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Il lusso sportivo di Audi A7 Sportback

Nonostante le ripetute ed incalzanti sfide che provengono sia dai “pari grado” che dai cosiddetti marchi generalisti, tra i brand definiti Premium è Audi che continua a confermarsi in Italia il più conosciuto, apprezzato e di conseguenza venduto.
La quota di mercato pari a circa 1/4 del suo settore parla chiaro, ed oltre a confermare Audi quale leader di vendite nel nostro paese da quasi 10 anni, i numeri continuano a far segnare una costante crescita dopo ogni consuntivo.

Audi A7 Sportback

Motivi di tanto successo vanno ricercati in veicoli come la nuovissima ammiraglia sportiva del brand dei 4 cerchi, la Audi A7 Sportback, una berlina disegnata nelle sue forme da grintosa coupé combinando i passaggi della modellazione CAD con una più artigianale manipolazione dell’argilla per giungere ad un risultato emozionante per la silhouette della carrozzeria, con una lunghezza di 4,97 metri e linee scolpite, affascinanti e gratificanti.

Il suo listino, da quando a fine marzo sarà resa disponibile per gli automobilisti italiani, non è per tutte le tasche, perché sfora i 70mila euro, ma parliamo di un veicolo che rappresenta un concentrato di tecnologie di ultima generazione e che sembra nato per viaggiare nel massimo del comfort che si possa immaginare.

A bordo, dopo la pressione del pulsante Start, si fa fatica a rendersi conto che l’auto è in moto: non un rumore, non una vibrazione, solo l’ampia strumentazione digitale suggerisce di ingranare la marcia e partire alla scoperta di un mondo fatto di stabilità e guida assistita ai limiti della semi-autonomia.
Li abbiamo contati: i sistemi elettronici di assistenza alla guida sono 39, e fanno scorrere la Audi A7 Sportback come su dei binari rendendo impossibile trovarsi in difficoltà.
Radar e telecamere scrutano la strada e gli spazi circostanti anche di notte con il Night Vision Assistant, e se il volante va ancora tenuto ben stretto tra le mani (anche perché lo scatto iniziale dei suoi motori 3.0 è di tutto rispetto!) in fase di parcheggi e manovre l’Audi Remote Park Pilot riesce a fare tutto da solo.

Questa meccanica totalmente assistita sembra sparire nell’abitacolo, dove la plancia è vuota di comandi al limite del credibile: si percepisce la sensazione di sedere in un’astronave spaziale gestita da due display touch, e nella quale nulla è lasciato al caso.

I motori, un diesel da 286 cavalli e un benzina da 340 beneficiano di un sistema MHEV mild-hybrid che aiuta nello spunto e nello scatto contenendo i consumi, ma anche del cambio sequenziale TipTronic a 8 rapporti, e rendono quasi malinconico il momento di parcheggiare quando giunti a destinazione: il desiderio di guidare infatti resta molto forte!