Quando venne annunciata la
DS 7 Crossback, con la presentazione in grande stile che meritava il primo modello interamente sviluppato da
DS partendo da un progetto originale ed autonomo e non derivato o dipendente da "eredità" Citroën, l'A.D. di
DS Automobiles Yves Bonnefont aveva anche annunciato un nuovo modello all'anno. In concomitanza con lo scorso
Salone Internazionale dell'Automobile di Parigi, la promessa è stata mantenuta togliendo i veli alla
DS 3 Crossback, nuovo
SUV compatto di livello Premium che punta senza mezzi termini alla leadership nel suo segmento di riferimento, con buona pace delle concorrenti Audi, BMW, Mercedes: certo non avversari qualsiasi, e ciò significa un concreto impegno a voler fare sul serio.
Nessun timore reverenziale nei confronti dei mostri sacri, tanta bellezza sfoggiata ed ostentata ed un'ambizione alimentata dalla
grandeur francese rendono la
DS 3 Crossback molto più che credibile nelle sue intenzioni di partenza, per lo sviluppo sulla nuova
piattaforma CMP del
Gruppo PSA, un accorgimento che da solo vale il risparmio di 4 g/km di emissioni di CO2 rispetto all'architettura precedente.
Il resto delle virtù sostenibili, pur su un veicolo che mantiene dimensioni generose, ce lo mettono la maggior rigidità della struttura ed un alleggerimento di circa 30 kg, combinate con la versatilità di un progetto di partenza che consente di utilizzare lo stesso pianale per più versioni, anche quelle elettriche, in un'ottica di ottimizzazione delle risorse.
Nella seconda metà del 2019 infatti questo
compatto SUV lussuoso sarà il primo della sua categoria ad essere proposto ad
emissioni ZERO, nella
versione DS 3 Crossback E-Tense, che già si preannuncia rivoluzionaria perché non sacrificherà nemmeno un centimetro dello spazio interno alle batterie, dal momento che saranno alloggiate proprio sotto al pianale, e perché garantirà
prestazioni sorprendenti sia come scatto che come autonomia con valori addirittura sdoganati secondo il nuovo e più restrittivo
Protocollo WLTP.
Lo stile della
DS 3 Crossback è semplicemente quello di una
scultura nella quale assolutamente nulla sotto il lato estetico è stato trascurato, per ottenere una vettura le cui proporzioni sono di certo inedite ma a bordo della quale trovano alloggio alcune soluzioni tecniche all'avanguardia, come i fari Matrix LED Vision o le maniglie a scomparsa, oltre ad un comparto di sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida da segmento superiore.
Manovre di parcheggio automatiche, frenata di emergenza di ultima generazione anche ad alte velocità, un
livello 2 di guida autonoma classificano ad altissimi ranghi questa ultima nata dalla costola
Citroën, che partita quasi in sordina ora si sta dimostrando vivacissima nell'aggredire il mercato.
I motori resi immediatamente disponibili già al debutto in primavera saranno i
PureTech benzina in 3 diverse potenze fino a 155 cv, e 2 diesel
BlueHDi. Dobbiamo ancora soffermarci però su uno degli aspetti che maggiormente caratterizzano questo modello, le sue proporzioni che rispettano gli stilemi del marchio e che allo stesso tempo la rendono immediatamente riconoscibile ed inconfondibile rispetto alle altre: come non associare ad esempio la "pinna di squalo" visibile sulla fiancata a quanto già visto sulla
stupenda DS 3?
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