Archive for Grandi marchi

Mitsubishi ASX è un crossover da tenere d’occhio

È senza dubbio la maggiore tendenza degli ultimi anni sul mercato dell’automobile, questo lo abbiamo acclarato da tempo: parliamo della soddisfazione di utenti che desiderano modelli pratici e versatili per la città, ma con spazi e comfort da berlina, in una parola… i crossover!
Molto più di una semplice moda, questi veicoli sanno combinare il comfort di una grande berlina adatta a lunghe percorrenze con la maneggevolezza e l’agilità indispensabili nel circuito urbano, e tutti i principali marchi (non solo i generalisti, ma anche i cosiddetti “Premium“) si sono lanciati nella progettazione di soluzioni volta per volta sempre più originali.

Mitsubishi ASX è solo uno degli esempi: il crossover giapponese vive una nuova giovinezza nel 2016 grazie ad un profondo restyling non solo estetico, ma anche tecnico.
Scopriamo così un nuovo volante perfettamente integrato in un abitacolo ancora più tecnologico: la sua sensibilità, abbinata ai nuovi cerchi in lega da 18″, rende ASX ancora più stabile e guidabile.
A bordo il comfort si fa decisamente sentire e non solo per le corpose dotazioni tecnologiche ma anche per l’abitabilità.

I motori della gamma, tutti omologati Euro6, sono un benzina 1.6 da 117 cavalli proposto anche in versione bifuel a GPL, e poi i due diesel: uno più potente, con cilindrata 2.2, e l’altro interamente nuovo, 1.6 da 114 cavalli che è di certo più parco nei consumi ed anzi si piazza ai vertici della categoria, un bel risultato in questo segmento ormai così affollato.

Il rinnovamento di questo crossover del Sol Levante è pronto a sfidare, con tutte le nuove caratteristiche estetiche e tecniche, i principali avversari che in Italia stanno dominando il settore!

Si rinnova il mito di BMW Serie 3

Una delle “creature” più riuscite di BMW è senza dubbio la Serie 3, che in 40 anni di vita si è imposta come generale punto di riferimento non solo per il suo segmento, ma per l’intero mercato dell’auto.

Stile ed estrema efficienza hanno reso la storia di questa berlina un grande successo commerciale che ha attraversato le epoche giungendo oggi alla sua sesta generazione. BMW ha scelto la seconda metà del 2015 per proporre questo restyling, in un momento molto propizio per il mercato che ha finalmente iniziato a dare segni di crescita con un sensibile aumento delle immatricolazioni di cui anche la sua gamma ha beneficiato.

Il marchio tedesco ha saputo ancora una volta rielaborare con grande gusto questa reginetta, sempre più affascinante nelle sue linee che rispondono alla migliore tradizione estetica bavarese con l’aggiunta di tocchi di classe dallo stile contemporaneo. Una fattura di così alto livello assicura anche la grande esplosività della sua gamma di motori, tra i quali sono inclusi sia versioni benzina che diesel, tutte con la tecnologia BMW Efficient Dynamics: brillantezza e piacere di guida estremo, ma anche consumi contenuti persino per le alte cilindrate.

Alla classica versione berlina della Serie 3, BMW non ha potuto fare a meno di affiancare la Serie 3 Touring, dedicata con i suoi potenti motori a chi viaggia moltissimo e vuole comfort e risparmio, e la Serie 3 Gran Turismo, ancora più spaziosa e con un carattere unico ed inconfondibile.

È scontato che anche la sesta generazione di BMW Serie 3 sarà un bestseller, il vero avversario da temere e sfidare per tutte le Top Class.

Audi TT Roadster nasce per farsi guardare

Due posti secchi e basta, nessuna ulteriore concessione se non il giusto spazio in bagagliaio per una vacanza in coppia: Audi TT Roadster ha sempre attirato sguardi ammirati anche per questa sua esclusività.

