Archive for BMW

Audi A8, un concentrato di alta tecnologia

Su NonSoloAutomobili non trovi soltanto vetture “per tutti”, ossia da prezzi e costi di gestione contenuti e rivolti a tutta la famiglia; ci piace anche sognare grazie ai modelli più lussuosi, i cosiddetti Premium di marchi come BMW o Mercedes.
Come resistere al fascino della più prestigiosa delle Audi, quella Nuova A8 che in versione full optional arriva anche a sfondare il tetto dei 100mila euro?

Si tratta di un restyling estetico molto leggero, fatto apposta per mantenere inalterato il family felling che accomuna tutte le vetture della casa di Ingolstadt: gli interventi più marcati riguardano la tecnologia di bordo, come ad esempio l’interfaccia uomo-macchina MMI Touch.
Quest’ultima consiste in un sistema di navigazione che riconosce le strade ed il loro andamento adattando di conseguenza l’illuminazione, che è interamente regolabile con il sistema di fari Matrix Led: 25 LED per ciascun gruppo ottico che possono essere gestiti anche singolarmente per impostare il miglior comfort visivo.
Senza poi dimenticare il Night Vision Assistant, meccanismo che riconosce in situazioni di guida notturna anche imprevisti ostacoli come animali sulla carreggiata.

A bordo di Audi A8 sembra davvero di lanciarsi nel futuro, ma non ce la sentiamo di mettere in secondo piano la sua splendida linea e le proporzioni tendenti allo sportivo, e nemmeno la motorizzazione più interessante dal punto di vista tecnico, la 4.0 TFSI a benzina.
Cos’ha di così speciale? La possibilità di disattivare a piacimento 4 degli 8 cilindri, a seconda delle condizioni di guida desiderate, il tutto tramite il sistema “Audi Cylinder on Demand“.
Di certo chi può permettersi un’auto come la A8 non sta particolarmente a badare ai consumi, che ne traggono ovvio vantaggio: il sistema è senz’altro positivo anche nei confronti dell’ambiente!

Linea Arancione, una “scusa” per provare la Nuova Mini!

Un concetto di nuova mobilità urbana basato sul piacere di vivere la città e di spostarsi sia per le esigenze di vita che per godersi il tempo libero: il progetto Linea Arancione lanciato da Mini significa soprattutto questo, un miglioramento degli spostamenti. Dopo un periodo di due settimane in cui gli utenti hanno potuto votare in rete il percorso cittadino ideale a Milano e Roma, eleggendo le fermate desiderate, in questo fine settimana del 5 e 6 aprile sarà possibile sperimentare questi due percorsi partendo da una qualsiasi delle fermate.

Ovviamente lo spostamento avverrà a bordo di una Nuova Mini, il vero “traino” di tutta l’iniziativa! Innegabile che si tratti soprattutto di un progetto promozionale: le 10 fermate totali (5 a Roma e 5 a Milano) della Linea Arancione affiancheranno per questi due giorni il trasporto pubblico tradizionale ed offriranno l’opportunità di provare la nuova Mini Cooper S, un restyling del quale presto ci occuperemo su NonSoloAutomobili!

Con V-Strom 1000 Suzuki sfida i mostri sacri

Suzuki ha deciso di sferrare l’attacco finale ad un leader del mercato delle maxi moto, la BMW GS. Lo ha fatto con il modello V-Strom 1000, una moto con caratteristiche da enduro che però con il suo essere sovradimensionata si presta alla perfezione alle lunghe traversate; suo grande pregio tuttavia risiede nella coesistente maneggevolezza, il che la rende perfetta anche per un uso quotidiano.

Si tratta di un progetto estremamente “furbo” di Suzuki, che strizza l’occhio un po’ a tutti i motard, sia ai patiti dei raid e delle gite domenicali sia a chi in città vuole sentire tra le mani il manubrio di un mezzo imponente e sicuro ma non per questo impacciato.
Questa Suzuki V-Strom fa colpo per il suo design, accattivante e studiato apposta per attirare l’attenzione su di sé, ma non è solo la forma ad essere stata così curata perché siamo di fronte ad una moto di incredibile sostanza, con una ciclistica di eccellenza accompagnata da soluzioni meccaniche e motoristiche d’avanguardia.

