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Viaggio nell’universo Crossover!

La vera moda degli ultimi anni in fatto di automobili è molto più di un semplice trend passeggero, dal momento che sin dai primi anni 2000 la crescita del cosiddetto segmento Crossover è stata continua ed inarrestabile.
Anno dopo anno la percentuale globale delle vendite si è attestata su cifre sempre più alte, a dimostrazione di un fenomeno in costante ascesa e divenuto protagonista di tutti i listini, ma che stupisce per la sua trasversalità all’interno del mercato.

Le innovazioni dei Crossover

Del resto, Crossover significa proprio questo: mescolare, incrociare, fondere stili diversi per creare qualcosa di nuovo ed inedito, ed ogni campo di applicazione di una simile tecnica ottiene risultati che rompono le convenzioni.
Vengono messi insieme, ad esempio nella musica, generi e criteri all’apparenza inconciliabili, con creatività e alla ricerca di contaminazioni capaci di sbalordire: le basi sono quelle già note, ma poi il risultato finale sa essere spiazzante ed accattivante!

Anche per il settore dell’auto valgono gli stessi principi: la ricerca di un nuovo senso pratico, per offrire soluzioni di mobilità alternative e adatte ad ogni occasione, è stata la piattaforma di lancio per questa nuova concezione dell’automobile. Il Crossover è infatti eredita dalle berline e dalle Station Wagon comfort ed affidabilità anche per le lunghe percorrenze, aggiungendo una posizione di guida sopraelevata che tanto contribuisce a costruirne il fascino.
Dalle dimensioni generalmente compatte pur se generose, è pensato per destreggiarsi con agilità nel traffico urbano ma anche per far percepire sicurezza nel fuoristrada o in lunghe tratte; con la cintura alta e i progetti dal design sempre grintosi, sa accontentare tutti, dai più giovani alle donne, passando per gli automobilisti più scafati a quelli per certi versi “autoreferenziali”. Intendevamo proprio questo quando accennavano a un pubblico trasversale!

Crossover, tutti i fattori vincenti

C’è poi un altro punto a loro favore, l’eccezionale cura per la funzionalità e l’efficienza a livello di consumi ed emissioni che viene messa in campo da tutti i marchi.
Le tecnologie integrate a bordo, inoltre, sono sempre più avanzate, perché la parola d’ordine è la soddisfazione delle esigenze. Un Crossover deve saper essere versatile e spazioso, agile ma sicuro, grintoso eppure parco nei consumi per vincere le sfide su un mercato che sta sforzandosi per un’evoluzione in chiave ambientalista. Lo dimostra anche la propensione degli automobilisti a scegliere questi Crossover con motorizzazioni diesel, considerato che oltre l’80% delle immatricolazioni ha questo tipo di propulsori.
Le stime prevedono che, nel corso dei prossimi anni, il numero di modelli di Crossover in vendita sforerà il tetto dei 100, a testimonianza di un coinvolgimento sempre maggiore da parte di tutti i marchi in maniera indistinta.

Vantaggi economici dei Crossover

Un punto di forza di questo tipo di veicoli che non tutti prendono sempre in considerazione è l’aspetto economico legato al mercato dell’usato.
I clienti “Business” che realizzano e mobilitano flotte aziendali ne traggono enormi vantaggi, perché il valore residuo dell’usato anche dopo 3 o 4 anni di vita del veicolo è mediamente più alto per i Crossover che per altre tipologie di vetture.
Una quotazione spesso molto sostenuta e che riesce ad essere tale perché la richiesta del mercato è insistente, e permette di abbattere i costi di un’azienda ma mette anche il privato in condizioni di serenità al momento dell’acquisto. Un bene acquistato a caro prezzo, anche nel caso di finanziamenti, e che può essere rivenduto o dato in perdita con un’ottima valutazione, offre maggiori garanzie!

Nissan Qashqai, la pioniera dei crossover

Il suo ruolo, e le sue responsabilità nei confronti dell’intero mercato dell’automobile, sono molto più che rilevanti. Nissan Qashqai ha infatti contribuito alla nascita e all’esplosione del fenomeno crossover, una vera e propria nuova categoria di automobili capace di combinare in un mix di successo la praticità e l’appeal di un SUV con le più maneggevoli dimensioni di una berlina.

Dal suo debutto, avvenuto esattamente 10 anni fa, Qashqai ha rivoluzionato il modo di vedere l’auto con una formula realmente inedita, la prima vista negli ultimi decenni e che ancora oggi fa sentire le sue ripercussioni. È stata ovviamente oggetto di studio da parte dei rivali, che non hanno potuto correre il rischio di essere tagliati fuori da un modello che stava facendo incetta di immatricolazioni, e solo così si è giunti, 10 anni dopo, ad inizio 2017, con ben 21 rivali dirette della Nissan Qashqai che però continua strenuamente a difendersi restando comunque il modello più richiesto della categoria.

