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La Scala verso il successo per Skoda

Il suo nome è una riuscitissima metafora: la nuova Skoda si chiama Scala, proprio come lo strumento che gradino dopo gradino si utilizza per ascendere, in questo caso di qualità.

Skoda Scala rappresenta un perno della nuova strategia di attacco ancora più globale dell’azienda ceca, una 5 porte berlina realizzata a partire dalla piattaforma MQB A0 messa a disposizione dal Gruppo Volwswagen, e posta in comune ad altri modelli come Ibiza e Polo, due “cugine” non di poco conto.
Su essa però è stato costruito un modello del tutto nuovo a partire dallo stile, che si presenta molto più aggressivo di quanto Skoda con il suo fare rassicurante ci aveva sempre proposto, con frontale pronunciato e fiancate scolpite da profonde nervature che vogliono renderla muscolosa oltre che slanciata grazie alla sua lunghezza di 4,36 metri, che in realtà sembrano essere addirittura di più.


L’ampio abitacolo si presenta con sedili comodi ed una eccellente luminosità naturale che accresce le sensazioni si spazio a bordo, e con un impianto generale sobrio ma funzionale come il marchio ci ha abituati. A tanto spazio si assomma un bagagliaio da record per la categoria, con stazza di 467 litri.
Sulla plancia dal design molto leggero e che può essere personalizzata con un fascione in diversi materiali a scelta tra cui il legno spicca il grande schermo da 9,2″, posizionato perfettamente per la sua lettura.

Per i motori invece le scelte possono ricadere sui benzina 1.0 a 3 cilindri, da 95 o 116 cavalli, oppure sul tradizionale 4 cilindri 1.5 da 150 cavalli. Arriverà anche una versione eco a metano per il motore 1.0, ed infine a listino c’è anche il TDI diesel 1.6. Molto interessante la possibilità di dotarla di cambio robotizzato a doppia frizione, disponibile per tutti i propulsori tranne che per il mille meno potente.

Dotazioni ed allestimenti per questo veicolo che debutterà nelle concessionarie in primavera sono già stati annunciati ricchi, con strumentazioni di sicurezza ormai immancabili quali il mantenimento della carreggiata, la frenata automatica d’emergenza e il cruise control adattivo.

 

Nuova Peugeot 508 è una fastback grintosa

La cara, vecchia berlina a 3 volumi, quel paradigma di automobile del quale sembrava impossibile qualcuno potesse fare a meno e che è invece imprevedibilmente stato soppiantato da un concetto rivoluzionario come quello di crossover, non è definitivamente stato messo in pensione.
Ci sono marchi che ancora considerano il suo concept vitale e ricco di tante potenzialità, si pensi a come Fiat lo ha rilanciato con la sua rielaborazione della Tipo; ci sono altri marchi, come il Leone francese Peugeot, che assegnano al segmento D un ruolo simil-sperimentale, di certo senza esporsi ad inutili ed inammissibili rischi, ma sempre dopo aver sondato il terreno ed il gradimento.

Le Concept car Peugeot

Nello specifico, Peugeot adotta da alcuni anni una strategia vincente che serve a prendere la temperatura al mercato.
La presentazione in grande stile, specie durante i principali Saloni dell’Automobile, di prototipi e concept car dalle forme rivoluzionarie non rappresenta solo un esercizio di stile, ma è il metodo per mettere in mostra lo stato dell’arte, per valorizzare l’intera gamma dimostrando i livelli qualitativi e tecnologici raggiunti, e per saggiare le innovazioni una volta messe di fronte al pubblico.

Moltissimi degli artifici estetici e tecnici come quelli che abbiamo ammirato sulle più recenti concept Peugeot come la Istinct o la Exalt, ad esempio, li ritroviamo nella nuova entusiasmante berlina Peugeot 508, che all’ultimo Salone di Ginevra ha lasciato tutti a bocca aperta con le sue linee tese e scolpite che la rendono un fulgido esempio di berlina-coupé.

Le proporzioni sono infatti quelle di una fastback, un veicolo schiacciato al suolo (l’altezza è di appena 1,40 metri) slanciatissimo e più corto rispetto alla precedente generazione, con un aspetto che fa della grinta il DNA costitutivo dall’anteriore al posteriore.
All’interno non poteva che essere presente l’immancabile firma Peugeot, ossia l’ultima evolutissima versione dell’i-Cockpit: una plancia che permette di guidare avendo sempre tutto sotto il totale controllo ed a portata di sguardo, dal comfort fino al ricco e completissimo pacchetto di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida.

Per la berlina con la quale Peugeot si rilancia con vigore nel segmento D, il marchio ha scelto i canonici 4 allestimenti a salire: Active, Allure, GT Line e GT, ai quali si aggiunge la 508 First Edition.
Si tratta di una edizione di lancio super accessoriata e prenotabile esclusivamente online, per chi voglia gratificarti ancora di più dopo essere stato sedotto dal progetto.
I motori disponibili saranno quelli più evoluti come il PureTech benzina 1.6, da 180 o 225 cavalli, e il BlueHDi diesel da 1.5 o 2.0, con potenze fino ai 180 cv. Su tutte le versioni tranne che sul diesel da 130 cv troveremo il cambio automatico EAT8, l’ultima innovazione Peugeot in fatto di fluidità della trasmissione, per una guida di vertice ed al top del comfort.