L’ultima revisione dei suoi tratti stilistici l’ha resa più spigolosa, quasi per conferirle un aspetto più “da dura”, mentre veniva incrementato il comfort di bordo. Certo un’auto del genere non può fare a meno di dettagli e personalizzazioni sportive, a partire dal volante e dalla pedaliera in alluminio: è la sua stessa natura a richiederli.
Anche i sedili sono sportivi perché avvolgono bene, ma senza costringere. Ed è un piacere lanciare anche in curva la sua figura compatta che risponde alla grande alle sollecitazioni dello sterzo diretto grazie al suo turbodiesel 2.0 da 184 cavalli; ma potete anche tenervi più tranquilli, a velocità di crociera di 130 km/h e senza strappi, ed accorgervi con sorpresa che le basta 1 litro per percorrere 20 km.
Il prezzo non è per tutti, ci mancherebbe: sfiora i 50mila euro, ma parliamo di un’auto nata per farsi guardare.

Ah, quasi dimenticavamo: per aprire e chiudere il tettuccio bastano 10 secondi, e la capote sparisce senza nemmeno compromettere lo spazio per i bagagli!

La voce grossa di Peugeot 308 GT

Se amate il mondo “racing” e volete sedervi al volante di una sportiva il cui volto si mantenga comunque umano e non troppo estremo, la voce grossa di Peugeot 308 GT è ciò che fa per voi.
Questa Leonessa nasce con una serie di dettagli pensati appositamente per lei, come i cerchi in lega dallo stile inconfondibile o i fari anteriori dalla linea molto più affilata se paragonati a quelli presenti sulla versione “di serie”.

È tutta una questione di carattere, quello che si può scatenare in un attimo premendo il pulsante “Sport“: il motore turbo, già grintoso e brillante se lo si guida con piede più pesante, a quel punto inizia ad anticipare le scalate e a ritardare il passaggio al rapporto successivo, per una guida che si fa molto divertente e viene accompagnata dal sound modificato artificialmente del motore, per essere più graffiante.

Nell’abitacolo, oltre al già menzionato pulsante Sport, tutto ciò che c’è da toccare è sul grande display touch, attraverso il quale regolare navigatore, climatizzatore, l’audio e l’infotainment e persino il telefonino.
In più, ma si tratta di accessori che fanno lievitare il prezzo, si può optare per l’utilissimo Park Assist e per l’Active City Brake, due veri gioiellini della Best Technology Peugeot.
Siamo convinti che chi sceglierà questa sportiva aggiungerà anche qualche euro in più per garantirsi una selleria in linea con la cultura GT: le impunture rosse su pelle sono irrinunciabili, se si vuole essere racing fino in fondo!

La Serie 1 di BMW ha salutato così la trazione posteriore

Gli amanti dell’Old-Style BMW – per intenderci, quelli che con orgoglio e spirito di distinzione viaggiano a trazione posteriore – vengono ancora una volta accontentati dall’ultimo restyling della Serie 1, ma si tratta per l’appunto di un ultimo canto del cigno.

Al pari della Serie 2, quella che ha raggiunto le Concessionarie sul finire del 2015 è stata l’ultima a rispettare questa storica tradizione, ed ha già inaugurato una rottura con il passato perché monta il motore diesel 3 cilindri che abbiamo già visto spingere la Mini.
Con i suoi 116 cavalli, ed in abbinamento con il cambio automatico Steptronic, permette davvero di divertirsi al volante, e senza nemmeno sforare il tetto dei 30mila euro anche con l’allestimento Sport ad assetto ribassato, che fa gustare ogni cambio di direzione anche grazie al suo assetto rigido il giusto.

Per questa ultima Serie 1 prima della rivoluzione programmata per il 2018, BMW ha contenuto i ritocchi estetici al minimo indispensabile, limitandoli alla fanaleria e mantenendo l’inconfondibile look con cofano lungo: è già trapelato che nella versione della svolta “anteriore” il marchio bavarese non lesinerà invece gli interventi del suo laboratorio design!

