NonSoloAutomobili non parla soltanto di novità: vi abbiamo dimostrato di amare anche le
auto d'epoca e tutto ciò che ha fatto la storia del mondo dei motori. Una parte importante di questa storia è stata scritta da un marchio italiano che ha il
Rosso Ferrari come suo tratto distintivo ed universale, e non ci riferiamo ovviamente ai soli successi nel circus della
Formula 1 ma anche ai modelli di serie, ambitissimi e sognatissimi come nel caso della
Ferrari 288 GTO, presentata al pubblico del
Salone di Ginevra esattamente 30 anni fa.
Si capì subito di essere davanti ad un "
crack" non solo stilistico, qualcosa che da quel momento sovvertì completamente il concetto di estetica applicato alle autovetture diventando e rimanendo a lungo un indiscusso termine di confronto.
Per farsi un'idea, la
288 GTO fu persino in grado di mettere in secondo piano la coetanea
Ferrari Testarossa: il tutto in virtù della sua armoniosa bellezza, capace di combinare l'aggressività con delle proporzioni da opera d'arte su 4 ruote, forse la più bella
supercar di dimensioni medie mai prodotta.
Manco a dirlo, il suo stile si deve all'indimenticato artista del design che risponde al nome di
Pininfarina, per una vettura esaltante da guidare e non soltanto bella: il principio del
Form Follows Function, infatti, è molto più di un semplice enunciato.
Chi di voi ha mai avuto la sfacciata fortuna di guidarne una?