Archive for Due ruote

Vespa 300 GTS è l’icona totale di Piaggio

Vespa di Piaggio è in grado come pochi altri modelli dell’intero settore automotive di rinnovarsi mantenendosi coerente con la sua tradizione. L’ultimo esempio viene dal cosiddetto “Vespone“, ovvero la più grande della gamma vespa: 300 GTS è tecnicamente tutta nuova eppure mantiene il suo stile caratteristico, senza rivoluzioni estetiche.
Questa versione punta fortissimo sull’equilibrio, con il suo telaio monoscocca che la rende una “premium” del settore e si presenta in due varianti che differiscono solo per minuzie e dettagli di rifinitura nell’aspetto: la Classica e la Super.

La tradizione sta anche nel classico e collaudatissimo motore 4 tempi, mentre dal punto di vista tecnico sono una piacevolissima sorpresa l’ABS e soprattutto il controllo di trazione ASR.
Vespa 300 GTS si proietta nel futuro anche grazie alla Vespa Multimedia Platform, un optional che consente il dialogo tra lo scooter ed il proprio smartphone, il quale può essere integrato nella strumentazione di bordo.
È perfetta per la città grazie alla sua maneggevolezza, ma diverte anche nei tracciati extraurbani rivelandosi comoda e confortevole – merito degli accessori eleganti – ma anche economica in fatto di consumi.

Vespa GTS
va ad inserirsi nel filone del marchio Piaggio che comprende una icona come la GS, vero termine di paragone stilistico per tutte le Vespa contemporanee, e si propone come soluzione trasversale in fatto di gusti essendo adatta ad un pubblico realmente eterogeneo.

Rinasce Scrambler, ma è artigianato firmato Borile

Negli anni ’70 c’era una Ducati che andava per la maggiore, una moto entrata nell’immaginario collettivo: parliamo della Scrambler, che con il suo motore monocilindrico ha fatto sognare e divertire un’intera generazione.

Tra tanti revival del passato, per il momento sembra che l’ora di Scrambler non sia ancora giunta, per cui ci ha pensato Umberto Borile, noto ed affermato artigiano della motocicletta che ama disegnare modelli al tecnigrafo e produrle in proprio, lavorandole a mano nella sua officina.
Ducati ha parzialmente collaborato, fornendo teste e cilindri provenienti dalla Monster, ma tutto il resto è opera di Borile, il quale ha lavorato su una moto prodotta in serie limitatissima, con un prezzo da collezionisti ed intenditori perché si aggira sui 13.000 euro.

La Borile Scrambler è, come l’originale, rigorosamente monocilindrica, con un motore 450 raffreddato ad aria, e ricalca ovviamente la sua antenata, per la gioia dei più nostalgici.

Con MT-09 Yamaha sfida i colossi USA

Nelle scorse settimane vi abbiamo accennato al progetto Yamaha che prende il nome di “Masters of Torque“: essere dominatori della coppia motrice su due ruote è uno degli obiettivi della casa giapponese, al punto da utilizzare la sigla MT per alcuni suoi modelli.
Dopo la MT-07, oggi ci occupiamo della ancor più potente Yamaha MT-09, che di certo non è una entry level visto che punta fortissimo sul mercato americano dove vuole sfidare mostri sacri come Triumph ed Harley.

La concorrenza, assodato che non più più basarsi solo su prestazioni superlative, ma deve anche puntare sul fascino e su una forte personalità. L’idea di partenza è lo sviluppo di una Ténéré, trasformata in una naked moderna con un potente motore 850 a 3 cilindri da 115 cavalli.

Il peso è sensibilmente contenuto e non raggiunge i 190 kg, a garantire la maneggevolezza di una moto che vuole far divertire ed affascinare chi le monta in sella. In Yamaha sono convinti di aver giocato le carte giuste per sfidare la Harley!

Yamaha MT-07 può emozionare tutti!

Linea e soluzioni tecniche originalissime per questa naked presentata da Yamaha, la MT-07, rivolta espressamente ad un pubblico giovane ma esigente.
Non si inserisce affatto nel solco delle convenzioni, eppure lo fa proponendosi come moto da entry level, il che vuol dire anche a cifre accessibili, ed è rivolta anche a chi è meno esperto sulle due ruote.

Tutte le geometrie sono protese verso l’avantreno, con forme davvero inedite che formano poi lo slancio della figura complessiva con una coda essenziale e ridottissima.
A bordo la posizione si rivela molto confortevole, e la MT-07 si distingue per equilibrio e maneggevolezza, oltre a rispondere alle frenate in maniera molto docile: si fa così apprezzare anche nel traffico cittadino, grazie alla ciclistica favorita dalle dimensioni compatte. Fuori porta, però, la MT-07 non lesina le emozioni, anzi, e non può essere altrimenti considerando che i 75 cavalli del suo due cilindri 700 la rendono abbastanza “pepata”…del resto, già nella sigla MT, che sta per Masters of Torque (maestri di coppia motrice), questa Yamaha rivela doti di accelerazione molto interessanti anche a regimi medio/bassi.