È riuscita a restare al vertice non solo perché non ha mai tradito l’identità originaria, conservandola come il più prezioso dei tesori, ma anche perché ha saputo innovarsi integrando nuovi canoni stilistici e nuove tecnologie che l’hanno comunque lasciata fedele al progetto di partenza.
In 10 anni Qashqai ha venduto nella sola Europa oltre 2,3 milioni di unità, il tutto attraversando un primo restyling nel 2010 (in realtà con interventi prettamente tecnici sulle dotazioni di bordo) e poi una vera e propria seconda generazione nel 2014, a 7 anni dal debutto, che l’ha ulteriormente arricchita di “giocattoli” come la tecnologia Intelligent Park Assist.
Le forme di questa pioniera sono rimaste sempre quelle insolite a vedersi e che solo uno sguardo superficiale può considerare “sgraziate” o poco seducenti. Il fascino di Qashqai sta proprio nel suo essere orgogliosamente diversa, nel sapersi proporre con piglio concreto e sicuro di sé, e nel far presa non sui soli automobilisti. Stiamo infatti parlando di un veicolo che, proprio per l’enorme carica innovativa che ha saputo portare con sé, ha ricevuto oltre 80 riconoscimenti di vario tipo da parte degli addetti ai lavori. Tanti premi significano per forza qualcosa, e l’automobilista (ovvero l’acquirente) attento sa distinguere quando un alloro è solo pubblicità e marketing da quando è invece testimonianza della globale riuscita e bontà di un progetto.

E allora, lunga vita alla rivoluzione, se porta il nome di Nissan Qashqai, e siamo certi che presto anche a lei, dopo quello del 2014, toccherà un nuovo intervento tecnico e stilistico di make-up per restare concorrenziale ai massimi livelli di fronte ad avversarie sempre più bramose di scalzarla dal trono dei crossover.

Mercedes GLA, futuro seducente crossover

Torniamo a parlare di crossover: non ne possiamo fare a meno, perché sono ormai diventati la vera moda che tutti i principali marchi stanno cercando di assecondare. Il pubblico inizia infatti a rifiutare le forme e le linee tradizionali e vuole vetture che rompano gli schemi, ed è questa la ragione per cui il segmento non potrà che crescere ancora ed ancora, essendo diventato quello trainante.
Il vero apripista, anni fa, è stato il Qashqai di Nissan: da allora, sulla scia del suo successo, è fiorita tutta una gamma di veicoli compatti ma sportivi, spaziosi ma filanti, che sanno quindi combinare e fondere caratteristiche agli antipodi.

Anche un marchio “serioso” come Mercedes sta per lanciarsi nell’avventura crossover, come testimonia la concept/prototipo GLA che è stata presentata a Shangai nel corso del 2013. Sarà un’auto sportiva che strizza l’occhio alle coupé, ma che per le caratteristiche di robustezza si presterà all’uso anche come berlina familiare, con delle linee aggressive che non consentono di restarle indifferenti.

La GLA arriverà sul mercato con una spregiudicata dotazione tecnologica pensata apposta per sedurre, tanti device tra i quali vale la pena citare per il momento solo i fari interamente al laser che potranno avere anche la funzione – ai limiti della fantascienza – di proiettori di filmati provenienti dal proprio smartphone.

I crossover trainano il mercato

La persistente crisi del mercato dell’automobile sembra avere una “zona franca” in netta controtendenza, quella dei SUV: se però si analizzano più nel dettaglio i dati, ci si accorge che è la sottocategoria dei piccoli SUV a trainare le vendite, quella a cui appartengono i cosiddetti crossover da città che sintetizzano tre diversi modi di intendere l’auto.

Spesso infatti sono derivati da una berlina compatta, e ne richiamano quindi l’agilità e la lunghezza contenuta; a questo aggiungono modularità degli interni e grande abitabilità, con una ridistribuzione degli spazi; per finire, sfoggiano lo stile personalissimo del SUV, seppure in “miniatura”.
Qualche esempio viene dai primi modelli che hanno inaugurato la categoria, la Qashqai e la Juke di Nissan; sono poi seguite più di recente la Opel Mokka, la Chevrolet Trax (di cui abbiamo già parlato) e la Peugeot 2008, che riprende molte caratteristiche – incluse le motorizzazioni – dalla 208.
Non va dimenticato inoltre il debutto nel settore di un marchio come Renault, con la sua Captur, mentre è in arrivo nel 2014 anche la Ford Ecosport.

Un simile boom rende evidente che tutti i marchi generalisti presto o tardi hanno dedicato o dedicheranno risorse a progetti di questo tipo, per tenersi a galla in attesa di una vera ripresa.