Una moto nuova sotto tutti i punti di vista in cui l’impegno della casa giapponese è enorme ed evidente, perché tante innovazioni tutte insieme forse non si erano mai viste.
Come andrà questo scontro tra titani delle due ruote?

Mini Folding Bike, sfizio ecologico

Il fascino del marchio inglese Mini, seppur ammantato dall’attuale proprietà tedesca – fa infatti parte del gruppo BMW – si rivela un volano di enorme portata per lanciare un originale mezzo per la mobilità alternativa, la Mini Folding Bike.
Non si tratta di una bicicletta “normale” perché ha il telaio realizzato in leggerissimo alluminio che la rende di appena 11 kg; inoltre, le sue componenti hi-tech di altissima qualità prevedono la giuntura lungo il corpo centrale del telaio che la rende ripiegabile per il minimo ingombro.
Ripiegabili sono addirittura i pedali e la sella, per la massima praticità.

La qualità dei materiali e delle rifiniture è pensata per gli spostamenti quotidiani in città, prevenendo quindi la possibilità, ad esempio, di arrivare con i vestiti macchiati in ufficio: la catena rivestita in teflon evita l’accumulo dello sporco, ed i parafanghi riparano dagli schizzi in caso di asfalto bagnato.
Su un prodotto come questo non può mancare una personalizzazione che identifichi a chiare lettere la provenienza: così, il telaio dipinto in nero opaco ha in bella evidenza la scritta “Mini” di color argento, mentre il logo del marchio è ben impresso sul manubrio e la bandiera inglese campeggia orgogliosamente sulla forcella. Ne esiste inoltre una versione ancora più stravagante, la Mini Folding Bike Lime, in un colore brillante ed estroso!

Tanti i possibili accessori come i fanali ad energia solare o il case per iPhone, mentre la sacca per il trasporto, ripiegata, trova alloggio sotto al sellino.
Il prezzo base non è per tutte le tasche, perché si parte da 499 euro per un “gadget” di certo riservato a facoltosi ed irriducibili modaioli!

L’aggressiva eleganza di BMW M6 Gran Coupè

Oggi parliamo di una vera supercar, una vettura che offre “muscoli” in quantità e la tipica eleganza bavarese, perchè quando BMW aggiunge la lettera “M” nella nomenclatura di un suo modello si può esser certi che sotto al cofano e non solo ci sarà tanta cattiveria.

BMW M6 Gran Coupè è una logica estensione del portfolio dell’azienda tedesca, ed aggressiva e grintosa lo è fin dal muso, su cui spiccano enormi prese d’aria, passando per dei cerchi in lega oversize da 20 pollici e per tutti i dettagli le rifiniture di una carrozzeria scolpita che mantiene comunque un aspetto chic e quasi “sornione”.
I cavalli del suo motore V8 biturbo 4.4 sono uno sproposito, 560, e ad un simile spiegamento di forze corrispondono prestazioni esagerate, con ad esempio i 100 km/h raggiunti in appena 4,2″.
BMW M6 Gran Coupè gode però di un corposissimo equipaggiamento elettronico, il che garantisce grazie ai controlli una notevole stabilità anche in curva.

Lussuosi gli interni come i sedili in pelle e le finiture che, pur tradendo una certa ispirazione sportiva non tralasciano affatto l’abitabilità, e del resto su un veicolo lungo più di 5 metri era difficile non aspettarsela.
La sua linea complessiva risulta essere più slanciata rispetto alla “classica” versione M6 a 2 porte, e nell’insieme appare come vettura di grande leggerezza nonostante la sua imponenza: la stessa caratteristica, la leggerezza, verosimilmente si assocerà al portafogli di chi la sceglierà, essendo il prezzo di listino di quest bolide fissato sopra i 130mila euro.