Il suo prezzo si rivela anch’esso in linea con il target giovanile e lo status di entry level, perchè si assesta sotto i 6000 euro. Noi però suggeriamo di aggiungerne 500 per avere anche l’ABS, la cui assenza non pesa come su altri modelli, ma che preferiamo sempre avere a bordo.

Fresca Primavera per Piaggio

Rieccolo lo status symbol! Non ci è bastato parlare della Vespa Sprint, perché il 2014 vede anche il lancio della stupenda nuova Vespa Primavera, una versione il cui nome era già noto fin dagli anni ’60 in cui debuttò come fresca ventata di novità, secondo un copione che viene riproposto con la Primavera 2014.
Ritorna e contribuisce a mantenere viva la leggenda, con un design molto più agile e filante direttamente ispirato dalla celebrativa Vespa 946, la più avanzata mai prodotta da Piaggio.
La nuova Vespa è pensata espressamente per i giovani, con una scocca leggera in acciaio che però garantisce stabilità e comfort, anche grazie a ritrovati tecnologici avanzatissimi: la gamma dei motori, dal 50 2tempi fino al 150 3 cilindri è inoltre tra le più moderne ed ecologiche mai allestite a Pontedera.
Come sulla Sprint, la batteria è stata avanzata nel longherone centrale della pedana, in modo da aumentare la capienza del sottosella; tanti dettagli stilistici, sul cruscotto come nella fanaleria, presentano un design dalla matrice vintage in ossequio al modello da cui trae ispirazione, ma sono tutti naturalmente attualizzati.
Il suo aspetto gradevole ed accattivante si accompagna ad una studiatissima efficienza aerodinamica, benefica non solo sotto il punto di vista ecologico ma anche in fatto di consumi.
Con Primavera, e con la già analizzata Vespa Sprint, Piaggio ha interamente rinnovato la sua gamma, continuando ad inseguire una crescita che sin dal 2004 è stata progressiva e costante e che anche nel 2013 ha superato i record di vendita dell’anno precedente.

Venti di novità nel 2014 di Piaggio

È il più iconico degli scooter, ha compiuto 60 anni ma continua a trainare con convinzione il mercato risultando un punto di riferimento: è la Vespa Piaggio, spesso presente tra le nostre pagine e di cui ci occupiamo ancora una volta con piacere per la grande novità di questo 2014, il rinnovo della gamma dalla quale esce il modello cosiddetto “S“, la variante sportiva. Il suo posto è preso dalla nuovissima Vespa Sprint 2014, che continua nella stessa traccia di spirito giovanile ed intraprendente della S, con altrettanto carattere.

Vespa Sprint riprende necessariamente misure e forme inaugurate, in una sorta di nuovo corso stilistico, da Vespa 946, ed è uno scooter migliore del suo predecessore anche per la facilità del suo utilizzo e per l’ergonomia a bordo, con più spazio per le gambe ed una sella più comoda da 2 posti.
Quanto a spazi, negli stabilimenti Piaggio di Pontedera hanno avuto la brillante intuizione di avanzare la posizione della batteria, ora inserita nel tunnel centrale, così da aumentare la capacità del vano sottosella ad oltre 16 litri.

I dettagli estetici che conferiscono uno sportivo dinamismo alla Sprint stanno soprattutto nella sella dal design slanciato e nella coda appuntita, mentre tutta la strumentazione è stata interamente ridisegnata, al pari dei cerchi in lega anch’essi resi ancor più sportivi. Restando in tema di estetica, la palette di colori della carrozzeria è composta da 5 nuances: 3 sono già ben note, la Nero Lucido, la Montebianco e la Rosso Dragon, mentre le novità sono rappresentate dal Giallo Positano e dal Blu Gaiola.
Sotto l’aspetto della spinta, le motorizzazioni disponibili sono 3, tutte con raffreddamento ad aria e monomarcia. La 50cc è proposta sia a 2 che a 4 tempi, ed a queste si aggiunge la 125cc.

Vespa Sprint non è l’unica novità di Piaggio per il 2014, perché anche la versione LX è andata in pensione sostituita dalla Primavera, di cui presto ci occuperemo.

Italjet, inusuale innovazione di successo

Italjet è un’azienda tutta italiana nata a Bologna grazie allo strabordante spirito imprenditoriale di Leopoldo Tartarini, già noto motociclista negli anni ’50 ed in grado di inventarsi una nuova carriera dopo aver appeso il casco al chiodo.

Negli ultimi anni Italjet si è orientata in maniera spiccata verso una originalità costruttiva, ritenuta fondamentale per mantenere i propri veicoli a due ruote ben distanti dalle secche della crisi, e questo nuovo corso si è concretizzato ad esempio nel modello Dragster, in grado di lanciare lo sguardo al futuro senza per questo tralasciare il passato: è uno scooter dalla linea davvero particolare e che ha fatto la storia di questo marchio, sia nella sua prima generazione che nella riedizione fortemente voluta dallo stesso figlio di Tartarini, Alessandro, del quale abbiamo già parlato per il suo progetto Brutus firmato Caterham.
Oggi si presenta come scooter sportivo ed aggressivo, con il suo frontale squadrato ed una sospensione dalla tecnologia rivoluzionaria.

