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Vespa, un’avventura lunga 70 anni

Un vero sempreverde delle due ruote, un’icona, un autentico mito tutto italiano: Vespa ha festeggiato in questo 2016 il suo 70° compleanno, ma non dimostra affatto la sua età perché Piaggio ha sempre saputo reinventarla nel corso delle generazioni!

La prima Vespa del 1946

Siamo stra-sicuri di non esagerare se definiamo Vespa lo scooter più famoso del pianeta, un simbolo della creatività italiana e della nostra cultura industriale che aveva sin dalla registrazione del suo brevetto, il 23 aprile del 1946, un DNA fatto di profonda innovazione e lo spirito di chi voleva cambiare i tempi. Sono anche i numeri a parlare per lei, perché da quel giorno sono stati 18 milioni gli esemplari venduti in tutto il mondo.
I primi passi non furono semplici, perché la “rottura” di certi schemi andava già troppo in là rispetto ai tempi correnti, ma bastò poco perché l’iniziale scetticismo si tramutasse in entusiasmo: la facilità di guida del mezzo attirò a sé le donne in piena emancipazione ed i più giovani, per poi diventare anno dopo anno più popolare anche tra la borghesia, valicando anche i confini nazionali.
Una totale consacrazione avvenne nel 1953: è l’anno di Gregory Peck e Audrey Hepburn a bordo di una Vespa nell’indimenticabile Vacanze Romane, in un frame entrato di diritto nell’immaginario collettivo di più di una generazione.

Piaggio Vespa ha così affrontato i decenni, sviluppandosi anche come un marchio leader nella comunicazione e come un segno di distinzione, anche perché i progetti si sono avvicendati facendo crescere la gamma per dare al pubblico sempre una maggiore percezione di qualità. E così, se il modello forse più ricordato è la 150 GS del 1955, negli anni ’70 la Vespa PX segnò una vera svolta sia in termini di estetica che di prestazioni, cementando ancor di più il forte legame con i “vespisti” (riduttivo chiamarli scooteristi!) anche sull’onda di campagne pubblicitarie che l’hanno resa fenomeno di costume.

Vespa 150 GS del 1955

La storia più recente di Vespa e di Piaggio continua a parlare italiano, dopo che il gruppo nel 2003 è passato nelle mani di Roberto Colaninno, ed oggi sono 5 le versioni prodotte: la gloriosa e sempreverde PX, detta anche Vespone; la GTS con cilindrata 300, il motore più potente immesso sul mercato; e poi le Primavera e Sprint, tra i 50 ed i 150 cc, rivolte al grande pubblico. C’è inoltre a rendere più ricca la gamma, sin dal 2012, la speciale versione celebrativa ed evocativa Vespa 946, quasi un concept che reinterpreta in chiave moderna il progetto originario ed è ancor oggi la più esclusiva, il progetto più alto di gamma e dedicato ad una nicchia di fedelissimi.

L’attuale Vespa GTS

Vespa continua a reinventarsi, non a replicarsi, perché sa come nessun altro entrare nella sensibilità in voga in quel momento, e forse nessun altro mezzo di locomozione riesce a far nascere un legame affettivo, quasi una relazione, con chi la guida.
Piaggio ha inevitabilmente dedicato a Vespa, nella prima metà del 2016, una mostra celebrativa: Un’avventura lunga 70 anni, andata in scena a Pontedera, è stato uno spazio con protagonisti alcuni storici modelli originali, ma al suo interno sono stati esposti anche foto ed oggetti significativi correlati a raid e viaggi di Vespa nel mondo, e speciali showreel basati su filmati d’epoca.

Non poteva mancare una lussuosissima edizione celebrativa, che in realtà si è rivelata essere un allestimento esclusivo aggiunto a tutta la gamma e dal nome di Vespa70. Lo ritroveremo presto tra i nostri articoli, perché merita un approfondimento tutto suo!