Archive for aprile 2017

Audi R8 Spyder V10, quando il lusso va oltre ogni limite!

Quando si affronta l’argomento delle auto sportive si ha la certezza di incamminarsi su un sentiero fatto di complessità e di componenti ad elevatissima tecnologia. Usiamo il termine “sentiero” perché sappiamo bene di rivolgerci ad una ristretta nicchia di acquirenti, che sono al tempo stesso molto esigenti in termini di qualità e di prestazioni.

Se poi l’automobile in questione nasce, come nel caso di Audi R8 Spyder V10, da una strettissima collaborazione con il reparto interno dedicato al motor sport, si beneficia del trasferimento delle soluzioni tecniche dall’auto da corsa a quella stradale che diventa come in questo caso un vero concentrato di tecnologia all’avanguardia e di ricerca!

Moltissimi criteri su questa supercar sono portati quasi all’esasperazione, in primis quello della leggerezza, ottenuto con un largo uso di alluminio e carbonio e con un accanimento quasi maniacale sul rapporto peso/potenza che ha anche incrementato la rigidità rispetto all’equivalente modello coupé, a tutto vantaggio di una guidabilità intuitiva e ben armonizzata nonostante stiamo parlando di 540 cavalli da gestire.
Il suo motore aspirato V10 da 5.2 litri si fa facilmente “imbrigliare” anche grazie alla proverbiale trazione integrale Audi, con la quale non si è mai in difficoltà su qualsiasi terreno con una risposta velocissima e che non crea mai problemi.

Le linee sono quelle che ci si attende da una supercar che sfiora i 200mila euro di listino, molto accattivanti e con il valore aggiunto del tetto ipertecnologico in alluminio, magnesio e tessuto che sparisce in 20 secondi netti sotto l’apposito pannello in carbonio.
Guidare Audi R8 Spyder a cielo aperto è un’esperienza elettrizzante, ed anche l’abitacolo contribuisce con una funzionalità quasi futuristica ed estremamente sportiva.

Audi inoltre sa bene che il futuro dell’auto sportiva è segnato dalla necessità di essere anche sostenibile, e già su R8 Spyder si ritrovano funzioni eco quali il “veleggio”. Molte altre dovranno arrivare in futuro, in un segmento che non ha ancora ben compreso se deve “solo” evolversi oppure rivoluzionarsi in toto.