Ford Mondeo SW è pensata per grandi viaggiatori


Se durante l’anno non fate che macinare chilometri alla guida, e volete quindi come automobile un vero animale da viaggio, una scelta per voi particolarmente indicata potrebbe essere la Ford Mondeo Station Wagon, che in questo 2015 è stata rivisitata nella sua linea rendendola più leggera e filante nel look, in aperta concorrenza con la rivale dichiarata Volkswagen Passat alla quale spera di strappare consensi grazie al motore più importante della gamma Ford, il turbodiesel 2.0 da 180 cavalli e dall’esaltante brillantezza di guida, che assicura molta grinta e consumi concretamente parchi se ci si mantiene a velocità di crociera costanti.

Eleganza, carattere e prestazioni trovano il giusto contraltare in un abitacolo molto spazioso per tutti gli occupanti, ed arricchito da un gran numero di optional e strumentazioni per un comfort di guida sempre al top.
Pensiamo al regolatore di velocità, o all’assistenza al parcheggio, davvero fondamentale per un veicolo di quasi 5 metri di lunghezza.

Il prezzo per la versione con il 2.0 TD è ben oltre i 40mila euro, ma si può risparmiare qualcosa se ci si “accontenta” della versione con meno cavalli oppure si opta per la spinta dell’Ecoboost 1.5 a benzina.

Un gran salto di qualità per l’ammiraglia di casa Ford, sempre in competizione con le Premium tedesche!

Audi Q7 non passa mai inosservata

Le SUV di lusso si collocano in un’elitaria categoria, fatta per chi ama ostentare il proprio ego – e portafogli – anche al volante. Tra queste si piazza senza dubbio Audi Q7, che recentemente ha debuttato in una versione tutta nuova le cui modifiche rispetto alla sua precedente versione sono sostanziali e non solo estetiche.

Intanto, possiamo dire con certezza che tra le altre Audi della serie Q come le più piccole e compatte Q3 e Q5, la Q7 è la sorellona maggiore che meglio si comporta sull’off-road, ed è in grado di regalare enormi soddisfazioni a chi la voglia sporcare di polvere su tracciati sterrati ed impegnativi.
Ma lo sappiamo, sono una minoranza gli acquirenti che ne sfrutteranno a pieno simili caratteristiche: Audi Q7 si sceglie perché è un bel bestione, molto costoso, che fa del lussuoso abitacolo un vero salotto, sia in fatto di spazi che di equipaggiamenti; insomma è l’auto per chi proprio non vuole passare inosservato.

Quasi certamente in Italia il motore più apprezzato sarà il diesel V6 da 272 cavalli, in grado di regalare ottimo spunto e velocità elettrizzanti specie se abbinato al cambio automatico Tiptronic, ma anche capace di essere parsimonioso.
Un aspetto sorprendente della nuova versione di Audi Q7 è la sensibile dieta dimagrante cui è stata sottoposta: pesa infatti ben 325 kg in meno dell’antenata, frutto questo di un accurato lavoro di scelta dei materiali.
Ed il look è adeguato a questo “dimagrimento”, perché ora la Q7 è molto più spigolosa e si presenta con un muso assai aggressivo!

Subaru Forester aiuta la tua guida

Se siete appassionati di guida off-road, magari su sterrati sconnessi oppure su salite impegnative, oppure siete “costretti” a percorrere strade simili per lavoro o perché avete scelto di abitare lontano dal caos urbano, amerete l’angelo custode che Subaru vi affiancherà alla guida sulla sua nuova Forester.

Il suo nome è X-Mode, si attiva con un semplice pulsante sul cruscotto, ed al suo ingresso in scena interviene sulle regolazioni del motore a trazione integrale accompagnandovi e correggendo il minimo errore: il tutto ovviamente finché si resta sotto i 40 km all’ora.
Tanta assistenza si combina poi con il fluido cambio automatico LinearTronic, l’altra grande novità della Forester, che aiuta moltissimo in salita come in discesa.