Il grande colpo della BMW i3

Non ci sono più tanti cavilli a cui appigliarsi, ormai il motore elettrico è diventato una realtà e tanti marchi se ne stanno accorgendo correndo ai ripari anche con modelli di rilievo.
Proprio a novembre ha debuttato la prima BMW di questo tipo, la i3, compattissima e pronta a dare battaglia in un settore che forse resta ancora di nicchia, ma che soprattutto nelle grandi metropoli è destinato per forza a crescere.

Zero emissioni per la BMW i3, una autovettura con linee ed equipaggiamenti di primo piano alla quale manca solo 1 centimetro per raggiungere la fatidica quota di 4 metri di lunghezza, e che vuole portare l’elettromobilità in tutto il mondo mantenendo forte l’immagine di marchio premium ma a prezzi accessibili.
I cavalli del suo motore alimentato dalle batterie agli ioni di litio sono 170, per cui le prestazioni non sono quelle di una city car: la velocità massima è 150 km/h e l’autonomia, guidando in modalità ECO PRO, può arrivare fino a 200 km.
Va detto che BMW, per non scontentare nessuno e potersi accaparrare una una fetta di mercato ancora più ampia, ha previsto di poter equipaggiare i3, a scelta, anche con un contenuto motore termico da due cilindri, un 650cc che aggiunge altri 34 cavalli, aumenta l’autonomia di altri 150 km ma fa lievitare il prezzo finale di circa 400 euro.

Leggerissima la scocca, per l’uso di alluminio e fibra di carbonio che compongono la struttura LifeDrive pensata per il miglior bilanciamento possibile e naturalmente per aumentare la sua maneggevolezza.
Non si deve pensare ad una vettura di secondo piano quanto a prestazioni, perché si tratta a tutti gli effetti di una BMW, con tutto ciò che il nome si porta dietro. La guida è semplificata, i rumori completamente assenti, ed a bordo ci si diverte anche con il ConnectedDrive, sistema multimediale che interagisce con lo smartphone attraverso l’apposita app BMW iRemote.

La casa tedesca aveva previsto 10.000 vendite entro il 2014: ebbene le prospettive saranno ampiamente superate, se si considera che le prenotazioni sono state già prima della messa in vendita ben 8000!
I bavaresi sembrano aver colto nel segno, indirizzandosi su una strada, quella delle autovetture EV, ormai irrinunciabile, perché le previsioni circa l’accentramento della popolazione mondiale nelle megalopoli spingono verso una mobilità a basso impatto.

KTM 1190 Adventure, controllo assoluto

Da qualche giorno siamo “in fissa” con le due ruote, per cui vi proponiamo un’altra analisi di una novità, stavolta cambiando genere: per un controllo integrale sulle modalità di guida, la KTM 1190 Adventure si posiziona in maniera netta come sfidante della BMW GS, ad esempio; è infatti una moto molto potente, una tipica endurona con un motore direttamente derivato da quello che il marchio austriaco schiera in Superbike, ma che è attrezzata con una dotazione elettronica di tutto punto a partire dal controllo di trazione con i suoi diversi livelli Sport, Street e Comfort.

Il carattere della moto può essere adeguato quindi alle diverse circostanze, e permette di divertirsi alla grande con il resto del corredo elettronico di serie, composto da frizione anti-saltellamento, sospensioni elettroniche anch’esse regolabili su 3 livelli, acceleratore ride by wire.
Il tutto per una tenuta di strada efficace, di certo indispensabile su una moto così potente, soprattutto perché attrezzata con lo speciale e rivoluzionario MSC (Motorcycle Stability Control) che ha la rilevante qualità di lavorare anche in curva.
È una grande novità elaborata da Bosch che approda per la prima volta al mondo su una moto, e lo fa su questa endurona su cui la potremo trovare, a partire dal 2014, anche sulla versione Adventure R, quella dedicata espressamente all’offroad con ruote dal battistrada ampliato, maggiore escursione delle sospensioni e manubrio allargato.
In definitiva uno strumento ideato con il pensiero fisso rivolto alla sicurezza, e che garantisce una aderenza ottimale.

