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Il new deal Alfa Romeo affascina con Giulia, e poi…

Il globale piano di rilancio industriale che Sergio Marchionne ha messo in atto per Alfa Romeo ha radici abbastanza lontane, che affondano fin nel 2014 quando venne messa in piedi una task force in grado di porre il brand in posizione di protagonista assoluto. Anche oltreoceano, dove l’obiettivo dichiarato era sfidare le tre Premium tedesche Audi, Mercedes, BMW.

C’è stata una segretissima aura di mistero intorno al primo progetto di questo rilancio, si sapeva solo che a Cassino tecnici ed ingegneri lavoravano giorno e notte e che molti erano addirittura arrivati in prestito dalla Maserati, ma tutti hanno avuto una ferma consegna di silenzio fino al 24 giugno 2015, data in cui la Giulia in versione Quadrifoglio è stata svelata in due esemplari preserie: la data non è stata scelta a caso, perché coincideva con quella di fondazione del marchio, ben 105 anni prima, e per questo l’evento si è tenuto simbolicamente presso il Museo dell’Alfa Romeo.

La presentazione ufficiale è invece avvenuta nel marzo 2016 al Salone di Ginevra, nella versione di serie destinata alla commercializzazione di lì a poche settimane. Alfa Romeo Giulia ha subito affascinato ed entusiasmato “alfisti” e non, per le sue linee grintose ed eleganti che ben incarnano i valori Alfa, ma anche quelli di un modello investito dell’oneroso ruolo di inaugurare un “new deal“.
La linea aggressiva di questa 3 volumi è ottimamente supportata da una meccanica raffinata, nella quale la grande novità non è rappresentata solo dal motore in posizione longitudinale, ma dall’essere la prima Alfa a trazione posteriore dai tempi dell’Alfa 75, e parliamo del 1993.
I materiali sono tutti eccellenti, come ad esempio l’albero di trasmissione in fibra di carbonio, un materiale che è ampiamente utilizzato anche nella versione Quadrifoglio.

Uno stile inconfondibile ed eccitante per una vettura prodotta da un’elite attentamente selezionata, e ci piace anche considerare che tra indotto e richiamo di operai dalla cassa integrazione la sua produzione negli stabilimenti di Cassino sta generando la crescita dei posti di lavoro.

Dopo questa digressione sui benefici effetti per l’economia di questo nuovo corso Alfa Romeo, una finestra la meritano di certo anche i motori, con una gamma che include sia diesel che benzina e con cilindrate che partono da 2.0, che già nelle versioni base permettono prestazioni brillanti grazie all’omogenea distribuzione dei pesi ed ad un assetto che è sì sportivo, ma non pregiudica il comfort.

C’è molto per far battere il cuore degli appassionati in questa Nuova Alfa Romeo Giulia, un vero paradigma di emozioni e dinamismo che riaccende il fuoco della passione, quello dell’essenza più pura di un brand che è già leggenda. Non ci fermeremo alla Giulia, perché presto torneremo ad occuparci anche degli altri modelli previsti dal programma di rilancio Alfa!

Domani parte il nuovo corso Alfa Romeo!

Il D-Day di Alfa Romeo è annunciato per domani 24 giugno, quando nascerà ufficialmente la new age voluta da Sergio Marchionne in persona per uscire fuori dall’impasse che ha visto lo storico marchio affrontare una fase difficilissima, nella quale si è tenuto a galla quasi esclusivamente grazie alla Giulietta.

Sarà svelato infatti domani il primo dei modelli del nuovo corso Alfa, ma non è un caso che la delicata fase che l’ha preceduto sia stata conclusa da un ultimo colpo di coda che ha omaggiato proprio la Giulietta, grazie ad una versione Sprint: una declinazione “cattiva” e sportiva ma senza esagerazioni di questa compatta dal nome mitico e dal pubblico affezionatissimo. I cosiddetti Alfisti l’hanno amata da subito, ed hanno molto apprezzato l’operazione Sprint che ne ha suggellato il successo.

Esteticamente, sia per gli esterni che nell’abitacolo, tutto ha il sapore della grinta sportiva, a partire dalle minigonne; impossibile trascurare poi le finiture in antracite lucida disseminate ovunque, su maniglie, specchietti ed anche sulla calandra, ancor più aggressiva. C’è poi il tubo di scappamento dal diametro maggiorato, ed ancora lo scudo posteriore paracolpi, ulteriori personalizzazioni di carattere racing al pari dei cerchioni da 17 pollici in lega.
Gli interni non potevano che essere altrettanto personalizzati, con tessuto ed Alcantara impreziositi da cuciture rosse per i sedili, ed il logo Alfa in bella evidenza sui poggiatesta.

Un bel modo per chiudere una parentesi di storia, con la speranza che proprio il gradimento riscosso dalla Giulietta e dalla Giulietta Sprint faccia da buon viatico per l’Alfa Romeo Giulia, per la quale fervono i preparativi in vista della presentazione ufficiale di domani nello stabilimento di Arese.
Una data, quella della rinascita di Alfa Romeo, che non è stata scelta a caso, perché coincide con quella di fondazione del Marchio, il 24 giugno di 105 anni fa!

Salone di Ginevra 2013, verde ed hi-tech a braccetto

Il Salone di Ginevra è senza dubbio quello scelto dal pubblico italiano come punto di riferimento, dopo aver perso il Salone di casa: e nel 2013 Ginevra è anche stata scelta da due prestigiosi marchi italiani per presentare due novità di elevatissimo livello tecnico e qualitativo.

Ha monopolizzato gli sguardi e l’attenzione l’attesissima nuova Ferrari Enzo, con codice di progetto F150 e segretissima fino all’ultimo istante. Derivata dai bolidi di Formula 1 anche per la presenza di un sistema ibrido Kers e per la scocca in kevlar e fibra di carbonio, si tratta della Ferrari più potente mai messa su strada con il suo V12 6.3 da ben 900 cavalli.
Anche Alfa Romeo ha proposto una super sportiva, la 4C, vettura compattissima con un motore turbo 1.7 da 200 cavalli costruita negli stabilimenti Maserati in soli 2500 esemplari l’anno.
A Ginevra sono poi state presentate altre sportive di grandi marchi, come la Rolls Royce Wraith, un coupè da 600 cavalli, valore primato del marchio.

Non sono poi state disattese le aspettative che vedono il Salone vetrina d’elezione anche per soluzioni più “verdi“: il gruppo PSA ha ad esempio presentato il suo prototipo di 208 con una motorizzazione che abbina al 3 cilindri 1.2 un propulsore ad aria compressa, un’inedita ibridazione che andrà in produzione a partire dal 2016 e che prende il nome di HYbrid Air, mentre Audi ha presentato la A3 e-tron di cui già abbiamo avuto modo di parlare.