Abbiamo detto “nuova”, ed in effetti si tratta di un restyling per questa SUV fuoristrada, anche se le modifiche estetiche sono minime e le hanno conservato un aspetto molto sobrio.
Gli interventi più sostanziali sono stati riservati alla meccanica, perché ora il suo comfort di marcia è eccellente, anche grazie alla revisione del motore reso più rigido e leggero e con molte vibrazioni in meno: lo si nota quando si porta Forester sull’asfalto, dove si trasforma in comodissima vettura da crociera adatta anche a lunghe percorrenze.

Chi sceglie i SUV Subaru è in genere proprio chi ama la buona qualità ma non vuole dare nell’occhio o ostentare il proprio veicolo come appariscente status symbol: Forester rispecchia in pieno questa attitudine!

Nissan Juke Nismo RS: nata per divertire!

La Nissan Juke è una vettura il cui aspetto è stato da qualcuno definito buffo, con tutte quelle bombature e sbalzi sulla carrozzeria, eppure a quanto pare è piaciuta davvero agli italiani come all’estero, visto che oltre ad essere in cima alle classifiche di vendita – e non solo tra i crossover! – si è meritata una versione di nicchia, rivolta a chi vuol essere ancora più esibizionista e non bada particolarmente a spese pur di mettersi al volante di un veicolo adrenalinico e deciso nel suo essere appariscente.

Si tratta della Juke Nismo RS, che monta un galvanizzante motore turbo 1.6 da ben 218 cavalli che sa davvero come ringhiare. È come detto una nicchia riservata a pochi, visto che rappresenta solo il 3% delle vendite complessive di Juke in Europa: in questa riedizione da poco lanciata, la Nismo RS è stata irrigidita nella scocca e resa ancor più maneggevole, ed ha beneficiato anche di un corposo intervento sull’impianto frenante.

Quanto all’aspetto esteriore poi, è fatto apposta per dare nell’occhio, con “macchie” e profili rossi fiammanti che la circondano e la abbracciano, con le minigonne ed il paraurti ribassato, tutto per accrescere il senso di sportività come si avverte anche a bordo con i sedili sportivi firmati Recaro, la cui presenza nella versione distribuita in Italia è inesorabilmente di serie, o alla guida, con il differenziale autobloccante.

Non è una vettura che punti a scalare le classifiche di vendita, vuol semplicemente essere espressione di punta della qualità complessiva della gamma, attirando su Nissan un po’ di attenzioni.

Yamaha XJR 1300, l’essenza di andare in moto

La nostalgia delle cose belle di un tempo è la vera molla che fa scattare investimenti anche importanti volti a proporre modelli di motociclette dall’animo “vintage“. A volte però, quando si ha a disposizione un modello di partenza dal successo duraturo come nel caso della Yamaha XJR 1300, sulle strade da oltre 20 anni, è sufficiente dedicarsi con passione a rifarle il trucco per proporre una moto dalla bellezza semplice e pura, bella così com’è!

I rifacimenti sia estetici che tecnici di questo nuovo progetto hanno coinvolto quasi ogni aspetto, dal codone fino alle forcelle anteriori, con belle finiture grafiche e tanti ritocchi ed accorgimenti attraverso i migliori materiali.
E c’è poi il motore, un 4 cilindri 1.3 che nonostante la potenza si rivela assai docile e fluido, adatto ad essere guidato senza particolari tensioni o “strappate” ma in maniera dolce, accompagnato da un impianto di sospensioni ed ammortizzatori Ohlins belli da vedere e da “sentire” nella loro morbidezza.

Se proprio vogliamo trovare qualche punto debole alla XJR 1300, si tratta del raffreddamento ad aria e soprattutto dell’assenza dell’ABS, fattori determinati per forza di cose dall’età anagrafica del suo progetto base.
Una moto davvero semplice, non scarna ma che si fa comunque portavoce di uno stile vecchio stampo e di una guida agile.