La nuova BMW R1200Gs vuole divertire

Il 2013 è l’anno in cui BMW ha voluto rivedere completamente il suo migliore cavallo da battaglia tra le 2 ruote, quella R1200Gs che rappresenta il 25% delle sue vendite globali.
Le modifiche hanno riguardato soprattutto la ciclistica e la potenza del motore, un 800cc che arriva ora a 125 cavalli: si tratta di un boxer a 2 cilindri completamente nuovo, raffreddato a liquido e con accelerazione elettronica.

Questa grande Enduro da viaggio non nasconde minimamente le sue ambizioni, si presenta come moto che vuole divertire, con o senza il controllo di trazione.
Il tutto con la classe che l’ha sempre distinta e con soluzioni anche molto sofisticate, soprattutto con gli accessori tecnologici con cui è inevitabile arricchire la versione base anche facendone lievitare il prezzo: parliamo ad esempio del controllo di stabilità, delle sospensioni semi-attive, o del già citato controllo di trazione.

Di certo la BMW R1200Gs resterà la regina tra le grandi enduro, sbaragliando tutte le concorrenti.

Anche BMW avrà il suo crossover compatto

Un marchio che non finisce mai di creare e di trovare schemi di design di rottura per dimostrare di essere all’avanguardia è senza il minimo dubbio BMW, che resasi conto di un momento di “stasi” delle berline in senso classico, si è avventurata in alcune rivoluzioni stilistiche per incontrare i favori del pubblico, come sulla serie 5 e sulla serie 3 che sono state trasformate in vetture molto più sportive e che specie in America sono state molto apprezzate.

Il lavoro creativo nei laboratori di design della BMW non si interrompe, e si è concentrato adesso su un terreno fino ad ora inesplorato, quello dei crossover compatti. Si tratta per adesso solo di un prototipo, dal nome X4, presentato all’ultimo Salone di Shangai e che giungerà su strada nel 2014.

Il suo design è incredibilmente dinamico, risultato questo di tanti fattori come il cofano molto lungo, una linea che degrada verso la coda come se si trattasse di una coupè, e le fiancate scolpite e slanciate. Particolarmente interessante è il paraurti posteriore che sembra quasi riprodurre quello anteriore, integrando le stesse prese d’aria sui lati.
X4 sarà costruita nella sede di Spartanburg negli Stati Uniti, la stessa dove vengono allestite le altre della serie X.

Mini Paceman e poi il restyling 2013

C’è una febbrile attesa per il lancio del restyling della cosiddetta “nuova Mini“, che la BMW ed il marchio inglese Cooper hanno contribuito ad aumentare lanciando in rete delle “finte” foto spia, che danno l’idea di esser state rubate ma in realtà sono state diffuse ad hoc come messa in scena per stimolare la curiosità sulle tante novità annunciate e far capire che il momento del lancio è prossimo. Ciò significa che presto scopriremo le foto ufficiali, ma si sa già che una grande novità sarà rappresentata dalla motorizzazione biturbo benzina da 3 cilindri.

L’ultima versione della Mini che è entrata in gamma nei mesi scorsi è stata la Paceman, la settima della serie, dedicata espressamente ad una clientela maschile con un pizzico di aggressivo esibizionismo. Questa versione mantiene infatti le dimensioni della Countryman, quella rivolta alle famiglie, con spazi interni ampi: ne modifica però la carrozzeria essendo una 3 porte, ed accoglie 4 passeggeri, con una seconda fila comoda e dalle sedute separate ed avvolgenti.
Una clientela dai gusti ricercati non farà che apprezzare la silhouette filante con la posizione rialzata ma con il tettuccio molto spiovente verso la coda, sulla quale spiccano il debutto della prima fanaleria orizzontale e del nome Paceman ben evidente sul portellone, privilegio questo che non era toccato alle altre “sorelle”.

Il rilancio con annessa reinvenzione di Mini Cooper da parte di BMW si è a conti fatti rivelato operazione vincente, che ha reso la vettura britannica una gallina dalle uova d’oro per il grande e crescente successo, che vedrà molto probabilmente il 2013 come annata migliore di sempre trainata anche dall’attesissimo restyling.