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Nissan Qashqai, la pioniera dei crossover

Il suo ruolo, e le sue responsabilità nei confronti dell’intero mercato dell’automobile, sono molto più che rilevanti. Nissan Qashqai ha infatti contribuito alla nascita e all’esplosione del fenomeno crossover, una vera e propria nuova categoria di automobili capace di combinare in un mix di successo la praticità e l’appeal di un SUV con le più maneggevoli dimensioni di una berlina.

Dal suo debutto, avvenuto esattamente 10 anni fa, Qashqai ha rivoluzionato il modo di vedere l’auto con una formula realmente inedita, la prima vista negli ultimi decenni e che ancora oggi fa sentire le sue ripercussioni. È stata ovviamente oggetto di studio da parte dei rivali, che non hanno potuto correre il rischio di essere tagliati fuori da un modello che stava facendo incetta di immatricolazioni, e solo così si è giunti, 10 anni dopo, ad inizio 2017, con ben 21 rivali dirette della Nissan Qashqai che però continua strenuamente a difendersi restando comunque il modello più richiesto della categoria.

È riuscita a restare al vertice non solo perché non ha mai tradito l’identità originaria, conservandola come il più prezioso dei tesori, ma anche perché ha saputo innovarsi integrando nuovi canoni stilistici e nuove tecnologie che l’hanno comunque lasciata fedele al progetto di partenza.
In 10 anni Qashqai ha venduto nella sola Europa oltre 2,3 milioni di unità, il tutto attraversando un primo restyling nel 2010 (in realtà con interventi prettamente tecnici sulle dotazioni di bordo) e poi una vera e propria seconda generazione nel 2014, a 7 anni dal debutto, che l’ha ulteriormente arricchita di “giocattoli” come la tecnologia Intelligent Park Assist.
Le forme di questa pioniera sono rimaste sempre quelle insolite a vedersi e che solo uno sguardo superficiale può considerare “sgraziate” o poco seducenti. Il fascino di Qashqai sta proprio nel suo essere orgogliosamente diversa, nel sapersi proporre con piglio concreto e sicuro di sé, e nel far presa non sui soli automobilisti. Stiamo infatti parlando di un veicolo che, proprio per l’enorme carica innovativa che ha saputo portare con sé, ha ricevuto oltre 80 riconoscimenti di vario tipo da parte degli addetti ai lavori. Tanti premi significano per forza qualcosa, e l’automobilista (ovvero l’acquirente) attento sa distinguere quando un alloro è solo pubblicità e marketing da quando è invece testimonianza della globale riuscita e bontà di un progetto.

E allora, lunga vita alla rivoluzione, se porta il nome di Nissan Qashqai, e siamo certi che presto anche a lei, dopo quello del 2014, toccherà un nuovo intervento tecnico e stilistico di make-up per restare concorrenziale ai massimi livelli di fronte ad avversarie sempre più bramose di scalzarla dal trono dei crossover.