Nissan Pulsar è l’erede della tradizione del marchio

Negli ultimi tempi Nissan ci ha abituati a veicoli abbastanza eccentrici o comunque distanti dagli standard stilistici più tradizionali: pensiamo a modelli come Juke o Qashqai, che hanno inaugurato la moda ed il segmento dei crossover, ed il cui successo ha fatto sì che per un po’ il marchio giapponese abbia trascurato il segmento C, complice anche il pensionamento di Nissan Almera.

È però arrivato il momento di tenere in considerazione anche la tradizione, motivo per cui è nata Nissan Pulsar, erede diretta delle ultime due volumi familiari del marchio, con un frontale “rassicurante” che richiama qualcosa di già visto, ma adeguato ai tempi. Pulsar non vuole essere alla moda o trendy, ma vuole infondere sicurezza con il messaggio “Ehi, siamo sempre Nissan!“, e lo fa proponendosi con l’apprezzato motore dCi 1.5, il diesel che ha fatto negli ultimi 14 anni (con le opportune revisioni) le fortune della casa nipponica: solido, robusto e parsimonioso, questo diesel mantiene le promesse dei 20 km con 1 litro, ed arriva addirittura a 30 se ci si mantiene sui 90 all’ora, ma soprattutto è al tempo stesso capace di spunti molto brillanti ed è estremamente silenzioso. Montato sulla Pulsar le conferisce un generale senso di estrema affidabilità, specialmente per grandi percorrenze!

Nella gamma c’è anche il benzina, ma anche in questa versione la Pulsar non è certo una low-cost, visto che l’allestimento base si aggira sui 18.000 €: del resto, è un’auto che privilegia comfort e comodità, e con il suo passo lungo ne offre davvero in abbondanza anche a bordo, andando ad inserirsi nel novero delle numerose rivali della Golf in buona compagnia di Opel Astra o Ford Focus, per citarne solo un paio.

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