Numerosi sono stati i tentativi di imitarlo, come accaduto anche al Velocifero, uno scooter più “tranquillo” e cittadino ma anch’esso modello che ha inaugurato un concept del tutto nuovo nel panorama di riferimento.
Per tanti scooteristi che non amano sfoggiare un veicolo troppo “mainstream“, e che quindi sappia distinguersi senza per questo rinunciare alla qualità, Italjet è di certo il primo nome di riferimento! E qualcuno tra i nostri lettori potrà confermarcelo…

Vespa LXV, Dream Edition e non solo

Si è concluso poche settimane fa un concorso che ha incuriosito tantissimi amanti dell’iconica Vespa Piaggio, che nella sua versione LXV 125cc ha subito un intervento estetico da cui sono scaturite 30 modelli numerati “Dream Edition”, in collaborazione con la linea di biscotti e snack Pan di Stelle.
Naturalmente a noi interessa soprattutto la rarità di questo modello, e riusciamo seppur con un po’ di fatica a soprassedere sulla golosità del tema in questione…la Vespa LXV è un modello caratterizzato da iniezione elettronica e consumi molto ridotti, con una invidiabile fluidità di marcia che l’ha resa da subito grande protagonista nelle vendite a partire dal suo lancio nel 2006.

Accelerazioni tranquille, ideali per gli spostamenti urbani, grazie al motore 4 tempi che ha bisogno di meno giri pur mantenendo coppia e potenza a buoni livelli, il tutto sviluppato e prodotto nel quartier generale Piaggio a Pontedera.
Vespa LXV nella versione Dream Edition è diventata rapidamente un oggetto da collezione, con la sua livrea ispirata ai popolari biscotti e puntellata da stelle sulla fiancata: tra i lettori di NonSoloAutomobili c’è forse qualcuno dei fortunati 30 vincitori? Ne abbiamo scovate alcune che sono state messe a disposizione proprio dei collezionisti sui siti di annunci come eBay e Subito.it!

MvAgusta Rivale, reattività per pochi esperti

Compatta e dall’estetica accattivante, la MV Agusta Rivale si è fatta attendere parecchio da tutti gli appassionati che fin dalla presentazione hanno sognato di possederla e guidarla: è passato infatti oltre un anno perché andasse in commercio, con il motore ereditato dalla F3 ed un telaio che può ricondursi a quello della MV Agusta Brutale che abbiamo già analizzato, ma naturalmente con una ciclistica ed un’elettronica adattate.

Rivale non è una moto per tutti, ma è riservata ai più smaliziati ed esperti, anche grazie all’ultra tecnologico sistema elettronico Mvics tramite il quale si commuta anche durante la marcia tra le diverse mappature Normal, Sport e Rain ed al controllo di trazione ripartito su ben 8 livelli.

Il marchio di Schiranna non ha lesinato dettagli su questa moto dalla personalità davvero spiccata, che come detto è destinata solo ai più esperti: è estrema e di carattere, e grazie alla serie Special Parts è possibile personalizzarla a piacimento secondo i propri parametri preferiti.
Chi ad esempio volesse una sella più confortevole può optare per quella in gel, mentre è possibile aumentare l’altezza del manubrio con l’apposito kit.

MV Agusta Rivale 800 non prevede mezze misure e spiazza da subito per la sua reattività, o la sui ama o la si critica per il suo essere così estrema.

Caterham, due ruote anche elettriche

Il debutto di Caterham tra le due ruote non è stato un evento isolato al modello Brutus di cui avete potuto leggere nei giorni scorsi: la Caterham Bikes ha infatti proposto una grande particolarità, la Carbon E-Bike, che non è una moto ma non è solo una bicicletta.
Il termine più appropriato sembra essere “ibrido“, perché è una bicicletta elettrica spinta da un motore da ben 250 watt, con un design dalle linee moderne ed una tecnologia avanzata che comprende persino uno schermo a LED sul manubrio sul quale si visualizzano i dati relativi alla percorrenza. È pensata per essere la prima bici da fuoristrada, con un cambio Shimano Nexus ad 8 rapporti, mentre il telaio è interamente in carbonio.

Questa bicicletta arriverà in commercio sul finire del 2014, ad un costo elevato in considerazione delle caratteristiche appena descritte, ma nel corso dell’anno sarà preceduta dal modello Classic E-Bike, con un design decisamente più retrò ed un cambio Shimano a 3 rapporti.
Il suo stile richiama la cosiddetta epoca d’oro del motociclismo in Gran Bretagna, e sarà una vera limited edition essendo prevista la produzione di soli 1000 esemplari.

Chi di voi si è già convertito, per i propri spostamenti urbani, alle biciclette elettriche? Credete possa davvero essere il futuro della mobilità?