Le prime consegne della Nuova Peugeot 508 berlina sono previste a partire da ottobre 2018.

Seat Leon Cupra. doppia identità

Il progressivo processo di rinnovamento e ringiovanimento del marchio Seat in corso già da qualche tempo non può assolutamente prescindere da un modello fondamentale per le sorti del marchio stesso, quella Leon che sa proporsi come berlina per tutta la famiglia pur essendo apprezzatissima anche dai giovani come 3 porte brillante.

Seat
ha pensato di varare una versione speciale, non destinata a grandi numeri di vendita ma comunque in grado di generare un corposo pubblico di amatori, in considerazione della sua grande versatilità: si tratta della Leon Cupra, che racchiude caratteristiche da docile berlina, equipaggiata com’è persino con Stop&Start, per offrire consumi ridottissimi (fino a 6 litri/100 km nel cittadino!).
Tuttavia Leon Cupra nasconde tanta cattiveria, che è possibile scatenare semplicemente scegliendo la mappatura più aggressiva tra le quattro selezionabili dalla consolle: Comfort, Normal, Cupra per l’appunto, e Personal.
A quel punto cambia tutto, perchè l’assetto si irrigidisce, l’acceleratore risponde diversamente e persino la “voce” del motore TFSi turbocompresso da 2.0 si modifica, facendosi più cupa. I cavalli non hanno nulla da invidiare ad una vera supercar, perchè sono 280 (!) e sono agevolmente gestiti con trazione anteriore e differenziale autobloccante, una trovata questa che agevola prestazioni e controllo da sportiva vera, pronta a saltare sui cordoli.

Sta tutta qui la specialità di questa Seat Leon Cupra, nella sua doppia personalità insospettabile ad un primo sguardo – solo i più attenti ad esempio noteranno le pinze dei freni maggiorate, di colore rosso – che con un semplice manettino le permette di cambiare radicalmente identità!

Mazda 6 punta sulla leggerezza

Sono due le versioni per la nuova Mazda 6, ma a guardare solo i listini si rischia di non accorgersene: la berlina e la station wagon di questa ammiraglia sono infatti proposte allo stesso prezzo.
E se la berlina ha un fascino tutto suo, perché in virtù del tetto dall’evidente curvatura assume un look sportivo quasi da coupé, va però detto che per la sua linea filante e scolpita sarà con ogni probabilità la wagon a riscuotere maggiore successo quanto a vendite.

I più chiari punti di forza su cui punta il marchio giapponese sono la leggerezza, perché già in fase di progetto le direttive erano quelle che hanno portato ad un generalizzato dimagrimento, ed una dotazione tecnologica di primissima fascia.
Il lavoro di riduzione del peso ha coinvolto anche la progettazione del motore, un 2.2 diesel che viene stressato di meno grazie ad un più contenuto rapporto di compressione, e può quindi essere più leggero.
Non è poi visibile, ma si fa sentire parecchio al volante, il condensatore, fulcro del nuovo meccanismo di recupero energia in frenata: prende il posto in questo ruolo dell’abituale batteria, e si tratta di una vera rivoluzione dal punto di vista ingegneristico.

Mazda punta dichiaratamente ad entrare con questo nuovo modello nel novero dei cosiddetti marchi premium, una sfida ambiziosa perché gli avversari tedeschi hanno nomi come Mercedes, BMW ed Audi e sono ben saldi sulle loro posizioni; di certo, anche grazie al prezzo con cui è proposta in Italia, altri marchi come Ford oppure Opel dovranno guardarsi dalla sua concorrenza.

Mercedes Classe CLA: la Classe A è cresciuta

Da un po’ di tempo Mercedes ha deciso di stupire anche con scelte in controtendenza o comunque che fossero diverse da quelle che hanno sempre reso riconoscibile la sua gamma; è quanto accade con la nuova Classe CLA, definita semplicemente CLA, la quale parte dalla base meccanica dell’ultima Classe A e le aggiunge 34 centimetri per diventare una splendida berlina dedicata a famiglie molto dinamiche.

Il corpo vettura è molto sinuoso e profilato e molte caratteristiche spingono quasi ad assimilarla ad una coupè, anche per la curvatura del pasiglione e per la posizione particolarmente ribassata dei sedili posteriori, sui quali si mantiene comunque un elevato livello di comfort.
Anche la posizione di guida è impostata abbastanza in basso, e se proprio vogliamo trovare un difetto alla CLA, questo è la visibilità posteriore, con un lunotto dall’angolo strettissimo tendente all’orizzontale, ma chi si mette al volante di una Mercedes non è certamente un novellino, e sarà quindi perfettamente in grado di gestire le manovre.

La reattività dei propulsori non è quella di una berlina, e ciò ne conferma la forte vocazione sportiva…troviamo infatti due motori benzina da 1.6 e 2.0 che superano anche i 200 cavalli, mentre i turbodiesel vanno da 1.8 a 2.2.
Molto importante segnalare inoltre che tutte le motorizzazioni sono già in linea con la normativa Euro6.