionate sul posteriore, appena al di sopra dei gruppi ottici, che le conferiscono un aspetto effervescente e dinamico e che sono il principale tratto distintivo di questa versione coupè.
Questa Limited Edition fa però sfoggio anche di tanti piccoli dettagli, sia esterni che interni, che la impreziosiscono donandole quell’aria glamour senz’altro voluta: parliamo ad esempio dei loghi “by jeremy Scott” che ne firmano la carrozzeria, ma anche dell’abitacolo in cui domina il bianco con i rivestimenti in pelle pregiata anche su plancia e sul volante a tre razze.

La presentazione italiana della forjeremy è avvenuta durante lo scorso mese di giugno in occasione dello Smart Grand Slam Rome 2013, manifestazione che ha incluso anche il primo raduno ufficiale degli smartisti italiani: durante la Smart Parade è stato possibile ammirare la “Smart con le ali” che viene proposta in 3 diverse motorizzazioni.
Oltre a quelle con motore elettrico, una da 75 cavalli ed una – la Brabus electric drive – da 82, c’è anche il benzina da ben 102 cavalli per questa preziosa piccola vettura di tendenza.

Ibiza viaggia con Style…ed aggiunge il GPL!

Da quando SEAT è entrata a far parte del gruppo Volkswagen, il primo modello che è stato proposto sul mercato è stata la Ibiza, che da allora è diventato vera punta di diamante giungendo fino ai giorni nostri, attraverso numerose operazioni di rilancio e restyling che l’hanno portata fino all’attuale quarta generazione.

Oggi vogliamo parlare di una versione davvero speciale di Ibiza, l’unica con alimentazione Bi-Fuel presente attualmente in gamma, nel suo allestimento Style GPL. Questo si distingue, oltre che per la guidabilità che contraddistingue tutta la serie, anche per un allestimento di gran pregio, che include climatizzatore e computer di bordo tra i comfort, ed ESP, ABS ed airbag sia frontali che laterali tra gli allestimenti dedicati alla sicurezza.
Questo modello è spinto da un motore 1.6 che eroga 82 cavalli, ma soprattutto, come già anticipato, monta di serie l’alimentazione a GPL, divenuta ormai centrale nelle gamme di moltissimi marchi proprio per fronteggiare l’emergenza del caro carburanti che sta disincentivando molti dei nuovi potenziali clienti.
Poter disporre di un veicolo dalle prestazioni comunque brillanti, ma che consenta al tempo stesso di viaggiare molto al risparmio rispetto ai carburanti tradizionali.

Ibiza
è per stessa ammissione della casa una vettura dedicata alle famiglie, nella quale l’abitacolo è spazioso ed il portellone posteriore nasconde un portabagagli davvero capiente; a questo però si accompagna una linea degli esterni molto raffinata e con innegabili dettagli che le conferiscono grinta quasi da sportiva, come lo “sguardo” allungato ai lati o le modanature laterali.
Notevole anche la cura riservata agli interni, mentre la tenuta di strada è impeccabile anche grazie alla precisione del servosterzo.

Renault Twizy veste i dettagli Momo Design

Forte di un discreto successo di vendite – considerato lo scetticismo che ancora circonda i veicoli a trazione elettrica – che ha portato fino ad ora quasi 2000 clienti in Italia per Twizy, Renault continua a sfornare ad intervalli regolari delle nuove versioni sempre più accattivanti.
Twizy è immatricolata come quadriciclo leggero, tuttavia l’indole è proprio quella di una piccolissima city-car, anche in virtù del marchio Renault.

La variegata offerta di versioni si è recentemente arricchita di una esclusiva Limited Edition firmata da Momo Design, che si presenta con gradevoli contrasti tra nero ed argento, speciali tinte sui dettagli degli esterni, e ovviamente il logo dell’azienda, specializzata in questo estremo design e nel tuning auto estetico, in bella evidenza, così come il logo ZE (che sta per Zero Emission) in un bianco brillante.

Questa edizione viene distribuita insieme ad un kit di abbigliamento ed accessori moda pensati proprio per gli automobilisti e firmati da Momo Design.
Il kit include un piumino in nylon di colore nero, con contrasti argentati che richiamano quelli della carrozzeria, e guanti idrorepellenti in tessuto tecnico.

Su nuova Fiesta il downsizing spicca con l’Ecoboost


C’è una sorta di new wave che sta attraversando trasversalmente i principali costruttori di automobili: mentre un tempo si puntava su cilindrate di grosso impatto, oggi la tendenza sembra decisamente invertita, e marchi diffusi come Peugeot o Ford sfoggiano con orgoglio in gamma versioni con i nuovi motori da 3 cilindri, per i quali sottolineano anche i vantaggi derivanti da cilindrate 1.0.

Peugeot 208 è stata una delle prime a sfoderare propulsori di questo tipo, ma il nuovissimo restyling di Ford Fiesta – l’utilitaria più venduta in Europa nel 2012 – ha fatto tesoro di queste nuove tendenze, che cavalcano di certo una diffusa e crescente attenzione verso l’ambiente, visto che motori del genere riducono le emissioni anche in vista dell’adeguamento alle normative europee in vigore dal 2015.

Non va però sottovalutato l’aspetto della riduzione dei consumi, che è evidente sia nella versione da 80 cavalli che in quella da 100 previste per questa nuova Fiesta, cui è stata accostata la dicitura Ecoboost per sottolinearne l’indole “green“.